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Autore: CatWarrior    26/10/2014    15 recensioni
Sono passati cinque anni.
Non è stato facile dimenticare.
Non è stato facile dimenticarlo.
Ma il tempo passa, e guarisce le ferite, no?
Ed è proprio quando riesci a passare oltre, che qualcosa stravolge all'improvviso tutto ciò che hai attorno...
Sequel di Just a perfect dream, anch'esso dedicato a tutti gli scrittori ed a tutte le scrittrici di fan fiction sulle tmnt, ai miei amici, a mio fratello, ad i miei tre gattini, alla mia ex prof di italiano Michela ed a Ale, un amico che non rivedo da tanto tempo.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Romantic Illusion'
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La mazza mi cade.

 

Michelangelo si mette seduto, tenendosi la testa.

 

Alza gli occhi: appena mi vedono, diventano lucidi e vengono accompagnati da un sorrisone a trentadue denti.

 

Sento un senso di nausea partirmi dallo stomaco, ma non ho nemmeno la forza per urlare, figurarsi per vomitare.

 

Poi, mi viene un dubbio.

 

«Christian, sei un cretino.»

 

Mi avvicino e lo prendo per il collo, nel vano tentativo di togliere una maschera inesistente.

 

A quel punto grido con tutte le mie forze e faccio tre passi indietro, sbattendo però contro a qualcos'altro.

 

Mi giro.

 

Il piastrone di Donatello è a pochi centimetri dal mio naso.

 

Non sento più niente. Mi sento intontita.

Allungo meccanicamente la mano verso la borsa, e prendo la scatola dei calmanti, ma il genio mi stringe il polso e mi blocca.

 

«C'è una spiegazione a tutto, calmati ed ascoltami.»

 

Libero il braccio dalla sua stretta e mi giro pronta a scappare, ma Mikey è già davanti all'entrata.

 

«Via! Sparite! Siete solo un sogno, andatevene! Colpa di Sandra ed i suoi maledetti gerani!»

«Elea...»

 

Mi prende e mi abbraccia, ignorando il mio terrore pronto a squarciare quella poca sanità mentale che mi è rimasta.

 

Lo sento respirare.

 

Non sembra un sogno, ma ci sono già cascata una volta.

 

Mi allontano di colpo, raccogliendo la mazza.

 

«Come potete essere qui?!»

«Permettimi di spiegarti! Taci, maledizione!»

 

Allunga la mano verso di me, mentre io arretro di nuovo, inciampando in un vaso di dalie recise e cadendo all'indietro.

 

 

 

 

 

 

«Svegliati!»

 

Apro gli occhi.

 

Sono sdraiata a terra, tra qualche coccio infranto e pochi fiori.

Mio fratello mi sta scuotendo come un dannato, con le lacrime pronte a sfuggirgli.

 

«Come stai?! Perché sei svenuta?! Rispondi!»

«Che cavolo...»

 

Ecco i ricordi.

Immagini, sensazioni, entrano in testa con una forza e violenza tali da far male, mentre il battito cardiaco accelera e l'aria manca all'improvviso.

 

Mi metto seduta, ansimando.

 

«Dove sono?!»

«Beh, nel tuo negozio!»

«Non io, loro!»

«Loro chi?!»

 

Metto la testa tra le mani, in preda al panico.

Ho sognato.

È successo di nuovo.

Colpa di Sandra.

Si, non vedo altre spiegazioni.

 

«Ho bisogno... Ho bisogno di...»

«Di dormire! Sei ridotta sempre peggio! Adesso chiamo Rossella, non puoi tornare a casa in moto.»

 

Prende il telefono, e con la mano tremante comincia a digitare un numero.

 

«Ross. Si, sono Fili. Potresti venire al negozio? No... Non lo so, sono entrato e la ho trovata svenuta. Stai tranquilla! Servirebbe solo un passaggio. Grazie mille... A dopo.»

 

Appoggia il cellulare a terra e comincia a guardarsi attorno.

 

«Che è successo? Ladri? Ma no, è impossibile... “Banda Bassotti ruba un'orchidea”, non mi pare una notizia da prima pagina!»

 

Ridacchio, cercando di alzarmi in piedi.

 

Mi aiuta, con un sorriso visibilmente preoccupato.

 

«Paura che la tua sorellaccia sia andata all'altro mondo, eh?»

«Come ti senti?»

«Da quando sei così premuroso?»

«Zitta e rispondimi.»

 

Sento una macchina frenare all'improvviso: sposto lo sguardo, e noto una ragazza trafelata e spaventata corrermi incontro.

 

Spalanca la porta ed entra.

 

«Che è successo?!»

 

Inventa. Presto.

 

«... Un giramento di testa improvviso.»

«Vuoi che ti porti all'ospedale?»

«No, desidero solo andare a casa.»

 

Tento un sorriso, mentre i due si guardano perplessi.

 

«Sto bene!»

 

Il mio tono leggermente irato li fa sospirare di sollievo, mentre con calma mi avvicino all'auto.

 

Una Mercedes blu metallizzata, con interni neri.

Una bella macchina.

 

Apro la portiera e mi sdraio sui sedili posteriori, Filippo si siede davanti e comincia a fissarmi apprensivo dallo specchietto retrovisore.

Rossella chiude la maledetta saracinesca del mio fottuto negozio, mentre io chiudo gli occhi e comincio a respirare lentamente, nel tentativo di calmarmi.

 

 

 

 

 

«Sfigatto è ingrassato! Quanto gli dai da mangiare?!»

 

Sono spalmata sul divano.

Ho costretto mio fratello a tornarsene a casa, solo dopo avergli fatto giurare di non dire niente alla mamma del mio “svenimento”, mentre Ross è voluta rimanere.

 

…Sono tre ore chiacchiera.

 

«Dai, è obeso!»

 

Il micio salta annoiato sulla mia pancia, mentre io non riesco a non trattenere un sorriso.

 

«Sai di cosa hai bisogno?»

«No.»

«Svago! Sei sempre tappata qui dentro!»

 

Ecco che ricomincia...

 

«Domani vieni in disco con me, ok?!»

«Cosa?! Io in discoteca?! Ma figurati!»

«Non voglio sentire scuse, questa volta vedi di venire.»

 

Si alza stizzita, prendendo la sua borsa ed avvicinandosi alla porta.

 

«Quasi dimenticavo... Hai qualcosa da metterti?»

«Rossella, io...»

 

La sua espressione omicida mi zittisce in un attimo.

Annuisco.

 

«Si, ho qualcosa da mettermi.»

«Bene. Passo a prenderti alle dieci. Se hai bisogno di qualcosa chiamami, ok?»

 

Fa un sorrisone ed esce.

 

 

 

 

 

 

*angolo felino*

 

 

Buona domenica, Micetti miei!

 

Perdonatemi il ritardo gigantesco, ma la scuola mi uccide!

 

Sappiate solo che non vi ho abbandonati, questa fic continuerà, dovessi metterci secoli!!!

 

A parte gli scherzi, cercherò di essere puntuale! :)

 

Un grazie a tutti, specialmente alle mie adorate LisaBelle, Cartoonkeeper, Mizu, CX (ps: io non sono maggiorenne, ho 15 anni! XD), Ser Barbs, Lara, Ladywolf91, HellenBach, e ultima ma non ultima, Lory!

 

Non so cosa farei senza di voi :)

 

Allora, un abbraccio gigante a tutte voi, oltre a chi legge in silenzio!

 

Ci sentiamo!

 

Cat

 

  
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