Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: MssCarstairs    25/10/2014    2 recensioni
Storia ambientata dopo CoLS.
Dopo che Magnus e Alec si sono lasciati ognuno va per la sua strada fino a quando il nostro bel Nephilm non fa...Un Incontro Inaspettato...
NOTA: E' la prima FF a capitoli che scrivo quindi non sono sicura piacerà a tutti.Sono ben accette recensioni con suggerimenti/critiche,non mi offendo quindi siate sinceri please xD
Genere: Parodia, Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

                                                          Love Me

L’interno dell’istituto era un po’ come se l’era immaginato: simile ad un grosso castello,con lunghi corridoi , altissimi soffitti,luminose finestre di vetro colorato e massicce porte in legno che davano su ampie stanze da letto. Per tutto l’edificio si innalzavano statue di angeli,alcuni vestiti da combattenti e altri con le grandi ali di pietra spiegate. Gli affreschi lungo le pareti raffiguravano quasi tutti la stessa scena; un uomo in prossimità di un lago,con in mano una spada e una coppa. Sopra di lui un angelo.
- Jonathan,il primo Shadowhunters della storia ad aver evocato un angelo e,appunto, l’angelo Raziel.
 Attraverso la coppa daranno vita ad altri Nephilim,metà umani e metà angeli- La voce di Alec rimbombava per i corridoi.
-Quindi … tu sei un angelo?- chiese la ragazza
Alla domanda il ragazzo si sentì avvampare. –Metà angelo. Si … ma,come puoi ben vedere,non c’è nulla di così angelico in me- rispose,sorridendole.
‹‹Oh si che c’è … i tuoi occhi,il tuo sorriso …tu…›› i pensieri di Jessica si interruppero quando notò che il Nephilim si era fermato davanti ad una grossa porta con strane rune incise sullo stipite:rune di protezione e di chiusura.
-Eccoci qua. L’ufficio di mia madre. Ora … - Alec si fermò a metà della frase quando le dita di Jessica si intrecciarono con le sue. Ebbe un lieve sussulto,poi, strinse a sua volta la mano della giovane, e aprì la porta dello studio.

Alti mobili in legno,librerie e scaffali,occupavano interamente i muri bianchissimi della stanza. Sulle librerie,centinaia di grandi libri polverosi,erano archiviati in ordine alfabetico. Dolci tendine in pizzo pendevano sopra le luminose finestre che davano sulla strada.
Una lunga scrivania si estendeva al centro della stanza. Seduta,china sui libri, c’era Maryse Lightwood.
Indossava una morbida camicia bianca,chiusa da un fiocco all’altezza dei gomiti,e una gonna,lunga e stretta,color cobalto. Le scarpe erano nascoste dietro al bancone ma,Jessica,era quasi sicura indossasse omonime scarpe nere e lucide. I lunghi capelli neri,raccolti in una coda di cavallo.
-Ciao Mamma. Questa è Jessica,la ragazza che …-
-Sisi! Me lo hai già detto quattro volte oggi chi è,Alexander!- lo ammonì lei,senza alzare gli occhi dall’alta pila di documenti accatastata sul tavolo.
Alec sbuffò,alzando gli occhi al cielo, e tossicchiò per richiamare su di lui l’attenzione della madre.

Quando lei alzò gli occhi,il suo sguardo si soffermò sulle mani strette l’una nell’altra dei due ragazzi e la sua voce si addolcì –Benvenuta Jessica. Se non ti dispiace vorrei farti alcune domande- la ragazza annuì –Perfetto. Alec,tesoro, puoi lasciarci sole un secondo?-
Il ragazzo esitò poi,rivolgendo un ultimo sorriso a Jessica, si allontanò in corridoio.


Appena si richiuse la porta alle spalle il ragazzo sentì come un senso di vuoto insediarsi dentro di lui. Era perché aveva lasciato Jessica con sua madre o semplicemente perché l’aveva lasciata?
Gli vennero in mente le birichinate combinate da lui e Jace e le strigliate di Maryse. Rabbrividì al solo pensiero che una così fragile ragazza fosse chiusa in una stanza con quel “mostro”.

Raggiunta la sua camera vi ci si infilò silenziosamente per poi buttarsi sul grande letto azzurro. Era da quando aveva salvato Jessica che non dormiva abbastanza. Chiuse gli occhi per un momento e … bussarono alla porta! Riconobbe all’istante il suo parabatai.
-Jace? Sei Tu?- chiese –In carne ed ossa amico!- rispose l’altro –Dove la bella fanciullina?
Alec lo fulminò con lo sguardo. –E’ da mamma,voleva parlarle-
-Uao! Non la sento gridare! Vuol dire che le piace … e non solo a lei …vero?- domandò Jace,sedendosi accanto al suo parabatai. –Che vuoi dire?- gli chiese Alec
-Eddai vecchio mio! Ho visto come la guardi! E’ lo stesso modo in cui osservavo Clary all’inizio!-
-Beh..Clary ne ha passate di tutte i colori per amore e io non permetterei mai a Jessica di passare cose così..orribili e poi… -si interruppe vedendo lo sguardo soddisfatto dell’amico e,istintivamente, si portò le mani alla bocca.
-Ah-Ah! Beccato! Ti piace eh? E’ una bella ragazza,senza dubbio. E sai cosa? Credo che anche tu le piaccia e … - iniziò Jace ma era già troppo tardi,Alec lo stava spingendo fuori dalla stanza.
-Si Si,a dopo Jace- lo liquidò sbattendosi la porta alle spalle
<> avvampò improvvisamente e si gettò sul letto,sommergendo la testa tra i cuscini. Rimase così per un paio di minuti quando qualcun altro bussò alla porta.
-Avanti … - si tirò su,mettendosi in ginocchio sul letto.
-Hey Alec,sono io- << Jessica!>> si sistemò al volo i capelli arruffati,la fece entrare e accomodare al suo fianco .
-Maryse ha già finito ..l’interrogatorio?- chiese
-Si ..E’ stata gentile, non ha insistito troppo sui miei ricordi… ha anche detto che .. volendo … posso tornare a casa oggi stesso. Indagherà lei sull’attacco e approfondirà la storia della mia parentela con Magnus-
-TORNARE A CASA?- replicò lui,sforzandosi di abbassare la voce –M-ma non abbiamo ancora indagato abbastanza, ci servi tu per poter andare avanti…-
-Lo pensavo anche io..ma a quanto pare..Questo è un Addio Alexander- disse Jessica,con la voce tremante e gli occhi lucidi
-un…addio…- ripetè lui. Non aveva pensato di doverle dire addio così presto o di doverlo fare … aveva pensato che magari avrebbero finito per diventare una di quelle coppie affiatate come Jace e Clary …
E fu proprio ripensandoci che si rese conto di provare qualcosa di più che una semplice simpatia per lei. SI alzò e prese coraggio.
-Jess … io non posso farti andare via … anzi …non voglio- detto ciò si chinò su di lei e la baciò. La ragazza si irrigidì per la sorpresa e Alec pensò che lei non ricambiasse. Poi,però, si sciolse. Mise le mani tra i capelli del Nephilim arruffandoli e quasi si appesa alle sua spalle per rimanere in equilibrio e non scivolare. Si staccarono e Jessica disse –Anche io non voglio lasciarti,Alexnader Lightwood-


Nota dell'autrice (*-*)/
Spero davvero vi piaccia anche questo capitolo ^-^
Sono molto indecisa se far finire qua la storia o farla continuare ... Ditemi cosa ne pensate nelle recensioni ♦
Grazie per aver letto fino a qua 

Baci
Mss Carstairs

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: MssCarstairs