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Autore: LittleGinGin    21/10/2014    3 recensioni
E' estate (almeno nella fan fiction) e i nostri amici decidono di prendersi una meritata vacanza. Sakura si è appena laureata in medicina e non sa che un incontro del tutto casuale le cambierà la vita per sempre
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara | Coppie: Naruto/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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  Ok, voglio provare ha pubblicare un'altra storia. L'ho scritta molto tempo fa e perciò è in uno stile parecchio diverso dal mio ma spero che possa essere di vostro gradimento ^^





Un tuffo nel passato


Il sole di mezza estate brillava alto nel cielo limpido privo di ogni nuvola. Il sudore rigava la pelle. Le voci dei bambini risuonavano nell’aria umida e afosa di quella giornata. Tre bambini corsero verso l’ombra della veranda, sudati e bagnati con i loro piccoli stomaci che brontolavano.
“Vado a prendere da mangiare.”
Disse l’uomo dirigendosi in casa senza fiato.
“Nonna! Nonna!”
“Che c’è bambini!”
I bambini si misero seduti all’ombra in modo disperato.
“Ci racconti di quando tu e il nonno vi siete incontrati?”
“Volete sapere … di quando io e vostro nonno ci siamo incontrati? Ahahah!”
La piccola vecchietta dalle rughe, ormai non più così nascoste, scoppiò in una risata. I bambini la guardarono un attimo spaesati dalla sua reazione, poi, quando smise di ridere asciugandosi una lacrima che era uscita, annuirono in modo deciso.
La nonna sospirò.
“E va bene. Si tratta di tanto tanto tempo fa ragazzi mia …

*Mi ero appena laureata in medicina e io e i miei amici avevamo deciso di andare in vacanza insieme per festeggiare. Eravamo io, Ino, il suo ragazzo Shikamaru e Choji. Dopo aver portato le valige in casa di Shikamaru e dopo aver lasciato i ragazzi a disfare tutte le valige, tranne le nostre ovviamente, io e Ino ci avviammo alla spiaggia. Il sole batteva forte sulle strade facendo ribollire il catrame, stavamo letteralmente per morire di caldo, ma quando finalmente arrivammo in spiaggia i nostri occhi iniziarono a brillare. Come al solito Ino lasciò tutto a me mentre lei si diresse subito al bar. Posizionai l’ombrellone e gli asciugamani e mi distesi all’ombra. Non mi interessava molto prendere sole, tanto ero e sono bianca. Dopo qualche minuto sentii arrivare una persona e pensai fosse Ino così mi alzai e mi tolsi gli occhiali da sole. Era una ragazzo alto e biondo che si era posizionato accanto al nostro ombrellone. Non ci considerammo per niente. Stavo per mettermi a sedere, quando vidi un bellissimo ragazzo uscire dall’acqua e venire verso il mio ombrellone. Era un ragazzo altro, con i capelli corvini, occhi neri profondi e intriganti, un corpo da mozzafiato e si mise proprio acanto al nostro ombrellone a sedere.
-Deve essere amico di quel tizio- pensai … *

“Stai parlando di Sasuke?”
“O … ahahah!”
La vecchia signora scoppiò in una risata imbarazzata mentre guardava suo marito.
“Oh! Hai portato da mangiare!”
Si alzò di fretta e furia dalla sedia per aiutare il vecchietto e portare da mangiare ai loro nipotini. I bambini si catapultarono sul cibo .
“Comunque continuiamo la storia …”

*Quasi contemporaneamente arrivò Ino con una bibita ghiacciata.
“Uao! C’è una fila immensa al bar!”
“Finalmente Ino! Hai preso qualcosa anche a me?”
“No.”
“Come no!?”
“Mi dispiace frontesp-“
Ino mi si avvicinò velocissima.
“Hai visto quel ragazzo bellissimo!? Sai come si chiama?”
“Beh … no.”
“Come no?! Sakura sei single, dovresti provarci con lui.”
“Ma io non so s-“
“Ma io nulla!”
“Uffa, comunque io volevo la mia bibita.”
“Vattela a prendere!”
“Sei proprio antipatica Ino pig”
Mi alzai sbuffando dall’asciugamano e mi diressi verso il bar, sperando che quel ragazzo si alzasse e mi seguisse, ma così non avvenne. *

Il nonnino guardava con sguardo gelido e accigliato l’anziana signora che raccontava di quel giovane con troppa voga.
*Dopo un interminabile fila arrivai al bancone e presi da bere, ma appena liberata dalla folla, un idiota mi buttò da bere in terra.
Mi abbassai per raccogliere la lattina.
“Scusa, mi dispiace tanto.”
Alzai il volto da terra, era il tizio che stava accanto al nostro ombrellone.
“Non ti preoccupare.”
-E’ proprio un idiota- pensai.
“No, davvero, mi dispiace. Se vuoi te ne offro un’altra.”
“Non importa.”
“Insisto.”
“E va bene … “
Così, dopo avermi ripagato la bibita, volevo tornare all’ombrellone a vedere quel fantastico ragazzo, ma senza saper come mi ritrovai ad un tavolino con un idiota.
“Mi chiamo Naruto, Naruto Uzumaki.”
“Io Sakura Haruno.”
“Sei venuta da sola in vacanza?”
“No, sono con dei miei amici. Te invece?”
“Anche io. Se vuoi te li faccio conoscere.”
Quasi non sputai tutto in faccia a Naruto. Mi voleva presentare i suoi amici? Questo includeva quello strafigo di ragazzo!
“Mmm … sì, va bene.”
Ci alzammo dal tavolo e ci dirigemmo ai nostri ombrelloni. Al suo si era aggiunto anche un altro ragazzo, molto bianco di pelle con capelli neri come la pece e magrolino di costituzione.
“Sakura finalmente sei tornata! Sono già arrivati Shikamaru e Choji!”
“Scusami Ino”
Rimasi in piedi davanti a lei e feci un breve inchino smorzando un sorriso.
“Sakura-chan “
Mi girai di scatto.
“Sakura … chan?” Disse Ino confusa. Quel ragazzo biondo mi aveva chiamata e per di più con il suffisso chan!
“Questi sono Sasuke Uchiha.” Indicò il ragazzo figo che avevo visto uscire dall’acqua.
“E lui è Sai.”
“Piacere, io sono Sakura Haruno.”
“Sakuraaa. Non ci presenti ai tuoi nuovi amici?”
Sbucò con la testa Ino fingendo un sorriso che preannunciava la mia morte.
“Ah! Beh … Lei è Ino Yamanaka, Lui è Shikamaru Nara, il suo ragazzo, mentre lui è Choji Akimichi.”
“Quello lì è grsfzafbsso”
Feci in tempo a tappare la bocca al biondino.
“Stai zitto! Non devi pronunciare quella parola.” Bisbigliai.
-L’abbiamo scampata per un pelo …-
“La-scia-mi …”
“O scusa.” Sakura lasciò Naruto che non aveva più fiato.
Per fortuna il biondo si riprese subito e con uno scatto rapido, mi indicò pieno d’ira.
“Ma te sei scema!”
“Cosa hai detto?!”
Si sentì il rumore di cinque dita schioccare sulla pelle. Il ragazzo si toccò la guancia tutta indolenzita.
“Ma che fai?! Perché mi hai tirato uno schiaffo?!” Brontolò Naruto
“Così impari.”
Sbuffai innervosita. Intanto gli altri assistevano alla scena. I due amici di Naruto erano impassibili, anzi Sasuke proprio indifferente mentre Sai sorrideva nel vedere la scena, ma non mostrava un minimo di coinvolgimento. Dall’altra parte invece si trattenevano le risate. Erano abituati a vedere scene del genere, ma non ero mai stata così me stessa con un ragazzo.
“Aaaah Sakuraaaa … sei sempre la solita.”
Sorrise dolcemente Ino mentre si sistemava la coda di cavallo.
“Perché non andiamo a farci un bel bagno? Shika, ti va?”
“Per me è uguale …”
“Come sei noioso!”
Lo alzò per un braccio e iniziò a strattonarlo verso la riva. Noi li seguimmo.

L’acqua era fresca, contrastata dal calore emanato dal sole che spiccava alto nel cielo d’estate.
“Non ho molta voglia di entrare …”
Dissi diffidente guardando i miei piedi bagnarsi ad ogni piccola onda.
Ino, Shikamaru, Choji, Naruto e Sai erano già in acqua tra schiamazzi e spruzzi.
-Beh, almeno starò qui con Sasuke …-
Sorrisi, mentre le mie guance si tingevano di un leggero color rosato.
“Su venite in acqua!”
Urlò Naruto.
“N-non ho molta voglia …”
Dissi cercando di farmi sentire, ma senza urlare per non attirare troppo l’attenzione.
“Tsz.”
“Sasuke!!! Non fare il guastafeste!! Siamo venuti al mare quindi ora devi fare il bagno!!!”
Il moro faceva finta di nulla, rimase a guardare il vuoto mentre una macchia giallastra si dimenava in acqua.
“Io vado all’ombrellone”
Disse Sasuke incamminandosi.
“Vengo anche io”
Ad un certo punto mi sentii afferrare per un braccio, non feci in tempo a girarmi che quell’imbecille di Naruto mi prese in braccio e in men che non si dica ci tuffammo in acqua.
Quando risalii mi misi a urlare contro Naruto che mi guardava divertito. Allora gli presi la testa e la infilai sott’acqua. Tornò su senza fiato mentre ridevo come non mai.
“E’ la guerra che vuoi?”
“Hai iniziato te.”
“E guerra sia”
Tutto il giorno ci divertimmo, tra schizzi e risate. Dopo un’ora decidemmo di uscire.
“Shikamaru, ho tutte le grinze.” Disse Choji analizzandosi la mano in ogni suo punto.
“Genio, siamo stati un’ora in acqua. E’ normale che sia così.”
“Se lo dici te …”
Ino mi si avvicinò prendendomi per un braccio in modo da non poter scappare. Ero veramente irritata, tanto sapevo dove voleva parare.
“Cosa pensi di Naruto?”
“?”
“Non fare la finta tonta Sakura. Non puoi dire che sia un brutto ragazzo …”
“Ma lasciami stare Ino – pig!”
Me la scrollai di dosso e corsi a prendere l’asciugamano. Perché doveva fare sempre così?
Quella splendida giornata passò più in fretta del previsto. Ci eravamo divertiti tanto, avevamo fatto nuove amicizie ed era stato tutto così allegro. Castelli di sabbia, partite a beach volley, nuotate, giocate a carte e gelati. Non avrei mai potuto desiderare una giornata più bella. Inoltre, Naruto ci aveva invitato a rimanere a mangiare sulla spiaggia con loro per cena.
Oh, non potrò mai scordare cosa successe quella sera. Il sole era appena tramontato e la notte buia aveva dominato il cielo azzurro del giorno, per lasciar spazio alla luna e alle stelle. Quella notte … beh, quella notte mi parve che le stelle fossero più luminose del solito …
Le risate riscaldavano l’aria mite della notte. Io e Naruto stavamo ridendo come pazzi, ridevamo così tanto che iniziammo a piangere.
Ino mi si avvicinò di soppiatto, mentre Naruto e Sasuke litigavano per una stupidaggine.
“Sakura Sakura … chi sceglierai?”
“Cosa?”
“Sì, chi sceglierai tra i due? Il bello e tenebroso moro o il casinista e allegro biondino?”
“Ma che domande sono Ino?! Smettila di fare così!”
Iniziammo a tirarci spintoni e gomitate. Ci guardavamo in cagnesco, ognuna ferma nella sua idea e senza la voglia di dover ammettere la sconfitta.
Ma qualcosa mi distrasse per un momento, feci un passo falso e fui sotto tiro della perfida arpia dai capelli d’oro.
“Allora scegli lui èèèè … ihihh.”
“N-non è vero.” Dissi rossa in volto. Altro passo falso. Mi stavo letteralmente scavando la fossa sotto i piedi.
“Chi dovresti scegliere?” disse Naruto curioso, mentre si asciugava.
“C-COSA?! E TU COME LO SAI?!” Scattai agitata. Non ci potevo credere, allora Naruto aveva sentito tutto quello che avevamo detto?!
“Certo.” Sorrise beffardo. “Era ovvio.”
“Ovvio?” lo guardai in preda al panico più totale. All’improvviso si iniziò ad avvicinarsi sempre di più a me. Sentivo il mio cuore aumentare il battito cardiaco e la faccia bruciare, bruciare come non mi era mai successo prima.
“L’ho capito subito. Adesso tutto quadra.”
Era lì, ad un palmo dal naso. Smisi di respirare, il mio cuore aumentò in modo incredibile le pulsazioni al secondo, non sapevo cosa fare. Il cervello mi era andato in palla. Non riuscivo più a ragionare. La mente mi si era annebbiata e non riuscivo più a far fare al corpo ciò che volevo. Però, guardando quei suoi occhi profondi e brillanti, e sentire le sue labbra così vicine alle mia … il mio corpo si mosse da solo.
Volevo … volevo veramente … baciarlo.
“Ma di cosa stavamo parlando?”
Il gelo cadde improvvisamente. Non ci potevo credere. Mi sentii una stupida. Come avevo potuto?! Avevo ammesso a me stessa quella cosa e quel brutto idiota … non ci sono neanche parole per descrivere l’ira che provavo in quel momento, ma Ino mi disse di aver visto uscire dal mio corpo un aura spaventosamente terribile. Il mio sguardo divenne quello di un assassino ed era come se fossi circondata dalle fiamme. Insomma, secondo Ino, ero entrata nella mia modalità -demone-.
“STUPIDOOOOO!” Rifilai a Naruto un destro da paura, riuscendo a scaraventarlo lontanissimo. Presi a respirare affannosamente. La mia vista si era appannata. Volevo piangere, volevo dannatamente piangere!
Mi girai e iniziai a correre. Non ci potevo credere. Ero stata stupida. Stupida! Perché mi ero lasciata andare? Perché Ino doveva sempre aver ragione? Che stupida che sono stata … lo conosco appena. Eppure … lui, lui mi ha fatto stare benissimo. VAFFANCULO!
-Sakura smettila! Non pensare a queste cose. Tu … tu non provi niente per quel ragazzo. Non puoi provare nulla. Vi siete appena conosciuti.-
Mi fermai a riprendere fiato. Le la crime cadevano sulla sabbia ininterrottamente.
Perché?! Perché?! Perché?! Non riuscivo a pensare ad altro. Mi buttai sulla sabbia chiudendola forte nei pugni. Mi misi a sedere mentre le forze se ne andavano scomparendo. I granelli mi si appiccicarono alla palle. Non riuscivo ad alzarmi, volevo solo che tutto non fosse successo.
“Sakura – chan …”
Lo percepivo nell’oscurità della notte gelida. Era lì, immobile, accanto a me. Non sapevo cosa fare, non sapeva cosa dire, era semplicemente lì.
Sicuramente l’avrà mandato Ino.
Non mi girasi per intravederlo. Tenevo la testa bassa con le ginocchia al petto. Le lacrime scendevano ancora rigando le mie guancie, ma con meno forza. Anche loro erano stanche. Ci fu silenzio. Non so per quanto tempo fosse durato, se per qualche secondo o per qualche minuto, ma era davvero una situazione che avrei preferito evitare, volevo solo stare sola.
Vattene. Vattene! Tanto ti ha mandato Ino per consolarmi. Vattene via! Pensavo mentre la delusione mi stringeva il cuore come in una morsa, la delusione che lui non fosse lì per sua spontanea volontà, che fosse lì soltanto perché gli era stata spiegata la situazione e l’avevano costretto a vagare neòl buio alla ricerca di una sconosciuta.
“Sakura – chan non è come pensi …” La sua voce era cupa, profonda e leggera. Galleggiava nell’aria e si disperdeva con facilità. Non era la sua solita voce squillante e allegra.
“Cosa dovrei pensare?” Dissi a bassa voce guardando il vuoto davanti a me.
“Sakura – chan, non mi ha mandato Ino qui. Loro non mi hanno detto nulla. Ti ho seguito io.”
-Sì, come no …-
“E’ la verità.” Disse deciso, con voce più forte e sicura. Mi girai verso di lui, con la testa sempre bassa, ma cercando di individuare la sua figura. Mi ci volle qualche secondo, ma quando finalmente stavo delineando il suo corpo, lo sentii sedersi accanto a me sulla sabbia. Il suo volto era rivolto verso il mare e il cielo stellato (almeno così mi sembrava). Mi girai a guardarmi i piedi che facevo giocherellare con la sabbia.
“Sakura – chan …”
“Ti prego, non girare intorno alle cose. Cosa vuoi sapere?” Cercavo di non alterare la voce.
“Perché sei scappata?”
“Ecco.” Sbuffai. Non volevo dirgli la verità. Non volevo dirgli che in quel momento avrei voluto baciarlo e che ho scoperto di essermi innamorata di lui. Le lacrime mi annebbiarono di nuovo la vista.
“Io me ne sono andata … perché … io … tu …”
“Non importa Sakura – chan.” Sentii stringermi la mano. Mi girai verso Naruto con le lacrime che tornarono a rigarmi il viso. Lui sorrideva. Sor-ri-de-va?
Le sue labbra si mossero. Io non riuscii a prendere le particelle del suono che subito scapparono via.
“C-cosa?”
“Scusami.”
Sentii le guance bruciare un tantino, ma non sapevo se era per via delle lacrime che mi infastidivano e mi irritavano la pelle o era per via di Naruto e quello che aveva detto.
-Allora … aveva capito?-
“Perché ti scusi?” Chiesi curiosa. Volevo capire se davvero sapeva oppure era solo una finta come prima. Ero pronta a tutto.
“Scusami per prima. Sono stato un idiota. Sai Sakura – chan … io non sono mai stato bravo in queste cose. Eheh.” Rise imbarazzato mettendosi una mano dietro i capelli.
-Bravo … in queste … cose?-
Lo guardavo cercando di far abituare il più velocemente possibile la mia vista. L’immagine di Naruto diventava sempre più nitida. Finalmente lo riuscivo a vedere, ma in quel momento lui …

Sentii le mie guance andare letteralmente in fiamme. Le lacrime si erano già fermate da un pezzo e ogni loro traccia era stata cancellata con quel gesto. Il mio cuore si era fermato. Sentivo le farfalle allo stomaco.
Naruto mi guardò negli occhi cercando di trovare una risposta.
Non so se trovò la risposta che cercava, ma per la prima volta lo vidi sorridere come non aveva mai fatto prima con nessun altro,
dopo quel bacio.*

“Che storia romanticaaa.” Disse la nipotina alla nonna.
“Ahahahah! Vi è piaciuta?” Chiese la vecchietta dai capelli rosa sbiadito ai nipotini che avevano finito di mangiare.
“Sì!” Urlarono in coro.
“Oh bene.”

I piccoli si erano appena addormentati all’ombra del cipresso, i loro visi sereni risplendevano anche nell’ombra.
“Non trovi che siano bellissimi Naruto?” Disse la vecchietta al marito che le si stava avvicinando da dietro.
“Sono dei piccoli angeli. Sono i nostri tre angeli Sakura – chan.” Disse stringendola da dietro e baciandola sulla fronte mentre le loro mani si stringevano tra loro e le fedi all’anulare sinistro brillavano al passaggio dei raggi del sole.



*Angolino dell'autore*
Perdonatemi per gli eventuali errori, non ho avuto il tempo (la voglia) di riguardarla ...
Grazie per i minuti che avete speso per leggerla, lasciate pure una recensione (positiva o negativa che sia)
   
 
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