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Autore: Daeva    25/01/2005    2 recensioni
Questo è il mio tentativo di dar senso a quell'enigma cartaceo che è Gendo Ikari.
Ho cercato di raccontare i suoi passi, dalla fine dell'Università all'inizio della serie.
Spero lo troviate interessante.
Questa fanfiction fa parte dell'iniziativa I Diari degli Eroi.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gendo Ikari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HE WAS AWARE THAT HE WAS STILL A CHILD (part 1.1) Il Diario di Gendo Ikari (part 1.1)


21 maggio 1993

Oggi mi sono laureato.
Gli altri sono andati probabilmente a festeggiare.
Non mi interessa.
Oltretutto non ho alcun legame con quella gente.
Non ne ho mai avuto alcuno.
Sono riuscito a stare sei anni senza aver legato con nessuno.
Sembrerà strano, ma me ne compiaccio.
Ho sempre avuto l'impressione di non aver mai avuto bisogno di nessuno.
Col pretesto delle superiori, ho subito approfittato per andarmene dalla casa dei miei e vivere indipendentemente.
Ho trovato uno stupido lavoro in un night-club, e con quello mi sono mantenuto.
Non me ne vergogno. Non mi dà fastidio il mio passato.
Il fine giustifica i mezzi.

A 26 anni, eccomi qui.
Laureato in Biotecnologie, con un futuro sfavillante di fronte a me.
Mi sono mosso parecchio in questi giorni, e ho trovato un posto come ricercatore in un laboratorio farmaceutico.
I farmacisti guadagnano bene.
Per ora mi vabbene così.
Di certo non lavorerò lì per tutta la vita.

****

13 Giugno 1993

Pensavo alla mia condizione di futuro ricercatore in questa epoca...
A cosa può essere ricondotto il significato di "scienza" di "sapere".
La gente sembra molto confusa in proposito, e molto spesso, anche io mi confondo ad ascoltarla.
Mille voci frivole che non pensano altro che a ricercare il benessere nel gioco, nell'istante, nelle "sensazioni".
Non fa per me.
La cosiddetta "vita sociale" non ha mai fatto per me.
E tutta la falsità e l'inutile affannarsi che ne consegue.

La conoscenza mi offre due vite interpretative, due vie da poter calpestare durante il sentiero della vita.
-concezione impoverita della scienza, oggetto da sfruttare in termini strumentali;
-concezione alta della scienza, il sapere come "verità", dottrina, religione, ideologia.
Naturalmente, se ne scelgo una, non posso scegliere l'altra, secondo la dicotomia umana morale, riconducibile a una bizzarra deontologia etica... Mi piacerebbe invece, fondere questi due concetti.
Fonderli insieme magari può portarmi al vero concetto di "scienza" al vero significato della parola "sapere".

Questa sarebbe una sfida affascinante, per cui la vita varrebbe la pena di essere vissuta...

****

25 Giugno 1993

Finalmente riesco ad inserirmi nel nuovo ambiente lavorativo.
Fortunatamente non ci sono molti contatti, tra colleghi.
Il mio carattere poi, non mi aiuta certo ad aprirmi col prossimo.
Ma il mio carattere è così, pretendere di modificarlo per rendere più gradevole me e di conseguenza il mio operato sarebbe una fatica inutile.
A volte percepisco gli sguardi su di me di colleghi e superiori.
Sicuramente pensano che sia una persona spregevole.
Non sbagliano.

Leggendo queste righe qualcuno potrebbe chiedersi cosa intendo per "inserirmi".
Significa non provare disagio in un luogo.

****

27 Luglio 1993

Ultimamente stò prendendo il vizio di uscire con dei colleghi per bere qualcosa insieme.
Sinceramente non parlo quasi mai con loro.
Mi limito ad accettare ciò che mi viene offerto.
Sono un paio di volte che usciamo insieme.
In verità non ricordo neanche i nomi di questa gente.
A volte mi chiedo se questo mio modo di vivere non sia sbagliato.
Mi sento così superficiale, freddo...
Non capisco se è un mio problema, o un problema di chi mi circonda, o addirittura dell'ambiente o del paese in cui vivo.
Per ora non mi pongo però particolari dubbi.
Credo di essere soddisfatto della mia vita.
Ho un buon lavoro, i superiori mi apprezzando, sono ben retribuito, quando ho voglia qualche collega compiacente la trovo.
Sì, posso dire di essere soddisfatto.
Anche se durante queste "serate in compagnia" mi rendo conto di essere diverso.
Diverso e quindi tragicamente solo.

Tragicamente.

Mi piace questa parola.

****

4 Agosto 1993

Partono le ferie.
Disgraziatamente sono obbligatorie, non credo di aver un motivo particolare per rilassarmi o staccare la spina.
Mi sento rilassato solo al lavoro.
Credo di prendere il lavoro come una specie di "religione".
La scienza diventa il mio culto, e io mi trasformo nel suo più alto teologo.
Ultimamente mi sento pieno di energie.
Stò lavorando su un progettino interessante, se trovo la spinta giusta potrei anche ricavarne un bel pò.
Almeno in celebrità.
Per quanto riguarda le ferie, le passerò qui a Kyoto, nel mio appartamento.
Qui ho tutto ciò di cui ho bisogno.
Apro la finestra facendo entrare un pò d'aria in modo che mi arrivi sul viso...
Questo mi è più che sufficiente.

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27 settembre 1994

E' da parecchio che non scrivo.
Non ne avevo necessità: la mia vita procede magnificamente e insensibilmente.
Mi striscia addosso vogliosa, mi seduce, le restisto e lei sguscia via portandosi dietro il tempo e un mezzo orgasmo.
Credo sia questa la chiave della felicità: l'insensibilità.
Oggi ho tuttavia sentito il bisogno di appuntare i miei ricordi: ho lasciato l'ambulatorio, un tizio mi ha fatto un'interessante proposta, entrare nella Kayudo Corporation, un'ambiziosa azienda specializzata nella realizzazione di biocomponenti.
Principalmente si tratta di roba per trapianti, sperimentazione di sostanze per evitare il rigetto degli organi...
Mi interessa entrare nel campo della medicina.
Vi potrei trovare sbocchi e impulsi interessanti.

****

31 Dicembre 1994

La fine dell'anno, secondo la tradizione occidentale.
Secondo loro oggi nasce il nuovo anno e termina il vecchio.
Mi chiedo perchè festeggino una "nascita" d'inverno, piuttosto che in primavera, come facciamo noi giapponesi.
Guardo fuori.
Oggi ha nevicato.
La neve mi porta alla memoria un pò la mia infanzia.
Il mio primo pupazzo di neve, costruito in una gara famigliare con mio fratello...
Mio fratello è rimasto lì, a casa di mio padre.
E' da parecchio che non mi sentono.
D'altronde, neanche loro si sono fatti sentire, da un bel pò di tempo a questa parte.
Il freddo mi piace, perchè mi fa sentire la necessità del calore.
E' una simpatica sensazione di malinconia.
Potrei scrivere qualcosa col dito sul vetro della finestra del mio appartamento, appannato dallo sbalzo di temperatura.

"Buon Anno"?...

Che idee stupide mi vengono a volte...

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9 Aprile 1995

Oggi ho infranto il cuore di una ragazzina.
Ha ventuno anni, l'ho conosciuta in quel localetto dove andavo coi colleghi del laboratorio.
Un visino d'angelo e un corpicino delizioso.
Me la sono scopata un paio di volte e lei pensava ci fossimo fidanzati.
Le donne a volte sanno essere così patetiche nel loro sentimentalismo da possessione.
Oltretutto non vedo perchè dovrei farmi possedere da una donna.
Sono così emotivamente inferiori.

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7 Agosto 1995

La situazione nel Kuwait stà innervosendo molti animi, qui da noi.
Da una settimana è stata aperta in fretta e furia una sezione per lo sviluppo bellico.
A volte chiedono la mia consulenza, nonostante non sia un ingegnere.
Apprezzano le mie conoscenze della fisica.
Non riesco a vederle come armi.
Mi sembrano di più dei giocattoli.
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15 Gennaio 1996

Finalmente riesco ad entrare nel reparto medico dell'organizzazione.
La medicina mi ha sempre affascinato molto, nonostante la mia laurea indichi la mia specializzazione in biotecnologie farmaceutiche.
Il supervisore mi ha spiegato in fretta e furia il mio compito, facendomi visitare il reparto e presentandomi ai miei colleghi.
Per adesso devo controllare ed appuntare i mutamenti di alcune sostanze sperimentali.
Ho notato anche una porta sigillata con su scritto "BIOHAZARD".
Decisamente interessante.

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20 Marzo 1996

Mi hanno promosso a direttore esecutivo del reparto medico della Kayudo.
Fortunatamente non serve avere un bel carattere per fare carriera.
Mi piace questo ambiente.
Quello della continua ricerca e sperimentazione.
Mi da un senso di appagamento.
Ogni nuova soluzione, ogni nuovo composto o componente scoperto o analizzato: mi sento come se davanti a me si schiudesse la porta dell'onnipotenza.

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15 Maggio 1996

Ho iniziato a legare con alcuni colleghi.
Credo lo facciano per il mio rango.
Far carriera così rapidamente deve averli impressionati favorevolmente.
Non credo lo facciano per secondi fini, la gente, i miei colleghi, i superiori stessi sembrano sinceramente interessati alle mie idee e intuizioni.
Questo è un nuovo tipo di appagamento: il rispetto degli altri è certamente galvanizzante.
Sono fiero di questo.
Non posso considerare questa gente "amica", ma mi fa piacere suscitare interesse.
Un tempo li avrei cacciati via brutalmente.
Adesso mi sento abbastanza indistruttibile da poter avvicinarmi agli altri senza il timore di rimanere ferito.
Rispondo alle loro domande, seguo alcuni dibattiti, a volte mi sono anche sorpreso a sorridere al mio interlocutore.

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15 Febbraio 1997

Oggi ho seguito un'interessante conferenza sulla biogenetica.
Ho preso anche qualche appunto, e dopo ne ho approfittato per discuterne un pò col relatore.
Il mio lavoro stà iniziando ad impiantarmi il fascino per le persone intelligenti.

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4 Maggio 1997

Ormai non mi perdo più nessuna conferenza su argomenti scientifici.
L'altro ieri sono andato ad un incontro sull'energia nucleare e le prospettive di un progresso di tali discipline, oggi con un collega abbiamo partecipato ad una discussione organizzata dalla Kayudo sulla genetica e i suoi usi a scopo terapeutico.
Mi stupisco di come l'uomo sia fonte di eternità per sè stesso.
Riparare danni fisici usando la stessa materia del proprio corpo.
E' decisamente affascinante.
Chissà, forse un giorno tramite la scienza riusciremo pure a risolvere persino i problemi della nostra anima...
Sarebbe bello smettere di soffrire ricorrendo a un trapianto di propria materia genetica "pulita", ad esempio.

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27 Ottobre 1998

L'Università di Kyoto mi ha proposto una serie di conferenze e laboratori nella facoltà di Biotecnologia.
Mi piace la prospettiva.
E' una sfida per le mie idee e anche per me stesso.
Sinceramente non credo di saper attrarre l'attenzione degli altri, quindi dubito che le mie iniziative avranno il successo prospettato dagli organizzatori della cosa.
Tuttavia credo sia interessante per me fronteggiare "un pubblico".
Sarà una specie di battesimo del fuoco per mettere alla prova il mio carattere.
Sembra che inizierò tra qualche giorno.

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28 Ottobre 1998

Credo di aver scambiato persino la mia vita per un esperimento: voglio averne il totale controllo, perchè avere il controllo su di sè, significa in definitiva avere il controllo su tutti.

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13 Dicembre 1998

Oggi ho terminato il ciclo di conferenze previste per quest'anno dall'università.
Credo di poterne essere soddisfatto, l'ambiente non sembra niente male, ho avuto anche l'occasione di conoscere e sentir parlare di gente interessante.
Niente male come debutto nello "splendido mondo" dell'Accademismo...

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27 Dicembre 1998

Sono andato via dalla Kayudo, per entrare nella Senkei Corporate, una prestigiosa organizzazione che si muove in campo medico e tecnologico.
Mi stupisce questo interesse per la medicina.
Credo che ogni buon dottore inizi questo mestiere con l'idea morale di applicarsi per salvare più vite umane possibili.
Io non sono un dottore, e questa eventualità non mi sfiora minimamente.
E' strano.
La medicina è vista come uno strumento di progresso.
Uno strumento per migliorare la vita degli uomini.
Tuttavia più gli studi progrediscono, più mi rendo conto di come la medicina operi in realtà contro quegli altari inviolabili, come la dignità della vita umana e la natura stessa.
Ma non si può negare che la medicina ci aiuta, risolve i nostri problemi.
Forse è lecito pensare dunque che la natura non vuole il bene degli uomini?
E infrangerla consiste nell'infrangere la sua volontà?

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9 Febbraio 1999

Dopo qualche mese di silenzio, ecco risentire il richiamo ammaliatore dell'Università di Kyoto.
Vengo formalmente invitato ad una conferenza sulla Biogentica.
Il fatto che sia richiesta la mia presenza mi esalta.
Le mie teorie sono forse considerate abbastanza dure polemicamente perchè possano scontrarsi con altre realtà.
Ma cercherò di non espormi troppo.
Mi limiterò ad ascoltare e ricordare, come al solito.
A volte credo che potrei fare davvero un sacco di soldi...
Nonostante la mia situazione economica non sia niente male però, continuo a vivere in questa catapecchia alla periferia di Kyoto...
Forse dovrei cercarmi un appartamento più signorile e raffinato...
Ma d'altronde, per quale motivo?
Ciò che è superfluo è inutile.

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15 Febbraio 1999

Oggi mi sono recato alla conferenza universitaria di cui parlavo tempo fa.
Sono arrivato come di consueto un pò prima.
Ma la cosa è andata per le lunghe, a causa dei soliti problemi per la disponibilità delle aule.
La cosa mi ha parecchio seccato.
Stavo per andarmene via, quando ho fatto una cosa ASSURDA.
Mi sono messo sotto un albero, sdraiato, a guardare tra i rami, nel cortile dell'Ateneo.
Mi vergogno pure a dirlo.
Devo aver avuto l'apparenza di un barbone.
Mi si è infatti avvicinata una ragazza, molto giovane, porgendomi un bento.
"Vuole favorire?"
Me ne sono allontanato immediatamente.
Poi come di consueto, sono andato alla conferenza che finalmente sembrava iniziare.
Immaginate la mia sorpresa?
Una delle persone più attente e vivaci, sempre pronta a far domande e chiedere spiegazioni era proprio la ragazza del bento.
Ho chiesto a un vicino di posto chi fosse quella ragazza.
Si chiama Yui Ikari.
Dovrò ricordare questo nome.

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27 Febbraio 1999

Ho ricevuto un invito dell'Università a collaborare saltuariamente ad un laboratorio di ricerca in sede.
Potrebbe essere un'esperienza interessante.
Credo che accetterò, basta che mi si eviti un contatto troppo stretto con gli studenti.

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5 Marzo 1999

Oggi mi sono presentato per quell'invito.
Con sorpresa ho notato anche quella ragazza, quell'Ikari.
I nostri sguardi si sono incrociati per un istante, lei mi ha sorriso.
La cosa mi ha parecchio imbarazzato.
Spero di non essere arrossito di fronte al professore con cui stavo parlando.
Dubitavo che a 32 anni potessi ancora imbarazzarmi davanti il sorriso di una ragazza.
Prima di andarmene sono stato avvicinato da lei, abbiamo avuto un interessante colloquio.
Sembra una ragazza molto intelligente.
Mi spaventa un pò.
Dietro la sua dolcezza e disponibilità sembra nascondere un carattere forte e determinato.
Sarebbe una madre perfetta.

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20 Marzo 1999

Io e Yui ci stiamo frequentando.
Trovo la sua compagnia molto stimolante.
Nonostante l'età, sembra anche impegnata in un bel progetto, di cui mi accenna spesso.
Sembra che me ne voglia rendere partecipe.
La cosa mi lusinga.
Ma ultimamente sono molto impegnato, anche con la Senkei, credo che declinerò l'invito.

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27 Marzo 1999

Dopo aver fatto l'amore, Yui ha iniziato a parlarmi di un brillante professore, Kozo Fuyutsuki.
Mi abbracciava e teneva la testa poggiata sul mio petto.
Le ho detto che non mi sembrava un bell'argomento di cui parlare dopo aver fatto l'amore.
Credo di essermi sentito geloso.
Strano, non è una cosa che mi succedeva spesso.
Forse quand'ero piccolo, e mia madre lodava mio fratello quando faceva qualcosa meglio di me.

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4 Aprile 1999

Effettivamente, da ciò che mi dice Yui, questo Fuyutsuki è davvero un buon elemento.
Gli ha sottoposto una tesi che aveva fatto leggere anche a me, e lui le ha porto delle interessanti domande.
A questo punto piacerebbe conoscerlo anche a me.
Se a Yui piace così tanto, ci dev'essere un motivo.
Spero non se ne sia innamorata.

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27 Maggio 1999

Quando si dice la fortuna.
In un locale ho sentito blaterare alcuni ubriachi del famoso Fuyutsuki.
Famoso perchè sembra stia diventando un ossessione per Yui.
Mi sono avvicinato a questa gente, probabilmente suoi studenti, ma evidentemente ho fatto male.
Devo avere una brutta fama all'Università, e mi hanno assalito.
Ovviamente non potevo star lì fermo a buscarle.
Il proprietario del locale ha chiamato la polizia, e sono stato gentilmente trasportato nell'ufficio della Polizia prefetturale di Kyoto.
A quel punto ho fatto il nome di Fuyutsuki, mi serviva un garante.
Avrei potuto fare quello di Yui, ma finalmente mi si presentava l'occasione per conoscere quest'uomo, e non potevo lasciarmela sfuggire.
Incredibilmente, è venuto a prendermi.
Ho letto molto diprezzo nei suoi occhi, sicuramente non gli vado a genio.
Ma imparerà ad apprezzarmi, ne sono sicuro.

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3 Agosto 1999

Ho abbandonato la Senkei.
Sono entrato nell'organizzazione di cui fa parte anche Yui.
Una buona scusa per starle vicino, ma sopratutto per approfondire e finalmente mettere in pratica tutti gli studi e le esperienze acquisite finora.
Sembra che questa organizzazione sia abbastanza potente da permettermi di agire con le spalle coperte...
Conoscenza e potere. Potevo capitare meglio?

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13 Settembre 1999

Yui mi ha confidato di voler andare a fare una gita in montagna con questo Fuyutsuki.
Le ho manifestato il mio completo dissenso.
Ma non sembra abbia tenuto molto in considerazione le mie opinioni.
Ha detto che è solo un buon amico, e che la gita sarà anche un pretesto per chiarire la sua situazione con lui, e soprattutto cercare di fargli andare giù la mia presenza.
Le ho detto che non c'è motivo, è ben libero di detestarmi.
Ma lei insiste.
Vuole assolutamente che collabori con me.
Sò che mi è fedele, ma questa sua solerzia e iniziativa mi mettono a disagio.
Di fronte a lei mi sento quasi impotente.
Con la sua dolcezza è in grado di farmi mandar giù i bocconi più amari.
A volte penso a cosa potrebbe accadermi se dovesse lasciarmi.
Sono convinto che mi sentirei perduto.
Yui Ikari ha distrutto tutto ciò che avevo fatto in me, fino a quel giorno.
Detesto constatarlo, ma mi ha sconfitto sotto tutti i fronti: mi ha reso assuefatto a lei.

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(senza data)

E' incredibile la fortuna che mi è capitata.
Yui Ikari, la donna che frequento (donna? Ha dieci anni meno di me...) è una dei responsabili dell'Artificial Evolution Lab, il suo lavoro è sotto il controllo di questa organizzazione potentissima, detta "Seele", da cui dipende l'andamento politico delle maggiori potenze del mondo da parecchio tempo...
Yui mi ha fatto conoscere il Direttore del progetto Seele, tale Keel Lorentz.
Un uomo davvero inquietante.
Ha sicuramente una forte dose di carisma, ma non è il tipo di persona che mi va a genio.
Sembra chiuso nelle sue posizioni, terribilmente chiuso.
Come se il suo pensiero e le sue stesse azioni seguissero un copione premeditato, scritto da qualcun'altro.
La conoscenza di quest'uomo mi ha fatto venire in mente parte della mia infanzia.
Quando ero sotto l'autorità paterna e dovevo sottomettermi alle regole della casa.
Sono sempre stato infastidito dalle regole, tuttavia non posso negare che molto spesso la vita sarebbe inconcepibile senza di esse.
Ma sarebbe ugualmente inconcepibile se a volte qualcuno non tentasse di infrangerle.

Nel frattempo mi sono trasferito qui, ad Hakone, nei pressi del Gehirn.
Yui ha qui un piccolo appartamento, mi sono trasferito direttamente da lei, in attesa di trovare una sistemazione migliore.

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28 ottobre 1999

Più capisco di questo progetto e più mi stupisco della genialità delle persone con cui sono a contatto in questo luogo.
l'AEL è portato avanti anche da un'altra donna, tale Naoko Akagi.
Ho avuto un piccolo colloquio con lei, decisamente un personaggio interessante, dotata di una grande intelligenza.
Tuttavia non mi sembra molto sveglia.
Come molte donne, anche lei sembra manipolabile.
Spero che ciò in seguito non le porterà disagi per la sua carriera, sarebbe un vero peccato.
Durante una discussione con Akagi, ho scoperto che anche lei conosce il professor Fuyutsuki, era una sua studentessa.
Il cerchio si stringe.
Ecco perchè Yui insiste molto nel farlo legare con me.

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5 Novembre 1999

Come da copione, sono stato promosso a Direttore dei Progetti del ramo Gehirn della Seele.
Ultimamente mi sono dato molto da fare per sviluppare il cosidetto "Progetto E" di Yui.
Lei si da anima e corpo a questo obiettivo, deve essere molto importante per lei.
A volte mi chiedo come possa sostenere tali ritmi: l'università, il laboratorio, ed adesso anche me.
Mi sono sentito quasi in dovere di aiutarla.
Col mio aiuto si procede rapidamente nello sviluppo, anche se questo non rientra nei miei doveri con l'organizzazione.

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7 Novembre 1999

Mi chiedevo quale fosse il materiale di base per la costruzione della texture genetica degli EVA.
Keel, che adesso frequento saltuariamente e stò imparando a rivalutare, a causa delle mie nuove responsabilità nel Progetto, mi ha accennato a questa storia degli Angeli.
Sono stato più di un ora senza aprire bocca.
Qui si scherza con qualcosa di grosso.
Non si tratta più di trapianti e vaccini: la posta in gioco è molto alta.

Qualche mese fa, dunque, è stato rinvenuto in Antardide un corpo sconosciuto, chiamato Adam.
Secondo i tipi della Seele, si tratta di una delle prime forme viventi su questa terra.
Nonostante si presenti come una creatura obsoleta, si è concordi nell'affermare una straordinaria superiorità di questo essere rispetto al genere umano.
E non è tutto, la Seele prevede il ritorno di queste creature, il cui scopo mi è tuttora oscuro.
Il Project E si occupa di questo: creare umanoidi in grado di fronteggiare l'avvento di queste creature, minaccia per l'intero genere umano.
Per renderli competitivi con tali creature, si parte appunto da alcuni stralci del suo DNA, quelli comprensibili e col minor tasso di rigetto e li si combinano con genoma umano, per garantirci un controllo genetico di base.
Si era pensato di utilizzare solo materiale angelico, ma la cosa non ha dato buoni frutti.
Inoltre sarebbe stato per noi impossibile il controllo sull'essere.
Questo del controllo è un problema principale del Progetto E.

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23 Dicembre 1999

Eva, la prima donna comparsa sulla terra, nata da una costola di Adamo, a sottolineare la sua sottomissione.
Così, la macchina umanoide multifunzione Evangelion è la creatura sottomessa all'uomo poichè creata da esso e con parti di esso.
Quello su cui stiamo lavorando attualmente è il prototipo, l'EVA-00.
Tuttavia Yui ha dato il via anche alla messa a punto di un nuovo EVA, per ora chiamata "Test Type", il quale segue la via ingegneristica percorsa dal Prototipo ma stavolta usa meteriale genetico direttamente da Lilith, l'essere per la cui preservazione è stato costruito il Geofront.
Si è deciso di dare la priorità al pilotaggio nervoso piuttosto che a quello meccanico, anche se un supporto meccanico è purtroppo necessario.

A volte guardo questo oggetto.
Tecnicamente dovrebbero essere considerati individui viventi, ma il materiale estraneo di cui sono composti li estraniano dalla nostra concezione di "morale".
Insomma, non ci sembra di avere a che fare con materia vivente qui, ma con oggetti inerti.
Materiale organico attraversato da tubi, fili, analizzatori.
Yui sembra così a suo agio mentre lavora.
Eppure è cosciente di ciò che stà facendo.
E sicuramente è molto più umana di me.
Un giorno l'ho sorpresa a parlare col Test Type.
Pensavo che se si fosse accorta che la stavo ascoltando si sarebbe vergognata.
Invece è stata felice di avermi visto, e mi ha invitato a vedere da vicino lo 01.
I suoi occhi brillavano, mentre me ne spiegava il funzionamento.
La teoria di base è sua.
Ritrovo negli EVA parecchi spunti di quella tesi che mi aveva fatto leggere parecchio tempo fa.

E' in grado di contagiarmi col suo entusiasmo per questo progetto.
Sicuramente si tratta di un progetto ambizioso, e decisamente utile, vitale per l'umanità.
Ma a me non importa dell'umanità e del suo futuro.
Mi piace di più vederla così felice.

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24 Dicembre 1999

La vigilia di Natale, e io e Yui stamattina appena svegli non abbiamo fatto altro che interrogarci sul sistema che potrebbe garantire il pilotaggio del mezzo.
Abbiamo molti dubbi sulla manovrabilità e sul controllo delle opzioni motorie.
I principali collegamenti nervosi sono quasi ultimati.
Tuttavia per il momento abbiamo accantonato lo 01, prima bisognerà risolvere questo problema del pilotaggio, facendo dei tentativi sul prototipo.
La dottoressa Akagi afferma che il pilota dovrebbe avere non solo una minima compatibilità genetica con il materiale umano dell'EVA, ma anche un'attività celebrale compatibile con gli impulsi nervosi dell'EVA.
Yui è assolutamente d'accordo con lei, d'altronde l'ha sempre sostenuto.

Comunque credo che anche oggi io e Yui andremo a lavoro, per cercare di risolvere questo problema.
Magari chiamerò anche l'Akagi, il suo aiuto ci sarà prezioso.

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13 Febbraio 2000

Il sistema di pilotaggio è quasi completato.
Come abbiamo già detto, stiamo cercando di basarlo sulla percezione nervosa dell'EVA.
Tuttavia sarebbe necessario sperimentare la compatibilità con un uomo.
Ma per adesso non è una cosa molto importante.
La Seele stà organizzando una spedizione in Antartide, per approfondire gli studi su questa creatura detta Adam.
La spedizione sarà eventualmente guidata da un certo Osamu Katsuragi, un uomo brillante di cui ho potuto sincerare l'ottimo operato.
Sembra tuttavia totalmente impegnato nel suo lavoro, molto più di me.
I suoi livelli sono quasi aderenti a quelli di Yui.
A volte mi sento un pesce fuor d'acqua.
Qui ognuno dà il meglio di sè, tranne io.
Io rimango sempre un pò distaccato rispetto a tutto.
Eppure il progetto mi piace, essere ai livelli più alti della gerarchia scientifica mi gratifica, mi soddisfa essere considerato un uomo "di cui potersi fidare" dal direttore Keel.
Il dottor Katsuragi impegna le sue ricerche principalmente sugli Angeli, più che sugli EVA.
Sua è la teoria del SuperSolenoide, che sembra essere il principio di esistenza degli Angeli.
Il dottor Katsuragi afferma che questo tipo di composto crea una reazione molecolare-energetica in grado di garantire l'"incorruttibilità" della creatura che se ne rifornisce, insomma una sorta di "Vita Eterna".
Lui sostiene infatti che il corpo inattivo noto come Adam sia in realtà ancora vivo.
sarebbe il massimo poter disporre di un Angelo vivo per i nostri studi.

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14 Febbraio 2002

Yui ne ha fatta una delle sue.
Uno di quei gesti magnifici che possono sorgere solo da persone dalla sensibilità molto sviluppata.
Stavamo in laboratorio, a controllare alcuni dei componenti per la circolazione sanguigna dell'EVA.
A un certo punto, mi si avvicina con un ammassetto di ferraglia, delle dimensioni di un pugno.
Lo guardo e sopra c'era scritto "Sei sempre nel mio core" alludendo al sistema di mantenimento cardiaco dell'EVA.
Sono scoppiato in una risata.
Era da tanto che non ridevo così.
Ho capito che quello era il suo regalo di San Valentino.
Io non mi sono mai interessato a queste cose, quindi non le ho fatto niente.
Tuttavia lo stretta a me e le ho dato un dolce bacio sulle labbra, quei baci stupidi che piacciono tanto alle donne...
Le ho detto che mi dispiaceva non averle fatto nulla, e magari stasera avrei rimediato portandola a cena fuori.
Lei ha detto che non faceva niente, era felice ugualmente.

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27 Marzo 2000


La spedizione in Antartide partirà per la fine dell'estate, ormai è ufficiale.
Sembra che dovrò parteciparvi anch'io, in quando Direttore dei Progetti.
Probabilmente anche Yui cercherà di fare carte false per aggregarsi alla spedizione, in quando responsabile del AEL.
Tuttavia io preferirei rimanesse in Giappone.

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28 Marzo 2000

Oggi a casa ho esposto a Yui il mio parere riguardo la faccenda della spedizione.
Lei mi ha detto che se proprio non voglio rimarrà qui, tuttavia l'ultima parola spetta alla Commissione.
Mi ha fatto piacere che mi abbia detto così.
Per una volta mi ha prestato attenzione.
Forse cercava di prepararmi per la sua domanda: mi ha chiesto di sposarmi.
Sono rimasto piuttosto sconvolto.
Effettivamente la amo molto, e in più sposandola godrei di parecchi privilegi: ha alle spalle una famiglia molto ricca ed è una donna intelligente.
Naturalmente analizzando tali fattori, incluso il fatto che è da più di un anno che ho un rapporto continuativo solo con lei (un record!) le ho detto di sì.
Adesso dobbiamo decidere la data.

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11 Aprile 2000

Continuano le sperimentazioni sullo 00.
Sono nel frattempo partite le analisi sulle secrezioni di Lilith; in quanto composta di materiale angelico, alcune sue parti potrebbero tornarci utili.
Anche se tutt'ora mi chiedo perchè non abbiamo acquisito partizioni genetiche direttamente da lei, come ha deciso di fare Yui per lo 01.

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21 Maggio 2000


Ho parlato con la Commissione della faccenda dello studio in Antartide.
Mi hanno messo alla conoscenza di un ulteriore progetto, detto "Human Completation".
Sembra che questa spedizione sia strettamente connessa ai piani dei vecchi, piani che poco hanno a che fare con la faccenda della salvezza dell'umanità, se non in senso più alto e ampio.
Non sò dove voglia arrivare questa gente.
Forse ne parlerò con Yui, lei ne saprà decisamente di più.

Stasera ho parlato con Yui di questo protocollo segreto.
Me ne ha accennato alcuni fattori, anche se lei manifesta una leggera avversione per questo progetto.
Tuttavia ha detto che ancora è troppo presto per parlarmene, al momento.

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27 Maggio 2000

Io e Yui oggi ci siamo sposati.
Una piccola cerimonia in Municipio, dove ho anche approfittato per cambiare il mio cognome con quello della sua famiglia: la mia immagine ne aumenterà in prestigio.
Ne ho resi partecipi i miei con un breve telegramma qualche giorno prima.
Naturalmente non sono potuti venire, meglio così.
Ho conosciuto i genitori di Yui.
Gente fredda e distaccata, come imposto loro dall'etichetta.
Devono essere parecchio infastiditi che la loro unigenita si sia sposata proprio con me.
In ogni caso non mi interessa, io e Yui abbiamo già deciso che continueremo a vivere nel suo appartamento, lontani dalla frivolezza imposta alla nostra elevata classe sociale.
Per ora i nostri interessi sono solo il lavoro.
E anche prenderci cura l'uno dell'altra, suppongo.

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6 Giugno 2000


La Commissione mi ha fatto sapere che anch'io parteciperò alla spedizione in Antartide, tuttavia dovrò ritornarne prima del suo termine, ad una data che mi verrà comunicata in seguito.
Yui non vi parteciperà, per decisione della stessa Commissione.
Sembra sia più importante al laboratorio.
Di questo sono rincuorato.
Io dovrò seguire l'azione solo a livello "direttivo", come un osservatore della Commissione.
La gestione della cosa sarà tutta nel dottor Katsuragi e la sua divisione.

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13 Giugno 2000

La dottoressa Akagi mi ha reso partecipe di alcune intuizioni riguardo il pilotaggio degli EVA.
Ha concluso che, a prescindere da ogni altro fattore, per sincronizzarsi con le unità EVA è indispensabile che la rete neurale del pilota non sia completamente sviluppata.
In definitiva, è indispensabile indirizzarci verso individui compresi fra i quattordici o quindici anni di età.
Yui non è d'accordo con questa teoria, non crede che serva una tale copertura neurale per essere compatibili come piloti.
Akagi non ha insistito, tuttavia credo potrebbe aver ragione.

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20 Luglio 2000

Oggi ho fatto visita nella divisione di reparto del Gehirn cui fa capo Katsuragi.
E' un uomo molto determinato.
Il suo ufficio è un disastro, non credo lo usi molto.
Sembra un uomo da laboratorio più che qualcuno che si sente nobilitato della carica che detetiene.
Mi sono meravigliato sapendo che ha moglie, ed anche una bambina.
Curiosamente, ha proprio 14 anni.
Magari gli chiederò se ci permetterà di utilizzarla per i test con l'EVA.
Vista la considerazione che ha della sua famiglia potrebbe anche accettare.
   
 
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