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Autore: Tefnuth    21/10/2014    1 recensioni
Nella Berlino del futuro,Tom è il figlio di uno scienziato che, nel suo laboratorio al centro della città, sta lavorando ad un progetto segreto cui il padre lo ha reso partecipe. Tuttavia,come il collega del padre, Tom non conosce tutta la verità di questo progetto e sarà dura proteggerlo da chi se ne vuole impossessare, ma con lui ci saranno i fidati amici Georg e Gustav.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~“Quegli imbecilli, non sono riusciti a vedere quello che avevano sotto il naso” esclamò Raoul nel suo ufficio mentre Shadow si sistemava la giacca dopo essersi disfatto dei corpi “E’ possibile che sia morto? Non era altro che un esserino minuscolo” domandò Shadow “Ne dubito fortemente, quando lasciai il laboratorio era più sano di un pesce. Sono certo che sia vivo, anzi, dopo quello che è successo penso che il figlio del dottore lo abbia dovuto svegliare” mentre parlava Raoul prese tutti i suoi documenti ed uscì dall’ufficio seguito dalla sua guardia del corpo “Il figlio del dottore? Non me ne ha mai parlato” il passo dell’uomo era più veloce di quello di Raoul, tanto che spesso si dovette fermare per farsi raggiungere dal suo superiore ( solo a lui era permesso un comportamento del genere) “Si chiama Tom, lo incontrai quando era un bambino e ora lavora come assistente del padre; quei tre allocchi non potevano conoscerlo ma senza dubbio lui è l’unica persona oltre al padre a poter entrare nel laboratorio di notte” “Avresti potuto mandare me” entrarono nel grande ascensore che portava ai piani inferiori “Non volevo disturbarti per questioni del genere, ma una cosa la puoi fare” Raoul frugò nella cartella dei documenti, ne tirò fuori una foto e la mostrò a Shadow “Di chi si tratta?” domandò l’uomo “E’ Tom Kaulitz, voglio che tu ora lo segua; se l’esperimento è vivo sarà certamente con lui. Trovalo e fammi sapere” la porta dell’ascensore si era aperta facendo entrare l’aria fresca dell’aria condizionata che veniva diffusa nella hall; entrambi uscirono dall’ascensore ma si divisero alla porta d’ingresso “Sarà fatto mio signore, ma cos’ha di tanto speciale questo esperimento?” domandò Shadow “Niente, il mio ex-collega aveva in mente dei progetti ma li annullò tutti: ci era talmente affezionato che non osò mai toccarlo ” un ghigno malizioso si disegnò sul viso di Shadow, sarebbe stato un gioco da ragazzi occuparsi del rivale.


“Questa roba non mi piace per niente” i pensieri di Bill si facevano più complessi, a lui piaceva ascoltare il proprio pensiero, ma avrebbe voluto parlare come faceva Tom così avrebbe potuto dirgli quello che pensava sui vestiti che gli aveva dato “Non ti piacciono” disse Tom come se gli avesse letto nel pensiero “Per fortuna se n’è accorto” pensò Bill togliendosi la felpa; Tom era seduto sul letto pensando a cosa avrebbe potuto dare al nuovo amico “Io non so più che fare, guarda tu se c’ è qualcosa che ti interessa” lo autorizzò. Le mani di Bill si mossero veloci sugli abiti appesi nell’armadio, sembrava quasi che sapesse già cosa volesse indossare; quello che tirò fuori furono un paio di pantaloni scozzesi a cavallo basso e una maglia nera “ Avevo sbagliato genere” sogghignò Tom, i pantaloni che aveva scelto Bill in realtà gli erano stati regalati da un amico ma non li aveva mai indossati perché non erano affatto di suo gusto; il ragazzo era riuscito a trovarli nonostante li avesse relegati nel fondo dell’armadio. “Questo mi piace” pensò Bill una volta indossati pantaloni e maglietta, si vedeva che era felice, tuttavia mancava ancora una cosa: un paio di anfibi che Tom prese dalla scarpiera “Già che ci siamo” Tom aiutò Bill a mettere le scarpe e poi una volta abbigliato lo mise davanti allo specchio “ Ti piace?” gli domandò pur conoscendo la risposta, infatti Bill assentì con la testa “Forza allora, usciamo e andiamo a fare spese”. Entrambi uscirono in gran fretta senza curarsi di riordinare la camera.


Il quartiere non gli piaceva per niente, troppo tranquillo per i suoi gusti “Impazzirei, se dovessi abitare qui” pensò Shadow mentre osservava la porta del palazzo in cui abitava Tom Kaulitz. Non aveva avuto alcuna difficoltà a trovare l’edificio, era bravo in queste cose e gli era bastato solamente chiedere ad un paio di persone che abitavano nei dintorni facendosi passare per un amico ; si era seduto su di una panchina a leggere il giornale e da lì osservava: le persone che camminavano sul marciapiede senza fare caso a lui, le auto che sfrecciavano sospese sulla strada, gli ologrammi che mostravano le pubblicità, la porta scorrevole dell’edificio che si apriva e richiudeva come un erogatore facendo entrare o uscire le persone. “Ma quello sta tutto il giorno in casa ?” pensava di essersi appostato nel giorno sbagliato, poi finalmente la sagoma di Tom Kaulitz uscì dall’edificio, accompagnato da un ragazzo alto forse appena un po’ più di lui “Non è possibile” un campanello d’allarme risuonò nella testa di Shadow non appena poté scorgere il volto del suo futuro avversario, il giornale gli cadde dalle mani. Se qualcuno in quel momento gli fosse passato davanti, probabilmente si sarebbe chiesto se avesse avuto un attacco di paralisi dato che era rimasto del tutto impietrito; se non fosse stato per i vestiti non avrebbe potuto distinguere Bill da Tom Kaulitz, un problema che inaugurava la sua lista di imprevisti che gli avrebbero reso il compito più difficile. Shadow spiò i due ragazzi come un’ombra in ognuno dei luoghi che visitavano, tuttavia era così infastidito dall’idea che loro fossero due gocce d’acqua che rischiò più volte di farsi scoprire; quasi si scordò di fare le foto che gli aveva chiesto Raoul. Infine, quando il suo obiettivo rientrò nell’appartamento, si recò nell’abitazione di Raoul dove gli era stato dato alloggio “Hai visto il ragazzo?” gli chiese Raoul appena lo vide entrare nella casa, lo aveva aspettato sulla tromba delle imponenti scale che portavano al piano superiore “Si, è vivo e mi sembra in ottima salute” la risposta di Shadow, doveva ancora digerire quello che di lì a poco avrebbe detto “E com’è fisicamente?” “La copia esatta di Tom Kaulitz, mi è venuto un colpo quando l’ho visto” Shadow porse le foto che aveva fatto, Raoul le osservò poi scoppiò in unna fragorosa risata “Non ci credo –  nella foto si vedevano i volti di entrambi i ragazzi – l’hai combinata grossa Keane” Raoul non smetteva di ridere “Scusi?” domandò Raoul, era confuso “ Bill non è altri che il fratello gemello di Tom, ah che volpe quell’uomo. Così si spiega il motivo per cui non ha voluto rivelarmi tutto” “Ma come può essere?” Shadow non aveva molte cognizioni di ingegneria biomedica “Certo tu non lo puoi sapere : quando iniziai a lavorare al progetto la moglie del mio ex collega era già gravida, tuttavia Keane era molto preoccupato che lei non riuscisse a portare a termine la gravidanza a causa di alcuni problemi di salute della donna, anzi lei stessa dovette fare un cesareo per ridurre il rischio per lei e per il neonato” i neuroni di Raoul stavano elaborando dati alla velocità della luce “ Non riesco ancora a capire il nesso”  “Keane non mi disse mai dove e come si era procurato l’embrione per l’esperimento, io penso che la moglie fosse incinta di due gemelli e Keane per salvare tutti e tre ha volutamente prelevato dalla madre l’embrione che tra i due avrebbe potuto avere meno chance di sopravvivenza nel caso di complicazioni e lo abbia tenuto in vita attraverso il congegno ” gli occhi di Raoul sembravano spiritati “ Quali sarebbero le prove? A parte il fatto che sono identici?”  “Keane non ha mai fatto esperimenti sul soggetto, ne ha voluto che li facessi io, il suo DNA è rimasto quello originale e poi nella famiglia di lui ci sono già stati dei casi di fratelli omozigoti. Non c’è dubbio che loro due siano fratelli di sangue” la sue idea era tanto strana quanto reale.

 
  
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