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Autore: SimoInvaded    17/10/2008    11 recensioni
"Andrai in Germania! Contenta?" Un sorriso a 132 denti splendeva davanti a me. "No mamma! Certo che no! Io odio la Germania! Vuoi farmi andare da zia Simone vero? No, non ci vado. E poi ci sono quei piccoli impertinenti dei gemelli. Li odio!"
E' vietato introdurre caratteri anomali sia nelle introduzioni che nei titoli.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo qui!!
Questa volta i commenti sono dimezzati =(
Spero non vi abbia deluso.
Beh, io ora devo scappare quindi non parlo più e vi lascio alla lettura xD
Bazi, Simo ^^
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Musica a tutto volume, urla e risate provenivano dall’interno del locale...quello in cui ero andata con i gemelli. Erano le 21:30 ed eravamo appena arrivati.
Tutti e tre discutevamo del più e del meno, mentre aspettavamo di entrare.
“ Di la verità Tom...non gli sta d’incanto questo vestito?” disse Bill.
Tom mi guardò pensieroso. “ Uhm...si direi che può andare...” mi sorrise.
Io arrossii visibilmente imbarazzata.
Parlavano proprio di me...e del mio nuovo super vestito.
Proprio quel pomeriggio...
 
“ Bill corse in camera sua, mentre io mi recai in bagno per una bella doccia.
Dovevo essere, assolutamente, perfetta per la serata.
Ma cosa metto!? In valigia non ho niente di abbastanza elegante...Beh qualcosa troverò!
Una mezz’oretta dopo, mi recai in camera mia ed un pacchetto bianco sul letto, attirò la mia attenzione. Sopra c’era un bigliettino...lo presi ed iniziai a leggere.
 
Ciao! Stasera voglio che tu sia perfetta,
ti voglio perfetta (anche se già lo sei!)
Spero di aver preso la taglia giusta.
Ora apri il pacco e stupisciti! Baci Bill...
 
Sorrisi tra me...che dolce.
Presa dalla curiosità, afferrai i pacchetto...lo rigirai un po’ tra le mani e poi lo aprii.
Mai visto qualcosa di più bello...avevo tra le mani un abitino stupendo! Lo indossai subito e mi avvicinai allo specchio. Mi stava d’incanto.
Era un abito nero con delle rifiniture argentate, corto fino al ginocchio e molto aderente.
Oltre al vestito, nel pacchetto, c’era anche un copri spalle argentato. Mi sentivo una principessa!”
 
E come d’incanto, ora eccomi qui...con i gemelli più belli della terra, a discutere del mio abbigliamento.
Anche Bill era vestito abbastanza elegante. Un jeans nero abbinato ad una giacca dello stesso colore. Spiccavano i bracciali ed un ciondolo a forma di teschio che portava al collo...trucco come sempre impeccabile.
Non si poteva dire, però, la stessa cosa di Tom. Portava i soliti jeans larghi con una maglia extra large azzurra...con tanto di cappello coordinato. Beh...comunque sia, faceva la sua gran bella figura.
All’improvviso mi sentii trascinare per un braccio...non mi ero accorta che avevamo preso a camminare e che Tom mi stava spingendo, visto che ero rimasta incantata.
“ Dai Simo, dormi ad occhi aperti!?! La notte è ancora giovane!”
“ Si si scusa pensavo...” sussurrai.
Passammo davanti un uomo enorme, il buttafuori suppongo. Senza chiedere niente, ci fece entrare strizzando l’occhio ai gemelli.
“ Vi conosce?” dissi.
“ Si, veniamo spesso qui e poi chi è che non ci conosce!?!” rispose fiero Bill.
“ Beh si...però è strano che ancora nessuna ragazza vi sia saltata addosso, urlando come un’ossessa!”
“ Vabbè ma qui ci conosciamo già tutti, da quando eravamo piccoli...che motivo c’è di saltarci addosso!” intervenne Tom.
Sorrisi. “ Mi sa che hai ragione!”
Intanto entrammo nel locale. Mi guardai intorno...avevo l’impressione di essere l’unica vestita in un modo più elegante, a parte Bill.
Il posto era molto accogliente. Davanti a me c’era una grande pista piena di gente che ballava, ai lati molti tavolini e divanetti rossi.
Mentre avanzavamo verso l’interno della sala, vidi un ragazzo che dimenandosi...si avvicinava a noi.
“ Bill! Tom!” urlò.
Era alto, capelli castani, lunghi e liscissimi. Mentre si avvicinava, potei notare il suo fisico...semplicemente sexy.
“ Ciao Georg!” disse Tom dando una pacca sulla spalla al ragazzo appena arrivato. Doveva essere il bassista dei Tokio Hotel.
“ E lei?” disse indicandomi.
Gli porsi la mano che strinse nella sua. “ Piacere Simona!”
“ è un piacere conoscerti!” sorrise malizioso.
“ Hey hey calma Georg, è roba mia!” intervenne Tom.
“ Ah...quindi...già...”
“ Non ancora...ma c’è tempo, non preoccuparti!” sogghignò.
Gli diedi una gomitata all’altezza dello stomaco ma sembrò non aver accusato minimamente il colpo. Con una totale disinvoltura, mi cinse la vita con un braccio.
“ Dai tesoro, andiamo a sederci...”
“ E smettila Tom!” dissi irritata...ma allo stesso tempo ero, in un certo senso, divertita e felice...chissà quante ragazze vorrebbero essere toccate da lui.
“ Ti va bene se ti chiamo tesoro vero!?! - disse con voce più calda - sorellina non mi piace tanto.”
Risi. “ Dai Tom...sei ritornato il depravato di un tempo eh!?! Non vuoi più fare il fratello maggiore!?!”
Avvicinò le sue labbra al mio orecchio, per far si che sentissi meglio dato il trambusto totale.
“ No...ora voglio solo te!”  Rabbrividii.
“ Tom la smetti si o no!?! Mi irriti!” sbottò Bill con un aria da cane bastonato sul volto. Aveva sentito tutto...soprattutto l’ultima frase.
“ Perché scusa? Che ho fatto di male?” disse il rasta lasciandomi.
“ Perché non la lasci stare? Le dai fastidio!”
“ No Bill...non mi da fastidio...calmati ok!?” dissi.
“ Invece si...Tom la deve smettere!”
Ci eravamo fermati e i gemelli erano uno di fronte all’altro...solo pochi centimetri a dividere i loro volti.
“ Cosa c’è? Sei geloso eh!?!?”
Bill strinse i pugni. “ No...” sussurrò.
Georg intervenne. “ Dai raga basta! Non c’è motivo di litigare!”
I due, però, continuavano a fissarsi furiosi.
“ La gelosia è una brutta bestia, vero fratellino!?” disse Tom a denti stretti, per poi voltarsi buttando un occhio su di me e sparire tra la folla.
Lo seguii, per un po’, con lo sguardo...poi mi voltai verso Bill.
“ Ma sei fuori Bill!? Che ti è preso?”
Aveva lo sguardo basso. “ Non lo so...” sussurrò.
Riprendemmo a camminare e pochi minuti dopo ci fermammo vicino ad un divanetto...che, però, non era vuoto. Infatti era occupato da un biondino e due ragazze sedute al suo fianco.
“ Ragazze filate via!” disse seccato Bill.
Una delle due si alzò. Era bionda, alta, fisico slanciato coperto solo da una mini di jeans e un top striminzito.
“ Ma Tom? Aspettavamo lui!” disse l’altra che non intendeva alzarsi.
“ è in giro...ora alzatevi e non rompete!”
Finalmente anche l’altra ragazza si alzò. Era mora e anche lei, alta e con un bel fisico.
“ E mamma mia! Un po’ di educazione...”
“ Su...sarà per un’altra volta...perchè non andate a cercarlo!?!” disse Georg.
Le due, senza neanche rispondere, si allontanarono.
“ Toste le tipe eh!?!” sogghignò il biondino.
“ Le ha chiamate Tom vero?! Quell’animale...” ringhiò Bill.
Ci accomodammo...a fianco a quello che doveva essere Gustav.
“ Ehm io sono Gustav...piacere...”
Gli sorrisi. “ Piacere mio...”
Iniziammo a parlare...tra un drink e l’altro...forse anche troppi. Sentivo la testa che mi girava...forse non ne avrei dovuti bere così tanti. Io sono pericolosa da ubriaca...potrei dire o fare cose delle quali mi pentirei.
Dopo un’oretta vidi tornare Tom. Aveva gli occhi lucidi ed il viso arrossato. E cosa più importate, quello sguardo fiero stampato sul viso...lo stesso di quella mattina in piscina...eh si, la preda...ne aveva conquistata un’altra.
“ Tesoro!!” urlò avvicinandosi a me. Fece scansare Georg che era seduto al mio fianco e occupò il suo posto.
Mi cinse il collo con un braccio. “ Mi sei mancata tantissimo...lo sai!?”
Aveva anche bevuto...e molto più di me.
  Tom non rompere e staccati...” mugugnai...sotto lo sguardo sempre più irritato di Bill.
“ E dai...sai che ho fatto!?! Avresti dovuto esserci tu al posto di quella...secondo me saresti stata più brava.”
Scoppiai  a ridere. “ Io!?!? Divertente Tom!”
“ Vabbè comunque sia mi sono proprio divertito...vuoi sapere che abbiamo fatto?”
“ Posso immaginare tesoro! Sarà per la prossima volta ok!?”
Oddio che ho detto...cacchio...
Nel frattempo Tom si era alzato prendendomi per mano.
“ Andiamo a ballare...”
Senza pensarci due volte, mi alzai e lo seguii barcollante tra la folla.
Due ubriachi sono molto peggio di uno solo...sopratutto se come me e Tom.
Le luci mi davano fastidio agli occhi...e la musica a palla era assordante ma nonostante ciò...io mi dimenavo attorno a Tom...sembravo una spogliarellista...una di quelle che ballano intorno a quei pali di ferro in attesa di quella benedetta mancia. Il mio palo però era Tom...che sembrava essere a proprio agio...ovvio.
Non so come ma mi ritrovai con le mie labbra sulle sue. Lo baciavo e ridevo...ridevo di quello che stavo facendo...di come ero ridicola...di come mi stavo, a poco a poco, concedendo a lui. Ma non mi importava ora...sapevo solo di volerlo baciare...sentire le sue labbra sulle mie.
In quel momento...eravamo solo io e lui...al centro della sala...e nessuno più. Per un po’ mi dimenticai anche di Bill...del suo volto irritato e triste...che mi fissava da quel divanetto.
“ Simo...non sai quanto ti desidero.” La voce di Tom, mi fece ritornare alla realtà.
“ Cosa?”
Sbuffò. “ E che devo ripetertelo!?! Dai che hai capito...”
“ No ripeti.” Sussurrai.
“ Ti desidero...”
Mi voltai verso quel volto triste...verso Bill...riuscivo ad intravederlo. Era disgustato...l’avevo deluso. Mi sentivo una di quelle grupie che Tom si porta a letto...quella ragazza aveva ragione allora!?!? Mi faccio schifo da sola...
“ Mi dispiace Tom...” e corsi vai...verso l’uscita secondaria del locale.
  
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