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Autore: Shiver414    22/10/2014    2 recensioni
Yuri è una strega, una strega potente che cerca di evitare che la sua vita da semplice proprietaria di un negozio di fiori e quella da cacciatrice di demoni non collidano tra loro. Ci stava riuscendo fino al momento in cui non conosce Kian, un demone dall'aspetto sublime, il carattere forte e un'indole apparentemente egoista. Da quel preciso istante tutta la sua vita precipita in un baratro fatto di morte, sangue e terrore, governato da un demone spietato, il Burattinaio. CHi si nasconderà dietro questo misterioso nome? Yuri e Kian sopravviveranno alla sua furia?
Genere: Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Capitolo 8.

Yuri.
Era tutto buio e faceva freddo. Ovunque mi girassi non c’era nulla. Era così che ci si sentiva prima di morire?
«C’è nessuno?» La mia voce rimbombò a lungo in quel luogo desolato. Non c’era un pavimento sotto i miei piedi, non c’era nulla eppure potevo camminare. Non stavo precipitando, ma non stavo nemmeno fluttuando. Era tutto così… privo di senso.
«Yuri.» Una voce soave e piacevole, ma lontana mi stava chiamando. C’era qualcosa di tenero e struggente. Chissà chi era. Sorrisi tra me e me.
Mentre quel richiamo disperato scemava sempre più in un lieve brusio di sottofondo, iniziai a camminare avanti e indietro senza sapere cosa fare. Non sentivo dolore, né… Insomma non sentivo nulla. Uno strano rumore, come di passi e poi una luce si accese. Un fascio lattiginoso di luce lunare, illuminava debolmente una figura.
«Chi sei?» Chiesi con sospetto. «Sei venuto a prendermi?» Un immenso sorriso, troppo grande per appartenere ad una persona. Il viso nero era squarciato da quella mezzaluna inquietante. Non aveva occhi, né aveva un aspetto umano.
«Yuri.» Una voce metallica, distorta, gelida. Un brivido corse lungo la schiena. Feci un passo indietro e lo scricchiolio delle foglie morte mi sorprese. Mi guardai intorno. Come ero finita in una foresta? «Preparati Yuri.» Una risata ridondante, terrificante. Iniziai a correre senza meta lontano da quel mostro. «Questo è solo l’inizio.» La sua voce mi faceva accapponare la pelle. Dov’era finita quella meravigliosa e dolce frustrazione, quella voce seducente e accattivante? Perché quella cosa spaventosa mi stava inseguendo?
«Yuri.» Aprii gli occhi. Due paia di magnetici occhi verdi mi fissavano. Stavo per essere risucchiata da quegli smeraldi liquidi. «Ti senti bene?» Kian. Che ci faceva lì. Io stavo per morire.
No un attimo. Mi toccai il viso, la pancia, le gambe. Non stavo morendo. Ero viva.
«Ricordi qualcosa?» Mi voltai verso lo specchio dell’armadio e notai quel corpo riverso senza vita accanto a me. Urlai con tutto il fiato che avevo in gola e mi lanciai letteralmente tra le braccia di Kian. «Rispondi per favore.» Disse quasi implorante.
«Chi accidenti è?» Chiesi cercando di riprendere un po’ di controllo.
«Sei tu… o meglio è il tuo vecchio corpo. Stavi morendo e hai salvato la vita della tua alter ego con l’incantesimo dello sdoppiamento e ti ho fatto bere una pozione e… bhe sembra
aver funzionato.» Non capivo cosa stesse dicendo. Stavo morendo. E fin lì c’ero arrivata anche io, ma il mio alter ego che c’entrava… O no!
«Hai ucciso Yuri?» Dissi trattenendo le lacrime. Kian scosse la testa con un sorriso.
«No. Tornerà.» Sospirò. «Prima di addormentarsi per lasciarti entrare nel corpo che le hai regalato, mi ha ringraziato. Ha detto che sarebbe tornata sicuramente, ma era troppo stanca e doveva riposare.» Effettivamente nulla sembrava essere cambiato. Poi capii. Yuri due era tornata nel mio corpo morente per lasciare vivere me.
«Grazie Kian.» Dissi profondamente riconoscente. Ero preoccupata e triste che lei non fosse più con me, ma avrei trovato il modo per far tornare tutto com'era prima.
Vedendomi triste iniziò a spiegarmi a grandi linee che lui era per metà stregone e come mi aveva salvata. Chiuse il discorso senza scendere troppo nei dettagli accrescendo la mia curiosità. Volevo sapere di più su di lui.
«Kian, parlami più di te.» Volevo sapere tutto di lui, ma soprattutto volevo non pensare allo spavento che avevo provato, alla confusione e… Era troppo. Volevo ritirarmi in un pertugio angusto e riordinare i miei pensieri prima di lanciarmi di nuovo nell’oceano di demoni mostruosi pronti ad uccidermi. Cosa avrei dovuto fare? Volevo smetterla con tutta quella storia della magia. Smetterla di essere quello che ero.


Povera Yuri... Secondo voi cosa farà? Lascerà stare la magia? E chi sarà mai quella figura oscura? 

 
   
 
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