Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: ANormalGirl    26/10/2014    3 recensioni
Lei è una ragazza comune, introversa e chiusa in se stessa. Preferisce un paio di Converse ad un paio di tacchi. L'amore per lei non ha forma, non ha colore; lei l'amore non lo ha mai provato sulla sua pelle e crede che mai lo proverà ma lei non sa. Lei non sa che nella sua vita sta per arrivare un ragazzo che scioglierà il ghiaccio su quel cuore, che le farà scoprire chi è veramente e che la farà innamorare, ma per davvero.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salgo le fredde scale in ferro passandomi l'asciugamano sui capelli umidi per via della doccia appena fatta. Entro in camera e mi getto a pancia in giù sul letto accanto a lui. Dorme ancora. Ha una mano dietro alla testa e il viso rivolto verso la finestra sulla destra.
<< Forza! Apri quei fantastici occhi >> esclamo. Jamie sobbalza, voltandosi verso di me.
<< Che ore sono? >> mi chiede ancora addormentato.
<< Le 8.15 >> rispondo dandogli un bacio sulle bocca. Faccio per allontanarmi ma mi attira a sé.
<< Buon giorno >> esclama riempiendomi il viso di delicati baci.
<< Buon giorno >> sorrido appoggiandomi al suo petto. Sento il suo cuore battere forte e il respiro regolare.
<< Mi mancava questo >> mi dice fissando il soffitto. 
<< Cosa? Il sesso? >> chiedo divertita.
<< Anche. Ma soprattutto svegliarmi accanto a te >> mi risponde sospirando.
<< Poi ti amo per cui...>> sorride.
<< Me lo avrai detto come minimo una ventina di volte da ieri notte >> rido divertita.
<< E non smetterò mai nemmeno di dirti che sei bellissima. Anche con indosso la mia enorme maglia >> esclama scoppiando a ridere.
<< Come non ti piace? Mi avete sempre rotto con il fatto che non metto vestiti...beh, questo lo è >> affermo saltando in piedi sul letto e, atteggiandomi come una modella, faccio una piroetta.
Jamie, rapidamente, mi afferra per i fianchi e mi fa cadere su di lui per poi scoppiare a ridere come due cretini.
<< Il labbro come sta? >> chiedo.
<< Mmmh...forse ha bisogno di un po' di cure >> commenta sporgendosi verso di me mentre io colgo l'occasione per baciarlo. 
Era questo che intendeva Doris con il fatto di capire cosa ci rende felici. Cosa ci fa sentire vivi. Bower in una sola notte è riuscito a fare tutto questo. Lui è la mia vita. Lui è la mia felicità.
<< Okay Bower...ti devo dire una cosa, una cosa importante >> affermo facendomi seria.
<< Che mi ami e mi vuoi tenere con te per tutta la vita? Si lo so già >> mi sorride.
<< No Jamie. Sul serio >> esclamo. 
Il suo volto allegro lascia spazio ad un'espressione cupa, annuisce ed io prendo fiato.
<< Ho conosciuto tua madre >> 
Jamie sgrana gli occhi e mi osserva incredulo.
<< Come? Che significa che hai conosciuto mia madre? Mia madre Doris? >> chiede sotto shock.
<< E' la mia professoressa di economia  >> continuo cercando di afferrargli la mano ma lui la ritrae scendendo dal letto. Inizia a camminare su e giù per la stanza tenendosi con le mani la testa. I larghi pantaloncini da calcio ondeggiano ad ogni suo movimento.
<< Cosa aspettavi a dirmelo Skye?! >> urla infuriato.
<< Se te lo avessi detto ieri sera saresti impazzito! Come stai facendo ora! >>  continuo allargando le braccia.
<< Cazzo! Dovevi dirmelo subito che mia madre era da te! Dovevi dirmelo! >> tuona indicandomi minacciosamente.
<< Volevo assicurarmi che fosse realmente lei prima di dirtelo Jamie >> grido per farmi ascoltare. Ma lui è così immerso nei suoi pensieri che non mi da retta. Mi alzo anche io dal letto e mi fermo davanti a lui
<< Jamie. Ehi Jamie. Guardami >> afferro il suo volto.
<< Scusami >> mi dice con la voce spezzata. Ha gli occhi lucidi e noto le sue mani tremare.
<< Tranquillo >> continuo baciandolo. Jamie porta le sue mani sulle mie guance e mi bacia di nuovo per poi abbracciarmi.
La reazione di Bower mi ha realmente sorpreso. Pensavo andasse su tutte le furie e che mi avrebbe sbattuto fuori casa e forse sarebbe stata anche una reazione normale ma non l'ha fatto.
Un po' mi imbarazza dirlo perchè io non sono mai stata sicura in niente eppure questa volta, posso dire con certezza, che Jamie mi ama così tanto da non  permettere a niente e a nessuno di dividerci.
<< Questa mettina tu prenderai il treno delle 11.30 con me per Manchester okay? >> gli dico mentre scendiamo le scale per raggiungere la cucina.
<< Non credo di volere vedere mia madre >> sbuffa aprendo il frigorifero. Afferra il cartone del latte, due bicchieri e sul tavolo posa le fette biscottate mentre io porto il burro e la marmellata.
<< No, tu ci verrai. Le parlerai e poi mi aiuterai con la valigia. Non voglio portarmela a dietro di nuovo >> sorrido mentre spalmo il burro.
<< Con la valigia? >> chiede perplesso posando il bicchiere di latte.
<< Può sembrare strano ma...tua madre mi ha detto cose che mi hanno fatto riflettere e per questo ho deciso di continuare l'università online. Andrò a Manchester solo due o tre volte al mese per dare gli esami e per il resto delle mie giornate starò qui con te e gli altri. Ovviamente riprenderò il lavoro alla Starbucks. Sempre che Lexie mi voglia ancora >> sorrido.
<< Ti bacerei...oh se ti bacerei...ma ho la marmellata incollata ai denti e non mi sembra carino >> ride Jamie entusiasta portandosi una mano davanti alla bocca.
<< Fai schifo! >> lo seguo ridendo a mia volta. 
<< Ehi! Ti sembra il modo di trattare il tuo ragazzo? >> domanda ironico. Inclino il capo di lato osservandolo divertita.
<< Chi ti ha proclamato "mio ragazzo"? >> chiedo 
<< Io >> sorride fiero di sè. 
Due ore dopo circa, alle 10.30, io e Bower siamo alla stazione di Waterloo. 
Jamie scende dall'autobus ed io lo seguo. Mai e poi mai avrebbe lasciato la sua Harley per l'intera giornata parcheggiata fuori da una trafficata stazione. 
Mi prende per mano e mi conduce all'interno. Moltissime persone camminano frettolosamente verso il proprio binario. Sistemo la borsa di pelle nera su una spalla mentre ci fermiamo ad osservare l'enorme tabellone delle partenze. Le caselle nere, con i nomi delle città in arancione, cambiano in continuazione. 
<< Il nostro treno arriverà tra circa venti minuti >> sento dire da Jamie che ha il naso all'insù.
<< Vuoi mangiare qualcosa? >> domando premurosa. Lui annuisce sorridendomi.
Prendiamo posto ad un tavolino fuori dal bar della stazione. Anche questo, come il resto, è colmo di persone.
<< Due toast. Un acqua minerale ed una birra, grazie >> ordina al cameriere che gentilmente annuisce.
<< Sei agitato? >> gli chiedo. Il cameriere posa il beveraggio e velocemente se ne va.
<< Un po' >> replica aprendomi la bottiglia dell'acqua. 
<< Vedrai che andrà tutto bene >> cerco di tranquillizzarlo ma, anche se sorride, capisco che è parecchio in ansia. Come biasimarlo, è da anni che non vede e non sente sua madre.
Finiamo i nostri toast quando la voce metallica annuncia il treno diretto per Manchester.
<< E' il nostro >> Jamie scatta in piedi e dopo aver pagato mi riprende la mano conducendomi al binario.
Bower ha lo sguardo fisso davanti a sé. Il viso è inespressivo anche quando l'enorme treno frena rumorosamente davanti ai nostri occhi.
Saliamo e dopo aver trovato il nostro scompartimento ci sediamo. Jamie si accaparra il posto accanto al finestrino. Appoggia il piede sul rialzo in metallo posto sotto ad esso, dove fuoriesce l'aria condizionata. Io mi sistemo accanto a lui e  non appena il treno parte, lasciando la stazione, appoggio il capo sulla sua spalla.
Jamie si volta e mi da un delicato bacio sulla testa per poi posare la sua mano sul mio ginocchio. Ritorna con lo sguardo fuori dal finestrino e a me non resta altro che chiudere gli occhi, assaporando il suo profumo. Sento la sua mano spostarsi sulla mia spalla e stringermi a sé.
<< Skye..ehi. Dobbiamo scendere >> la sua voce mi avvolge soave. Apro gli occhi e vedo il suo viso, i suoi occhi fissarmi pieni d'amore.
Annuisco stiracchiandomi per poi afferrare la borsa e scendere seguita da lui.
<< Okay...ora? >> mi domanda sgranchendosi le gambe.
<< Per di qua >> gli sorrido. Camminiamo per alcuni minuti fino a quando l'enorme cancello in ferro dell'università si mette in mezzo.
<< Mi sbaglio o mi stanno guardando tutti male? >> mi chiede Jamie osservandosi attorno. Gli studenti che ci passano accanto, effettivamente, lo squadrano da testa a piedi ed io sorriso divertita.
<< Non hai l'aspetto da universitario >>
<< Che? Io posso venire in questo posto quando voglio. E' solo che non ho tempo >> mi spiega lui sorridendo beffardo. Annuisco poco convinta e lui se ne accorge.
<< Secondo me è il look total black che li lascia un po' perplessi >> continuo ridendo.
<< Che ha che non va il mio look? >> mi domanda irritato.
<< Per me nulla. Anzi i adoro questo giubbotto di pelle >> dico fermandomi. Afferro il bordo del giubbotto e avvicinandomi a lui gli rubo un bacio.
<< Skye! >> sento. Mi stacco da Jamie e volto appena il capo.
<< Martha...come va? >> chiedo quando vedo quei capelli azzurri-grigi.
<< Bene grazie. Oh, quindi questo è il tuo ragazzo >> continua lei.
<< Si, lui è Jamie >> lo presento. Il biondo allunga la sua mano serio e Martha l'afferra vigorosamente.
<< Enchantè >> sorride maliziosa. Jamie si rivolge a me con sguardo perplesso ritirando velocemente la mano.
<< Non ti facevo da ragazzi punk >> mi dice.
<< Già, nemmeno io. Beh ora dobbiamo scappare, ci vediamo più tardi. Ciao >> mi affretto a salutarla. Martha ricambia allegramente mentre io mi volto e comincio a camminare con Jamie.
<< Muoviti >> gli dico.
<< Che ti prende? >> mi domanda perplesso.
<< Ho paura di quella ragazza >> replico rabbrividendo.
<< Perchè mai? >> ride Jamie. Io lo guardo seria e poi mi avvicino a lui per non urlare.
<< Okay, non per allarmati ma...ha una strana bambolina di pezza sul suo comodino >> spiego. Bower mi osserva per poi scoppiare a ridere. Si porta una mano sulla bocca e cerca di trattenersi ma non ci riesce.
<< E qual'è il problema? Paris in camera sua ha una collezione di Barbie >> 
<< No, ascolta quella...un attimo: come fai a sapere della collezione di Barbie di Paris? >> domando. Jamie si blocca improvvisamente ed io l'osservo truce.
<< Lasciamo stare >> scuoto il capo per poi riprendere a parlare.
<< Ha uno spillo conficcato nella pancia e si chiama Debby..come la sua ex ragazza >> finisco di spiegare.
<< La sua ex ragazza? Ma se mi ha appena mangiato con gli occhi? >> esclama Jamie incredulo.
<< E' una ragazza indecisa evidentemente >> 
<< Okay...andiamocene, velocemente >> mi afferra la mano e mi trascina via guardandosi un ultima volta dietro le spalle.



*Spazio autrice*
Eccomi! Come l'amabile anatra_mango mi ha fatto dolcemente notare è ben 21 giorni che non aggiorno per cui: SCUSATEMI DAVVERO TANTO!
Come sempre vi ringrazio e spero che anche questo capitolo vi piaccia.
Baci!
P.S. Sto già iniziando a scrive una nuova FF con Alex Pettyfer :)
  
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