Il
suo tuffo creò diversi schizzi
che sfiorarono gli
scogli.
Risalì
in superficie per
respirare e inclinò la testa per sentire l’odore
del vento che gli passava
attraverso i capelli.
Si
girò sulla
schiena, muovendo i piedi.
Finalmente
un po’ di refrigerio.
Il
mare luccicante lo
avvolgeva con le sue onde come un
qualsiasi mammifero marino, come una sua creatura, un suo figlio.
Non
sentiva più le urla degli
uomini né il loro
odore, niente.
Sentiva soltanto l’odore della salsedine e lo stridio dei
gabbiani.
Non
sentiva niente, solo il rumore
delle onde del mare: il rumore della sua libertà.