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Autore: Kristy McKenzie    24/01/2005    1 recensioni
Kristy McKenzie e la sorella Marty alle prese con il primo giorno di scuola. Novità e piacevoli incontri all'orizzonte!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3


Per Kristy la giornata a scuola sembrò non trascorrere mai. Cercò di stare attenta alle lezioni ma fu inutile. Aveva in testa solo una cosa: la festa di Seth. Sarebbe stata un’occasione davvero unica per lei: si era stancata di essere sempre sola, ora voleva a tutti i costi degli amici. Anche se per lei la persona più importante sarebbe stata sempre Naty, ora era lontana e aveva bisogno di qualcuno che la confortasse, che la facesse ridere, che la abbracciasse…E naturalmente non poteva trovarla se stava sempre a casa con le mani in mano.

Finalmente la campanella dell’ultima ora! Uscì dall’aula di lettere per andare a cercare Marty. Dovevano assolutamente correre a casa per preparare le ultime cose: non avevano ancora comprato un regalo per Seth e poi…come dovevano vestirsi? “O mio Dio! Non ci avevo mica pensato!” pensò allarmata Kristy. Non era affatto preparata per un’occasione del genere: a Boston alle feste di compleanno vestivano quasi tutti in jeans e maglietta. “Ma qui siamo a Newport! Saranno tutti in tiro, con lussuosi abiti da sera”. Tutto l’entusiasmo che aveva le si spense di botto e tornò ad avere quell’aria triste e malinconica di sempre. “Mi sa tanto che dovrò rinunciare…” aveva appena finito di pronunciare queste parole quando in cortile si trovò faccia a faccia proprio con Ryan e Seth, che ovviamente non erano soli.

Seth: “Ehi, ci si rivede!”
Kristy: “Ciao Seth. Buon compleanno!”
Seth: “Grazie. Ti sei ricordata! Come è andata oggi a scuola? Hai avuto interrogazioni? A me è andata bene, visto che è il mio compleanno mi hanno risparmiato. A proposito, per stasera tutto ok? Come pensate di venire? Se volete posso venirvi a prendere…”

Seth era proprio un uragano! Con quei capelli ribelli, quel fisico longilineo e sempre ben vestito…non poté fare a meno di immaginarlo accanto a sua sorella: “però, starebbero bene insieme due calamità naturali!”
Era l’opposto di Ryan, il quale si limitò a dire solo “Ciao”, forse imbarazzato dalla presenza di Marissa che, per la verità, metteva a disagio pure lei.

Seth: “Allora?”
Kristy: “Ti ringrazio veramente, ma non occorre. Casa tua non è distante, faremo quattro passi.”
Summer: “Vuoi dire che non hai ancora la patente?”
Seth: “Kristy, dimenticavo, lei è Summer e come hai potuto notare la discrezione non è il suo forte.”
Summer: “Cohen, ma cosa ho detto di male?”
Kristy: “Non preoccuparti. Comunque piacere di conoscerti, io sono Kristy. Mi sono trasferita da poco qui a Newport. Vedi, quando vivevo a Boston non facevo che spostarmi in automobile, sia perché era una grande città, sia perché lì pioveva quasi sempre e faceva un tantino freddo. Qui invece il sole è stupendo e con quest’aria così calda è un peccato imbottigliarsi nel traffico con l’auto, così preferisco fare lunghe passeggiate.”

Non sapeva come mai, ma Summer le infondeva una certa simpatia. Anche se all’apparenza poteva sembrare la classica snob californiana che pensava solo agli abiti alla moda e a come fare colpo sui ragazzi, l’istinto le diceva che doveva essere una ragazza dolce, ingenua e molto allegra…e poi per stare con uno come Seth!

Summer: “E così sei di Boston. Non ho ancora capito una cosa, però…come vi siete conosciuti voi due?”
Marissa: “Già, Seth, quando vi siete conosciuti?”

Kristy impallidì, voleva sprofondare…sicuramente né Summer, né tanto meno Marissa, avrebbero gradito sapere che aveva trascorso un intero pomeriggio in barca con i ragazzi. Ecco, se per un attimo aveva sperato di poter instaurare un rapporto con qualcuno, stava per rovinare tutto. Ma per fortuna Ryan, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, cercò di metterci una pezza sopra…

Ryan: “Ci siamo incontrati al corso di…astronomia.”

Beh, almeno ci aveva provato…

Summer: “Cosa? Al corso di astronomia, voi due?”

Scoppiò in una risata isterica e Kristy non poté fare a meno di accennare un sorriso…Ma da dove gli era venuto in mente. Però, Ryan sapeva che lei seguiva quel corso, chissà come mai.

L’unica che era rimasta impassibile alla situazione era Marissa che anzi non perse tempo per dire:

“E da quando voi due siete appassionati di stelle?E poi perché non avete detto niente?”
Seth: “Semplicemente perché non volevamo scatenare questa reazione…” indicò Summer che continuava a ridere.

Summer: “Ok, basta, basta. Mi fermo…” ma poi riprese.
Kristy: “Vi posso assicurare che è una materia molto interessante e allo stesso tempo misteriosa. E’ incredibile come ci si sente infinitamente piccoli paragonati a qualcosa di così immenso come l’universo.”
Summer: “Oh, è così romantico…quasi quasi mi iscrivo anch’io al corso!”
Kristy: “E perché no? Vedrai, non ti annoierai affatto, non è vero Ryan?”
Ryan: “Eh? Si, si, è molto interessante.”  si grattò la nuca evidentemente imbarazzato.

Com’era carino quando arrossiva!

Nel frattempo vide che stava per arrivare Marty con un’aria piuttosto sconvolta e questo la preoccupò…non era da lei.

Kristy: “Eccoti finalmente. Ma cos’hai? Hai una faccia…Ops! Che sbadata: Summer, Seth, conoscete mia sorella?”

Seth: “Veramente no. Mi presento: io sono Seth Cohen e lei è Summer, la mia ragazza” le porse la mano ma… “Stai bene?”

Marty stava barcollando e stava per cadere a terra quando Seth la prese appena in tempo tra le sue braccia.

Kristy: “Marty, che ti prende? Rispondi…O mio Dio, chiamate un’ambulanza!”

Per fortuna Marty aprì gli occhi e quando si ritrovò aggrappata a un così bel ragazzo quasi quasi avrebbe voluto richiuderli. Ma vedendo Kristy così sconvolta decise di tranquillizzarla.

Marty: “No, no, sto bene…non vi preoccupate” disse rialzandosi. “ Mi dispiace di esserti finita addosso, comunque piacere, io sono Marty.” Strinse la mano prima a Seth e poi a Summer “Scusa anche a te per aver travolto il tuo ragazzo”
Summer: “Ma che dici! L’importante è che tu stia bene.”
Marty: “Si, adesso è passato tutto.”
Kristy: “Sei sicura? Ho avuto paura!” abbracciò Marty tirando un sospiro di sollievo ma al contatto sentì che era molto calda “Ma tu scotti. Avrai sicuramente la febbre. Dai, andiamo subito a casa: mi sa che ti sei beccata una bella influenza.”
Ryan: “In effetti mi sei sembrata un po’ più tranquilla rispetto a ieri! Potevi dirmelo che stavi male”
Marty: “Pensavo fosse un semplice raffreddore.”
Seth: “Sentite, forse è meglio se vi accompagniamo in auto, non penso che Marty sia in grado di arrivare a casa a piedi. Summer che ne dici se tu vai con Marissa a casa?”
Kristy: “Non preoccuparti, non serve, adesso chiamerò a casa e verranno a prenderci.”
Summer: “Si, e così dovrete aspettare da sole, con Marty in queste condizioni. Fra un po’ qui non ci sarà più nessuno. Andate con Seth e Ryan, a che servono gli amici se no? Marissa, diglielo anche tu.”
Marissa: “Si, è la soluzione migliore.” Sembrò essersi ammorbidita dopo quanto accaduto e Kristy ne fu sollevata. Forse avevano iniziato con il piede sbagliato, magari conoscendosi meglio sarebbero potute diventare amiche.

Kristy: “Mi costringete ad accettare così, e io non volevo crearvi altri problemi”
Summer: “Oh nessun problema, ce la caveremo da sole! Ma adesso sbrigatevi, la povera Marty ha proprio bisogno di qualcosa di caldo e di una bella dormita. Vedrai che passerà tutto. Ci vedremo stasera?”
Kristy: “Non so. Forse farò compagnia a Marty. Sarà per un’altra volta.”
Summer: “Mi dispiace, sarebbe stato bello chiacchierare un po’ tra ragazze. Ma non ti preoccupare, ci saranno altre occasioni. Qui le feste sono praticamente tutti i week – end! E’ il bello di Newport.”
Kristy: “Allora a presto ragazze e grazie ancora.”
Summer: “Ciao”

Le due ragazze si allontanarono, scortate da Seth, il quale sorreggeva con un braccio Marty, e Ryan che voltandosi per un attimo poté notare lo sguardo cupo di Marissa.

Salirono in auto. Seth si mise alla guida e Marty si sistemò davanti accanto a lui. Ryan e Kristy dietro. L’auto era grande ma i due si sentivano troppo vicini, e questo provocò un po’ di imbarazzo.
Ryan sembrava perso nel vuoto, come al solito. Ma stavolta Kristy poteva immaginare a cosa stava pensando, o meglio a chi.

Kristy: “Sicuramente in questo momento per lei non sarò certo “miss simpatia”
Ryan: “Eh?”
K: “Parlo di Marissa. Credo che non le abbia fatto piacere che tu sia venuto con noi.”
R: “Stai tranquilla”, le sorrise e questo prese alla sprovvista Kristy, che istintivamente si voltò dall’altra parte per la timidezza. Ma poi si fece forza e, come guidata dal cuore, posò la sua mano su quella del ragazzo, la strinse e gli sussurrò “Grazie”

Quelle due semplici parole furono molto importanti per lei… Sembra assurdo, ma le aveva trasmesso una sicurezza e una serenità che aveva perso ormai da tempo.

 Seth fermò l’auto sul vialetto di casa Parker. Marty nel frattempo si era addormentata ed era un peccato svegliarla.

Seth: “La porto dentro io.”
Kristy: “Sei sicuro di farcela?”
Seth: “Spero di si, altrimenti farò una figuraccia” così dicendo prese in braccio Marty la quale le strinse le braccia intorno al collo.

Kristy aprì la porta d’ingresso e fece entrare i ragazzi. Allie accorse allarmata vedendo la figlia in quello stato.

Allie: “Ma cosa è successo?”
Kristy: “Sssssh, sta dormendo. Sta male, ha avuto un capogiro a scuola ma i miei amici, Seth e Ryan, si sono offerti di accompagnarci.”
Seth: “Salve signora, forse è meglio che porti Marty a letto, così può riposare.”
Allie: “La camera è sopra, seguitemi.”

Entrarono in camera e quando Seth adagiò Marty sul letto lei gli diede un bacio sulla guancia e disse “Grazie, sei il mio angelo” poi richiuse gli occhi e crollò stremata.

Seth rimase sorpreso da quel gesto, ma poi cercò di sdrammatizzare.

Seth: “Sta delirando, deve avere la febbre alta!”
Kristy: “No, ha ragione. Sei stato grande con lei.”
Seth: “Ho fatto quello che avrebbero fatto tutti. Ho dato una mano a due ragazze in difficoltà.”
Allie: “Su, non essere modesto. Non so come ringraziarti, posso invitarvi a rimanere a pranzo da noi? Così potrò sdebitarmi almeno in parte.”
Ryan: “Oh, non è il caso signora. Adesso io e Seth togliamo il disturbo.”
Allie: “Vi prego, chiamatemi Allie o mi farete sentire vecchia. E poi non è affatto un disturbo, anzi è un piacere per noi, vero Kristy?”
Kristy: “Sono d’accordo con mia madre, però se dovete andare….beh, non sentitevi obbligati.”
Seth: “Se è cosi…dateci il tempo di chiamare a casa e siamo pronti per il pranzo!”

Kristy era alle stelle all’idea di trascorrere un po’ di tempo con Ryan e Seth. Dimenticò persino di telefonare a Naty.

A tavola conversarono allegramente. Seth iniziò a raccontare di come lui era così tremendamente imbranato prima di incontrare Ryan, ricordando una serie di aneddoti che lo riguardavano e che fecero divertire Kristy e Allie. Anche loro parlarono molto, di come si vive a Boston, del motivo per cui si erano trasferite, come si erano trovati in California, insomma si sentirono subito a loro agio. E per questo il tempo trascorse inesorabile. Seth diede un’occhiata all’orologio.

Seth: “E’ già così tardi? Non me ne ero accorto. Ryan forse è meglio se andiamo, altrimenti gli invitati arriveranno prima di me. Signore, grazie per il pranzo, è stato delizioso, complimenti alla cuoca. Mia madre non cucina quasi mai per fortuna, è una frana! Allie, perché qualche volta non viene a casa nostra così potrebbe insegnarle qualche ricetta.”

Allie: “Non finché ti ostinerai a darmi del lei. Intesi? ”

Allie era stata fantastica con i ragazzi. Sembrava una di loro e questo Kristy lo aveva apprezzato molto. Era orgogliosa di lei.
Seth: “D’accordo. Adesso dobbiamo proprio andare via. A presto”
Ryan: “Ciao e grazie ancora.”
Allie: “E’ stato un piacere conoscervi. Kristy è stata fortunata a trovare degli amici come voi.”

Kristy accompagnò i ragazzi alla porta e quasi a malincuore li salutò. Ma Ryan si soffermò un attimo a guardarla, poi disse:

“Ci sarai stasera?”

Kristy fu felice di quella domanda ma allo stesso tempo il suo sguardo si fece triste.

Kristy: “Non so se è il caso di lasciare Marty da sola. Ci teneva quanto me a venire, forse anche di più, mi sentirei in colpa se venissi.”

Ryan: “Sono sicura che lei capirà. Anzi se scopre che sei rimasta a casa ti farà una bella lavata di capo! Non vorrei essere al tuo posto. Pensaci. Comunque, a me farebbe piacere rivederti.”

Così dicendo andò via.
Kristy tornò dentro più confusa di prima.

Allie: “Cosa fai lì impalata? Corri a prepararti!”
Kristy: “E Marty? Tra l’altro non saprei cosa mettere. Non ho niente di adatto per questo genere di feste.”
Allie: “Veramente, a questo avevo pensato io. Ho una sorpresa per te, aspetta qui.”

Andò su e quando scese aveva un pacco in mano.

Allie: “Su, aprilo!”
Kristy: “Ma cos’è?”
Allie: “E dai, aprilo!”

Kristy scartò il regalo in fretta e quando vide cosa conteneva le si illuminò il viso.

Kristy: “Mamma, è bellissimo! Non ho mai avuto niente del genere. Grazie!”

Era un abito da sera nero, corto da un lato e più lungo dall’altro, con una scollatura davanti per mettere in risalto le gentili forme di Kristy. Ma non era tutto: c’erano anche un paio di sandali neri con degli strass luccicanti.

Allie: “Allora? Sei rimasta senza parole? Beh, era quello che volevo. Su, ti do una mano a prepararti.”
Kristy: “Aspetta, voglio dirlo prima a Marty.”

Salì di corsa le scale con in mano l’abito e le scarpe.
Marty nel frattempo si era svegliata e stava guardando la TV.

Kristy: “Ehi, ti sei svegliata. Hai fame?”
Marty: “Un pochino. Più tardi scendo e prendo qualcosa da mettere sotto i denti. Mi dispiace per stamattina, ho fatto una figura…”
Kristy: “Ma che dici, stavi male. Può succedere, no? E poi Seth è stato grande.”
Marty: “Perché? Che ha fatto?”
Kristy: “Ma come, non ricordi?”
Marty: “Niente di niente.”
Kristy: “Seth e Ryan ci hanno accompagnato a casa in auto. Poi Seth ti ha preso in braccio e ti ha messo a letto. Tu gli hai perfino dato un bacio sulla guancia e gli hai detto che è il tuo angelo.”
Marty: “O mio Dio! Ho fatto davvero questo?”
Kristy: “E già. E devo dire che lui è rimasto di stucco! Ah, dimenticavo: hanno pranzato qui.”
Marty: “Ma dai. E mamma? Che ne pensa di loro?”
Kristy: “E’ stata grande. Pensa che ha pure chiesto loro di chiamarla semplicemente Allie. Si è divertita parecchio soprattutto quando Seth ha raccontato tutti quegli episodi buffi su di lui.”
Marty: “Non ci posso credere. E Ryan? L’unica cosa che ricordo prima che perdessi i sensi è che non ti toglieva gli occhi di dosso.”
Kristy: “Sai com’è lui…è uno di poche parole! Devo farti vedere una cosa.”

Così dicendo aprì la scatola e tirò fuori l’abito. Marty rimase a bocca aperta.

Marty: “Kristy, è stupendo! Dove l’hai preso? Farai un figurone alla festa stasera!”
Kristy: “Me lo ha regalato mamma, dici che dovrò indossarlo? Non mi va di lasciarti sola. A quella festa dovevamo andarci assieme.”
Marty: “Stai scherzando, vero? Non ti permetto di rinunciare, a costo di alzarmi, infilarti quello stratosferico vestito e accompagnarti di peso a casa Cohen. Quando Ryan ti vedrà con quello addosso cadrà letteralmente ai tuoi piedi. Altro che Marissa Cooper: ragazzi di Newport, sta arrivando Kristy McKenzie…preparatevi a tremare!”
Kristy: “Sei unica sorellina. Come fai a essere così, così…Marty! Non c’è altra parola per descriverti! Ti voglio bene!”

Le si gettò praticamente addosso riempiendola di baci.

Marty: “Sbrigati, Cenerentola, o farai tardi al ballo!”



Allie era seduta sul divano a guardare la TV e quando alzò gli occhi vide Kristy scendere le scale. Era incredibile come le ricordava sé stessa alla sua età. Le andò incontro e la scrutò dalla testa ai piedi: aveva i capelli raccolti e un trucco appena accennato.

Allie: “Direi che manca ancora qualcosa…Vieni con me.”

Andarono in camera da letto e Allie prese una scatola dal cassetto del comò. Kristy la riconobbe subito…

Kristy: “No mamma, non posso accettare. E’ la collana che papà ti ha regalato prima di sposarti.”
Allie: “Si cara, è proprio per questo che voglio che sia tu a indossarla. Per me ha rappresentato l’amore che provavo per tuo padre, spero possa portare più fortuna a te.” Così dicendo gliela agganciò al collo.

Allie: “Ecco, ora sei perfetta. Come pensi di andare a casa dei Cohen?”
Kristy: “Veramente dovevamo andare a piedi con Marty…”
Allie: “Ti accompagnerà Jack, è rientrato poco fa, non è il caso di andare da sola.”

Nel frattempo Jack era entrato nella stanza.
Jack: “Sono pronto per... Ehi, ma sei uno splendore. Lascerai tutti senza fiato.”
Kristy: “Esagerato. A me ne basta solo uno.”
Jack: “E dimmi, hai già adocchiato la preda…?”
Kristy: “Beh, diciamo che ce l’ho sotto tiro. Andiamo, non mi fare dire altro che non è da me.”
Jack: “Ok, ok.”
Allie: “Aspetta, dimentichi la cosa più importante. Ho comprato un regalo per Seth visto che tu non avresti avuto il tempo per farlo. Spero gli piaccia.”
Kristy: “Hai pensato proprio a tutto.
Allie: “E’ il compito delle madri. Tu pensa solo a divertirti, mi raccomando.”
Kristy: “Farò del mio meglio. Grazie ancora mamma, oggi sei stata unica.”
Allie: “Sciocchezze. Su, scappate che è tardissimo.”

Allie era proprio soddisfatta. Era riuscita nel suo intento e finalmente dopo parecchio tempo aveva trovato la giusta sintonia tra lei e Kristy. Sperava che d’ora in avanti le cose sarebbero andate sempre meglio.


Arrivati di fronte casa Cohen, Kristy sembrava molto preoccupata. Glielo si leggeva in viso.

Jack: “Paura?”
Kristy: “Da morire.”
Jack: “E di che? Credimi non hai nulla da invidiare a questi ragazzini. Anzi è proprio il contrario. Non è facile incontrare una ragazza così bella che sia anche intelligente come te. Darai del filo da torcere a tutte le californiane.”
Kristy: “Perché non ne sono così convinta?”
Jack: “Perché devi imparare ad avere fiducia in te stessa. E’ questo quello che ti manca. Sicurezza. Guarda negli occhi chi ti sta di fronte e di tutto quello che pensi. Vedrai, tutto andrà liscio come l’olio.”
Kristy: “Grazie, Jack, sei un tesoro.”

Lo baciò sulla guancia e sgusciò fuori dall’auto. Lo salutò con la mano mentre l’auto si allontanava.
“Ok Kristy, sicurezza!”

La villa era tutta adornata con migliaia di lucine bianche e tutt’intorno brulicava di ragazzi ben vestiti che chiacchieravano, bicchiere in mano. Ma mentre stava ancora decidendo se entrare o no si sentì chiamare.

“Kristy? Ma sei tu? Che sorpresa vederti qui!”

Era Alex, il ragazzo che aveva conosciuto il primo giorno di scuola. A quella visione fu molto più sollevata. Non sarebbe stata in grado di affrontare tutta quella gente da sola.

Kristy: “Ciao. Sei amico di Seth, allora.”
Alex: “Più che amico semplice conoscente. Ma come vedi le feste dei Cohen sono molto rinomate e ogni volta è presente quasi tutta Newport. E tu? Hai conosciuto Seth?”
Kristy: “Solo ieri, è stato simpaticissimo. Sono felice che tu sia qui. Mi sarei sentita un pesce fuor d’acqua tutta sola in mezzo a tanta gente.”
Alex: “E tua sorella? Come mai non è venuta?”
Kristy: “Purtroppo sta poco bene. Ma si riprenderà presto. Niente può fermare una come lei.”
Alex: “Beh, non mi resta che chiederti una cosa”
Kristy: “Dì pure.”
Alex: “Signorina McKenzie, vuole essere la mia dama questa sera?”
Kristy: “Ne sarei onorata signor Tyler.” Lo prese per un braccio e entrarono dentro.

Furono avvolti da una musica molto soft che proveniva da un pianoforte. Il salotto era affollato da ragazzi che conversavano in modo composto. Kristy scrutava ogni volto cercando di riconoscere qualcuno, uno in particolare. Lasciarono i regali su un tavolo già stracolmo di centinaia di altri pacchi e pacchettini e proseguirono verso un giardino esterno con tanto di piscina. Finalmente in lontananza vide Seth e Summer: stavano chiacchierando forse un po’ troppo animatamente.
E in effetti subito dopo Summer andò via di corsa lasciandolo da solo.

Alex: “Ecco Seth, andiamo a salutarlo.”

Si avvicinarono e Seth li accolse con uno dei suoi sorrisi abbaglianti.

Seth: “Wow, Kristy sei una favola! Alex che ci fai in compagnia di una così bella ragazza, non è da te”
Alex: “Diciamo che stavolta sono stato molto fortunato”
Kristy: “Ehi, basta, mi state facendo arrossire. Auguri Seth. Complimenti per la festa, hai una casa stupenda.”

In quel momento arrivò Ryan e Kristy trattene per un attimo il respiro: “Stava benissimo vestito così!”

Ryan: “Ciao, alla fine sei venuta. Vedo che sei in compagnia.”
Kristy: “Si, non mi andava di venire sola, così ho chiesto ad Alex di accompagnarmi visto che era invitato anche lui alla festa. Vi conoscete?”
Ryan: “Si, di vista. Frequentiamo quasi gli stessi corsi ma non abbiamo avuto mai l’occasione di parlare.”

Perché avesse dato quella risposta Kristy non riuscì a spiegarselo, forse inconsciamente voleva far ingelosire Ryan.
Seth: “Mi dispiace interrompere questa piacevole conversazione, ma il dovere di festeggiato mi chiama. A dopo ragazzi e, mi raccomando, divertitevi quanto più potete.”
Kristy: “Ci puoi contare, Seth.”
Ryan: “Vi lascio soli, non vorrei fare il terzo incomodo. Vado a cercare Marissa. Buon divertimento.”
Kristy: “Anche a te.”

Ryan si allontanò lentamente e Kristy lo seguì con lo sguardo: andò vicino Marissa, le prese una mano e iniziarono a ballare stretti l’uno con l’altra. Le venne un groppo in gola di fronte a quella scena. Cos’aveva combinato…lo aveva fatto scappare un’altra volta. Che disastro!

Alex: “Ok, adesso mi vuoi dire che ti è saltato in mente? Perché hai mentito?”
Kristy: “A dire la verità non lo so neanche io, sono un’idiota!”
Alex: “Ti piace, eh?”
Kristy: “Si vede così tanto?”
Alex: “Da un miglio di distanza!”
Kristy: “Non ho speranza. Guarda come stanno bene insieme.”
Alex: “Ah, non ti fermare all’apparenza. Ma hai visto prima come ti guardava? Gli mancava solo la bava alla bocca. E’ arrivato il momento di passare all’attacco. Hai un piano?”
Kristy: “Ma sei matto? Certo che no! Non mi metto mica a escogitare strategie di corteggiamento, specialmente se si tratta di ragazzi già impegnati.”
Alex: “Allora vieni con me.”
Kristy: “Dove?”
Alex: “Andiamo a ballare, no?” così dicendo la trascinò al centro della pista.

Mentre ballava Kristy non fece altro che guardare Ryan assieme a Marissa.

Alex: “Vorrei essere io al suo posto e avere la tua attenzione anche solo per un momento.”
Kristy: “Scusami. Non serve che tu stia al posto di nessuno, io ti ammiro molto.”
Alex: “Si, ma come amico.”
Kristy: “Credimi, è molto più importante per me avere un amico come te in questo momento che qualsiasi altro ragazzo che mi faccia perdere la testa.”
Alex: “Allora sono proprio contento di essere tuo amico. Comunque, quel Ryan lì non sa cosa si perde. Ti va un drink?”
Kristy: “Si, però andiamo dall’altra parte, c’è meno confusione e poi si vede la spiaggia.”
Alex: “D’accordo, vai pure che io prendo da bere.”
Kristy: “Ti aspetto, eh?”


Kristy era affacciata al parapetto della veranda e stava ammirando il cielo. Non c’era la luna e per questo le stelle erano così brillanti e sembravano così vicine che pareva si potessero toccare. Una fresca brezza soffiava dal mare facendolo increspare leggermente.
Sentì la presenza di qualcuno dietro di lei, per un attimo pensò si trattasse di…no, era sicuramente Alex che tornava con i drink. Non fece in tempo a girarsi che una voce disse:

“Disturbo?”
Un brivido le salì lungo la schiena, non per il freddo ma perché aveva riconosciuto quella voce. Era proprio Ryan, in piedi di fronte a lei, con quegli occhi blu che rompevano l’oscurità.

Kristy: “No, stavo guardando le stelle. Stasera si vedono benissimo tutte le costellazioni. Guarda, quella lì è Cassiopea, lì c’è l’Orsa Maggiore e quel puntino luminoso sul rosso è Marte.” Kristy stava indicando a Ryan la direzione ma si accorse che lui la stava fissando. “Che c’è?”
Ryan: “Niente.”
Kristy: “Ti sto annoiando con queste lezioni di astronomia, vero? Ma come avrai capito è la mia passione.”
Ryan: “Niente affatto. Ma tu mi dici di guardare il cielo quando davanti a me ho qualcosa di più bello di tutte quelle stelle messe insieme.”
Kristy: “Ma che vai farneticando…hai bevuto molto?”
Ryan: “Non sono mai stato così lucido in vita mia. Non posso farti un complimento?”
Kristy: “Si, ma questo è più di un semplice complimento, è troppo…” Ryan la interruppe.
Ryan: “Vuoi ballare?”
Kristy: “Eh? Qui?”

Ryan le cinse la vita con un braccio e la strinse a sé. Lei appoggiò la testa sulla sua spalla. La musica arrivava da lontano, quasi non si sentiva, ma loro presero a danzare al ritmo dei loro cuori. Ryan si avvicinò all’orecchio di Kristy e le sussurrò. “Sei bellissima stasera, volevo dirtelo prima, ma poi ti ho visto assieme ad Alex e mi sono detto che non era il caso.”
Kristy: “E’ solo un amico. Tu, invece, non dovresti essere qui.”
Ryan: “Potrei essere in mille altri posti, ma non starei così bene come adesso qui con te.”

Ryan guardò Kristy dritto negli occhi, le scostò una ciocca di capelli dal viso e la baciò. Le loro labbra si sfiorarono appena, ma entrambi furono attraversati da mille sensazioni.  
Alex aveva visto tutto, avrebbe voluto essere veramente lui quel ragazzo che stava baciando Kristy, ma allo stesso tempo era contento per lei, se lo meritava. Poi si accorse che Marissa stava cercando Ryan e che forse era meglio avvisarlo. Tossì per attirare l’attenzione.

Alex: “Ragazzi, mi dispiace interrompervi sul più bello ma…Ryan ti stanno cercando.”
Ryan: “Si, certo. Adesso devo andare ma noi due dobbiamo parlare. Non ti preoccupare, sistemerò tutto, fidati.” Le diede un ultimo bacio in fretta e se ne andò.

Poteva fidarsi veramente? O era tutto un’illusione? Sperava di si perché se prima aveva avuto qualche dubbio adesso ne era sicura: era innamorata di Ryan Atwood!

Alex: “Beh, ti devo fare i miei complimenti! Hai fatto centro!”
Kristy: “Mi sono messa in un bel guaio.”
Alex: “Abbi fede, tutto si sistemerà. Torniamo di là o vuoi rimanere a digiuno?”

Mentre si dirigevano verso il tavolo del buffet si imbatterono in Summer, Marissa e Ryan.

Summer: “Ciao Kristy. Hai fatto bene a venire. Come sta Marty?”
Kristy: “Un po’ meglio. E’ inaffondabile, dovresti conoscerla.”
Summer: “Spero presto. Ma questo vestito è super, dove lo hai comprato?”
Kristy: “Non saprei, me lo ha regalato mia madre. Anche voi state benissimo.”

“Un attimo di attenzione” Seth era salito su un palchetto e teneva un bicchiere in mano “Come sapete non amo molto queste formalità, anche se sono un chiacchierone. Perciò non mi dilungherò molto. Volevo solo ringraziare tutti per essere intervenuti, anche se conosco solo la metà di voi. In particolare volevo salutare una persona che ho conosciuto da poco e che si è subito mostrata simpatica nei miei confronti: non è che mi capita spesso! Si chiama Kristy e si è trasferita qualche mese fa da Boston. Benvenuta, spero ti troverai bene qui, noi ce la metteremo tutta per farti sentire a casa! Facciamo un applauso per lei”

Kristy voleva scomparire. Odiava essere al centro dell’attenzione specialmente con dei perfetti sconosciuti. Allo stesso tempo era commossa per le parole di Seth, proprio non se lo sarebbe mai aspettato. Si limitò a sorridere cercando di non arrossire, ma quando incontrò lo sguardo di Ryan, tutto intorno sembrò sparire. In un attimo gli affiorò alla mente quel bacio. Avrebbe voluto gettarsi tra le sue braccia, stringerlo forte e gridare a tutti che lo amava. Ma non poteva e forse non avrebbe potuto mai.

Seth: “Ok, ragazzi. Buon divertimento a tutti!”

Quella sera non ebbe più l’occasione di stare da sola con Ryan. Ma era contenta ugualmente di come erano andate le cose. Era riuscita a chiacchierare con Summer e, ironia della sorte, perfino Marissa si era dimostrata più disponibile e gentile con lei. Proprio ora che si era innamorata del suo ragazzo.
Il tempo trascorse piacevolmente in loro compagnia, ma era arrivato il momento di andare.

Kristy: “Ragazzi, io andrei. Devo telefonare a casa per farmi venire a prendere e non è il caso che faccia troppo tardi.”
Alex: “Non esiste proprio! Sono o no il tuo cavaliere? Ti accompagnerò io. Per me possiamo andare subito.”
Kristy: “Perfetto. Allora andiamo. E’ stato un piacere stare con voi stasera. Ci vediamo!”
Summer: “Domani saremo tutto il giorno in spiaggia, perché non vi unite a noi?”
Kristy: “Senz’altro. A domani.”



Kristy stava scendendo dall’auto, non prima di aver ringraziato nuovamente Alex.

Alex: “Domani fatti trovare pronta per le 10:00 che andiamo in spiaggia. Ti va?”
Kristy: “Da morire! E’ una vita che non faccio una bella nuotata.”
Alex: “Se ci saranno delle belle onde ti insegnerò ad andare sulla tavola da surf.”
Kristy: “Mmm, non so se mi convincerai…sono un po’ fifona.”
Alex: “Ok, buonanotte. Sono stato bene con te.”
Kristy: “Anch’io e ti ringrazio per questo. Notte.”

A casa dormivano tutti. Kristy li aveva avvertiti che sarebbe tornata con un amico. Era esausta, troppe emozioni tutte in una volta, aveva bisogno di parlarne con qualcuno. Ma con chi? Non poteva svegliare Marty, che tra l’altro stava male, nel bel mezzo della notte. Poi le venne in mente Naty. Che sbadata, era due giorni che non le telefonava. Era sicura che fosse ancora sveglia, così decise di chiamarla. E infatti le rispose subito.

Kristy: “Ciao Naty. Disturbo?”
Naty: “No, lo sai che vado a letto tardi la sera. Come stai? Ormai non ci speravo che mi chiamassi.”
Kristy: “Perdonami, non succederà più. E’ che in questi due giorni sono stata più impegnata del solito. Ti ho chiamata perché avevo bisogno di parlare con qualcuno. Non ti puoi immaginare cosa mi è successo stasera. Sono appena tornata da una festa, non le solite feste a cui siamo abituate ad andare. Erano tutti chic, si beveva champagne e si ballava al suono di un pianoforte. Se vedessi come sono vestita non mi riconosceresti…”

Parlarono per un bel po’, Kristy era così entusiasta che non aveva per niente sonno. Raccontò nei minimi particolari la sua storia all’amica che la ascoltò senza dir niente provando un po’ di nostalgia.

Finalmente, dopo circa un’ora Kristy decise di andare a letto. Quando chiuse gli occhi nella mente aveva una sola immagine bene impressa: lei che ballava stretta a Ryan…






  
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