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Autore: istinto della luna    21/10/2014    2 recensioni
Tratte dal racconto:
"Che fai Granger?"
Hermione lasciò cadere tutte le cose che aveva fra le braccia.
"Sei stato tu?"
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Hermione, Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Ogni fiore è per te


Era sera e nella Sala Comune regnava il silenzio. La sua testa era china sul libro di astronomia. La sua penna ondeggiava, graffiando la carta con il suo leggero tratto. Hermione stava studiando per gli esami del quinto anno che si sarebbero tenuti a breve.
<< Ehi, che fai Granger? >>
Hermione si fermò un secondo infastidita, strinse più forte la penna, poi riprese a scrivere. Il ragazzo avvicinò il viso alla spalla della ragazza sussurrandole all’orecchio << Cos’è il gatto ti ha mangiato la lingua?>>
La ragazza alzò la testa guardando con aria stanca il muro, rispondendo con molta veemenza alla domanda ironica dell’amico. Inspirò a fondo e disse: << Sto studiando Fred! E ora se vuoi scusarmi... >>
Hermione abbassò il capo concentrandosi nuovamente sulla pergamena consunta.
<< Dai Hermione... >> le si avvicinò George << ...mancano ancora due mesi agli esami. >>
I due gemelli posarono le proprie facce ai lati di quella di Hermione. Si scambiarono un’occhiata malandrina poi, con uno scatto, afferrarono la pergamena e la strapparono dalla mano della ragazza.
<< Ridatemela ora! Non è divertente. >> Hermione scattò in piedi con la faccia rossa di rabbia e le mani chiuse in pugni. I ragazzi erano ai lati della stanza, con le mani alzate e un sorrisetto stampato in faccia. Fred teneva stretta nella mano la pergamena arrotolata.
Sorridendo Fred disse << Se la vuoi vieni a prenderla! >> e corse verso le scale a chiocciola dei dormitori maschili, scomparendo dietro alla spessa porta in legno.
La ragazza guardò male George, poi girò il suo sguardo verso la porta e gli corse incontro. L'aprì e iniziò a correre sulle scale con tutta la forza che aveva in corpo. Arrivò in cima alle scale con il fiato corto. Fred si girò di scatto con il braccio alzato.
Hermione si mise a ispezionare la stanza. Era spaziosa e rotonda con cinque letti a baldacchino e davanti a ognuno di questi c’era un grosso baule. Fred era davanti a quello con le lettere F.W.
La ragazza si mise le mani sulle ginocchia. Il respiro affannato per la corsa.
Quando si raddrizzò si accorse che Fred si era avvicinato a lei. Lei indietreggiò fino ad avere le spalle attaccate al muro scarlatto. Il ragazzo era così vicino che Hermione riusciva a percepirne il dolce profumo di pergamena che amava particolarmente.
Lei trattenne il respiro.
Il ragazzo appoggiò le mani al muro appena sopra le spalle della ragazza.
Con una mano scostò delicatamente dalla fronte di lei una ciocca di crespi capelli. Lo sguardo di Hermione saettava in tutte le direzioni, cercando di non incrociare lo sguardo del ragazzo.
<< Tieni. Scusa è stata un cosa stupida e per niente divertente. >> le sussurrò dolcemente nell’orecchio.
Lasciò andare la ragazza che rimase confusa da quel gesto inaspettato.
Troppo stanca andò a riprendere le sue cose nella Sala Comune e, rigirandosi la pergamena, tra le mani se né andò a sdraiarsi sul letto.
Passò quella notte insonne, ripensando a quello che era successo.
La mattina seguente si alzò presto per andare in biblioteca a studiare. Prese tutto: i libri, le piume per scrivere, l’inchiostro e le pergamene di riserva. Ah già, si stava scordando la pergamena che non l’aveva lasciata rintanarsi nei suoi sogni quella stessa notte.
Per abitudine aprì la pergamena, come per controllare che avesse scritto veramente.
Fu colpita dal fatto che non solo c’era tutto scritto come lo aveva lasciato la sera prima, ma aveva trovato addirittura un fiore. Un piccolo fiore bianco latte, le cui venature alla luce del Sole, parevano colorarsi di argento vivo. Era un fiore semplice, ma allo stesso tempo pieno di bellezza.
Lasciò cadere tutte le cose che aveva fra le braccia, tutto tranne il fiore. Lo esaminò a fondo non capendo come c’era finito dentro alla pergamena. Era estasiata dalla sua bellezza, ma anche sconcertata dal fatto che non sapeva chi fosse il mittente.
Possibile che la persona che l’aveva messo lì non aveva lasciato nemmeno un biglietto in allegato?
La ragazza distolse lo sguardo dal magnifico fiore per cercare degli indizi. Scavò tra gli oggetti per terra finché non trovò il fatidico messaggio. Un bigliettino ingiallito con le scritte in inchiostro nero. Una scrittura non molto elaborata. Poteva essere di chiunque. Si mise a leggere il bigliettino. Rimase a bocca aperta dalle parole impresse sulla carta.  
Si sentì i muscoli della faccia tirare. La sua bocca si era allargata in grande sorriso.
Si costrinse ad alzarsi e ad andare in Sala Grande per la colazione. Era sicura di avere ancora quello strano sorriso sulla faccia, ma non le importava.
A tavola di mise a giocherellare con il suo porridge. Era troppo presa dai pensieri che non si era neanche accorta dell’entrata dei gemelli che si misero davanti a lei, felici e sorridenti come sempre.
<< Granger non si gioca col cibo >> si intromise nei suoi pensieri George.
<< Cosa? >>  alzò lo sguardo confusa.
<< Stai bene? >> le chiese Fred ironico. << Comunque scusa ancora per ieri. >> La voce del ragazzo era diventata ferma e decisa.
Hermione prese fiato: << Ti posso parlare Fred? >>
<< Certo, dimmi. >>
<< Intendo in privato. >>
<< Ah ok. >> si alzò << Arrivo subito ragazzi. >> disse agli altri e seguì Hermione nella biblioteca che lei era certa, sarebbe stata vuota.
Quando si accertò di essere sola con Fred si girò verso di lui e con tutta la calma che riuscì a trovare. Gli mostrò il fiore e gli chiese: << Sei stato tu, non è così? >>
Non fece in tempo a finire la frase che le labbra di Fred sfiorarono delicatamente quelle di Hermione che si rilassò e restituì il bacio.
Il profumo di pergamena mischiata all’odore dei libri della biblioteca li avvolgeva. Dopo quello che sembrò un’eternità si staccarono. Si guardavano fissi negli occhi, traboccanti di gioia.
<< Si, sei tu il fiore che voglio proteggere. >>



SPAZIO AUTRICE 
Ciao, sono Claudia.
In questo testo ci ho davvero messo il meglio di me stessa.
Spero vi piaccia la mia Fremione!
   
 
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