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Autore: Aly23_stories    19/10/2014    1 recensioni
E’ passato un anno dalla sconfitta di Sebastian e si avvicina il gennaio ( ricordo che in COHF Jace accenna al fatto che crede di essere nato a gennaio ) del 18° compleanno di Jace. Come tutti sanno dopo aver compiuto 18, alcuni Nephilim, vengono mandati in giro per il mondo in vari istituti a fare esperienza. Anche Jace dovrà partire, per l’Istituto di Roma, trovandosi lontano da Clary che farà di tutto per raggiungerlo. Intanto però il ragazzo farà nuove amicizie e qualcosa cambierà...
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Spero che questa storia vi piaccia. Ho due richieste da farvi però. La prima è: mi consigliate un altro titolo? Come seconda cosa vorrei chiedervi se ci sono altre storie sulla saga “Shadowhunters” con la trama simile. Grazie a tutte quelle persone che leggeranno a storia.
Genere: Dark, Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Clarissa, Jace Lightwood, Magnus Bane, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Jace Part
Jace era sdraiato sul letto della sua camera a guardare il soffitto. Cosa avrebbe fatto? Come lo avrebbe detto a Clary? Ovviamente Alec ed Izzy già sapevano tutto anche da prima che lo sapesse Jace stesso. Era stata una decisione di Marise che aveva poi delegato il compito di dare la notizia a Jace ai suoi figli. Isabelle era quasi entusiasta perché ora aveva un pretesto per viaggiare. Ovviamente non lo aveva detto esplicitamente ma dietro il suo “ Avrai la possibilità di vedere posti nuovi e di fare esperienza, come hai sempre voluto! “ c’era “ Con la scusa di andare a trovare mio fratello potrò andare via dall’Istituto mooolto spesso”.  Alec  invece aveva per tutto il tempo mantenuto la sua faccia-da-funerale-che-faceva-capire-che-qualcosa-andava-male e aveva guardato male la sorella per tutta la durata del suo discorso. Era tutto cominciato il giorno prima con quello stupidissimo discorso. 

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Jace stava andando verso la cucina a prendere un bicchiere d’acqua quando Isabelle gli era spuntata davanti seguita dal fratello. La ragazza si era passata una mano fra i capelli corvini e poi aveva annunciato –Jace dobbiamo parlarti – e gli aveva sorriso beccandosi una gomitata nelle costole da Alec che la guardava come se volesse ucciderla. Jace era abbastanza confuso, li vedeva litigare da qualche giorno, ma fece segno a Izzy di parlare. –Allora... Nostra madre ha deciso che dovrai andare in altri istituti a fare esperienza appena compirai 18 anni!- aveva detto tutto d’un fiato abbracciando poi Jace. Lui non aveva ricambiato. Non capiva da dove venisse tutto quell’ entusiasmo. Jace non voleva lasciare il suo parabatai ne tanto meno Clary. Ora che tutto andava bene! Probabilmente gli sarebbe mancata anche Izzy ma in quel momento aveva voglia di strozzarla. -Avrai la possibilità di vedere posti nuovi e di fare esperienza, come hai sempre voluto!- aveva poi aggiunto la sorella. Come aveva sempre voluto. Ora non lo voleva più. Aveva fatto abbastanza esperienza con Valentine e Sebastian. L’aveva allontanata e aveva capito il perché del comportamento di Alec. -E dove dovrei andare? – chiese con un groppo alla gola. Magari era un posto vicino. Magari lo mandavano a Los Angeles dove viveva la famiglia Blackthorn. Magari... –A Roma, in Italia- disse Izzy tutta elettrizzata. Niente magari. Ma dovevano capitare tutte a lui?! Okay che con un portale era semplicissimo arrivare anche dall’ altra parte del mondo ma aveva come l’impressione che ci fosse un motivo preciso per cui lo stavano “mandando a fare esperienze” e che non avrebbe visto nessuno di loro per un po’ di tempo. Inoltre Jocelyne era molto possessiva nei confronti di Clary e la ragazza non sarebbe riuscita ad andarlo a trovare facilmente. Jace stava per svenire sul posto ed era quindi corso in camera sua dove era quasi scoppiato a piangere.
Clary Part
Clary correva verso l’Istituto trascinandosi letteralmente dietro Simon. Il ragazzo non capiva che fretta ci fosse. Effettivamente non c’era fretta di fare niente ma Clary non vedeva Jace da due giorni e le mancava. Improvvisamente il cellulare di Clary aveva squillato e lei si era fermata di scatto. Facendo cadere Simon. Era da quando lui era uno shadowhunter che aveva ricominciato a ricordare sempre più cose. Ora sembrava tutto normale anche se c’erano delle lacune nella memoria del suo amico a cui Clary non riusciva ad abituarsi. Al telefono era Jace. -Jace!- La ragazza stava aspettando una risposta. Dopo quasi un minuto si era sentita dire–Devi venire all’ Istituto. Devo parlarti-. La voce del ragazzo era strana ma prima che Clary potesse porre domande aveva già attaccato. Ora c’era un motivo per correre. –Simon sbrigati è successo qualcosa!- aveva gridato la rossa continuando a correre. Non le importava più niente di lasciare indietro Simon, aveva troppa paura che fosse successo qualcosa a Jace o ad Alec o ad Izzy o a qualcun altro. La cosa peggiore era che non sapeva cosa e la sua fantasia era arrivata a pensare persino che suo fratello Sebastian fosse resuscitato in qualche  oscuro modo. Arrivata all’ Istituto aveva poggiato la mano sulle sue porte che si spalancarono all’ istante. L’attesa dell’ ascensore era straziante perché Clary era consapevole che non poteva fare niente per farlo andare più veloce. Uscita da quel coso si era resa a malapena conto del fatto che il suo migliore amico era rimasto di sotto e aveva ripreso a correre verso la camera di Jace. Lo aveva trovato lì, sdraiato, con gli occhi cerchiati ma bellissimo come sempre. Era stupefacente come riuscisse a rimanere bellissimo anche con quell’ espressione afflitta in faccia. Clary aveva dovuto chiamarlo per ricevere la sua attenzione. Girando pigramente la testa lui l’aveva guardata e senza troppi giri di parole aveva cominciato a parlare spiegandole di cosa era venuto a conoscenza poco prima e che presto sarebbe dovuto partire. Clary, che si aspettava chissà cosa, aveva sospirato di sollievo ed era contenta. Già si immaginava di poter andare con Jace all’ Istituto di Roma, lei non aveva mai viaggiato molto! Sarebbe stato bellissimo stare con lui. Mentre le si formava un sorriso sul volto guardò Jace... e vide la sua espressione distrutta, gli occhi d’oro spenti e privi di luce. –Cosa c’è? E’ una notizia bellissima no? Potremmo...- Clary si era interrotta da sola – Clary non potremo. Andrò da solo lì-. Senza sapere bene perché Clary era scoppiata a piangere e lo aveva abbracciato affondando la testa nel suo petto. Aveva il brutto presentimento che una volta partito lui, non si sarebbero rivisti per molto tempo. Aveva un’assurda paura di lasciarlo andare anche se sapeva che prima o poi sarebbe dovuto tornare. Alzando la testa Clary aveva incontrato le labbra del biondo e aveva passato le mani nei suoi capelli soffici. Sarebbero riusciti a superare anche quello no? Qualcosa le diceva che no, qualcosa sarebbe cambiato.
   
 
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