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Autore: HateevoL    20/10/2014    2 recensioni
Traduzione della FF "The first time I..." di Sanalayla
- Spostò il suo sguardo su di me e mi guardò dritta negli occhi. Nessun sorriso. Nessun cambiamento. Era solo molto serio. I suoi occhi sembravano avere il colore del mercurio. I suoi occhi erano grigi, quasi argentati.
- “Non vedo quale sia la sua colpa” dissi, con il mio tono più ragionevole. Certamente, mi sentivo come se dovessi essere ragionevole, dato che stavo dicendo l’ovvio. “Dopo tutto, lui non era ancora nato”.
- “Ah, Lily” Scorpius scosse la testa e sorrise “Non c’è nessun motivo per cui tu non debba piacere a nessuno”.
- “Che coincidenza”, disse mia madre, improvvisamente. “Ero uscita con qualcuno di nome Michael quando andavo ad Hogwarts. Ti ricordi, Harry?”
Mio padre alzò lo sguardo dal suo piatto e rispose, “Oh, si, è vero. Mi ricordo. Era un pezzo di idiota”.
“Harry”, disse mia madre in tono di rimprovero. “Era molto intelligente. Era un Corvonero, ricordi? E combattè contro i Carrow durante il mio sesto anno”.
“Quindi, allora, era un idiota coraggioso”, rispose mio padre.
- “Non è meraviglioso questo posto?”
“E come lo sai?” chiesi, tagliente. “Tutto quello che hai visto è stata la faccia di mio fratello, mentre la succhiavi.”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Sentito.

La prima volta che…

Ho sentito il nome Scorpius Malfoy fu quando avevo nove anni. Io ero lì, me ne stavo dritta di fianco all’Espresso per Hogwarts e lo fissavo con brama assoluta. Avevo guardato James partire l’anno prima, ed ora Albus, l’altro mio fratello, lo stava seguendo. Come al solito, io ero l’ultima della lista in tutto e mi sentivo piuttosto abbattuta.
Poi, sentii mio zio Ron dire qualcosa a mia cugina Rose – mentre indicava una famiglia a pochi passi da noi – a proposito di un certo giovane mago e di come Rose non avrebbe dovuto essergli amica. Rose lo guardò in modo critico mentre mia zia Hermione lo ammoniva per il suo commento.
Soffocai un sorriso, perché sapevo che il vero commento che mio zio Ron voleva fare era garantire che Rose agguantasse quel ragazzo e ne facesse il suo migliore amico in pochi minuti. Lei è una ribelle in quello.

Quasi sicuramente, quando mi sono voltata verso mia cugina e ho seguito il suo sguardo, ho visto che lei guardava il ragazzo con un’aria riflessiva nei suoi occhi. Lui, d’altro canto, sembrava non essersi accorto dello studio di lei, del commento di mio zio, o di qualunque altra cosa lo circondasse.

Lui sembrava, per mancanza di un modo migliore per descriverlo, tanto infelice quanto lo fossi io. Pensai che fosse strano, perché io ero triste dal momento che avrei dovuto aspettare ancora due anni prima di poter andare a Hogwarts. Quel ragazzo stava andando a Hogwarts, quindi avrebbe dovuto esserne entusiasta! Come James lo era stato l’anno precedente e Al lo era quell’anno. Nessuno che sta per cominciare un viaggio verso Hogwarts dovrebbe avere quello sguardo basso di fronte a tutto ciò.

Cominciai ad incamminarmi verso di lui, per dirglielo, quando mio cugino Hugo mi si avvicinò e cominciò a parlare di Hogwarts e di tutto ciò che potremmo fare una volta che finalmente arriverà il nostro turno. La mia attenzione cambiò, mi allontanai con i pensieri da quel ragazzo con l’infelicità nei suoi profondi occhi grigi. E, dal momento che non ne avevo motivo, scacciai i miei pensieri su di lui dalla mia mente e mi focalizzai sulla mia tristezza, per essere lasciata indietro.
 


La seconda volta che…

Ho sentito il suo nome fu in una discussione che stavano avendo i miei genitori. Specificatamente su di lui. Era raro che i miei genitori litigassero, così mi sono appostata a metà delle scale e ho lasciato penzolare una delle Orecchie Oblunghe che mio cugino Fred mi aveva regalato per Natale, fino al primo piano. Basandomi sui frammenti della conversazione che avevo sentito fino a quel momento, avevo capito che Al aveva mandato gufi a casa parlando del suo nuovo amico e di quanto lui fosse solitario.

Qualcosa sul fatto che nessuno fosse gentile con lui a Hogwarts a causa di suo padre, e Al voleva farlo venire a casa nostra per le vacanze di Natale.

“Non mi importa quanto lui sia solitario, Harry” disse mia mamma con voce ovattata, “Quella famiglia non ha mai fatto un uovo buono”.

“Avanti, Ginny” replicò mio padre, “Non puoi mettere questo contro a un povero ragazzino di undici anni”.

“È un Serpeverde!”

“Tuo figlio è un Serpeverde” le ricordò mio padre.

“Si, e non sono felice di questa cosa, comunque” rispose mia madre, la sua voce si alzò un pelo. “Onestamente, non posso credere che tu gli abbia detto di scegliere e lui abbia scelto Serpeverde. Non viene fuori nulla di buono da quella Casa”.

“Non sono tutti male” disse mio padre, dopo una pausa. “Sono sicuro che Al sa quello che fa”.

“Non male?” sembrò che mia madre avesse bisogno di un minuto per ricomporsi. “Devo forse ricordarti del mio sesto anno, quando tutta la Casa di Serpeverde si metteva in fila per torturare innocenti ragazzini del primo anno? O la Battaglia Finale, quando nessuno di loro si è alzato per difendere Hogwarts?”

“Non tutti loro si schierarono con i Mangiamorte, comunque” sottolineò mio padre ragionevolmente. “Ginny, so che non è facile, ma non è questo quello per cui abbiamo combattuto? La capacità di vivere in un mondo dove tutti sono uguali? Dare una scossa giusta?”

Mia madre non parlò per un minuto buono, poi la sentii lasciar andare un sospiro. “Harry, tu sei troppo ingenuo. Onestamente, non puoi credere che secoli di radicate convinzioni e tradizioni vadano in fumo solamente perché tu hai sconfitto un mago oscuro più di un decennio fa”.

“Anche un viaggio di diecimila kilometri,” disse mio padre, con un cenno di sorriso nella sua voce “comincia con un passo. Facciamo quel passo, Gin”.

“Hhhmm” sentii un fruscio e poi la voce di mia madre si fece più bassa “Questa è una cosa veramente intelligente da dire”.

“L’ha detto un vecchio Babbano” rispose mio padre ridendo “Ma sentiti libera di pensare che io sia brillante. Specialmente se ti fa mantenere quella-”

“Oh, va bene, lo farò” rimasero zitti per un secondo e mi è sembrato di sentire un fruscio, ma non ne sono sicura.

Poi, mia mamma disse, in tono pensante “E le chance che Malfoy non lascerà venire qui suo figlio sono molto alte. Quindi, suppongo che sia giusto lasciare estendere l’invito ad Al”.

Alla fine, mia madre aveva torto. Al mandò un altro gufo, solo una settimana dopo, dicendo che Scorpius era felice dell’invito e ci avrebbe fatto compagnia a Natale.

Nessuno era più stupito di mio padre, che onestamente aveva pensato che Scorpius non sarebbe venuto. (Scoprii, anni dopo, che Scorpius disse a suo padre che sarebbe stato meglio per lui essere visto di buon occhio dai “ragazzi Potter” e questo è ciò che convinse Draco Malfoy a lasciare andare suo figlio a casa del suo nemico mortale durante le vacanze. Scorpius può non essere così cattivo come lo erano stati i Malfoy per secoli, ma non è un idiota, comunque).
 


La terza volta che…

Ho sentito il nome di Scorpius Malfoy fu quando fui presentata a lui la prima volta. Era appena arrivato a casa nostra con la Metropolvere, giusto all’inizio delle vacanze invernali. Mia madre stava giusto per chiedergli come fosse andato il viaggio, quando io entrai correndo in cucina e mi bloccai alla sua vista.
In tutta la mia vita, ero stata circondata da persone con i capelli rossi (o sfumature simili), capelli neri (principalmente mio padre e i miei due fratelli), e alcune strane sfumature di castano nel mezzo. Mia zia Fleur e mia cugina, Victoire, avevano capelli biondo splendente che io invidiai per tutta la vita, ma nemmeno i loro capelli erano così luminosi.

E, così, Scorpius fu un piccolo shock al mio sistema. Capelli biondo platino, così platinati che erano quasi bianchi. Portava i capelli arruffati, leggermente lunghi che ricadevano sui suoi occhi, sembrava che provasse a nascondere a chi assomigliava. Sembrava completamente fuori luogo nella mia cucina, perché sembrava diverso dalle altre persone che ci erano state prima di lui.

Quando entrai, spostò il suo sguardo su di me e mi guardò dritta negli occhi. Nessun sorriso. Nessun cambiamento. Era solo molto serio. I suoi occhi sembravano avere il colore del mercurio – il metallo liquido che i Babbani mettono in quelle cose chiamate termometri (mio nonno me ne ha mostrato uno una volta). I suoi occhi erano grigi, quasi argentati.

“Lei è mia sorella, Lily” disse Albus, indicandomi con un lieve sorriso. “Verrà ad Hogwarts tra un paio d’anni”.

“Ciao, Lily” disse Scorpius e mi sorrise. Era un sorriso asimmetrico, che fece diventare i suoi occhi di una tonalità più chiara.

La mia risposta? Squittire imbarazzata e nascondermi dietro la gonna di mia madre.

Mentre mia madre rideva e mi posava le mani sulla testa, sentii mio fratello dire “È tutto a posto, è strana. Comunque, Scorp, lascia che ti mostri la tua stanza”.

Ci volle molto tempo, prima che io riuscissi a parlare davanti a lui e comunque, non era l’ideale.


NdT Ciaoo :) eccomi qui, anche con una trauzione! (tranquilli, non per questo abbandonerò la mia long) spero vi piaccia!
  
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