Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: Gi_japan    22/10/2014    3 recensioni
“Non siate tristi per noi. Non versate lacrime in nostra memoria.
Siamo felici ora. Nessuno potrà separarci”
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano anni ormai che ci conviveva. Conviveva con quella orribile malattia che porta il nome di Cancro. Nessuno ne era a conoscenza all'infuori di sua zia. Aveva scelto di non dirlo a nessuno per non farli preoccupare, ma anche per la paura di essere trattato diversamente da come lo trattavano sempre. Aveva paura che se l'avessero saputo l'avrebbero anche escluso dalla squadra. La SUA squadra. Era quella l'unica ragione per cui non voleva morire, per continuare a farci parte. Ma forse quella della squadra era solo una scusa. Una stupida scusa che si era imposto per non pensare al vero motivo di quella sua promessa di non morire. Ultimamente però le visite erano aumentate e dopo varie settimane ebbe una notizia che lo sconvolse. Sarebbe Morto. Non sapevano quando ma di li a poco sarebbe successo. Decise così di scrivere una lettera e inviarla alla sua unica ragione di vita. Tsurugi Kyousuke.

Quella mattina Tsurugi si svegliò di buon ora. Strano a dirsi, visto che era un ragazzo che amava molto dormire, specialmente nei giorni di festa. Ai piedi della porta d'ingresso c'era un' inaspettata bustina bianca. Si avvicinò e lesse il mittente. Matsukaze Tenma. Era strano ricevere una lettera da parte sua. Perché proprio una lettere e non un telefonata oppure una visita a casa. Decise ugualmente di aprirla.

Ehi Kyo
Ti starai chiedendo il motivo di questa mia lettera.
Molto semplice. Sto per morire
Uno stupidissimo Cancro mi sta strappando via la vita dal corpo. Ormai sono anni che va avanti cosi ed ora ho imparato anche a conviverci.
Prima di morire volevo confessarti una cosa che in tre anni non sono mai riuscito a dirti.
Ti Amo.
Sarà stano per te sentirtelo dire da un ragazzo, specialmente se quel ragazzo è il tuo migliore amico. Ho capito di amarti sin dal primo giorno in cui i miei occhi hanno incrociato i tuoi. Quei tuoi magnifici occhi color ambra.
Quegli occhi che mi fanno innamorare sempre di più ad ogni sguardo che mi rivolgi
. Quegli occhi che quando sono in mia compagnia sono accompagnati da un dolce sorriso.
Quel sorriso che rivolgi solo a me. Raro e sempre magnifico. Mentre leggi questa lettera io sarò sicuramente morto.
E se non lo sono, lo sarò a momenti. Questione di secondi, minuti forse ore. Ma io morirò. Oggi. Qui. In questo letto d’ospedale.
Sappi una cosa, mio caro Kyo Io Ti amo
. E ti amerò anche da lassù, anche quando avrai una famiglia, con una donna che ti ama più di quanto sia riuscito a fare io.
Addio Kyo.

Non riesci ancora a crederci. Corri. Corri più che puoi. Vuoi raggiungere al più presto quel dannato ospedale. La strada ,però sembra più lunga del solito. Vorresti fermare il tempo per poterlo raggiungere. Ecco che scorgi in lontananza il grande edificio bianco. Sei arrivato ma continui a correre. Corri fin quando non arrivi al suo fianco. È ancora vivo, ma per poco ti dicono i medici. Gli stingi la mano. Ti avvicini al suo volto, cosi pallido, e gli sussurri “ Ti Amo. Ti prego non mi lasciare”. Senza neanche accorgertene, il tuo volto è rigato dal pianto. Ora che sai i suoi sentimenti non vuoi che ti abbandoni. Speri con tutto te stesso che i medici si sbaglino e che voi due possiate uscire insieme da quell’edificio. Mano nella mano. “Ti prego resta con me, voglio che sia tu la mia famiglia. Ti prego non morire”. Ti sorride, segno che ha compreso le tue parole. “ Sii felice” riesce a dirti, per poi chiudere gli occhi e non riaprirli mai più.

È passato un giorno dalla sua morte. Ora sei lì, accanto alla sua lapide a seguire il lungo discorso del prete. Con te c’è tutta la squadra. Piangono ,non si spiegano il motivo per il quale non ha parlato con loro di quella sua malattia. Il funerale è finito. Vanno tutti via, ma tu resti. Lì accanto a lui, con le mani in tasca. Estrai la mano desta dalla tasca del pantalone. Con essa esce fuori anche un coltello. Lo guardi. Lo infili con un colpo netto nel petto, all’altezza del cuore. Sai che nel giro di pochi secondi morirai. Ti accasci al suolo. Vedi una luce e poi vedi lui, che ti tende la sua mano. Sembra felice. Si lo è. Afferri la sua mano. Ora sei con lui, sarete per sempre felici ora. Due lapidi. L’una accanto all’altra. La squadra di nuovo riunita lì. Piangono. Non solo hanno perso due componenti della squadra, hanno anche perso due amici. Ormai c’è tanta tristezza in quel luogo. Solo brutti ricordi.

“Non siate tristi per noi.
Non versate lacrime in nostra memoria.
Siamo felici ora.
Nessuno potrà separarci"




 
Note d'autore 
Salve ragazzi :D
Eccomi qui, questa volta con qualcosa di un pochino Triste.
Non so il perchè di questa storia.. l'ho scritta cosi..su due piedi e avevo voglia di farla leggere a qualcuno.
Chiedo soltanto una cosa e poi mi dileguo.. non è che potreste recensire per farmi capire più o meno se il mio modo di scrivre vi piace? 
Un grazie va a tutti quelli che leggeranno la storia 
BaciBaci Giada :D
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Gi_japan