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Autore: Angelus_Dragon    25/10/2014    1 recensioni
A volte ciò che ci fa male e da cui vorremmo scappare è la nostra unica salvezza.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stelle di metallo piantate nella carne.

Cinghie strette sotto le ascelle.

Una spessa coperta sul dorso sulla quale trova il suo posto una pesante sella di cuoio.

L’oppressiva presenza dell’uomo che lo montava con rabbia e la polvere che veniva alzata dalla mandria in fuga.

La cosa che più lo irritava, però, era quel pezzo di ferro che stringeva tra i denti e che si muoveva premendo ora qui ed ora di là causandogli dolore e fastidio.

Ogni giorno era uguale.

Ogni giorno era un inferno.

Veniva svegliato presto.

Lo rifocillavano con un po’ di mangime secco e lo imbardavano con tutta quella roba.

“E’ il peso della salvezza” gli diceva suo padre quando aveva appena iniziato la doma e si lagnava nel box per il male ai muscoli, ma lui non vedeva alcuna salvezza nella vita al ranch. Vedeva solo mandrie di enormi bestie che placide sonnecchiavano su immense distese d’erba accontentandosi di occuparne pochi metri. Camminava loro attorno, come una sentinella sognando nella sua bocca il sapore di quel verde che poteva solo calpestare, ascoltava il silenzio delle pianure e con la fantasia amava immaginarsi al posto di quelle stolte bestie.

Lui non sarebbe rimasto li.

No.

Lui avrebbe corso. Avrebbe galoppato gioendo di ogni affondo degli zoccoli nel soffice terreno, avrebbe ascoltato il vento sollevargli la criniera ed accarezzargli il pelo laddove solitamente sentiva solo lo spessore opprimente della sella, ma soprattutto avrebbe tenuto la testa alta di un re guardando le nuvole ed inseguendo i falchi.

Sarebbe stato libero.

“E’ il peso della salvezza” il nitrito pacato di suo padre gli riempì i pensieri mentre sopprimeva l’impulso di ribellarsi agli speroni che esigevano un suo movimento.

La salvezza di un box chiuso, al riparo dal vento e dalle piogge.

La salvezza di pasti assicurati.

La salvezza dalle belve che furtive si aggiravano nell’oscurità e cacciavano le anime di quelli come lui.


Ed è per quella Salvezza che quella sera avrebbe continuato a non saltare lo steccato che lo separava dalla libertà a cui agognava.

Perché nel male, lì al ranch, stava bene.

Perché quel male era la sua salvezza.
   
 
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