25/10/2014
0 recensioniPROLOGO
Lily tamburellava nervosamente le sue lunghe unghie smaltate di rosso contro la superficie ruvida della sua borsa di cuoio, usurata dal tempo.
Quella mattina non poteva iniziare peggio di così: aveva rovesciato la sua tazza fumante di caffè nero, sulla giacca firmata e costosissima di Cara e –Merda, è di Armani- era stato l’inizio dello sproloquio durato mezz’ora che le aveva fatto perdere l’autobus per l'università.
La ragazza prese tra le lunghe dita una ciocca dei suoi capelli mori e, con lo sguardo fisso sulla strada, cominciò a giocare con essa.
Era uscita di casa con un –Non rompermi il cazzo!- accompagnato dalla risata cristallina di Maya, chè lei quando le due litigano scuote la sua chioma verde, si verde, rotea gli occhi, alza gli angoli della bocca e –Siete un caso perso-
Sono le 7:35 Lily è in fottuto ritardo, non ha bevuto il suo caffè, Cara ha la giacca macchiata, Maya ha perso tutte le speranze, l’autobus non si degna di arrivare, ma quelle tre non potrebbero volersi più bene di così.
Cara camminava per le strade sterrate dell’ Hyde Park stretta nella sua giacca di pelle rigorosamente nera.
-Ti giuro sembrava una donna!- esordì un Louis sorridente accanto a lei mentre con gesti teatrali allargava le braccia e tentava di sovrastare la risata roca di Cara-Solo che poi....Si è girata, o meglio, girato! Dio che figura di merda! E come se non bastasse Maya non ha smesso un secondo di rinfacciarmelo raccontandolo a tutti i clienti del 'Tawer hill'- concluse fingendosi offeso. - Pur di non lavorare quella lì farebbe di tutto! - sentenziò Cara scuotendo la testa.
Si sedettero ai piedi dell'albero, che nonostante ci fosse: sole, pioggia, neve li avrebbe sempre ospitati sotto le sue fronde.
-A proposito- esclamò all’improvviso Louis –Oggi arriva mio cugino, dovete assolutamente conoscerlo!-
Cara annuì soprappensiero, continuando a fissare il suo foglio bianco.
-Ancora nessuna ispirazione?- osservò Louis notando il blocco da disegno bianco tra le mani della bionda. -Ehmm....si....veramente- balbettò lei abbassando lo sguardo! -Ho capito, periodo di merda?! -sbottò Louis sapendo già la risposta. Lei non poté far altro che annuire e seguire con lo sguardo il profilo spigoloso, ma perfetto dell'amico.
Perché in fondo lei non poteva desiderare altro che starsene lì, appoggiata alla spalla del suo migliore amico,con a casa una camicia sporca di caffè da lavare, un blocco da disegno vuoto tra le piccole mani, la risata di Maya ancora nella testa, lo smalto da rifare, il rossetto un po’ sbavato, un esame da preparare e quelle due matte come coinquiline. Sono le 7:35 e Cara sta sorridendo mentre il pallido sole di Londra sorge e un nuovo giorno comincia.
Maya muoveva la testa a ritmo del nuovo singolo di Ed Sheeran. Era seduta sul bancone della cucina con le gambe lunghe accavallate. Sorrideva senza un motivo preciso, forse ripensando alla scena avvenuta poco prima, forse perché sentir dire da Lily una parolaccia è un evento da segnare sul calendario, forse perché quella nuova tinta le piaceva davvero anche se non lo avrebbe mai ammesso, forse per il libro che aveva tra le mai o forse perché cazzo Ed Sheeran è Ed Sheeran, ed è davvero bravo. Della fioca luce entrava dalla finestra che troneggiava nella piccola stanza ed essa illuminava l volto pulito della ragazza donando ai suoi capelli nuove sfumature di verde. Non le piaceva quando la casa era vuota e allora cercava di riempirla con buona musica e libri fantasy, ma niente poteva sostituire la voce calma di Lily, le lamentele d Cara e la sua risata provocata da loro.
Sono le 7:35, Lily e Cara sono uscite e la casa non poteva sembrare più vuota di così.
-Sono tornata- urlò Lily buttando la borsa a terra e stravaccandosi sul divano –Taylor oggi è stato particolarmente idiota-
Maya uscì dalla sua stanza rivolgendo all’amica un sorriso, ancora con l’MP3 in mano e un libro nell’altra.
-Che ha combinato stavolta?- chiese dirigendosi verso il frigo.
-Quel cretino, mentre andavo a consegnare al profe la mia tesina, ha iniziato a fissarmi il culo e a sbavare come un cagnolino, quanto è infantile- sbuffò togliendosi le scarpe e lanciandole dietro di sé.
Maya rise -E tu cos’hai fatto?-
-Cosa avrei dovuto fare?- chiese l’amica –L’ho salutato gentilmente con il mio dito medio-
In quel momento la porta si spalancò e una chioma di capelli biondi, fece ingresso nella stanza –Ciao stronze-
-Ti vogliamo bene anche noi- esclamò Lily.
-Si si lo so stavate dicendo?- ammise sbrigativa avanzando verso le coinquiline.
Lily fece spazio a Cara e Maya, perché anche se su quel divano ci stavano strette, non potevano essere più comode.
-Oggi sono uscita con Louis e mi ha detto che a breve ci presenterà suo cugino- spiegò Cara -Speriamo sia figo come lui-
-Si speriamo- esclamò distrattamente Maya iniziando a messaggiare col suo cellulare.
-Stasera che si fa?- chiese Lily –Film romantico e strappalacrime?-
Maya e Cara si girarono di scatto verso Lily, fucilandola con lo sguardo.
E se gli occhi potessero uccidere, bhe, Lily sarebbe già morta.
-Okay, okay- esclamò la ragazza –Era per guardare qualcosa di diverso-
-Mai!- urlò Maya –Glee a vita!-
Quella mattina non poteva iniziare peggio di così: aveva rovesciato la sua tazza fumante di caffè nero, sulla giacca firmata e costosissima di Cara e –Merda, è di Armani- era stato l’inizio dello sproloquio durato mezz’ora che le aveva fatto perdere l’autobus per l'università.
La ragazza prese tra le lunghe dita una ciocca dei suoi capelli mori e, con lo sguardo fisso sulla strada, cominciò a giocare con essa.
Era uscita di casa con un –Non rompermi il cazzo!- accompagnato dalla risata cristallina di Maya, chè lei quando le due litigano scuote la sua chioma verde, si verde, rotea gli occhi, alza gli angoli della bocca e –Siete un caso perso-
Sono le 7:35 Lily è in fottuto ritardo, non ha bevuto il suo caffè, Cara ha la giacca macchiata, Maya ha perso tutte le speranze, l’autobus non si degna di arrivare, ma quelle tre non potrebbero volersi più bene di così.
Cara camminava per le strade sterrate dell’ Hyde Park stretta nella sua giacca di pelle rigorosamente nera.
-Ti giuro sembrava una donna!- esordì un Louis sorridente accanto a lei mentre con gesti teatrali allargava le braccia e tentava di sovrastare la risata roca di Cara-Solo che poi....Si è girata, o meglio, girato! Dio che figura di merda! E come se non bastasse Maya non ha smesso un secondo di rinfacciarmelo raccontandolo a tutti i clienti del 'Tawer hill'- concluse fingendosi offeso. - Pur di non lavorare quella lì farebbe di tutto! - sentenziò Cara scuotendo la testa.
Si sedettero ai piedi dell'albero, che nonostante ci fosse: sole, pioggia, neve li avrebbe sempre ospitati sotto le sue fronde.
-A proposito- esclamò all’improvviso Louis –Oggi arriva mio cugino, dovete assolutamente conoscerlo!-
Cara annuì soprappensiero, continuando a fissare il suo foglio bianco.
-Ancora nessuna ispirazione?- osservò Louis notando il blocco da disegno bianco tra le mani della bionda. -Ehmm....si....veramente- balbettò lei abbassando lo sguardo! -Ho capito, periodo di merda?! -sbottò Louis sapendo già la risposta. Lei non poté far altro che annuire e seguire con lo sguardo il profilo spigoloso, ma perfetto dell'amico.
Perché in fondo lei non poteva desiderare altro che starsene lì, appoggiata alla spalla del suo migliore amico,con a casa una camicia sporca di caffè da lavare, un blocco da disegno vuoto tra le piccole mani, la risata di Maya ancora nella testa, lo smalto da rifare, il rossetto un po’ sbavato, un esame da preparare e quelle due matte come coinquiline. Sono le 7:35 e Cara sta sorridendo mentre il pallido sole di Londra sorge e un nuovo giorno comincia.
Maya muoveva la testa a ritmo del nuovo singolo di Ed Sheeran. Era seduta sul bancone della cucina con le gambe lunghe accavallate. Sorrideva senza un motivo preciso, forse ripensando alla scena avvenuta poco prima, forse perché sentir dire da Lily una parolaccia è un evento da segnare sul calendario, forse perché quella nuova tinta le piaceva davvero anche se non lo avrebbe mai ammesso, forse per il libro che aveva tra le mai o forse perché cazzo Ed Sheeran è Ed Sheeran, ed è davvero bravo. Della fioca luce entrava dalla finestra che troneggiava nella piccola stanza ed essa illuminava l volto pulito della ragazza donando ai suoi capelli nuove sfumature di verde. Non le piaceva quando la casa era vuota e allora cercava di riempirla con buona musica e libri fantasy, ma niente poteva sostituire la voce calma di Lily, le lamentele d Cara e la sua risata provocata da loro.
Sono le 7:35, Lily e Cara sono uscite e la casa non poteva sembrare più vuota di così.
-Sono tornata- urlò Lily buttando la borsa a terra e stravaccandosi sul divano –Taylor oggi è stato particolarmente idiota-
Maya uscì dalla sua stanza rivolgendo all’amica un sorriso, ancora con l’MP3 in mano e un libro nell’altra.
-Che ha combinato stavolta?- chiese dirigendosi verso il frigo.
-Quel cretino, mentre andavo a consegnare al profe la mia tesina, ha iniziato a fissarmi il culo e a sbavare come un cagnolino, quanto è infantile- sbuffò togliendosi le scarpe e lanciandole dietro di sé.
Maya rise -E tu cos’hai fatto?-
-Cosa avrei dovuto fare?- chiese l’amica –L’ho salutato gentilmente con il mio dito medio-
In quel momento la porta si spalancò e una chioma di capelli biondi, fece ingresso nella stanza –Ciao stronze-
-Ti vogliamo bene anche noi- esclamò Lily.
-Si si lo so stavate dicendo?- ammise sbrigativa avanzando verso le coinquiline.
Lily fece spazio a Cara e Maya, perché anche se su quel divano ci stavano strette, non potevano essere più comode.
-Oggi sono uscita con Louis e mi ha detto che a breve ci presenterà suo cugino- spiegò Cara -Speriamo sia figo come lui-
-Si speriamo- esclamò distrattamente Maya iniziando a messaggiare col suo cellulare.
-Stasera che si fa?- chiese Lily –Film romantico e strappalacrime?-
Maya e Cara si girarono di scatto verso Lily, fucilandola con lo sguardo.
E se gli occhi potessero uccidere, bhe, Lily sarebbe già morta.
-Okay, okay- esclamò la ragazza –Era per guardare qualcosa di diverso-
-Mai!- urlò Maya –Glee a vita!-
Note dell’autore:
Ehilà siamo tre ragazze (Emme, J e Tris) questa è la nostra prima fanfiction,
non fatevi ingannare dall’inizio perché è solo una piccola introduzione delle tre protagoniste.
Speriamo che questo Prologo vi sia piaciuto, fateci sapere le vostre aspettative o opinioni e siate pronte stupirvi.
Pubblicheremo all’incirca ogni settimana, ma a causa impegni scolastici non possiamo garantirvelo, ci impegneremo comunque a pubblicare ogni qual volta possibile.
Baci
Emme, J, Tris