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Autore: Mimi_16    26/10/2014    0 recensioni
One shot scritta di getto, ispirata dalla canzone dei Coldplay "Fix you".
"Ma là fuori c'era qualcuno per lei? C'era qualcuno a cui davvero importasse se era viva o morta? Qualcuno che capisse i suoi silenzi, le notti passate a piangere per qualcosa che non aveva e che non capiva cosa fosse, qualcuno che la salvasse dal baratro, che l'aiutasse a non scivolare proprio quando le sue gambe stavano ormai cedendo.
C'era qualcuno, c'era una luce alla fine del tunnel?
Forse un giorno l'avrebbe trovata, la luce. L'avrebbe trovata, una persona che la salvasse. Ma non era quello il giorno."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FIX YOU

When you try your best but you don't succeed, 
when you get what you want but not what you need,
when you feel so tired but you can't sleep,

stuck in reverse.

E mentre la città dormiva, lei stava lì. Nel buio, sotto le coperte, con le lacrime che scendevano rapide lungo le guance. Non riusciva a dormire, si sentiva talmente disperata, talmente chiusa nel suo dolore, da non riuscire quasi a pensare o a percepire più nulla. Stava lì con quel vuoto dentro, quel buco allo stomaco, con quella voragine che la divorava.
Era inutile. Tutto le sembrava sbagliato, senza senso. La vita era sempre senza uno scopo, una ruota che girava senza meta, ritornando sempre al punto di partenza.
Vivere? Che senso ha vivere? Può forse chiamarsi vita il dover sempre rincorrere qualcosa di impossibile da raggiungere? Non riuscire mai ad arrivare a niente, non riuscire ad essere abbastanza, essere lasciata da parte per qualcuno di migliore, sentirsi persa anche avendo tutto.. E' davvero questo che vuol dire vivere? 
Non lo sapeva, e questo se possibile la faceva stare ancora peggio.

 

When you love someone but it goes to waste 
could it be worse? 

 

Ma amare, amare era stato l'errore più grande. Perché se non ami, non predi nulla. Se non ami, non soffri. Ma se non ami, vivi davvero?
Era quello che si chiedeva, in quelle notti. Si chiedeva se tutto quello che aveva fatto era stato uno sbaglio. Si chiedeva se era stata davvero una buona idea fidarsi, lasciarsi andare, abbandonarsi completamente a un'altra persona. Era una questione di fiducia, certo, ma lei non si fidava più di nessuno, era stata scottata troppe volte, e aveva paura che succedesse di nuovo.

Lights will guide you home 
and ignite your bones 
And I will try to fix you 

Lei era una di quelle persone che per gli altri c'erano sempre.
Amava prodigarsi per tutti coloro che avevano bisogno di un consiglio, di risolvere un problema. Era la persona che un minuto prima poteva parlarti acutamente del suo pensiero sulla fede e sull'uomo, e il secondo dopo invece si metteva a sparare cazzate sul suo attore preferito.
Ma là fuori c'era qualcuno per lei? C'era qualcuno a cui davvero importasse se era viva o morta? Qualcuno che capisse i suoi silenzi, le notti passate a piangere per qualcosa che non aveva e che non capiva cosa fosse, qualcuno che la salvasse dal baratro, che l'aiutasse a non scivolare proprio quando le sue gambe stavano ormai cedendo.
C'era qualcuno, c'era una luce alla fine del tunnel?
Forse un giorno l'avrebbe trovata, la luce. L'avrebbe trovata, una persona che la salvasse.
Ma non era quello il giorno.

when you're too in love to let it go,
but if  you never try you'll never know 
just what you're worth 

E poi c'era lui. Era un pensiero fisso, non se ne andava mai. Ci aveva provato, oh, se ci aveva provato!
Ma era inutile, gli anni passavano, magari il ricordo di tanto in tanto si affievoliva, ma bastava una canzone, una paio di pastelli a cera, una sigaretta a terra, che lui tornava, presente, insistente.
Le si insinuava sotto i vestiti, nelle vene, nei polmoni, e non riusciva a parlare, a respirare.
Piangeva e basta, lei con i suoi stupidi castelli di carta di una vita che non avrebbe mai avuto, che forse non voleva neanche, ma che le piaceva immaginare.
Sapeva che lui non era la persona giusta, che lei si meritava di meglio e il suo era un amore malato, non erano fatti per stare insieme, erano diversi, erano sbagliati. Eppure lui, nella sua autodistruzione e nel suo mondo allucinogeno, era quanto di meglio lei potesse volere.

Lights will guide you home 

and ignite your bones 
and I will try to fix you

 

Ma forse era quello il suo compito. Forse era davvero quello che doveva far per essere felice.
Lo avrebbe portato via, lo avrebbe messo in salvo, al sicuro davanti a un fuoco acceso e a una tazza di cioccolata calda. Gli avrebbe detto che sarebbe andato tutto bene, che ce l'avrebbero fatta, insieme. Lui da solo era debole, ma in due potevano farcela. Potevano affrontare il mondo intero, se erano insieme, perché in due nulla fa più paura. In due, il buio sembra meno nero.
Oh, se solo avesse potuto…

Tears streaming down your face, 
I promise you I will learn from my mistakes! 
Tears stream down your face and I… 

 
Era arrivato davvero qualcuno che l'aveva salvata?
Forse sì, perché guarda un po', non piangeva più. La notte dormiva, sognava. Sognava sempre una vita migliore, sognava sempre lui, è vero, ma la sua vita in fondo non era poi così male.
Era entrato un sole nella sua vita, e le sue lacrime erano diventate risate. Era così bello essere felice, per una volta, e lo doveva solo al suo sole, che le aveva riscaldato la vita, il cuore, l'anima. Stava cadendo nel baratro, ci stava cadendo davvero. Quando aveva odiata se stessa, il mondo, la vita e non riusciva a trovare più un senso a nulla, era proprio allora che il sole l'aveva trovata e l'avev riportata a galla, l'aveva tenuta con sé, protetta, curata, e le aveva ridato la vita.
Lei aveva fatto degli errori, tanto tempo prima, ma prima o poi la sua strada e quella del sole si era ricongiunta. Sì erano già incontrati, ma in un tempo strano, in una vita precedente, e non era stato quello il momento giusto. Eppure il sole era ritornato prepotentemente nella sua vita, una mattina grigia, un giorno qualsiasi. C'era un filo che li legava, un filo invisibile, solo loro lo vedevano, eppure c'era. Lei non credeva alle coincidenze, no. C'era qualcosa di grande, di misterioso ma di infinitamente bello dietro.
Non si era mai sentita così legata a qualcuno, e le faceva paura a volte. Perché quando il sole soffriva, anche lei lo faceva. E allora toccava a lei prendere quella luce e ridonargliene un po', e mentre lo faceva, sentiva che finalmente stava facendo davvero qualcosa di utile, che forse aveva davvero trovato il suo scopo e un posto nel mondo.

Lights will guide you home 
and ignite your bones 
and I will try to fix you!


Si sentiva così privilegiata ad averlo vicino,quel sole, e si chiedeva come fosse possibile che avesse scelto lei in mezzo a tutte le altre persone al mondo.
Forse non l'aveva scelta, le era davvero capitata per caso. E non l'aveva salvata di proposito, lo aveva fatto ogni giorno un po', senza accorgersene, senza saperlo.
Eppure quello che il suo sole aveva fatto era meglio di quanto avrebbe mai potuto chiedere da chiunque. Era la vita, era davvero la vita, quella.
E lei si sentiva il cuore colmo d'amore, colmo di felicità, per la prima volta dopo tanti anni.

E l'aveva salvata, e adesso toccava a lei ricambiare il favore, a lasciare quel messaggio a qualcuno; a chi ancora non lo sapeva, ma si affidava al destino, che fino ad ora mai l'aveva tradita. Oppure, al contrario, avrebbe scoperto che già lo sapeva... perchè anche il sole non aveva forse bisogno di essere salvato, qualche volta?




NOTE D'AUTORE:
ciao a tutti! Eccoci qui, dopo 2 mesi esatti, alla pubblicazione della mia seconda storia!
Vorrei ringraziare uno ad uno tutte le 68 persone che hanno letto la mia storia e chi l'ha recensita, tra cui tre lettrici in particolare. Voi sapete chi siete... GRAZIE! 
So che non è molto, ma essendo stata la mia prima storia, mi sono sentita molto lusingata dal fatto che comunque qualcuno si sia preso la briga di stare lì a leggerla e l'abbia anche apprezzata!
Questa storia è un tantino diversa dalla precedente. E' anch'essa molto personale, c'è dentro praticamente tutto di me e mi è venuta davvero molto di getto.
Io la divido in 3 parti: la prima, che rappresenta quella che è stata la parte più buia della mia vita fino ad ora, all'incirca due anni fa; la seconda, in cui parlo del mio grande amore non corrisposto, se così si può chiamare; la terza, dedicata al mio Sole, la mia ancora, la mia luce.
Spero tanto che la storia vi piaccia, vi prego di recesire, nel bene e nel male io accetto tutto, critiche e non! Se volete farmi qualche domanda vi lascio di nuovo il mio ask: ask.fm/Iwasnotbuilttobreak
Vi ringrazio di cuore ancora una volta,
Miriam



   
 
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