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Autore: HOPE87    18/10/2008    4 recensioni
[IN REVISIONE]
Secondo un'antica credenza la vita di alcune persone è legata dal filo rosso del destino... un filo che, anche se minacciato dal tempo e dallo spazio, non si spezza mai...
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Nuovo Personaggio, Sha Gojio, Son Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il vento soffiava forte quel pomeriggio e l’afa che avevano avvertito la mattina era ormai quasi del tutto scomparsa

Eccomi XD Non tanto tardi stavolta, visto? Alla faccia delle malpensanti che credevano non avessi più aggiornato u__ù (Mon-chan, sappi che ogni riferimento è puramente NON casuale XD). Passiamo alle cose serie u__ù ossia ai ringraziamenti!!!! Altre tre persone hanno aggiunto la mia storia tra i preferiti! *__* me vi ama *__* Grazie quindi a blackout, Lav92 e mijiagi!

E ora l’angolino dedicato alle recensioniste XD :

- YamaMaxwell : Non so mai da dove iniziare dai tuoi commenti XD Mikay t’ha fatto paura a quanto pare… muahahahah… non ho fatto altro che far prendere vita al mio alter ego sadico u__ù (se se… magari fossi così agile… ç___ç), contenta che ti sia piaciuto il capitolo XD Bacioni!!!;

- Nemeryal : Poverina, eh? ç__ç Le ho fatto fare un’entrata lampo… e un’altrettanto uscita lampo u__ù  menomale che il blocco non abbia sortito effetti negativi… io mi aspettavo il peggio ç__ç Grazie u__ù;

- WhiteLie : Parole sagge u__ù “Al cuor non si comanda”… ma il bonzo ha la testaccia dura… chissà… Di cosa ti sei preoccupata? Ò__ò Del fatto che non aggiornassi? Tranquilla u__ù;

- Lav92 : Anch’io sorridevo come una scema davanti al pc ^__^ temevo di non essere riuscita a descrivere come si deve quella scena… ma se è piaciuta, vuol dire che è arrivata l’atmosfera che avevo intenzione di trasmettere…Grazie per seguirmi ^  ^ ;

- mon-chan : È esattamente alla lezione della tua amata docente che mi sono ispirata… devo ringraziare lei se mi è uscito un capitolo del genere u__ù Grazie mille amica ç__ç Soprattutto per aver rinunciato a farmela pagare per il ritardo XD ;

- miriel67 : Non hai idea di quante volte abbia riscritto il capitolo per riuscire a creare la giusta tensione narrativa che ti ha tanto colpita… Mikay ha preso vita da sola, ho voluto pensare a quanto le circostanze e le situazioni che ci vedono coinvolte nella vita possano determinare la nostra stessa esistenza… altro esperimento… che fortunatamente è riuscito ^  ^ Grazie mille per il tuo parere.

Ora vi lascio al capitolo ^  ^ Non avete idea di quanto mi sia divertita a scriverlo ^  ^ sperando che anche questo sia di vostro gradimento u__ù.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“La città tra la nebbia”

 

 

Il vento soffiava forte quel pomeriggio e l’afa che avevano avvertito la mattina era ormai quasi del tutto scomparsa.

I posti sulla jeep erano stati ribaltati. Alla guida c’era ormai Goijo che, seppur ancora dolorante, era l’unico che sapeva guidare oltre Hakkai, che giaceva, da quando erano ripartiti, sui sedili posteriori. Goku era seduto davanti, accanto a Goijo, mentre Sanzo era dietro di lui, con ancora Sarah in braccio che da quando si era addormentata non si era più svegliata.

“Ha perso troppo sangue…” constatò con amarezza il bonzo, osservando la tunica, ormai non più candida ma di un rosso vivo, che copriva le gambe della ragazza.

Le tastò con una mano la fronte madida di sudore, scoprendo che era calda. Le ferite stavano facendo infezione. Si girò verso il demone gentile che, notò, non era messo di certo meglio.

SANZO – Accelera, kappa! - .

GOIJO – L’acceleratore è completamente abbassato, Hakuryù non può andare più veloce di così! – gli rispose, tentando comunque di cambiare marcia per avere l’effetto desiderato dal bonzo.

HAKURYU’ – Kyuuuuuuuuu! – emise, quasi come a voler far capire a Sanzo che ce la stava mettendo tutta.

Goku si voltò verso il monaco, abbassando poi lo sguardo verso la ragazza, il cui braccio era a penzoloni, quasi come se fosse esanime. Le afferrò il polso e le controllo il battito, poi glielo ricongiunse, in grembo, all’altro.

GOKU – Ce la farà, Sanzo… - disse all’amico, cercando di rassicurarlo, poi guardò anche Hakkai. – Ce la faranno… ne sono sicuro! -.

Sanzo chiuse gli occhi non appena Goku tornò a guardare avanti. Non era ferito ma era stanco anche lui. Quella mocciosa vestita di nero li aveva messi in seria difficoltà.

“Male…” pensò. Se non erano riusciti a fronteggiare una ragazzina vestita di pizzi e merletti, quante speranze avevano di portare a termine la missione?

SARAH – Sanzo… - disse con un fil di voce, interrompendo il flusso dei pensieri del ragazzo.

Goijo sorrise osservando lo sguardo perso del bonzo attraverso lo specchietto retrovisore.

GOIJO – Che roba… - disse tra se, con un tono di voce così basso che nessuno riuscì a sentirlo.

GOKU – Sarah! Ti sei svegliata! – esultò il ragazzo, tornando a voltarsi verso i sedili posteriori.

Sarah si portò una mano alla tempia, chiudendo gli occhi.

GOIJO – Non urlare, scimmia! – ammonì l’amico. – Principessa come ti senti? – chiese alla ragazza subito dopo.

SARAH – Sembra che la testa mi stia per scoppiare da un momento all’altro… - gli rispose, continuando a tenere una mano accanto alla tempia. Nel farlo, affondò il viso ancora di più nel torace di Sanzo, ricordandosi solo in quel momento che si trovava tra le sue braccia.

Alzò il viso ed andò ad incontrare il suo, che guardava in avanti, poi si accorse di un movimento proveniente da Hakkai, che si svegliò poco dopo, stropicciandosi gli occhi e tastandosi con una mano la mandibola precedentemente colpita.

GOIJO – Ben svegliato, amico! – lo salutò, senza far perdere velocità alla jeep.

GOKU – Menomale… come stai, Hakkai? – gli chiese premuroso.

HAKKAI – Meglio, Goku… meglio… - disse, accennando un sorriso che non gli venne molto bene per via del dolore che ancora provava.

Sanzo abbassò la testa, attirato da un improvviso tremolio della ragazza. Stava piangendo. I singhiozzi arrivarono alle orecchie di tutti i ragazzi.

GOKU – Sarah… - .

GOIJO – Che c’è, principessa? - .

Hakkai guardò la tunica poco distante da lui, sotto la quale scorse le sagome delle gambe della ragazza.

HAKKAI – Le ferite devono bruciare – asserì, toccando appena la tunica. – Proverò ad alleviare un po’ il dolore col Ki che mi è rimasto – disse, cominciando a scostare l’indumento dalle gambe della ragazza, che lei ritrasse quasi come se fosse stata appena punta da uno scorpione.

SARAH – NO! Hai già fatto troppo… avete già fatto troppo… - urlò, riprendendo a singhiozzare, cercando poi di alzarsi, ma un capogiro la fece desistere, facendola innervosire e stringere i denti.

GOKU – Sarah… - disse, impietosito alla vista dell’amica in lacrime.

SARAH – È colpa mia se siete in queste condizioni! È solo colpa mia… - riprese a ancora una volta a singhiozzare. Sanzo sentì una morsa stringergli il petto. Se solo non ci fossero stati tutti quegli occhi indiscreti… dannato orgoglio!

SANZO – Che diavolo blateri, ragazzina? - .

SARAH – Non avreste mai dovuto incontrami! Da quando sono con voi non è capitata una sola volta che non abbiate rischiato la vita! – tentò di nuovo di alzarsi, ma l’ennesimo capogiro glielo impedì. – E per cosa? Per proteggermi! Ma chi ve l’ha fatto fare di portarmi con voi… - .

GOIJO – Sta delirando – sentenziò, senza staccare gli occhi dalla strada irregolare.

SARAH – Non sto delirando! – replicò risentita.

HAKKAI – Noi conducevamo una vita movimentata già prima, Sarah. Non hai motivo di essere così risentita nei tuoi confronti… - cercò di farle capire, ma non ebbe l’effetto desiderato.

SARAH – Io infatti non ce l’ho con me, ce l’ho con voi! – gli urlò contro, facendo scuotere la testa al ragazzino eretico.

GOKU – Non ci sto capendo più niente! – esclamò, portandosi le mani a coprirsi le orecchie.

SARAH – Avreste dovuto lasciarmi in uno dei tanti villaggi dimenticati dagli dei in cui siamo stati! Così a quest’ora tu non saresti ridotto tanto male da cedere il posto di guida a Goijo, che sta stressando Hakuryù…- .

GOIJO – Ehi! - .

HAKURYU’ – Kyuuuuuuuu! - .

SARAH - … Goku si lamenterebbe per il cibo invece di preoccuparsi per noi… - .

GOKU – Nh? – fece, capendo subito dopo di aver ricevuto un’offesa. – Ma io non preoccupo solo per il cibo! – esclamò risentito.

Goijo rise sonoramente, mentre Sanzo cominciò a cercare l’harisen.

SANZO – ADESSO BASTA! – urlò, non trovando il ventaglio, facendola sobbalzare e rimpicciolire quasi come se fosse stata una bambina.

SARAH – …e la tua venetta non pulserebbe così frequentemente… - disse al monaco, mettendosi le mani davanti agli occhi per non guardare più le sue ametiste incenerirla.

Hakkai tastò casualmente il posto centrale occupato dalle gambe della ragazza… constatando che era umido.

HAKKAI – Queste ferite vanno chiuse… - asserì, afferrando la tunica e riprendendo a toglierla dalle gambe della ragazza che, di nuovo, le scostò, piegandole, per non farsele toccare. – Stai perdendo troppo sangue Sarah… per questo sei in stato confusionale… - tentò di spiegarle coi suoi soliti modi gentili.

La ragazza scosse lievemente la testa e aprì la bocca per replicare, ma fu interrotta dal ragazzo biondo, che con un braccio le strinse di più le spalle, portando una sua mano a stringere le sue per non fargliele utilizzare, e con un altro braccio le stese le gambe, facendo forza sulle ginocchia per fargliele stendere.

SANZO – Sbrigati – intimò al ragazzo dagli occhi di giada, che, messosi in una posizione più comoda, cominciò a materializzare il Ki.

 

 

Kanzeon Bosatsu sorrise, attirando l’attenzione del suo fedele assistente, che le si fece più vicino.

KANZEON BOSATSU – Ti consiglio di cominciare ad adempiere al tuo dovere… - gli disse, con sorriso beffardo.

Jiroshi spalancò gli occhi e la bocca, completamente confuso.

JIROSHI – Vuole dire che… - .

KANZEON BOSATSU – Che stai per perdere la scommessa! – esclamò sorridendo sorniona, portando giù dal ginocchio la gamba precedentemente accavallata e accavallando l’altra, scoppiando poi in una fragorosa risata.

Voglio scommettere anch’io”.

La dea si fece immediatamente seria, valutando attentamente ogni singola parola che le era arrivata telepaticamente.

“E scommetto tutto sul personaggio che a breve entrerà in scena...”.

La dea sospirò, chiudendo un attimo i suoi occhi scuri, poi li riaprì, assumendo un’espressione grave, per niente tipica del suo volto.

“Tu sai che l’entrata in scena di questo personaggio potrebbe comportare anche la mia entrata in scena… vero, Ratzel?”.

“Lo so” asserì il dio. Kanzeon Bosatsu parve rilassarsi un po’.

Ma so anche che la divinità della misericordia sarà tanto saggia da evitare di fare la sua comparsa”.

Ratzel…”.

“Il dado è tratto, ormai… lascia che siano i partecipanti originari a continuare a condurre il gioco…”.

“Per te è un gioco, dunque” .

“NO!”

“Eppure hai appena parlato di dadi e giocatori…”

La dea non percepì più niente per un po’, fino a che la voce di Ratzel non tornò ad occuparle la mente.

“La tua è solo un’illusione, Ratzel”.

“Non è ancora detto”.

“… e un gioco.”

“NON È MAI STATO UN GIOCO!”.

“Come mai, allora, ti sei esposto in questo modo… con me? Non vuoi forse giocare al gatto e al topo?Quale modo migliore per farlo se non dirmelo per farmi intervenire, nh?”.

“L’ avevi comunque già capito… non dirmi che per fermarmi ti serviva una conferma!”.

Questa volta fu la dea a non rispondere, limitandosi a cambiare di nuovo la posizione delle gambe.

“Uno a zero per te, Ratzel”.

“Ti farai dunque da parte?”

“Ah… questo non te l’assicuro!”

Di nuovo silenzio da entrambe le parti.

“Perché?... tu fosti la prima ad inveire contro tutti e tutto…”.

“Se stai cercando la mia approvazione, stai perdendo tempo, mio caro”.

“…”.

“Più che un dio mi sembri un moccioso umano capriccioso… la tua possibilità l’hai avuta…”.

“A qualcuno ne è stata data una seconda!”

“Non puoi interferire nel mondo degli umani! Il fato ha già tessuto le sue trame…”.

“Ed io le distruggerò… tessendone altre”.

Il contatto telepatico terminò con quelle parole.

KANZEON BOSATSU – Tsk… il solito megalomane! - .

JIROSHI – Di chi state parlando, Divina? - .

KANZEON BOSATSU – Di quell’idiota che ha deciso di rallentare il viaggio verso Ovest! – esclamò, battendo i piedi a terra innervosita e alzandosi dalla sua postazione davanti ai fiori di loto.

 

 

Una densa nebbia era calata improvvisamente sul territorio che stavano percorrendo, diminuendo la visibilità e costringendo Hakuryù ad accendere i fari.

GOIJO – Ci mancava solo questa… - borbottò, stringendo un po’ gli occhi per focalizzare meglio la strada che aveva davanti.

HAKKAI – Così non dovrebbero più sanguinare – disse, asciugandosi con una manica la fronte sudata dopo aver fatto dematerializzare il KI.

GOKU – Poverina… se l’è vista brutta… - disse, portando i suoi occhioni dorati sulla ragazza di nuovo addormentata.

HAKKAI – Come siete riusciti a cavarvela? – gli chiese, aspettando che il bonzo finisse di accendersi la sigaretta.

GOKU – Se n’è andata… - gli rispose al posto di Sanzo, abbassando la testa e portando il mento sulle braccia incrociate sullo schienale del suo sedile.

GOIJO – Cosa?? – urlò, voltando il viso verso il giovane eretico, beccando così in pieno una buca per non aver guardato.

HAKURYU’ – Kyuuuuuuuu - .

SANZO – Fa attenzione, idiota! – gli sbraitò contro, pentendosene subito dopo essersi reso conto di aver urlato a pochi centimetri dalle orecchie della ragazza.

HAKKAI – Vuoi il cambio, Goijo? – gli chiese, preoccupato per il suo amichetto svolazzante.

GOIJO – Ah… pensa a rimetterti tu! Sta tranquillo, che non lo distruggo mica! – disse, riferendosi al mezzo di trasporto.

HAKURYU’ – Kyu…- emise, come a far intendere il contrario di quel che aveva appena detto il mezzo demone.

HAKKAI – Ok… - ripose poco convinto, prendendo ad accarezzare la carrozzeria della jeep per rassicurare il draghetto. – Dicevi, Goku? Se n’è andata? -.

GOIJO – Come sarebbe a dire che se n’è andata? Prima arriva, tenta di prendere Sarah, ci riempie di botte e poi se ne va? Ma dico, è normale? Chi era? Che voleva? - .

SANZO – Taci, se vuoi avere le riposte! – gli rispose sprezzante, moderando la voce per non urlare come prima. – Quella mocciosa era una guardia del corpo del tizio che stava per sposare questa stupida! - .

HAKKAI – Una guardia del corpo di Jiin? – chiese sorpreso, non aspettandosi un risvolto del genere.

GOIJO – Quel dannato continua a darle noia anche da crepato! – esclamò, stringendo di più il volante, facendo emettere un verso di protesta al draghetto. – Ops… scusa Hakuryù! - .

Il demone dagli occhi di giada continuò ad accarezzare la carrozzeria.

SANZO – Non gliene darà più… - asserì, tirando fuori una boccata di fumo facendo attenzione a non dar troppa noia alla ragazza, guadagnandosi uno sguardo interrogativo da parte del demone gentile.

GOKU – Mikay è stata usata… - continuò, aggrottando la fronte in un’espressione tra l’arrabbiato e il triste. – È stata ricattata… la sua vita in cambio di Sarah… - . Continuò a raccontare la storia fino al momento in cui Mikay era scomparsa dalla scena.

Sia Goijo che Hakkai rimasero in silenzio, a riflettere.

GOIJO – Si è fatta esplodere, quindi… ha voluto vendicarsi – constatò, nel suo tipico atteggiamento finto distaccato.

Hakkai si voltò a guardare Sarah.

HAKKAI – Ce l’hanno messa tutta per riaverla… addirittura accontentarsi della testa… - .

GOKU – Questa cosa non l’ho capita! – esclamò, scattando sul sedile.

GOIJO – E quando mai tu capisci qualcosa, scimmia… - lo prese in giro, sperando di far scattare la solita rissa per deviare lo spiacevole discorso.

GOKU – Perché la testa? – chiese al demone dagli occhi di giada, ignorando la provocazione del kappa.

HAKKAI – Nella testa – iniziò a spiegare, nel classico modo semplice che riservava sempre a Goku. – è contenuto l’organo che gestisce tutte le capacità che ci permettono di tenerci in vita. - .

Il giovane eretico si grattò il capo confuso.

GOKU – Che strano… io pensavo che il cuore si trovasse qui – disse, indicandosi con il pollice il centro del petto.

GOIJO – Non sta parlando del cuore, scimmia! Sta parlando del cervello! Ma in fondo è normale che tu non lo sappia… dal momento che non ce l’hai! - .

GOKU – Cervello? – chiese ingenuamente. – Non lo sapevo… Sanzo non me ne ha mai parlato… - si scusò, arrossendo appena.

GOIJO – È normale che non te ne abbia mai parlato… dal momento che non ce l’ha nemmeno l… - .

L’harisen colpì la testa del rosso con una velocità e una potenza tale da non permettere al ragazzo di continuare. La jeep andò per un tratto fuori strada, creando il panico all’interno dell’abitacolo, fatta esclusione per Sarah, che continuò a dormire.

GOIJO – Che ti dicevo? – continuò imperterrito massaggiandosi il punto colpito, incurante della venetta pulsante sulla fronte del bonzo.

SANZO – VUOI MORIRE?? - .

HAKKAI – Su, su… - cercò di calmare gli animi, riprendendo poi a parlare prima di essere di nuovo interrotto. – Sarah ci ha detto di essere orfana, ricordi? – fece al ragazzino dagli occhi dorati, che annuì tristemente, ricordando la storia dell’amica. – E quindi lei per prima non sa come fa ad avere quei poteri, dal momento che non ha famiglia e non ha avuto nessuno che glielo spiegasse… hai parlato, riguardo Mikay, di un dispositivo che le era stato applicato al cuore… solo qualcuno che ha una grande conoscenza in materia medica può aver fatto una cosa simile… e se quel qualcuno è riuscito in una cosa simile, sarebbe sicuramente riuscito a trarre informazioni sui poteri di Sarah tramite il suo cervello...  – Si fermò, attirato dalla mano stretta a pugno del bonzo.

GOKU – Quindi quel Jiin… - fece, cominciando a stringere anche lui le mani a pugno.

HAKKAI – Sì… molto probabilmente aveva intenzione di venderla a quelle persone se, da come abbiamo potuto constatare, per molti era fonte di guadagno… - .

Sanzo si accese un’altra sigaretta.

GOIJO – Ehi, bonzo! Lasciamene almeno una! – esclamò, temendo per le sorti delle sue sigarette, che il biondo monaco gli aveva sottratto.

SANZO – Quindi pensi che siano ereditari? – chiese improvvisamente ad Hakkai, ignorando Goijo, ma dando voce anche ai suoi pensieri.

HAKKAI – Sinceramente, è l’unica possibilità che mi è venuta in mente, non avendo altre informazioni sul suo conto – disse, posando poi gli occhi sulla ragazza.

Goijo si voltò verso Goku, vedendo quest’ultimo tremare.

GOIJO – Che ti prende, scimmia? – gli chiese, constatando poi in seguito, vedendo la sua espressione, che l’amico stava tremando di rabbia.

HAKKAI – Goku… - .

GOKU – Non è giusto! – esclamò all’improvviso, attirando anche l’attenzione di Sanzo, che aveva lo sguardo perso verso l’orizzonte. – Mikay è stata costretta ad uccidere per non morire… Sarah è stata costretta a scappare e a nascondersi per non morire… - strinse di nuovo le mani a pugno. – Perché esistono persone che fanno del male alle altre? Perché?? – battè i pugni sullo schienale.

SANZO – Sono sempre esistite questo genere di persone… - gli rispose con aria di sufficienza, buttando fuori una boccata di fumo. – Ed esisteranno sempre - .

GOKU – Non è giusto… - ripetè, assumendo un’aria imbronciata.

GOIJO – Tante cose al mondo non sono giuste, scimmia! – esclamò, prendendo poi del tempo per pensare a qualcosa che potesse deviare di nuovo il discorso. Sorrise beffardo. – Prendi per esempio Sarah… ti sembra giusto che con un tipo sexy a disposizione come me, sia andata a baciare proprio quel brutto, insensibile e bigotto di un bonzo? - .

A Sanzo venne quasi un colpo, tanto che una boccata di fumo gli andò storta, cominciando a farlo tossire. Hakkai si portò una mano sul volto, un po’ per sottolineare la sfacciataggine dell’amico, un po’ per l’imbarazzo, un po’ per nascondere un sorriso divertito sfociato dalla scena a cui aveva appena assistito.

“Dannato… allora non mi sbagliavo…” pensò il bonzo, incapace di spiccicare parola.

GOKU – Ah! E a-adesso c-che c-centra? – balbettò, imbarazzato per l’amico e indeciso sulla reazione da dimostrare a quest’ultimo. Concluse che, sia nel caso in cui avesse dimostrato di saperlo, sia nel caso contrario, Sanzo li avrebbe comunque uccisi tutti, compreso Hakkai che sembrava non voler intervenire nella conversazione.

GOIJO – Come che centra?? Questo è un puro esempio d’ingiustizia! Ma ce lo vedi davvero il bonzo a fare il romantico o, ancor meno, il sexy? Povera fanciulla, che sorte che le è toccata! – concluse con una nota melodrammatica, per essere sicuro che il bonzo non avesse cambiato discorso.

HAKKAI – Goijo… - richiamò l’amico, non riuscendo comunque a trattenere una risata, che gli fuoriuscì strozzata.

Goku cominciò a pararsi la nuca, timoroso dell’incombente colpo d’harisen che di lì a poco, ne era sicuro, sarebbe piovuto sulla sua testa.

“Un momento…” pensò il bonzo. “Se questi altri due non sono sorpresi… vuol dire che…”. La venetta sulla sua fronte divenne di una dimensione spropositata, mentre Goijo aspettava impaziente una sua risposta, osservandolo a tratti dallo specchietto retrovisore.

SANZO – Come… - .

GOIJO – Non si dovrebbe lasciare la porta aperta quando si fanno certe cose, no no – fece, scuotendo la testa per le ultime due parole che pronunciò.

SANZO – Voi… farete… una… brutta… fine… - disse sull’orlo di una crisi di nervi e col volto in fiamme per l’imbarazzo, estraendo poi la shoreiju e puntandola contro la testa del mezzo demone.

SARAH – Mmmm… - si lamentò, per via del brusco movimento che aveva fatto il biondo. – Ma cos’è tutto questo baccano… - .

HAKKAI – Ma che tempismo perfetto! – osservò, sorridendo come suo solito.

-         Fermi stranieri! - .

Goijo frenò di scatto, facendo stridere i pneumatici sul terreno, alzando così un grosso quantitativo di polvere che non mancò di far tossire tutti.

GOIJO – Ma che diav… - provò a chiedere, ma un fucile gli venne puntato alla tempia, così come venne puntato alla testa degli altri, da altrettanti uomini.

Sarah provò ad alzarsi per avere una visuale migliore che le avrebbe permesso di capire meglio la situazione, ma il fucile che era puntato su Sanzo passò irrimediabilmente a puntare contro la sua nuca, scatenando la reazione del bonzo, che estrasse la shoreiju puntandola al viso dell’uomo mascherato.

-         Metti subito giù quell’arma! – urlò l’uomo mascherato, che teneva sotto tiro Sarah, al bonzo, guadagnandosi un’occhiata truce di quest’ultimo.

SANZO – Mettila giù tu, se non vuoi morire… - gli sibilò, caricando la shoreiju.

-         È lui! – urlò un ennesimo uomo sbucato dal nulla, che, a differenza degli altri, non era mascherato.

L’uomo che puntava il fucile verso Goijo alzò il suo sguardo verso il biondo monaco.

-         Non è possibile! – esclamò.

-         Stupido! – gli urlò l’ultimo arrivato. – Non vedi il chakra scarlatto che ha sulla fronte? Allontanate subito i fucili, scriteriati! – ordinò e gli altri eseguirono.

-         Venerabile Sanzo! – fece ancora lo stesso uomo, inginocchiandosi, allungando le mani sul terreno e abbassando il capo, imitato subito dopo dagli altri. – Quale onore! Gli dei hanno ascoltato le nostre preghiere! Vi stavamo aspettando… - .

Sarah spalancò gli occhi di fronte a quella scena, girandosi poi a rallentatore a guardare Sanzo.

SARAH – Venerabile? – chiese, cercando di capire come un termine simile potesse essere associato a quel ragazzo, venendo poi afferrata per i fianchi da Hakkai, che la tolse da braccio al monaco e le intimò, portandosi un indice davanti al naso, di tacere.

SANZO – Chi diavolo siete? – chiese senza alcuna titubanza, non mostrando, come al solito, nessun riguardo per quel trattamento che gli era stato rivolto.

-         Siete sicuro che si tratti di un Sanzo? – chiese l’uomo mascherato, che prima puntava il biondo, all’anziano che si era prostrato per primo per terra.

Goku e Goijo trattennero a stento una risata.

-         Taci, insolente! – fece alla guardia, alzando poi la testa, andando così ad incontrare con lo sguardo quello freddo del monaco. – Venerabile Sanzo, vi prego di seguirci - .

SANZO – Non hai forse sentito la mia domanda? – chiese irritato. – Chi siete? Perché ci avete fermati? - .

-         Vi prego di scusarci per l’accoglienza poco cordiale a cui siete stato sottoposto! Ma non credevamo sareste arrivato oggi… le profezie non sono mai chiare in termini di tempo! – si scusò l’anziano, rialzandosi in piedi. – Io sono Oyuma Sakeshi, capo della città Oyumaki - .

Goijo inarcò entrambe le sopracciglia, prendendo poi la cartina di cui si servivano per spostarsi.

HAKKAI – Non ricordo che sulla cartina sia indicata una località con questo nome… - disse pensieroso.

GOIJO – Confermo. Non c’è nessuna Oyumaki qui sopra. – rispose all’amico, continuando a cercare, con l’aiuto di Goku, il nome della città.

L’anziano rise.

OYUMA – Questo perché la nostra città non viene indicata da nessuna cartina… - .

SARAH – Perché? – chiese, aggrottando la fronte per la stranezza appena sentita.

OYUMA – È una lunga storia… - le rispose, assumendo poi un’espressione grave. – Nella quale centra la venuta del Venerabile Sanzo – gli s’illuminò di nuovo il volto, pronunciando quelle due ultime parole.

Sanzo lo guardò tra il seccato e il diffidente.

SANZO – Ci state facendo solo perdere tempo, non c’interessano le lunghe storie! Toglietevi dai piedi e fateci proseguire! – urlò innervosito, ma l’anziano s’inginocchiò di nuovo in terra.

OYUMA – Vi prego, Venerabile Sanzo! Concedeteci la vostra attenzione! La mia città è in pericolo! Una profezia ha narrato della vostra venuta per la sua liberazione! - .

GOKU – Liberazione da cosa? – chiese, prestando attenzione alla risposta dell’uomo.

OYUMA – Dagli spiriti maligni – rispose con solennità, andando a creare una strana atmosfera.

A Sarah venne la pelle d’oca.

Prima Mikay, ridotta a un corpo senza sangue, cuore e volontà, intenzionata a prenderle la testa.

Poi una città infestata dagli spiriti maligni. E quella nebbia poi… che dava un aspetto sinistro al tutto…

Si strinse tra le braccia, quasi come volesse darsi conforto da sola, non trovandosi più tra le forti braccia protettive di…

“Idiota!” disse a se stessa. “Ricordati di non costruire più castelli in aria!”. Mise il broncio, abbassando lo sguardo, sotto lo sguardo interrogativo di Hakkai che, vedendola tremare leggermente, le passò una giacca che avevano tutti nei momenti di emergenza, per coprirsi dal freddo.

SARAH – Grazie… - gli disse riconoscente, regalandogli un sorriso, che lui ricambiò subito.

OYUMA – Vi prego, Venerabile Sanzo… aiutate la mia gente! Liberate la mia città dagli spiriti immondi! – e detto questo s’inchinò di nuovo.

SARAH – Sanzo… -  fece, poggiando una mano sul braccio del ragazzo per attirare la sua attenzione. – Non farlo inginocchiare più… - gli chiese, intenerita dal gesto dell’anziano, ma il ragazzo non si scompose.

L’uomo continuò a stare a terra, in attesa di una risposta del biondo monaco.

SANZO – Muoviamoci… - disse, facendo sorprendere tutti gli ospiti dell’abitacolo.

GOIJO – Vuoi procedere? – gli chiese, non avendo capito le sue intenzioni.

OYUMA – Venerabile Sanzo… - .

SANZO – Vecchio – fece all’uomo. – Conducici alla tua città – disse, lasciando perplessa la ragazza.

OYUMA – Oh, Venerabile Sanzo! Certo, certo – si alzò, facendo un cenno con la testa agli uomini che erano con lui, che cominciarono ad allontanarsi lentamente. – Continuate su questa strada, vi troverete di fronte ad un grande portone in legno massiccio scuro. Noi vi precederemo, c’incontreremo lì davanti! – e detto questo scomparve nella nebbia, ormai fattasi più fitta, insieme agli uomini che erano con lui.

GOIJO – Che tipi! – esclamò, non appena quegli strani, a sua detta, uomini se n’erano andati, rimettendo poi in moto.

HAKKAI – Personaggi del tutto singolari, non c’è che dire - .

GOKU – Perché quei tizi indossavano delle maschere? - .

HAKKAI – Chissà, forse è tipico di qualche loro ordine militare… chi può dirlo - .

GOKU – E perché l’anziano signore non la indossava anche lui? - .

GOIJO – Forse perché è il capo, scimmia?

SARAH – ALT! Fermi un istante – esclamò, alzando le mani rivolgendone i palmi all’esterno, come a sottolineare al prima parola. Gli altri la guardarono interdetti. – Avete davvero accettato di andare in una città che non compare sulla cartina, immersa nella nebbia, popolata da tizi che spuntano dal nulla puntandovi contro dei fucili senza spiegazione, e che, a detta di uno di essi, è infestata da spiriti maligni??? – disse alzando il tono della voce, rendendolo sempre più acuto verso la fine.

SANZO - La prossima volta non suggerire nulla – replicò con la sua classica noncuranza.

SARAH – EH?? Io ti ho chiesto di non far inginocchiare quell’uomo, visto che era anziano… non di accettare la sua proposta!!! – rispose furente al bonzo.

HAKKAI – Non c’è nulla di cui preoccuparsi Sarah, quelle persone non emanavano energia negativa, neanche quando ci hanno puntato le armi contro, non erano davvero intenzionate a far fuoco… probabilmente avevano quei fucili con se più per difesa che per offesa… - cercò di tranquillizzarla.

Sarah parve pensarci un po’, ma il fatto di non riuscire a percepire le aure non l’aiutava, era il suo istinto che le diceva che qualcosa non andava.

SARAH – Io non mi fido – asserì infine, guadagnandosi un’occhiataccia dal bonzo.

SANZO – E in base a cosa, sentiamo? – le chiese con scherno.

SARAH – Al mio sesto senso! – gli rispose a tono, finendo poi successivamente quasi in braccio a Goku per via di un’improvvisa frenata da parte del mezzo demone.

GOKU – Stupido kappa! Questa è la seconda volta! – urlò contro il ragazzo dagli occhi rossi, per aver urtato la testa contro la carrozzeria di Hakuryù.

HAKKAI – Che ti prende, Goijo? – chiese preoccupato, non aspettandosi un comportamento del genere dall’amico.

GOIJO – Se Sarah non si fida… non mi fido neanch’io! – esclamò, guadagnandosi quattro occhiate cariche di curiosità.

SANZO – Un altro idiota… metti in moto, kappa! – gli ordinò, alzando la voce.

GOIJO – No! – rispose, alzando anch’egli di un tono la voce.

SANZO – Si può sapere perché? – chiese, con ormai la venetta nuovamente pulsante sulla fronte.

GOIJO – Perché Sarah ha parlato di sesto senso… e per esperienza so che le donne hanno un istinto infallibile! - .

Tanti goccioloni andarono a formarsi sulla testa di ognuno degli ascoltatori, compresa Sarah.

SARAH – Bene! – urlò dopo un po’ esultante. – Direi di metterla ai voti a questo punto, visto che non sono la sola! - .

SANZO – Scordatelo! – replicò, non tanto per l’effettiva necessità di raggiungere la città, di cui non gliene fregava nulla, quanto per non darla vinta alla ragazza. – Si prosegue! - .

SARAH – Questo lo dici tu, mio caro bonzo corrotto! – disse, facendo innervosire ancora di più il biondo. -  Hakkai! Goku! Dai… non rischiamo la pelle inutilmente… non ci diamo in pasto ai leoni! - .

GOKU – Non sarai un po’ esagerata? In fondo a me hanno dato solo l’impressione di essere in difficoltà… perché non dovremmo aiutarli, se possiamo? – ragionò.

SARAH – E se invece fossero loro degli spiriti maligni? E se volessero il sutra?? – insistette.

SANZO – Da quando ti interessa il sutra? – le chiese, sorvolando sull’assurdità degli spiriti maligni.

SARAH – Da quando ho deciso di non voler mettere piede in quella città! – gli rispose, andando poi a rannicchiarsi vicino al demone gentile per non beccare in pieno l’harisen che aveva tirato fuori dal nulla il bonzo.

HAKKAI – Io direi – disse sorridendo come suo solito, tenendo le mani in alto per impedire all’harisen di assestare il colpo sulla ragazza. – Di proseguire e raggiungere la città, così come ci siamo impegnati di fare - .

SARAH – Ma come, Hakkai??? – gli chiese sconvolta, scostandosi da lui quasi come se avesse avuto una malattia infettiva.

HAKKAI – Pur volendo cambiare meta, non potremmo – cominciò a spiegare. – La nebbia è fitta e la visibilità scarsa, per non parlare del cielo, che preannuncia un temporale.. pertanto sconsiglierei di addentrarci altrove con queste condizioni atmosferiche – indicò il cielo nero denso di nuvole. – Potremmo approfittare, piuttosto, dell’ospitalità di questa gente. Fermarci non ci costerà che qualche perdita di tempo in più, ma almeno un caldo pasto ed un letto comodo saranno assicurati. - .

GOKU – Cibo… - disse, cominciando a immaginarsi enormi tavole imbandite di pietanze di ogni tipo.

GOIJO – Donne… - cominciò ad immaginare alla parola “letto”.

HAKKAI – E – continuò, volendo rispondere al quesito che sicuramente frullava nella testa della ragazza – nel caso in cui ci fossero degli spiriti maligni che danno fastidio… il sutra di Sanzo si occuperà di liberarcene! – sorrise come suo solito.

Sarah sospirò sconsolata, il ragionamento di Hakkai non faceva una piega.

Goijo rimise in moto e ricominciarono a muoversi, anche se più lentamente per via della nebbia che non voleva saperne di diradarsi.

SARAH – Se ci succederà qualcosa – disse, puntando il petto del bonzo con un dito, come a sottolineare di avercela con lui. – Ci avrai sulla coscienza! – concluse, sbuffando e incrociando le braccia.

SANZO – Era meglio quando eri sanguinante e priva di sensi… almeno non parlavi! - .

GOIJO – Ah! L’amore… - disse improvvisamente, facendo gonfiare più del necessario la solita vena di Sanzo e facendo spalancare gli occhi a Sarah, incredula. – Dopo quel bel bacio che vi siete dati – continuò, mentre la sagoma di quello che sembrava essere a prima vista un portone si delineava man mano che si avvicinavano di più. – Non dovreste essere così ostili! – concluse, sorridendo beffardo.

La ragazza ripensò a tutto quello che era accaduto… a tutte le cose che si erano detti lei e il bonzo.

Chiuse gli occhi, quando si fermarono davanti al portone indicato dall’anziano.

GOIJO – Dico bene principessa? – chiese, voltandosi verso di lei per vedere meglio la sua reazione, visto che precedentemente aveva messo in imbarazzo il bonzo.

Il viso di Sarah assunse un tono sarcastico.

SARAH – Amore? Di che parli? – fece al mezzo demone, che rimase basito di fronte alla reazione scostante della ragazza, così come Hakkai, che lanciò un’occhiataccia all’amico, ripromettendosi di tagliargli la lingua. – Un bacio non è nient’altro che un bacio – continuò, alzandosi dal sedile. - Non è detto che dietro ogni cosa debba esserci per forza un significato – concluse scendendo poi dalla jeep con un balzo, lasciando di stucco tutti, compreso il bonzo che, a differenza degli altri, non lo diede a vedere, nascondendo un’agitazione che gli sconvolse l’animo, stringendoglielo in una morsa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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