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Autore: Kasumi90    16/10/2008    2 recensioni
Una coppia di gemelli di 17 anni: Yuki(un ragazzo) e Satsuki(una ragazza). Un giovane uomo di 21 anni, Shinji. Una dolce ragazza di 18 anni, Kirisa. Cos'hanno in comune queste 4 persone?
Genere: Romantico, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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losting memories 1

Losting Memories

Capitolo 1

In una casa giapponese abbastanza semplice, il mattino presto

Voce di donna: “Yukiii, Satsukiii. Venite di sotto, la colazione è pronta!”

Al piano di sopra, dietro la porta del bagno

Yuki: “Satsuki ti vuoi muovere?? Arriveremo in ritardo anche oggi!!”

Satsuki: “Uffa! Ma non puoi andartene da solo?!” esce dal bagno

Yuki: “No perché per la strada ci sono migliaia di ragazzi” incrocia le braccia

Satsuki: “Smettila con questa storia. Io non voglio avere un ragazzo!!!”

Yuki: “Non si sa mai…”

“Allora???”

Satsuki: “No mamma, siamo in ritardo.. dobbiamo scappare!!”

Mamma: “Anche stamattina..” dispiaciuta che non mangiano

Voce di uomo: “Fate i bravi” in cucina che legge il giornale

Yuki: “Si papà. A stasera” sorride gentile al padre

Questi due ragazzi corrono per strada perché sono in ritardo per andare a scuola. Lei ha i capelli rosso scuro, i codini alti raggomitolati a pallina, un po’ bassina, un visino adorabile ma uno sguardo scontroso che può sembrare addirittura viziata, indossa la divisa della scuola. Anche lui ha i capelli rosso scuro, lunghi portati abbassati, da bravo ragazzo insomma, alto, magro. Sembra un ragazzo gentile così a primo impatto

Ci troviamo in una casa ricca e lussuosa.

In una camera da letto, una coppia addormentata, nudi.

Shinji: “Buongiorno signora..” sorride malizioso

Lei: “Non chiamarmi così che mi fai sentire vecchia”

Lui la bacia, sembra che voglia andare oltre. Ma gli occhi di lei cadono sull’orologio che ha di fronte

Lei: “Oddio!! È tardi! Devi andare! Mio marito arriverà tra mezz’ora!”

Lui si alza, sorridendo sempre malizioso. Non ha niente addosso

Shinji: “Bello spettacolo, vero?”

Lei: “Non provocarmi altrimenti non ti lascio più uscire…”

Shinji sorride, strafottente, tutto soddisfatto mentre si riveste

Shinji: “Ti chiamo io”

Lei: “Non farmi aspettare troppo..” lo guarda maliziosa e gli accarezza il petto

Esce di casa e incrocia per la strada un signore sulla cinquantina, bassino, pelato. Questo signore entra nella casa dove lui è appena uscito

Lui: “Sono tornato amore!” bacia la moglie, sarebbe quella donna con cui stava Shinji qualche secondo fa, può avere circa 25 anni, bellissima

Shinji: “('Sfigato di un vecchio …)” e ride compiaciuto, camminando con addosso la sua giacca di pelle nera, i jeans scuri e gli occhiali da sole a goccia.

Shinji è un ragazzo che ha 21 anni. Ha i capelli neri, portati un po’ lunghi, spettinati, mossi. Il solito tenebroso che piace alle ragazze. Cammina per strada, solo, con l’aria soddisfatta e l’aspetto presuntuoso

In una umile casetta giapponese, quelle tipiche, coi muri di carta e il giardino sul retro pieno di bonsai.

Un vecchietto: “Kirisa, vieni in giardino”

Kirisa: “Si nonno, arrivo” lo raggiunge camminando con molta calma

“Guarda Kirisa, questo è il bonsai di cui mi prendo cura da quando avevo 10 anni. Io ormai sono vecchio e malato, quindi ho deciso che questo bonsai da oggi sarà tuo. Prenditene cura con molta pazienza e dedizione. Sono sicurissimo che te la caverai nel migliore dei modi.. eh eh, mi fido di te, nipotina mia” le accarezza il viso

Kirisa: “Grazie nonno. Me ne prenderò cura io.. dopo tutto, mi prendo cura del tuo giardino insieme a te da sempre, giusto?” sorride al suo caro nonno

Kirisa va in camera sua, prende la cartella e va verso l’uscita

Kirisa: “Ciao nonna, vado a scuola” con una serenità indescrivibile

Nonna: “Ricordati che a pomeriggio devi venire con me a fare la spesa. Non riesco più a portare la roba pesante”

Kirisa: “Certo nonna” sorride con dolcezza

Nonna: “Ehi Kirisa, ricordati di portare quell’aggeggio via dalla mia casa” ride

Kirisa: “Nonnaa, si chiama computer!!” ride pure lei

Nonna: “E che ne sapevo io.. quello che è..” beve thè sorridendo

Va in camera, prende il suo portatile, in mezzo a una massa di fili e pezzi di pc, lo mette nella cartella ed esce, indossando le scarpe e camminando tranquillamente.

Kirisa è una bellissima ragazza, alta, snella, capelli lunghi castani, lisci. Indossa la divisa della scuola e cammina con una serenità unica, come se nella vita non avesse nessun problema, felice

1 sez del 3 anno

Satsuki: “Uffa.. ma quando finisce la scuola?” disperata spalmata sul banco

Una sua amica: “Lo dici ogni anno.. guarda che è appena iniziata!”

Un’altra: “La odi così tanto perché non t’impegni”

Quella di prima: “Già.. se solo t’impegnassi di più nelle materie scritte, saresti la migliore”

Satsuki: “Ma che ci posso fare se odio la matematica?” sempre più disperata, con un compito in classe tra le mani, con un 5/100 scritto

Arriva il fratello, seduto qualche posto dietro di lei

Yuki: “Fa vedere un po’ il compito…” prende il compito fra le mani e resta pietrificato “Ma ti sembrano voti decenti questi?? Sicuramente non hai studiato perché sei andata in giro con qualche ragazzo!!!” sputa fiamme

Satsuki lo ignora, con la faccia permalosa: “Non è vero! Io non lo voglio un ragazzo!”

Le amiche: “Che caso disperato..”

“Shinji, passami la chiave del 16”

Shinji: “Tieni”

“Allora, com’è andata ieri?”

Shinji racconta. È in un’officina. Siccome è abbastanza grande d’età, ha un lavoro. Fa il meccanico insieme a un suo amico

I due scoppiano a ridere

“Davvero è andata così??” ride

Shinji: “Siii!!! Dovevi vedere la scena!!” ride

“Allora, più tardi andiamo a quel ristorante in fondo alla strada. C’è un sake buonissimo”

Shinji: “Se c’è il sake allora accetto…” stanno zitti un secondo… poi scoppiano a ridere

“Sicuro che ci vieni per il sake??”

Shinji: “E tu perché ci vai?” ride asciugandosi le lacrime

“Per il tuo stesso obbiettivo”

Shinji: “Tanto non ci riuscirai mai! È già prenotata!”

“Si si..” gli tira una pezza in faccia e continua a lavorare

1 sez del 4 anno

Seduta al secondo banco, vicino la porta, Kirisa se ne sta in silenzio. Tutti stanno completando un esercizio sul quaderno, però ridono e scherzano tra loro. Lei invece no, è silenziosa e intorno non ha amiche

Il prof: “Ragazzi la mia ora è finita, devo andare”

Il capoclasse: “In piedi” tutti si alzano “saluto” si inchinano

Il professore esce dall’aula. Tutti i ragazzi parlano e scherzano tra loro, solo Kirisa resta da sola, in silenzio

Le ragazze fra di loro

“È già ora di andare a casa.. la mattina è volata!”

“Si, a chi lo dici. Ora mi devo incontrare con Akito. Ci siamo dati appuntamento al centro commerciale”

“Beati voi che siete così affiatati. Io non ci riuscirò mai a conquistare il mio Jinta”

Tante parole che quasi le danno fastidio perché sono così.. infantili e superficiali.. Si alza in piedi, guardata da queste ragazze, ed esce dalla classe

Per strada, tornando da scuola, Yuki e Satsuki. Lui ha un’aria serena, lei ha un’aria invece ansiosa, come se ha da fare qualcosa alla svelta ma non può andarci

Satsuki: “Fratellino…io..”

Yuki: “Cosa?”

Satsuki: “Niente niente…” sospira

Yuki: “No, dimmi”

Satsuki: “Vorrei tanto andare al parco” con l’aria imbarazzata

Yuki: “Eh ma abbiamo così tanti compiti per domani.. non so..”

Satsuki: “Dai! Ti prego! Voglio andarci..” con gli occhioni dolci, di fronte a lui

Yuki: “Va bene.. come faccio a dirti di no…” sorride e l’abbraccia camminando

Shinji va al ristorante con il suo amico. Entrano nel locale e si siedono al tavolo, guardandosi ripetutamente in giro

“Sicuro che sei venuto per il sakè?”

Shinji: “Sicurissimo…” si guarda in giro, con gli occhi maliziosi, sorridendo

Dalla cucina esce una cameriera. Ha un fisico perfetto, i capelli neri, lunghi e ondulati, gli occhi chiari, le labbra stupende.. insomma una preda che chiunque ragazzo vorrebbe conquistare

Shinji: “Vuoi vedere come si fa a conquistare una ragazza?”

“Mille yen che ti caccia come un cane”

Shinji: “Ci sto!”

La ragazza è dietro il bancone e batte alla cassa. Shinji le si avvicina

Shinji: “Ciao” le fa una radiografia totale

La cameriera: “Buongiorno signore, posso esserle utile?” un po’ fredda

L’amico dal tavolo osserva tutto. La cameriera da fredda, inizia ad essere gentile. Man mano sembra addirittura interessata a Shinji. Però Shinji conosce la testa delle donne, quindi quando lei diventa più interessata, la saluta e se ne va, sussurrandole nell’orecchio

Shinji: “Ci vediamo stasera alle 9 di fronte al ristorante”

Lei resta incantata, senza parole e lo guarda mentre si allontana, quasi che si sente mancare dall’emozione

Shinji si avvicina all’amico

Shinji: “Dammi quei 1000 yeh, maledetto”

“Tu sei un maledetto!! Ma che cosa le hai detto??!?!?” ridendo

Shinji: “Trucchi del mestiere..” ammiccando “Me ne vado.. devo fare una cosa urgente. Ci vediamo domani” prende la sua giacca di pelle, la indossa e se ne va

Kirisa subito dopo la scuola, nemmeno torna a casa. Va direttamente a lavoro. Lavora part-time in un negozio d’informatica. Si occupa delle riparazioni. Un giochetto da ragazzi per lei che sa aggiustare i computer ad occhi chiusi. Il suo capo la tratta con i guanti d’oro perché ha notato che è davvero in gamba

“Kirisa, il cliente di ieri ha chiesto esclusivamente che aggiustassi tu il suo computer. Da quando ti ho assunta abbiamo avuto un aumento del 60% della clientela” con gli occhi luccicosi, pensando al denaro che sta ricevendo in più “Sono così feliceee!!!” fiamme intorno di gioia e determinazione

Kirisa: “Sono contenta” sorride timidamente, senza distrarsi da quello che sta facendo

“Continua pure, non ti disturberò più” va via in ginocchio, inchinandosi e agitando le braccia

Al parco

Satsuki: “Ci vediamo qui alla panchina fra mezz’ora”

Yuki: “Certo, fai pure” le sorride

Ma cosa avrà di tanto urgente da fare al parco?

Satsuki corre nel parco, ha una meta precisa. Dopo parecchia strada, rallenta il passo. Si trova di fronte ad una gabbia, un recinto.. Entra timidamente in questo recinto, cammina lentamente. Chiude la porta dietro di sé, poi fa un sospiro e sorride

Satsuki: “Lo so che sei qui, dai, vieni”

Si odono piccoli passi incerti.

Vuoi vedere che Satsuki s’incontra con un ragazzo di nascosto???

Invece no, non è un ragazzo. È un cerbiatto

Satsuki: “Ciaooo, piccolino come stai oggi?” gli avvicina la mano al muso, per accarezzarlo con delicatezza “Scusa se non sono venuta ieri, avevo tante cose da fare. Ma so come farmi perdonare” caccia dalla cartella un pezzo di cioccolata “Fatti sotto piccoletto, è tutta tua”

Il cerbiatto timidamente si avvicina a lei ancora di più. Con il musino prende la cioccolata dalle sue mani e la mangia, muovendo il nasino in modo adorabile mentre mastica

Satsuki: “Ok, è arrivato il momento di medicarti. Farò piano, però tu non farmi spaventare saltando, ti scongiuro..”

Prende il disinfettante e delle bende pulite dalla cartella e cerca di medicarlo senza fargli male. A dir la verità, è un po’ incerta come infermiera. Infatti si spaventa più lei che il “paziente”

Satsuki: “Presto tornerai a casa, sta tranquillo”

Nel frattempo Yuki è vicino al punto dove si era lasciato con sua sorella. Qualche passo più in là, in riva al lago artificiale dove nuotano i cigni

Yuki: “Siete degli animali così nobili ed eleganti. A confronto noi esseri umani siamo decisamente inferiori. Voi non provate odio, invidia. Siete sempre sereni, pronti a sfoggiare la vostra bellezza”

Si china a terra e allunga la mano verso l’acqua. In quel momento si avvicina un cigno, molto grande, aggraziato, con quel collo così lungo e snello. I suoi occhietti così neri, profondi come la notte. Yuki ne è letteralmente rapito. I loro sguardi s’incrociano. Il cigno muove la testa come ogni volatile curioso fa di solito

Yuki: “So perché sei qui. Scommetto che ne vuoi un po’”

Allunga un bel pezzetto di pane al cigno , che lo afferra delicatamente ma senza esitazioni. Dopo aver finito lo spuntino, il cigno si allontana, con il suo charme da gentiluomo. Yuki si rialza, si pulisce i pantaloni e si volta verso la panchina.

Pochi istanti fa era tornata Satsuki

Yuki: “Possiamo andare?”

Satsuki: “Certo fratellino”

S’incamminano verso casa insieme

*suono del campanello della porta di un negozio*

Kirisa: “Buonasera signore, posso esserle utile?” con un sorriso dolcissimo

È appena entrato un ragazzo molto attraente che un po’ sconvolge i sentimenti di Kirisa, quei sentimenti che tiene sempre rinchiusi. Un ragazzo molto più grande di lei, capelli scuri un po’ mossi e spettinati, giacca di pelle, occhiali da sole a goccia. Lo conoscete già? Infatti è Shinji

Shinji: “Salve, avrei bisogno di qualche consiglio per acquistare un monitor”

Kirisa: “Prego, da questa parte allora” gentilmente lo porta verso il settore dei monitor

Lui guarda concentrato i monitor, però con la coda dell’occhio la guarda, per farsi accorgere da lei. Kirisa si accorge che lui la guarda e stranamente, si sente imbarazzata. Cioè lei durante tutto il tempo che ha lavorato, ha incontrato tantissime persone al negozio, ma non si è mai sentita così con qualcuno. Lei ha delle carte in mano

Kirisa: “In offerta ci sono questi due monitor qui, da 19 pollici. Sono questi due che ora le faccio vedere”

Lei alza la mano per indicarli, però lui non capisce e si scontrano. I fogli cadono a terra

Shinji: “Oh mi spiace”

Kirisa: “No, non è niente” sorride imbarazzata

Tutte e due si chinano a terra per raccogliere i fogli. Lui fa per prendere qualche foglio e glielo passa in mano, sfiorandosi. Anche se non lo dà tanto a vedere, lei ha il cuore a mille

Kirisa: “Bene, ora possiamo riconcentrarci e trovare il monitor per lei”

Lui la guarda divertito. Sa che ha scatenato una marea di emozioni in lei e che si sforza di non darlo a vedere.

Dopo quasi una mezz’oretta di ricerca, Shinji decide cosa comprare (a costo di conquistare, spende anche dei soldi. Notevole), lei gli trova lo scatolone del monitor, glielo consegna e lui prende il pacco, sfiorandole di nuovo le mani e la saluta con un suadente

Shinji: “Ciao” e lei spiazzata dice la prima cosa che le passa per la testa

Kirisa: “C-ciao..”

Shinji esce dal negozio, lei ci pensa. Quando Shinji è vicino la porta, lontano parecchio da Kirisa, entrano un ragazzo e una ragazza. Lui è molto alto e magro, lei bassina coi capelli rossi e i codini. Vi ricordano qualcuno? Sono Yuki e Satsuki..

Shinji dà un’occhiata a Satsuki, la guarda dalla testa ai piedi, poi la guarda in modo provocatorio e se ne va, senza dire niente, sempre con quel suo sorrisetto strafottente, con lo scatolone in mano

Kirisa: “Ciao???? O mio dio come sono stata stupida! Ciao??? Ma mi sono bevuta il cervello?” nel frattempo riconta il denaro che le ha appena contato davanti ai suoi occhi Shinji “che è questo?” trova un bigliettino nei contanti. Lo legge “Mi piacerebbe tanto rivederti. Ecco il mio numero…. Cosaaa??? Mi ha…???” si zittisce perché si rende conto che sta davvero esagerando. Si calma e ci riflette “(Mi ha dato il suo numero??? Quindi gli piaccio.. oddio.. e ora cosa faccio?? Cioè io dovrei uscire con un tipo così?? Una come me che dovrebbe uscire con un ragazzo così sfrontato?? Ma se io solo mezz ora e già stavo per svenire.. come faccio? È impossibile, sono troppo timida. Io sono la timidezza fatta a persona, vicino a un ragazzo non riesco a starci, soprattutto quando è anche carino. Ma che sto facendo?? Sto pensando già come potrei sentirmi affianco a lui?? Oddio… sto impazzendo.. ci vuole una pausa…)”

Nel frattempo Yuki e Satsuki erano rimasti davanti la porta, pietrificati, per il comportamento di Shinji. Infatti l’avevo notato tutti e due di come Shinji aveva guardato lei.

Yuki: “Hai visto come ti ha guardata?” pietrificato, sull’orlo di una crisi di nervi

Satsuki: “Fratellone, io non c’entro.. oddio... che sguardo che mi ha lanciato..” pietrificata anche lei

Yuki: “Un ragazzo lancia quelle occhiate solo quando conosce già la ragazza” la guarda arrabbiatissimo, ancora pietrificato

Satsuki: “Non l’avevo mai visto in vita mia quello!!!” sudatissima

Yuki: “Dannata, non me la racconti giusta!!! Cosa ci hai fatto con quel ragazzo che ti ha spiata così???” sputa fiamme ed esplode

Satsuki: “Ma io non l’ho mai vistooo!!! Che colpa ne ho se lui guarda come un maniaco???”

Yuki: “Ah, sai anche che faccia hanno i maniaci????” vola, sputa fiamme, occhi a stelle lucenti

Satsuki: “Ma sei deficiente?????” scappa per non essere uccisa dal fratello

Fine

Chi prenderà in giro Shinji? Kirisa o Satsuki? Satsuki riuscirà a non farsi uccidere dal fratello gelosissimo? Kirisa riuscirà a domare la sua timidezza? Yuki è un essere umano visto che vola, sputa fiamme e i suoi occhi si illuminano? Perché questi quattro ragazzi così diversi si sono incontrati proprio oggi? Tutto questo nel prossimo capitolo

   
 
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