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Autore: Ibelieve93    22/10/2014    4 recensioni
Seguito di : "Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti" ma chiunque può avventurarsi in questa nuova storia , anche senza aver letto la parte precedente ;)
Può essere presa come storia a sé ^^
Los Angeles .
Stella Rossi , da hostess di aerei qual era , ha deciso di diventar segretaria di un importante azionista presso una delle società più in rilievo della città californiana .
Un nuovo lavoro che le consente di star più vicina alla propria famiglia .
Gabriel Gray , ora detective , è costretto invece a collaborare sul lavoro con chi non si sarebbe mai aspettato , e che renderà le sue giornate decisamente più "frizzanti" .
E se un giorno qualcosa dovesse minacciare l'unione d'amore tra Stella e Gabriel ?
Gabriel davvero rinuncerà al suo amore ? E Stella ?
E se un assassino in circolazione costringesse i due giovani a collaborare ancora una volta ?
Stella e Gabriel si lasceranno guidare dall'Amore ?
E Kevin ? Il ragazzo combina-guai , nonché fratello minore di Stella , cosa farà quando per il suo nuovo lavoro sarà costretto a ritornare al Liceo ?
Il suo cuore si addolcirà e si abbandonerà all'amore per una ragazza scontrosa, ma al tempo stesso molto sensibile ?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Oltre il mare del mio cuore

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Capitolo30. Senza paura 


Gabriel

 

Faceva caldo .

Fin troppo ad essere sincero .

Mi asciugai il sudore che m'imperlava la fronte e repressi un grosso sbadiglio .

Non avevo dormito per tutta la notte ed avevo un sonno micidiale .

Avevo mandato giù innumerevoli tazzine di caffé per questo , lavato la faccia con acqua fredda forse già due o tre volte...ma con scarsi esiti .

E poi , nonostante avessi abbassato tutti finestrini dell'auto al massimo delle loro possibilità , per regalarmi almeno un pò di sollievo , continuavo comunque a patìre quei quaranta gradi di troppo .

Il vento creato dalla velocità mi scompigliava i capelli , ed ero sicuro che non avessero più una forma , ma ormai... poco importava.

Ciò che era importante era mia figlia .

Era Aileen , la mia bambina .

Nient'altro.

Quando arrivai a destinazione , fradicio di sudore sì , ma pur sempre arrivato... ero pronto a riprendermi mia figlia con le buone o con le cattive .

Sembrava di essere in piena Estate in questa zona della città , nonostante i calendari si ostinassero a dire il contrario .

Infatti , in realtà eravamo agli inizi di Autunno , ma il sole non voleva mai smettere di stupire . Meglio così .

Non appena parcheggiai l'auto , in un posteggio di fronte ad un Motel , spensi il motore e tirai il freno a mano , recuperando le chiavi che infilai in tasca .

Aprii la portiera ed uscii dall'auto , passandomi velocemente una mano tra i capelli per portarli indietro .

I raggi del sole bruciavano come non mai .

La pelle scottava se restava per un pò esposta alla luce .

Mi arrotolai comunque le maniche della camicia fin sopra i gomiti e chiusi l'auto con il telecomando .

Stefy mi stava già aspettando da un pezzo.

Ridussi gli occhi a due fessure , poiché accecato dalla forte luce solare .

Cercai d'individuare la mia ex migliore amica , non doveva essere molto distante dalla mia attuale posizione .

Io ero a due passi dalla spiaggia .

La sabbia era dorata e fine , molte persone erano lì , distese a prendere il sole oppure pronte a tuffarsi in acqua .

Alcuni bimbi giocavano costruendo simpatici castelli di sabbia .

Qualche ragazzo stava perfino surfando , nonostante le onde dell'Oceano Pacifico non fossero poi molto alte quel giorno , non c'era molto vento .

Era una giornata paradisiaca .

Il cielo era terso .

Neanche una nuvola .

Sembrava tutto perfetto .

Una donna alzò una mano verso l'alto e la sventolò per richiamare la mia attenzione.

Era lei . Era Stefy .

Con la coda dell'occhio destro mi assicurai che la pistola fosse ben riposta nella fondina , attaccata alla cintura , ed avanzai verso di lei a passo svelto .

" Mi spieghi perché Santa Monica? Non dovevamo incontrarci al porto di Los Angeles ? " chiesi , senza neanche salutarla.

Stefy annuì , poi diede un'occhiata in giro per assicurarsi che nessuno ci stesse ascoltando o seguendo .

" Ieri sera Robert ha avuto la brillante idea di trasferire Aileen qui " mi spiegò , riportando gli occhi su di me .

Inarcai un sopracciglio , mettendomi le mani sui fianchi nervoso : " Se mi stai prendendo in giro...per te saranno guai, lo sai . Vero?" minacciai senza alcuno scrupolo .

Trasse un profondo respiro: " Ancora non ti fidi di me?"

" No " ammisi schietto .

"Andiamo bene , Gabriel " si lamentò lei , poi con un cenno mi disse "seguimi" .

In poco tempo mi ritrovai nei pressi del Luna Park.

Le attrazioni erano tutte state costruite su una sorta di struttura solida e massiccia che aveva fondamenta nelle acque dell'Oceano , in quel momento apparentemente calme.

Era una sorta di Luna Park galleggiante , se così si poteva definire .

Ricordavo bene questo posto . Molto bene .

Qui io e Stella avevamo trascorso un'intera serata , al chiaro di luna .

Una serata indimenticabile , tutta nostra .

Solo nostra .

Ricordavo che eravamo stretti in una asciugamano in riva al mare , intenti a respirare il meraviglioso odore di salsedine , che adesso percepivo a stento .

Su quella meravigliosa ruota panoramica , che in quel momento stava girando con estrema lentezza sotto i miei occhi , avevo riso tanto assieme a lei .

Mi ricordavo le sue buffe espressioni, la sua paura di rimanere bloccati sul punto più alto.

Ricordavo che quella notte , in un albergo non molto distante da qui , era stata mia...per l'ennesima volta . Ma neanche amarla in quel modo all'infinito mi sarebbe bastato . Volevo amare continuamente ogni parte di lei , senza mai fermarmi .

Ogni giorno, ogni ora , ogni minuto, in ogni suo singolo battito di cuore , in ogni suo singolo respiro .

Lei...quanto mi mancava .

Nonostante fosse pieno giorno il Luna Park era aperto ed una marea di gente affolava l'intera zona .

C'era una confusione tremenda .

Trovare qualcuno sarebbe stato praticamente impossibile in quel momento .

Eppure...Stefy sapeva muoversi perfettamente in quella confusione .

Sapeva precisamente dove stavamo andando e dove sarebbe stato possibile trovare mia figlia . E forse sapeva anche chi era pronto ad accoglierci.

Oltrepassando bimbi , genitori , ragazzi , commercianti , giostre di ogni tipo e dimensione e perfino qualche agente di polizia , che cercai di evitare con scrupolosità in ogni modo possibile per non essere in qualche modo riconosciuto e non destare sospetti , raggiunsi una piccola baracca in legno .

Era spoglia , quasi decadente...

sembrava essere un deposito , magari dentro al quale si conservavano i pezzi di ricambio per le giostre del Luna Park , assieme a luci , cavi...roba di vario tipo , utile , indispensabile , insomma .

Le imposte delle finestre erano state divelte , comunque.

Diedi una leggera spinta alla porta principale ed entrai cauto , seguito da Stefy .

La porta non era stata chiusa a chiave .

Dovevo prenderlo come un buono o cattivo segno ?

Il cuore iniziò a battermi forte nel petto , l'adrenalina era già entrata in circolo .

Non avevo più alcuna traccia di sonno.

Il pavimento interno della baracca era in legno , così come l'esterno della struttura , e sotto i nostri piedi scricchiolava di continuo .

Ciò urtava non poco i miei nervi.

C'era un disordine incredibile , per non parlare dei quintali di polvere e di ragnatele sparse un pò in ogni dove .

Comunque non mi ero sbagliato...questo era un deposito.

La mia piccola doveva essere qui dentro , da qualche parte , almeno secondo quanto detto da Stefy.

La mia ex migliore amica camminava al mio fianco , adagio , lo sguardo fisso in avanti.

Sembrava non esserci nessuno nei paraggi , se non noi...ed il nostro carico di tensione , dettato dai nostri respiri accelerati , pesanti , come se avessimo corso per chissà quanto tempo senza mai fermarci.

Strinsi forte il calcio della mia pistola e continuai ad avanzare , perlustrando ogni centimento di quella baracca con tutti i sensi in allerta.

Poteva essere benissimo una trappola , sì , ma mia figlia non poteva aspettare ancora per essere liberata.

Dovevo trovarla , portarla via da quel folle.

" Ultima stanza, in fondo a questo corridoio" mi avvisò Stefy , mentre continuava a guardarsi attorno assieme a me.

Robert non c'era , nessuno dei suoi sgherri in circolazione.

Non mi piaceva.

Non mi piaceva per niente .

Raggiunsi comunque l'ultima porta , speranzoso.

Non appena l'aprii trovai un materasso sul pavimento , spoglio, senza alcun tipo di lenzuolo a coprirlo , sporco su ogni lato da macchie vecchie e nuove , rotto in alcuni punti , dato la presenza di alcune molle ben visibili .

Tutt'intorno non c'era nient'altro...solo catene sparse pe terra ed un tavolino in un angolo.

La stanza era comunque luminosa , poiché era dotata di una finestra posta proprio di fronte alla porta .

All'improvviso qualcosa o meglio qualcuno mi diede una forte, energica , gomitata ad un fianco facendomi vedere le stelle.

Non contento mi pestò un piede con tutto il suo peso e tentò di spingermi via .

L'afferrai con prontezza per le spalle , cercando di ignorare il dolore al fianco ed al piede.

Un minuto dopo , abbassai lo sguardo e mi persi in quei suoi occhi verdi , così uguali ai miei , ma al tempo stesso così spaventati ed accesi di rabbia... da confondermi.

Doveva aver pianto molto .

I suoi occhi erano anche un pò gonfi e rossi.

La mia Aileen

Per prima cosa mi assicurai che non fosse ferita .

La scrutai dalla testa ai piedi proprio per questo motivo.

Grazie a Dio non trovai nessuna traccia di sangue e sospirai di sollievo .

La sua maglietta era comunque stropicciata , sporca di polvere in diversi punti , così come i suoi Jeans , stracciati soltanto alle caviglie e sopra un ginocchio.

Aveva il volto sporco di fuliggine , ma per il resto sembrava star bene .

"Papà" urlò di gioia la mia piccola . " papà sei vivo "

La scintilla di sorpresa e contentezza nei suoi occhi si lasciò ben notare , cancellando del tutto la rabbia e la paura .

"Aileen" risposi io , abbassandomi un pò sulle ginocchia .

" Stai bene ?" le chiesi per conferma , ancora un pò preoccupato .

Lei scosse la testa e mi gettò le braccia al collo .

L'abbracciai forte , forte.

Stretta , stretta a me .

Le tolsi quasi il respiro , ma lei non protestò .

Ricambiò con la stessa intensità .

Presi così ad accarezzarle i suoi lunghi capelli biondi , un pò sporchi per i lunghi giorni di prigionia .

Scoppiò a piangere .

" papà, ho avuto così tanta paura" confessò tra un singhiozzo ed un altro.

La voce roca e resa ovattata dalla mia camicia .

Il suo volto era premuto contro il mio petto , nessuno dei due aveva intenzione di sciogliere quell'abbraccio .

Sentivo le sue calde lacrime bagnarmi il tessuto , poi la pelle ed il mio cuore si strinse in una morsa d'angoscia.

Robert , pagherai per tutto il male che hai fatto

Le scoccai un bacio tra i capelli per consolarla in qualche modo : "Ssshh va tutto bene, piccola . Adesso ci sono io qui con te . " le sussurrai dolcemente

" Portami via , portami via" m'implorò

Sciolsi l'abbraccio e le asciugai le lacrime che le stavano rigando il viso : " Ma certo che ti porto via da qui . Tesoro , non permetterò a nessun altro di farti ancora del male , ok ? Adesso sei con me , sei con me . Ti proteggerò io , d'accordo ? "

" D'accordo . " disse , tirando su col naso .

"Sapevo che saresti arrivato prima o poi , il mio papà super protettivo non poteva fallire " aggiunse dolcemente , accarezzandomi una guancia

Annuii , poi le indicai con un cenno del capo le catene sparse per terra , accanto a quel materasso posto al centro della stanza : " Come hai fatto a liberarti dalle catene , amore ?" chiesi curioso .

Un mezzo sorriso carico di soddisfazione affiorò sulle sue labbra sottili : " Sono la figlia di un poliziotto e di una ladra . Chi altro avrebbe potuto fare questo meglio di me ? " spiegò in breve

Ricambiai il suo sorriso : " Sono orgoglioso di te , vita mia "

" Mi dispiace averti disobbedito . Io non credevo che tu mi stessi proteggendo dal padre di Max . Mi dispiace , mi dispiace tantissimo " ammise mortificata , scuotendo la testa .

" Lo so . Avrei dovuto dirti tutto sin dall'inizio . Sei grande ormai , avevi tutto il diritto di sapere come stavano le cose, ma non volevo farti preoccupare...dispiace tanto anche a me . Ma signorina...non meravigliarti se adesso resterai comunque in punizione per il resto della tua vita " avvisai , facendole un occhiolino e sfiorandole la punta del naso con un dito .

Lei sorrise ed annuì .

" Adesso andiamo " decisi , prendendola per mano.

" Stiamo perdendo fin troppo tempo, Gab " avvisò Stefy , rimasta sempre al mio fianco.

"Stai sempre attaccata a me , d'accordo? " consigliai alla mia piccola

" Sì...ma papà?" mi richiamò lei , stringendo forte la mia mano .

" Cosa c'è? "

" Ti voglio bene " bisbigliò

"Anch'io" le risposi , con il cuore più leggero .


Kevin

 

" Abbiamo notizie di Aileen . E' stata avvistata " comunicai all'intera famiglia Marsano , spalancando la porta di casa e gettando per terra il casco della moto .

Mio padre e mia madre mi guardavano stralunati dal divano , come se mi stessero prendendo per pazzo.

Erano tutti in soggiorno, come sempre .

" E' tutto vero . Tutto assolutissimamente vero " confermai con il cuore a mille , il respiro accelerato per la folle corsa .

Gabriel abbiamo trovato la nostra Aileen , ti prometto che la riporterò a casa ...fosse l'ultima cosa che faccio .

" Stavamo seguendo una pista...e poi , BUM . Una coppia l'ha avvistata ieri sera " spiegai in breve , mooolto in breve.

Per Gabriel .

Per lei , che le volevamo un mondo di bene

Per mia sorella .

Io l'avrei riportata a casa .

La mia ragazza schizzò in piedi , facendo cadere la sedia all'indietro : " Dove?" mi chiese raggiante . Quanta luce le donava quel meraviglioso sorriso sulle labbra !

Avrei voluto riempirla di baci in quel momento .

Stella passeggiava per il salone e coccolava Leonard che era stretto fra le sue braccia .

Il piccolino produceva strani e graziosi versetti .

Mi sorprese non poco il fatto che mia sorella non si scompose più di tanto davanti alla notizia .

Strano.

Era come se non mi avesse sentito.

Ignorai la domanda del mio amore e mi concentrai su Stella , caparbio , testardo...come al solito.

Volevo vedere una sua reazione : " Ehi Stella, mi hai sentito ? "

Lei alzò gli occhi color caramello e incrociò il mio sguardo .

Era confusa , pensierosa : " Come , scusa ?"

" Abbiamo notizie di Aileen " ripetei lentamente , molto lentamente .

" Molto bene." rispose seria . Troppo seria.

"A cosa stai pensando?" le domandai sospettoso

Fece spallucce: " A nulla non ti preoccupare " sminuì , regalandomi un mezzo sorriso

Jessica affondò un dito nel mio stomaco , furiosa: " Ho detto...dove ? Non mi ignorare...signorino" minacciò in tono duro .

Risi e le scoccai un bacio su una guancia: " Santa Monica "

" E quando pensate di andare a controllare ?" domandò mio padre , alterato

" Adesso . Sono passato solo per dirvi questo . Oliver e tutti gli altri colleghi sono già lì , mi stanno aspettando "

Mia madre mi scrutò con occhi attenti : " Kevin , allora vai...e riporta qui la nostra Aileen sana e salva "

Annuii più di una volta : " In poche ore saremo a casa . E' una promessa "

" Stai attento , ok? " aggiunse sempre mia madre con occhi lucidi , le mani congiunte davanti la bocca per cercare di smorzare e contenere i suoi timori .

Mi avvicinai a lei , le afferrai le spalle e le scoccai un bacio sulla fronte : " Tranquilla mamma . Andrà tutto bene " la rassicurai

Mi rispose con un sorriso .

" Vai figliolo . Arresta quel criminale. Ha fatto fin troppi danni. " m'incoraggiò mio padre .

Jess si limitò a stringermi forte una mano .

Mi voltai verso di lei e mi persi nei suoi occhi castani.

" Tornerò da te " le promisi .

Lei annuì con un mezzo sorriso .

" Lo so . Tu non mi hai mai delusa , amore . Torna tutto intero , ok ? "

Le afferrai la nuca con una mano e la spinsi contro il mio petto , poi le scoccai un bacio fra i capelli ramati : " Ok" le sussurrai ad un orecchio .

Lei rise ed alzò il mento per far incontrare le nostre labbra .

Le assaporai come sempre , come volevo fare sempre .

" Ti aspetto qui " confermò lei

" Andiamo" esordì invece mia sorella .

E quando spostai gli occhi su di lei per poco non mi prese un colpo.

Mia sorella aveva in mano una pistola .

Mia sorella ha in mano una pistola

Ripeto...mia sorella, Stella Rossi in Gray , ha una pistola fra le mani .

Leo...Leonard dov'era finito ?

" Leo , l'ho portato in camera mia . Si è addormentato . Non preoccuparti " chiarì , come se mi avesse letto nel pensiero .

" Questa..." aggiunse , indicando con un cenno del capo la pistola stretta fra le sue mani " è , o meglio, era di Gabriel . La pistola di riserva , sai... " mise in chiaro , come se non stesse maneggiando un'arma da fuoco.

Come se non stesse maneggiando proprio quel tipo di arma che ogni qual volta intravedeva la faceva andare di matto , rabbrividire oppure urlare , tremare o...non so...morire di paura?

" Sei mia sorella , vero?" chiesi titubante, deglutendo vistosamente

Perfino nostro padre la guardò con gli occhi fuori dalle orbite .

" Ovvio" confermò , controllando il caricatore .

Alessandro si alzò di scatto dal divano , quando vide sua figlia inserire un colpo in canna : " Stella, figlia mia " la...rimproverò? " cosa ti prende?"

" Papà...è tutto ok , d'accordo ? Non sto male , non ho la febbre...è tutto sotto controllo" cercò di rasserenare gli animi.

" Da quando...sai utilizzare una pistola?" balbettai , scioccato, sconvolto.

" Gabriel era un poliziotto . Tu sei un poliziotto . Di queste ne vedo tante...da anni , ogni giorno " spiegò infilandosi quella pistola in cintura " non ho mai fatto pratica , ma so perfettamente come prendere la mira ed utilizzarla . Ho visto Gabriel usarla un milione di volte " concluse con nonchalance .

" Che fine ha fatto mia sorella ? Dove l'hai messa ? " chiesi sempre più sorpreso

Stella fece spallucce : " Il dolore e le situazioni l'hanno cambiata "

" Tu non puoi andare con lui , Stella , è pericoloso!" tuonò mio padre

" Papà , non posso stare qui . Io devo andare " ribatté decisa

Scossi la testa : " Non voglio che ti accada niente . Non riuscirei a sopportare anche la tua perdita . Leo ed Aileen hanno già perso il padre , non permetterò che perdano anche te "

Stella mi fulminò con sguardo duro ed impassibile : " Non riuscirete a tenermi qui . Quindi...mi porti con te , Kevin , oppure devo prendere le chiavi della mia auto ?" minacciò severa

" Come puoi non pensare a Leo?" le urlai in faccia

" Robert è folle, vuole uccidere anche te non dimenticarlo ." aggiunse nostro padre

" Leo starà bene qui con voi . Per me non dovete preoccuparvi . Forza , andiamo...Kevin" ordinò , avviandosi per prima verso la mia moto .

" D'accordo" mi arresi " ma guai a te se non farai quello che ti dico "

                                                                                  *****

Eravamo arrivati.

Scesi agilmente dalla moto -ormai spenta- e lasciai il casco sulla sella .

Mia sorella , al mio fianco, fece lo stesso.

Quel giorno c'era un casino tremendo a Santa Monica , ma riuscii comunque ad individuare i nostri .

Avanzai con passo deciso verso Oliver , che era accanto ad una nostra volante , parcheggiata poco distante dall'ingresso del Luna Park .

Stella mi seguì come un'ombra mentre si guardava intorno come se fosse alla ricerca di qualcuno.

Aileen, forse ?

" Oliver , allora ?" chiesi , ansioso di sapere novità

Il mio collega annuì : " E' qui . Non sappiamo precisamente dove...ma è qui "

" Quindi ? Cosa facciamo? Robert è nei paraggi ? "

Oliver fece spallucce mettendosi le mani sui fianchi: " Forse . Per adesso concentriamoci solo sulla bambina . Può darsi che trovando lei , troveremo anche lui . Dividiamoci , d'accordo ? Se vedi qualcosa non esitare a contattarci , indossa gli auricolari "

Annuii , ormai pronto ad entrare in azione

" Stella , cosa ci fai qui?" domandò poi , il mio superiore

" Sono qui per mia figlia " rispose prontamente

" Non puoi andare in giro con Kevin , può essere pericoloso" cercò di farla ragionare

" Lo so , ma non riusciremo a farla restare fuori dai guai " aggiunsi io , con una smorfia di disappunto dipinta sul volto " è sotto la mia piena responsabilità "

"E' un civile, Kevin !" esclamò furioso " il Capo ci ucciderà se dovesse succederle qualcosa"

" Stiamo parlando di me , Gabriel era mio marito...Oliver" parlò lei , a tono.

Il detective , fresco di promozione , sospirò : " Cerca di non farti ammazzare , d'accordo? Non siamo riusciti a fare nulla per Gabriel , ma tu non devi fare sciocchezze..."

" Grazie " ringraziò , ma non disse al mio collega che aveva una pistola .

Sospirai grattandomi la nuca : " Andiamo "


Angolo Autrice 

Ciao ragazzi :) 
Avrei dovuto aggiornare questa storia prima di oggi :/ 
Tuttavia avrete ormai capito che il prossimo sarà l'ultimo capitolo ;)  
Gabriel ha ritrovato Aileen ,
Stella ha mostrato il suo repentino cambiamento all'intera famiglia...è in modalità guerriera , ormai XD
Stefy....Stefy ancora GG non riesce a capire se...può fidarsi oppure no.
Cosa succederà nell'ultimo capitolo ? Cosa vi aspettate ? 
Ringrazio Leila , Tonia , Novalis e Laura per aver recensito il capitolo precedente <3 grazie di cuore <3 
Ringrazio immensamente chi preferisce , segue e ricorda questa storia ;) 
Al prossimo capitolo 
Un bacione a presto ;)  
 

   
 
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