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Autore: KiraMiyazaki33    26/10/2014    2 recensioni
Quindici anni dopo la sconfitta del Kishin Ashura, un nuovo pericolo incombe su Death City. Qualcosa di oscuro, qualcosa che potrebbe riemergere dalle profonfìdità della Terra e prendere il posto del mondo che conosciamo, modificandolo irreparabilmente. Maka e gli altri eroi sono cresciuti, maturati. Alcuni hanno preso strane diverse, ma sarà proprio questo pericolo a riunirli tutti. Ma questa volta basteranno loro a salvare il mondo che conosciamo? O avranno bisogno di un aiuto dalle nuove matricole della Shibusen?
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Maka Albarn, Nuovo Personaggio, Soul Eater Evans | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4
Non mi è mai piaciuta Kira arrabbiata. E' già abbastanza inquietante quando è allegra, o quando (cosa decisamente più probabile) è indifferente. Ma quando è arrabbiata e qualcosa le da fastidio è terribile. Ti fa sentire inferiore. E a me non piace sentirmi inferiore, perché non c'è niente e nessuno più potente di me. Non lo dico perché sono vanitosa come il prof Black*Star, che si crede migliore di un dio. Lo dico perché sono realista, e sì, perché sono figlia di un dio. E non mi piace essere seconda a nessuno, neanche a quella che si potrebbe definire una mia "amica". Il rapporto tra me e lei è sempre stato qualcosa di complicato. Non è vera e propria amicizia, è più rispetto reciproco. E' una socia. Una complice. Siamo una bella squadra, noi e le nostre rispettive armi. Ho piena fiducia in lei, e la cosa deve essere reciproca dato che è da me che viene ogni volta che qualcosa la turba. Esattamente come adesso. - Sei in grado di riassumere la situazione evitando di sclerare ogni due secondi?- Le domando, mantenendo il mio solito tono serio ed evitando di mettermi a ridere. Perché effettivamente è una scena divertente vederla gesticolare e borbottare cose senza senso. Ma ho anche bisogno di capire ciò che è successo, e questo è molto più importante del mio divertimento. La mia serietà non la disturba né la stupisce, è abituata al mio comportamento composto e serio. Degno del sangue di Shinigami che scorre nelle mie vene. - Mi sono ritrovata due tizi mezzi morti davanti casa. Li ho dovuti portare dalla prof Albarn. La donna che era davanti casa mia e che adesso è in infermeria, probabilmente in coma, è la madre della prof. L'albino sembra avere un certe interesse verso la Albarn, ma la cosa non sembra essere corrisposta. Io odio quel lurido albino e la cosa sembra essere corrisposta. Mi hanno requisito la moto, e non so neanche perché. Aki ha sentito che cos'hanno detto mentre io ero in infermeria MA NON ME LO VUOLE DIRE PERCHE' DEVE GIOCARE A BASKET CON QUELL'IDIOTA DELLA TUA ARMA.- Niente, a quanto pare la situazione è talmente tanto grave da far impazzire l'assassina. Se prima stava cercando di mantenere il controllo fermandosi e contando fino a tre, adesso è impazzita e, alzata dalla panchina su cui entrambe eravamo sedute, ha iniziato ad inseguire la sua arma per tutto il campo da basket, suscitando risate poco opportune dalla mia arma. Siamo molto diversi  io e lui. Septimus è bizzarro, scomposto, spensierato...nonostante la sua storia. E' il settimo figlio di un settimo figlio, e come sanno tutti questo non è mai un buon presagio. La sua famiglia non lo ha mai accettato,timorosa dei problemi che avrebbe potuto portare. Eppure è sempre sorridente e allegro, come se non avesse ancora capito che tutta la sua famiglia lo disprezza. Ma io no, non riesco a disprezzarlo. Sarà perché sono più potente di lui e sono in grado di controllarlo, o perché mi fa tenerezza. Però sono felice di avere lui come arma. Sono felice di avergli dato la possiblità di avere una nuova famiglia. Mamma e papà lo hanno accolto a braccia aperte. Soprattutto la mamma, probabilmente perché anche la sua famiglia non le ha mai voluto bene. Dice che è proprio ciò di cui ho bisogno. Sarà perché sono sempre così composta, ordinata, femminile ed elegante? Non ne ho idea, ma sarò sincera: la presenza di Septimus non mi dispiace affatto. - Neeeeko! Ma tu hai capito che è successo?- Mi domanda la mia buki, avvicinandosi trotterellando. Non appena mi raggiunge, picchietto la mano sulla panchina, precisamente alla mia destra, facendogli così cenno di sedersi accanto a me. - Non molto ad essere sincera. Niente di utile, almeno.- Rispondo semplicemente, facendo un sorrisetto intenerito non appena il mio compagno di siede accanto a me, la schiena curva e i gomiti poggiati sulle ginocchia. - Tu invece? Aki ti ha detto qualcosa?- Aggiungo poco dopo, osservando Kira e la sua rispettiva arma continuare a riconcorrersi, concentrandomi in particolare sull'espressione terrorizzata della buki. Mi diverte quella faccia, le sue labbra incurvante in un sorriso falsamente divertito che cerca di nascondere la sua reale paura. Perché Aki sa che la sua artigiana quando si arrabbia può essere pericolosa. - Uh? No, niente in particolare. Ha farfugliato qualcosa sulla terra di Yume e sulla missione del clone della Albarn e dell'albino. E poi gli ho tirato il pallone in testa, ed è stato divertente! E poi Kira lo stava per ammazzare! E...- Gli tappo la bocca con l'indice della mano sinistra, coperto da un guanto di velluto bianco. - La terra di Yume hai detto?- Chiedo preoccupato, togliendo l'indice dalle labbra della mia buki e spostando con esso  una ciocca di capelli rosa dal mio volto pallido. - E cosa intendi con "la missione del clone della prof e il suo accompagnatore?- Aggiungo subito dopo la sua risposta, sporgendomi un po' come per mettergli fretta. - Che begli occhi!- Esclama lui in risposta, facendo uno dei suoi soliti commenti sui miei occhi (che tra l'altro non hanno niente di strano, sono semplicemente uguali a quelli di papà), e procurandosi così un bel Neko-chop sulla testa. -Ohiohiohi...- Inizia a lamentarsi lui, massaggiandosi la testa nel punto in cui l'ho beccato. - Allora?- Faccio eco io, incitandolo a parlare. - Due mesi fa alla Albarn 2 e al tizio con i capelli bianchi è stata assegnata una missione di grande importanza da zio Kid- sì, lo chiama zio, ma non lo è davvero. Fa una piccola pausa, durante la quale punta lo sguardo su una farfalla che svolazzava lì intorno. Alzo gli occhi al cielo, spazientita. - E poi?- Lo riscuoto con tono scocciato, cosa che non lo turba affatto.- E poi sono andati a Yume credo.-
------------------------------------------------------------------------------------------------------Nel frattempo
Mi sta seguendo, me lo sento. Anche se cerca di sincronizzare i suoi passi con i miei fallisce miseramente. Mi sono già fermata tre volte, e per tutte e tre le volte è riuscito a farsi beccare. Soul mi mette ansia, miseriaccia. Dai, manca poco. Non entrerà mai nella biblioteca, me lo sento. Pochi passi, dai...la mia mano si posa sul pomello d'oro. Lo giro e automaticamente la porta si apre. Una piccola spinta e sono dentro, finalmente salva. Ma che...ok, forse sto esagerando. Salva da cosa? Dalla realtà, mi verrebbe da pensare. Ma alla fin fine si tratta solo di Soul. Quel brutto bastardo e approfittatore di Soul. Mi allontano il più possible dall'ingresso, dirigendomi verso il tavolino più vicino allo scaffale dedicato ai libri sulla risonanza a catena. E' un argomento che presto dovrò affrontare con i miei alunni, e voglio trovare il modo di farglielo capire. So che è difficile ma...-E' stato difficile entrare qua dentro, lo ammetto. La biblioteca continua a non essere un posto per gente figa.- Mi pietrifico sul posto. Il suo tono beffardo e divertito mi fa irrigidire tutti i muscoli del mio corpo, impedendomi di fare un altro passo. Ma che diavolo mi succede? - Tanto per cominciare nessuno ti ha obbligato ad entrare. Secondo, scommetto che è la prima volta che metti piede in una biblioteca.- Riesco a rispondere, quanto meno, alle sue parole. Il tono freddo e indifferente che stranamente sono riuscita ad assumere lo diverte dato che si mette a ridere. Lo diverte perché sa che è tutta una farsa. - No, qualche volta ci sono stato a dir la verità.- Inizia, facendo una pausa durante la quale continua a camminare, ridacchiando.- E poi sono stato obbligato ad entrare, Maka. Tu mi hai obbligato.- Aggiunge dopo la lunga pausa, ormai è arrivato davanti a me e io non so proprio come comportarmi. Mi da le spalle, ma so che sul suo volto c'è un ghigno amaro e deluso stampato sul volto. - Dimmi che succede Maka.


Chiedo venia infinite volte per aver aggiornato solo adesso e, soprattutto, per questo nuovo capitolo poco interessante ç-ç Mi dispiace davvero, ma tra i problemi in famiglia e la scuola non ho avuto proprio il tempo di pensare a qualcosa per la storia  TwT Prometto che il prossimo capitolo sarà decisamente più grinzafichissimo (???) di questo c: Non so quando aggiornerò nuovamente, ma spero al più presto! Un abbraccio, la vostra KiraMyazaki33 <3
   
 
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