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Autore: fanniex    20/10/2014    2 recensioni
... -Perché? Come sarebbe uno come Jared?-
Sbuffai ignorando completamente in che modo avrei potuto rispondere a quella domanda. Contemporaneamente però, sul palco, Jay era salito in bilico su una cassa, tendendo le braccia verso l'alto fino all'inverosimile. La sua maglietta sgualcita si era alzata talmente tanto da mostrare quasi per intero gli addominali perfetti e l'eccitante bordo della biancheria intima. Ovviamente tutte le altre ragazze presenti erano prossime all'infarto. ... [ da cap. 6 ]
Esplorazione della psiche di una donna, all'apparenza normale, che ha avuto la sciagurata idea di imbarcarsi con un Leto in uno dei viaggi più traumatizzanti della vita: la famiglia.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jared Leto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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9: IL VERO PERDENTE HA COSI' PAURA DI NON VINCERE CHE NEMMENO CI PROVA

 

 

Resilienza.

Secondo le più comuni definizioni del dizionario, in psicologia si identificherebbe con questo termine la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità.

Non mi sono mai vista come una donna molto resiliente. Non fino ad ora. In questo momento credo proprio che quintali di resilienza sarebbero l'unica cosa in grado di tirarmi fuori dai guai.

Resilienza, resilienza, resilienza … mi sto quasi innamorando di questa parola. Mi piace come risuona nella mia testa. I fonemi che la compongono formano un accordo musicale. … Santo Cielo, sto decisamente andando via di cervello!

Oppure sarà colpa del tizio che è qui sul palco di fronte a noi e che sta tenendo il suo appassionante monologo da almeno un'ora, ossessionandomi con questa parola.

 

Detroit è una città resiliente! O perlomeno è ciò che il tizio sta sostenendo con tanto ardore. Che poi io continuo a chiamarlo tizio quando in realtà si tratta di un grande intellettuale, una delle personalità più apprezzate della città patria dei motori d'America. Dovrei vergognarmi!

Una delle associazioni che Vicki e Tomo sostengono ha organizzato una sorta di corsa di beneficenza lungo i viali alberati di Elysian Park, con lo scopo di raccogliere i fondi necessari alla ricostruzione di una scuola materna del quartiere greco di Detroit, andata in fiamme per colpa dei mancati controlli di sicurezza. Sono anni purtroppo che la città è piegata in due da una tremenda crisi economica che l'ha addirittura costretta a dichiarare bancarotta. È una storia davvero orribile, quando Vicki me l'ha raccontata sono rabbrividita dalla paura. Fortunatamente la scuola era chiusa quando è divampato l'incendio, e nessuno ha subito danni fisici, a parte i poveri vigili del fuoco, malamente equipaggiati, intossicati dal fumo e dalla polvere delle macerie.

Ma porca miseria, stiamo parlando della salute e della vita di bambini innocenti! Avrebbero potuto esserci Ali o Lucas tra gli ignari che rischiano ogni giorno la loro incolumità.

Come può una società evoluta come la nostra arrivare a tanto? Come può una città di centinaia di migliaia di abitanti, una tra le più floride ed industrializzate del paese e quindi del pianeta, crollare sotto il peso del fallimento? Sul serio, non riesco a capacitarmene!

 

-Ti stai annoiando?-

Sobbalzo leggermente volgendomi verso Vicki, che ho colpevolmente ignorato per qualche minuto, e scuoto la testa regalandole un sorriso stanco ma, tutto sommato, sincero.

Tomo non ha potuto prendere parte all'iniziativa così ho deciso di accompagnare io Vicki. È una cosa a cui entrambi tengono molto, Detroit è la loro città, e io mi sento in dovere di darle una mano. Grazie al Cielo però non mi imposto di correre! Per quanto le voglia bene, credo che a quel punto la pigrona che è in me avrebbe preso il sopravvento … con buona pace della nostra ormai decennale sorellanza!

In compenso Ali e Lucas stanno partecipando alla mini-corsa dei bambini lungo il campo da baseball della Little League. Come è ovvio, non sono certo io la sportiva della famiglia!

-No, affatto, Vic! Anzi, è un oratore molto bravo e coinvolgente. Sono contenta di essere venuta, davvero!-

Cerco in ogni modo di convincerla che sia vero, e in parte lo è. Non mi piace vederla così preoccupata per me ma penso che, dopotutto, sia inevitabile. Presumo che mi comporterei allo stesso modo, al suo posto. Sta facendo di tutto, povera donna, per starmi vicina da che io e Jared abbiamo rotto, ma noto quel senso di impotenza nel suo sguardo che mi fa stare anche peggio. Mi ha confessato di aver provato a parlare con lui più volte, i primi giorni, ma anche se non me l'ha detto apertamente ho capito che Jared deve averle bruscamente chiuso la porta in faccia, per così dire.

Non che mi aspettassi una reazione diversa da parte sua. Lui e Vicki, per quanto possano essersi affezionati negli anni, non sono mai andati troppo d'accordo. Troppo testoni e cocciuti entrambi per venirsi incontro.

Comunque apprezzo ugualmente il tentativo e la buona volontà della mia Vic. Le cose andranno come devono andare. Come ho già detto, posso solo contare sulla mia capacità di resilienza!

 

***

 

-Allora ragazzi! Immagino che se ora io vi dicessi che qui davanti a me ho una delle creazioni più famose di uno degli chef più straordinari e celebrati del pianeta …-

Tim, il giudice/presentatore dello show, fa una pausa ad effetto mentre i bambini lo fissano ad occhi aperti e bocche spalancate, divorati dalla curiosità.

-… l'uomo che ha perfezionato il concetto stesso di cucina fusion, sposandola con l'arte tradizionale della gastronomia. … Matrimonio perfettamente riuscito, tra l'altro ….-

Tra i bambini si leva un brusio appena accennato. Possibile che qualcuno di loro abbia già capito di chi si parli? Io sinceramente non ne ho la minima idea!

-… l'uomo che ha avuto l'onore di comparire per ben sette volte consecutive nella World's Top Chef. Che ha ristoranti nelle città più belle del mondo … e, fortunatamente per noi, uno anche qui a Los Angeles …-

Il brusio si fa più consistente. Ora persino io credo di capire a chi si stia riferendo.

-… sto ovviamente parlando del mitico Janus Contaldo!-

I bambini esplodono finalmente in grida di giubilo regalandomi un sorriso. Questi ragazzini sono davvero incredibili. Fanno quasi paura! Non sarebbero così eccitati nemmeno per uno qualsiasi dei campioni Nba o per una delle star di Disney Channel.

-E questo, come vi dicevo, è il suo famosissimo “Trionfo di Salmone con Curry Verde di Mango!”-   Conclude finalmente Tim, alzando la cloche posizionata davanti a lui.   -A voi, ragazzi, l'arduo ma non impossibile compito di riprodurre il più fedelmente possibile questa meraviglia!-

E lo è davvero, una meraviglia! Anche visto da lontano. Da dove sono seduta io, con Leo è al mio fianco. Constance non c'è questa volta. Ha preferito non venire per non deconcentrare Ali e ammetto di trovarmi perfettamente d'accordo con lei. Con la nonna presente, non potrebbe evitare di far correre il pensiero a suo padre. Jay è tornato a stare a casa di Connie in questi giorni … sì, insomma, da quando non sta più a casa con noi.

-Mi spieghi che cos'è questa cosa con il mango?-  Mi domanda Leo, visibilmente confuso, distraendomi così dai miei brutti pensieri.

Mi faccio forza e cerco di schiarire la voce il più possibile e tornare ad essere naturale. O perlomeno a sembrarlo.

-Questa cosa con il mango, come la chiami tu, è una cosa semplicemente deliziosa!-   Gli rispondo irridendolo mentre osservo Ali mettersi all'opera di buona lena.

So che è stata attenta durante la spiegazione della ricetta. E so che le piace. Sono sicura che farà un ottimo lavoro anche stavolta.

-Si scotta un bel filetto di salmone su una padella antiaderente ben calda. Poi, si toglie il salmone e lo si lascia riposare in un piatto, coperto. Nella stessa padella, ai succhi lasciati dal pesce si unisce un cipollotto o del porro tritato e il mango tagliato a cubetti. Deve essere bello maturo in modo da avere una polpa più morbida. Lo si fa stufare un po', aggiungendo un goccio d'acqua o brodo vegetale se serve, e soprattutto il latte di cocco. Quando il mango è completamente sfatto, si uniscono le spezie, il curry in polvere o la pasta di curry verde, zenzero, coriandolo. Si frulla il tutto fino ad ottenere una crema omogenea e vellutata da versare sopra il filetto. E il gioco è fatto!-

Leo ha seguito la mia esposizione non perdendosi nemmeno un passaggio. Ma dubito che abbia capito qualcosa di quello che ho detto. Ha quasi la stessa faccia che ho io quando Jared tenta di spiegarmi come diavolo funziona Pro Tools. Jared … Jay … dannazione, non smetto di pensare a lui nemmeno per un istante!

-Contaldo naturalmente ha reso questo piatto un capolavoro. Con tutti quei dettagli e quelle rifiniture. Ma la base, diciamo, è più o meno questa!-

Il mio amico annuisce soddisfatto e per un po' rimaniamo in silenzio a guardare i nostri bambini sudare tra fornelli e squame di pesce.

Devo rimanere calma e concentrata. Oddio, però, se solo ripenso al visetto sconsolato che aveva Ali questa mattina … rischio di inondare di lacrime lo studio. Non faccio altro da giorni ormai, ma mi sforzo di trattenermi almeno in presenza di mia figlia.

E sì che io non sono decisamente un tipo di donna dalla lacrima facile!

È che stamattina la piccola era tutta intenta ad apparecchiare la tavola per la colazione, come fa spontaneamente tutte le mattine, ma quando si è accorta di aver distrattamente sistemato anche la tovaglietta di suo padre, quella in bambù con una scimmietta appesa a testa in giù dipinta sopra, ha scrollato la testa tristemente, l'ha ripiegata e riposta nel cassetto della biancheria di cucina. Senza fiatare. Non si è resa conto che io la stavo osservando e vigliaccamente ho fatto finta di nulla, ma mi si è fermato il respiro e tuttora fatico a rimanere lucida.

Non ha fatto troppe domande sul perché papino non dorma più a casa, io e Jared le abbiamo lasciato intendere che si tratti unicamente di una soluzione temporanea, per problemi di lavoro, e lei ha accettato la spiegazione senza approfondire. Ma non ho creduto neanche per un istante che se la sia bevuta. La mia bambina!

-Come mai tua suocera non c'è neanche oggi? Sbaglio o mancava anche la volta scorsa?-  Mi domanda poi Leo all'improvviso.

Ma un minimo di riservatezza, no? Non stavamo meglio in silenzio?

-Sì! Ha delle faccende personali da sbrigare!-  Gli rispondo frettolosamente chiudendo lì il discorso.

Noto però dalla sua espressione di non averlo minimamente convinto.

-C'è qualcosa che non va?-  Continua infatti, subito dopo.  -Sei un po' strana ultimamente. Hai sempre una faccia così tesa. E anche Alice mi sembra diversa. Guarda! Ha appena fatto cadere a terra quella ciotola. Non è da lei!-

Alzo immediatamente lo sguardo su mia figlia e la vedo intenta a raccogliere quello che ha fatto cadere. Per un attimo mi pare spaesata. È vero! Questo non è per niente da lei! Come faccio a non tener conto di quanto anche lei stia soffrendo terribilmente per la situazione?

Fortunatamente subito dopo Ali prende un bel respiro e riprende in un baleno il controllo della situazione. Ma io non ce la faccio a vederla così. E le lacrime che trattenevo a forza un minuto fa, cominciano a scendere mio malgrado.

Leo se ne accorge in un secondo.  -Ehi! Vuoi dirmi che è successo?-  Mormora amichevolmente.

-Io e Jay … noi ci siamo presi una pausa!-  Sussurro tra i singhiozzi.

Mi passa un braccio intorno alle spalle e io appoggio la testa contro di lui. Non so perché lo sto facendo. Solitamente non sono avvezza a lasciarmi consolare tanto facilmente ma è stato un gesto istintivo. Forse ho solo il bisogno di avere vicino qualcuno. Qualcuno di normale! Che non mi ricordi in ogni secondo di quanto la mia vita sia tutto fuorché normale.

-L'avevo capito che eri a pezzi!-  Riprende dopo un paio di minuti di silenzio.

Mi accarezza piano il braccio. Personalmente non ci vedo dietro un intento malizioso, solo un gesto di solidarietà, ma chissà Jay come lo interpreterebbe?

I primi giorni ha cercato un contatto con me in mille modi. Telefonate, messaggi, agguati continui quando gli portavo Alice. Ha implorato persino Constance e Shannon di perorare la sua causa. Non l'ho ignorato per vendicarmi o per fargli del male, non potrei neanche se volessi, ma non credo che questo sia il modo giusto per chiarire con se stesso.

Deve averlo recepito anche lui perché, gradualmente, si è fatto sempre meno insistente … spero soltanto che non si stia rassegnando. Né tanto meno che voglia chiudere con me! Dio Santo, mi gira la testa … e avverto una fitta fastidiosa alla bocca dello stomaco. È da ieri che non riesco ad ingurgitare niente di solido, e per me è un sintomo davvero grave. Ci mancherebbe pure che cominciassi a soffrire di gastrite!

-Stai tranquilla, sono sicuro che risolverete tutto.-

Leo mi sta ancora parlando e ammetto di non avergli prestato attenzione. Sinceramente non è che abbia proprio tutta questa voglia di confidarmi con lui. Ma è un amico, e un po' di considerazione gliela devo.

-Non lo so, Leo. È la prima volta che mi trovo a non sapere davvero che cosa fare …-

Abbiamo entrambi lo sguardo rivolto verso i bambini, anche se in pratica siamo quasi abbracciati. Mi sento puntati addosso almeno una decina di occhi non proprio benevoli, appartenenti ai genitori degli altri bambini. Devo confessare che, eccezion fatta per Leo, non è che io sia stata presa proprio in simpatia. Sono portata a pensare che sia per la predilezione che i giudici mostrano spesso nei confronti di Alice. Alcuni genitori tendono ad essere, come dire, … esageratamente competitivi!

-Ti ha … insomma, lui ti ha …?-

-Tradita?-  Sbotto, concludendo al suo posto notandone l'evidente imbarazzo.  -Cazzo, no! Lui non lo farebbe mai! Non a me. Di questo sono sicura!-

Ed è vero! Mi fido ciecamente del mio istinto, come ho sempre fatto in questi dieci anni. Sarei impazzita altrimenti. No! Jared mi è sempre stato totalmente fedele. Per lo meno con il corpo.

È sul suo cuore che sto cominciando a dubitare. E fa male! Cazzo se fa male!

Leo si volta per un attimo ed inquadra il mio sguardo. C'è una sorta di strana complicità nei suoi occhi, come se volesse dirmi: “Tranquilla, piccola! So benissimo quello che provi. Ci sono passato anch'io.”

Ed anche se sono convinta che lui sia animato dalle migliori intenzioni, questo atteggiamento mi fa a dir poco imbestialire. Come fa a paragonare Jared a quella specie di moglie che gli è toccata per disgrazia? Come può anche solo pensare che il loro pseudo matrimonio valga quanto la nostra storia?

-E allora? Che cosa ti ha fatto?-

Inspiro ed espiro sempre più con fatica.

Che mi ha fatto? Cosa posso rispondere a questa domanda?

-Non si fida più di me! O forse non l'ha mai fatto fino in fondo!-  Rispondo serafica.  -Sembra quasi che non mi conosca più!-

Semplice no?

Leo annuisce e mi sorride cercando di rallegrarmi, inutilmente peraltro.

-Non per approfittarmi della tua momentanea condizione di donna single ma … che ne dici se ti invitassi a colazione? Lunedì mattina, magari. Ho la giornata libera. … Solo noi due anziani genitori!-  Ammicca vistosatamente, strizzando persino l'occhio.   -Conosco un posto fantastico a Glendora. Fanno i migliori donuts di tutto lo stato, ne impazzirai vedrai ...-

In effetti la cosa mi lascia un po' perplessa e un po' mi fa sorridere. Santo Cielo, non ha di certo perso tempo! Per quanto il pensiero di quei donuts mi tenti, però, lo interrompo prima che prosegua.

-Magari un'altra volta! Lunedì ho un appuntamento dal medico.-

Leo mi osserva un tantino preoccupato, con un sguardo che mi pare francamente esagerato da parte sua. Apprezzo la sua amicizia, giuro, ma non vorrei che si mettesse in testa strane idee. Né tanto meno vorrei ritrovarmi a dover ammettere che Jared avesse fiutato giusto sul suo conto.

E poi mi basta già Vicki a farmi da grillo parlante e mamma chioccia in azione combinata!

-Non ti allarmare, Leo! … È solo una visita di controllo. Sono una donna piena di allergie, ma sotto sotto, sono indistruttibile!-

 

 

***

 

 

NOTE FINALI: 
- altro capitolo "Jared's Free" (non allarmatevi! presto sarà dedicato taaantooo spazio al nostro bel Capellone!). E' noioso e un po' inutile, che non aggiunge né toglie nulla alla storia, ma mi serviva per dilazionare un po' il tempo, prima della seconda parte. Perdonatemi e pazientate!
- come ho già detto più volte, la storia è vecchiotta, ma la prima parte di questo cap è fresca fresca. Non che sia sto granché ... qualche giorno fa guardavo un documentario su Detroit molto interessante e il sillogismo è stato immediato: Detroit=Milicevic! Perciò quasi tutte le informazioni citate sono, più o meno, corrispondenti al vero. (Tranne la corsa di beneficenza e, fortunatamente, l'incendio della scuola materna.)
- Elysian Park è uno dei parchi pubblici di Los Angeles, mi pare uno dei più storici. E si trova nelle vicinanze della fantomatica casa di Jared e Rica.
- il mitico chef Janus Contaldo, ovviamente, non esiste. Il curry di mango per condire il salmone invece sì! Io l'ho provato e se vi piacciono i sapori speziati e orientaleggianti lo adorerete!
- Pro Tools è un software per produrre e comporre musica sul computer. Jared ha affermato più volte che sia il suo videogame preferito.
- altro posto che esiste realmente: Glendora. E' una città a nord-est di L.A. Ed esiste anche il pasticcere citato da Leo ma non ne ricordo il nome. (I documentari dei canali tematici sono un pozzo di informazioni!)
- il titolo è tratto da una battuta di "Little Miss Sunshine"

 

NOTE FINALI: 

- altro capitolo "Jared's Free" (non allarmatevi! presto sarà dedicato taaantooo spazio al nostro bel Capellone!). E' noioso e un po' inutile, che non aggiunge né toglie nulla alla storia, ma mi serviva per dilazionare un po' il tempo, prima della seconda parte. Perdonatemi e pazientate!

- come ho già detto più volte, la storia è vecchiotta, ma la prima parte di questo cap è fresca fresca. Non che sia sto granché ... qualche giorno fa guardavo un documentario su Detroit molto interessante e il sillogismo è stato immediato: Detroit=Milicevic!

Perciò quasi tutte le informazioni citate sono, più o meno, corrispondenti al vero. (Tranne la corsa di beneficenza e, fortunatamente, l'incendio della scuola materna.)

- Elysian Park è uno dei parchi pubblici di Los Angeles, mi pare uno dei più storici. E si trova nelle vicinanze della fantomatica casa di Jared e Rica.

- il mitico chef Janus Contaldo, ovviamente, non esiste. Il curry di mango per condire il salmone invece sì! Io l'ho provato e se vi piacciono i sapori speziati e orientaleggianti lo adorerete!

- Pro Tools è un software per produrre e comporre musica sul computer. Jared ha affermato più volte che sia il suo videogame preferito.

- altro posto che esiste realmente: Glendora. E' una città a nord-est di L.A. Ed esiste anche il pasticcere citato da Leo ma non ne ricordo il nome. (I documentari dei canali tematici sono un pozzo di informazioni!)

- il titolo è tratto da una battuta del film "Little Miss Sunshine"

 

Un grazie a chi segue e alla prossima! XO

 

   
 
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