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Autore: ljamspooh    22/10/2014    4 recensioni
Ellie Carter, studentessa e giocatrice di pallavolo. Semplice ragazza che non ama l'attenzione e le feste. L'unica persona della quale si fida è la sua migliore amica Chloe.
Brandon Cooper, ragazzo più popolare dell'intero istituto, classico donnaiolo, intelligente e giocatore di basket. L'unica persona di cui si fida è se stesso.
Vicini di casa, lui grande amico del fratello di lei, compagni di classe ma fino ad ora sempre estranei e tra di loro un semplice e continuo litigio. Ma tutto cambierà.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Canzoni sottofondo:

Small Bump -Ed Sheeran ---> https://www.youtube.com/watch?v=ovSX351qVjk
I see fire -Ed Sheeran ---> https://www.youtube.com/watch?v=rlyCvgWW1rQ POV ELLIE

Mi sentivo bene in quel momento in camera, abbracciata a lui con il suo respiro sul collo. Hai presente uno di quei momenti che vorresti non finisse mai? Beh, quel momento sarebbe dovuto durare in eterno.
Arrivò un messaggio a Brandon e finito di leggerlo sembrava abbastanza infastidito e addirittura irritato. Non volevo saperne il perchè e mi limitai quindi ad abbracciarlo nuovamente, più forte di prima.

“El” disse con un filo di voce.
“Che c'è?” domandai.
“Perchè è così difficile?”
“Cosa?”
“Amarti”.

Silenzio. Le lacrime, senza volerlo, cominciarono a scorrere giù, lungo il mio viso. I miei occhi andavano a fuoco. Ero piena di felicità fino a qualche secondo prima ed ora tutto è svanito. La bellezza di averlo con me sparì con la sua domanda.
Lui si scostò e senza guardarmi se ne andò dalla stanza. Mi lasciò sola, chiusa in mezzo a quelle quattro pareti bianche, bianche come il mio cuore.
Non è difficile amarmi, è difficile amarci. Qualcosa non va in me e automaticamente qualcosa non va in lui. Così uguali eppure così diversi. Due linee parallele che non si incontrano e non si incontreranno mai. Così siamo io e lui.
O forse ho frainteso la domanda? È difficile amarmi, perchè? Lui è venuto a Los Angeles per me. Lui mi ha baciato. E poi perchè rovinare tutto così?


Nel pomeriggio, io e Stacey facemmo un giro della città e poi mi portò a visitare la sede della squadra femminile di pallavolo dove sarei andata io tra qualche mese. Incontrai la direttrice che mi illustrò la palestra e poi i vari premi vinti nelle varie competizioni. Mi raccontò di come affrontano il pre e post partita, di come si allenano tutte duramente e di come siano unite le ragazze. Tutte amiche di tutte. Mi portò poi al college dove avrei frequentato il mio ultimo anno. Era una scuola comune, come tutte le altre e come la mia. All'inizio credevo che era frequentata da sole ragazze invece no; c'erano anche i ragazzi. Ma la cosa non mi interessava più di tanto.

“Signorina Carter..” mi disse la direttrice.
“Può chiamarmi Ellie” precisai.
“Mi perdoni. Ellie, saremmo lieti di accoglierti qui. Sai già come funziona e come fare. Spero di averti tolto ogni dubbio e perplessità”.
“Sì, assolutamente. Idee più chiare, questo è sicuro”. Non avrei esitato un altro secondo di più a prendere le mie valigie e trasferirmi già lì. Era un sogno che progettavo sin da piccola, sin da quando iniziai la pallavolo nella mia città.
“Ne sono contenta. Ora devo salutarla che ho un impegno. Ci sentiamo presto”.
“Sì. Arrivederci” risposi con un sorriso.



Le giornate a Los Angeles passarono veloci e di Brandon non ebbi più alcuna traccia. Non mi rispondeva al telefono e non sapevo dove fosse.
Tornai a casa con i miei genitori che erano venuti a prendermi all'aeroporto e fui tempestata da centinai di domande su come era la città, il college e tutto il resto. Fui felice nel vedere un sorriso pieno di orgoglio sul viso di mio padre. Si era finalmente convinto al cento per cento.
Entrai in casa ed Ashton corse ad abbracciarmi.
“Una settimana che non ci vediamo e tutto questo affetto?” dissi tra una risata e l'altra.
“Dov'è il mio regalo?”
“Regalo di..?”
“Dai, non mi hai riportato niente?”
“Ti interessa un golfino bianco, un paio di jeans da donna e una t-shirt sempre femminile?”
“Egoista!”
“Dai. Era tutto brutto”.
“Sì, certo”.
Nel frattempo i miei genitori erano usciti perchè avevano un convegno.
“Ashton..” lo chiamai.
“Dimmi” disse tornando in salotto.
“Brandon?”
“Oh, emh..”
“Oh, emh, dov'è?” domandai.
“Era venuto a Los Angeles ma poi è tornato qua”.
“È a casa?”
“Non lo so. Penso di sì”.
“Devo parlargli” dissi.
“Sarebbe meglio di no”.
Guardai mio fratello confusa. “Perchè?”
“Un giorno state insieme ed il giorno dopo vi lasciate”.
“Cosa?”
“Mi ha raccontato del vostro bacio, del fatto che siete innamorati e tutte le altre stronzate possibili. Lui viene là ed il giorno dopo torna qua come se nulla fosse ed esce con Arianne”.
Spalancai la bocca. “Arianne?” domandai ancora più confusa.
“Ellie, che succede?”
“Non lo so. Non lo so” urlai presa da un attacco d'ira.
Corsi fuori e andai diretta a casa sua. Suonai il campanello e come sempre venne il fratello ad aprirmi. Senza dire una parola mi fece segno di andare di sopra il che significava che Brandon era in camera sua. Non bussai ed aprii la portama non trovai nessuno. Aprii allora la porta della camera del fratello e lo trovai disteso sul letto con Arianne lunga accanto intenti a vedere un film. Deglutii rumorosamente alla vista di tutto ciò e rimasi immobile sull'uscio della porta. Brandon non sembrava né infastidito né sorpreso.
“Si bussa prima di aprire” disse con disinvoltura.
Rimasi in silenzio. Gli occhi cominciarono a pizzicarmi ma strinsi i pugni e trattenni le lacrime che volevano uscire. Arianne era lì, mi stava fissando e sorrideva. L'avrei schiaffeggiata con tutta la mia forza. “Scusate l'interruzione. Anzi no” dissi e me ne andai.
Tornai a casa e corsi subito in camera mia. Non ne valeva la pena piangere per un cretino del genere. Perchè deve capitare proprio a me? Perchè proprio io devo innamorarmi di un tipo del genere? Perchè cazzo deve essere così deficente? Perchè vuole farmi stare male? Perchè?
Ogni risposta la trovai nella musica. L'unica risposta valida che trovai in realtà fu: 'Io musica, ti amo più di chiunque altro. Non ti abbandonerò mai' e non c'era risposta migliore.

Lunedì e la solita routine ricominciò. Mi svegliai tardi come era mia abitudine e presi il pullman appena in tempo. Non cercai nemmeno Brandon tra i passeggeri e presi posto nel primo che trovai libero. Arrivai a scuola con qualche minuto di anticipo e nel mentre andavo in classe notai Evan parlare con Brandon nel bagno dei ragazzi. Mi nascosi dietro la colonna vicino alla porta e cercai di ascoltare il loro discorso.
“Evan lasciami in pace” disse Brandon.
“Cooper, Cooper. Se ti vedo ancora vicino a lei sappi che non la rivedrai mai più”.
“Evan, non toccarla. Non ci parlo da giorni oramai. Mi ha persino visto a letto con Arianne”.
“Ti sei già dato da fare, eh Cooper?”
“Sono uno che non perde tempo. Lo sai, no, Bolton?”
“Cominci anche tu a chiamarmi per cognome! Non prendere confidenza con me Brandon. Potrei spaccarti il naso anche per il semplice gusto di farlo”.
“Puoi solo provarci. La risposta non tarderà ad arrivare” disse Brandon con fare minaccioso.
Seguii qualche secondo di silenzio, il che stava a significare che avevano finito la discussione. Per evitare di farmi vedere, corsi in classe. Poco dopo Brandon entrò e prese posto nell'ultima fila. Io mi misi vicina a lui.
“El, vattene”.
“So tutto” dissi.
“Tutto cosa?” domandò lui confuso.
“Che lo fai per difendermi” dissi.
“Difenderti?”
“Ti ho sentito parlare con Evan”.
Lui sospirò. “El..”
“No Brandon. Pensavo che tutto quello che stava succedendo tra di noi fosse svanito invece no..”
“Sì Ellie. È svanito. Non ti amo e non ti ho mai amato. È stata tutta una finzione..”
“No, no Brandon. Lo so perchè dici così..”
“No Ellie. Non può funzionare. Tutto va storto. Ogni cosa va male. Non voglio che ti succeda qualcosa e non voglio che sia per colpa mia”.
“Brandon io non voglio starti lontano”.
“Sì, Ellie. Tu lo vuoi. Fallo per te”.
“No”.
“El...”
La professoressa entrò ed interruppe il mio discorso con Brandon.
Non posso crederci che Evan stia ricattando Brandon. Non posso e non voglio crederci. Perchè cazzo? Perchè?
Le ore scolastiche passarono veloci e la prima cosa che feci fu trovare Evan.
Mi avvicinai a lui con passo svelto bloccandolo per il braccio.
“Ellie” disse lui sorpreso appena mi vide. “Sei tornata da me?”
“Mai. Mi fai schifo” dissi disgustata.
“Oh, e perchè?”
“Smettila di prendertela con Brandon. Toccalo un'altra volta e te la farò pagare”.
“Tu?” domandò divertito.
“Non sottovalutarmi Evan. Sono un maschiaccio in fondo”.
“Fammi vedere la tua for...”
Non gli feci finire la frase che gli sferrai un calcio nelle parti basse e lui si piegò in due dal dolore urlando ed imprecando contro di me.
Brandon arrivò e mi portò via.
“Sei pazza?” mi disse quando fui nel retro della scuola.
“L'ho sistemato”.
Lui si grattò la fronte e scosse la testa. “Hai solo peggiorato le cose”.
“Gli ho dato un calcio..” dissi confusa.
“Ellie, lui è Evan. Non a caso è temuto da tutta la scuola. Ellie, perchè?”
“Brandon non ti farà niente” dissi cercando di assicurarlo.
“A me no, ma a te? A te, sì”.
“A me?”
“El, se sto con te lui se la prenderà con te e non con me. Ellie io voglio solo proteggerti”.
“Brand...”
“Non voglio che ti succeda del male”.
“Non mi succederà niente...”
Lui chiuse gli occhi come per trattenere le lacrime. Ci dirigemmo a piedi verso il parco che distava circa un chilometro dalla scuola e quando fummo arrivati lui scoppiò in un pianto. Non lo avevo mai visto così e tutto ciò mi portò a capire quanto lui tenesse davvero a me.
“Brandon..”
Lui si girò verso di me con gli occhi ancora lucidi. “El, tu non puoi capire quanto io ti amo. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata finora, sei stata la mia ancora di salvezza in un momento difficile della mia vita. Mi hai fatto soffrire e tutto il resto ma nonostante tutto ti amo. E ti amo ogni giorno di più, ogni ora che passa, ogni minuto. In ogni singolo istante. Ma ti amo così tanto che non voglio vederti soffrire, non voglio che ti succeda del male. Ti meriti una persona sincera e vera al tuo fianco e non un errore come me..”.
“Brandon no..”
“El, ti prego”.
Scossi la testa. “Brandon non puoi abbandonarmi così”.
“Non ti abbandonerei per nessuna ragione al mondo e lo sai. Forse Los Angeles sarebbe davvero la svolta della tua vita..”
Lo guardai confusa e singhiozzando. “Vieni con me..”
“Dove? Io e la pallavolo?” disse sorridendo.
“Vieni lì e fai con me l'ultimo anno di college”.
“E mia madre?”
“C'è tuo fratello”.
“È una pazzia”.
“Vieni con me”. “Non posso. Non posso abbandonare la mia famiglia, i miei amici..”
“E me?” domandai con gli occhi oramai lucidi.
“Tu..?”
“Non ti importa abbandonare me?”
“Tu.. Tu sei mia amica. L'ho detto”.
“A..mi..ca..” ripetei balbettando.
“Sì. Tu sei mia amica..” disse lui. Sembrava confuso.
“Sì. Sì, sono tua amica. Sì, insomma”.
“El, pensavi che.. Che tra di noi..”
“Tra di noi, cosa? Che ci fosse qualcosa? No, no. Come ti viene in mente? Ci siamo baciati, sei venuto a Los Angeles per me, dici di amarmi e tutto il resto ma io sono un'amica. Sì, come Arianne, Megan e tutte le altre”.
“El...”
“Che c'è? Non c'è niente di male a dire la verità. No?”
Lui sospirò.
“Il silenzio è la migliore risposta” dissi.
Era un casino. Tutto era un casino. Noi siamo un casino. Il nostro 'amore/amicizia' è un casino. Io sono un casino. Lui è un casino. La nostra situazione è un casino.
Casino.
“Sarebbe meglio tornare a casa” dissi dopo qualche minuto di silenzio.
Lui annui. Aspettammo il bus delle 2:25 alla fermata che non tardò ad arrivare. Presi posto nella metà fila mentre lui qualche posto dietro. In quel momento mi sentii davvero lontana da lui. Lo sentivo distante, come se fosse in un'altra dimensione. Ed in quel momento mi sentii sola, sola come non lo ero mai stata. Presi le cuffiette e decisi di ascoltare qualcosa. Mi girai verso di lui e stava guardando nella mia direzione. I suoi occhi erano tristi e chiedevano aiuto. Io lo guardavo. Lui mi guardava. Nessuna mossa, nessun sorriso, nessun segno. Continuavamo a guardarci ed ogni secondo che passava, mi innamoravo sempre più.



ANGOLO AUTRICE:
Ecco il nuovo capitolo. E devo dire che è uno dei miei preferiti.
C'ho messo tutto l'impegno possibile e spero che anche voi possiate apprezzarlo.
Le cose,come sempre, si complicano e bum! Colpi di scena! Come voi oramai abbiate capito, non sono una tipa da situazioni calme e tranquille e quindi sconvolgo il tutto!
Lasciate il vostro parere e giudizio su come la storia sta continuando con una recensione o un messaggio privato! Adoro leggervi e sapere cosa ne pensate!
Ringrazio tutte le persone che stanno seguendo la storia e che di giorno in giorno crescono sempre più.
Ringraziamento particolare alle mie amiche Alessia e Diletta. Vi adoro.

Un bacio, alla prossima

ljamspooh
  
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