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Autore: Abby Down    26/10/2014    1 recensioni
Cosa saresti disposto a fare se la ragazza dei tuoi sogni fosse innamorata di qualcuno che sembra il tuo gemello?
Niall Horan ha diciannove anni, ama il cibo e la musica ma presto si ritroverà a recitare il ruolo di qualcuno che non è solo per conquistare lei.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La storia è scritta a quattro mani con la mia migliore amica, chiediamo scusa perché il primo capitolo non è in pov Niall ma di un personaggio nuovo, non temete comunque, il prossimo capitolo lo narrerà Niall e presto faranno la loro comparsa anche gli altri quattro One Direction. Buona lettura!
Capitolo 1
Two of Me
OK, allora, chiariamo una cosa, mi trovo nella terra ove non avrei mai dovuto mettere piede: sono in America! Cosa ci faccio io in America? A Los Angeles per giunta!
Non posso far capire da dove vengo, se scoprono chi sono mi impiccano, anzi no, qui sono moderni: passano direttamente alla sedia elettrica!
-Ehi fratellone, per quale motivo stai andando in giro con il cappuccio della felpa calato sulla testa?-
Mi sorella che cammina al mio fianco... Certo, lei non immagina cosa farebbero gli statunitensi se mi vedessero! Cioè, lei viene dal mio stesso paese, ovvio, ma le basterebbe muovere le anche che le perdonerebbero persino la nazionalità che si ritrova. Quando si è femmine e pure belle come lei, allora non bisogna temere attacchi razzisti.
OK, lo ammetto, anche io sono carino, ma nessuna ragazza mi risparmierebbe mai dalla sedia elettrica solo perché ho un bel viso.
-Con quel cappuccio non vedi neanche dove vai!- Mi ammonisce mia sorella... -Sì, certo, non vedo dove vado ma è meglio sbattere contro un palo che essere condannato a morte!-
-Insomma fratellino smettila con questa storia: ci sono molti che dal nostro paese si trasferiscono qui e non è mai successo nulla a nessuno di loro!-
Forse ha ragione, ma a me hanno insegnato che non ci si può fidare degli americani!
Comunque, restando in tema di pali, ecco che mentre avanzo nella più totale preoccupazione, il mio incerto incedere viene interrotto dallo sbattere contro un paio di rotondità morbide e sostenute appartenenti ad un individuo di sesso femminile, specie homo. Ecco la mia rovina, sbattere contro il seno di un'americana accompagnata dal fidanzato che sembra essere particolarmente infuriato dal fatto.
Da cosa lo capisco? A parte il fatto che mi si avvicina e mi insulta nella sua lingua, nulla. Per la mia disperazione mi toglie il cappuccio dalla testa con un gesto violento, sta per prendermi a pugni e la cosa non mi piace.
Io sono fisicamente meglio strutturato rispetto a lui, ma non sono nel mio paese e se mi difendessi poi chissà che diamine di caos tirerei in piedi.
Dov'è poi mia sorella quando avrei bisogno del suo fascino nordico per ammansire la veemenza di questo individuo abitante Los Angeles? Ovviamente lei non si è neanche accorta della scena, è metri più in là ferma su due piedi a contemplare un abito in un negozio.
Devo solo stare fermo e non parlare, se non parlo non lo capisce che non sono americano.
Forse però non sono così sfortunato: ora che non ho il cappuccio la fidanzata del ragazzo mi guarda con occhi stralunati e poi grida al compagno: -Amore fermati, quello è Niall Horan!-
Immediatamente il mio aggressore ferma il suo pugno, mia sorella è ancora ferma alla vetrina del negozio, la ragazza ha gli occhi che le brillano e io non capisco più cosa sta succedendo: Niall Horan? Chi diamine è Niall Horan?
Davvero, credo sia meglio evitare di chiedere spiegazioni e correre lontano da qui.
Senza troppi complimenti inizio a fuggire, la ragazza grida quello strano nome con cui mi ha chiamato e subito una decina di ragazzette iniziano a seguirmi.
Sono finito, sono molto finito! Certo, dove potevo andare a capitare io? In un vicolo ceco, che fortuna sfacciata!
Sto quasi per arrendermi alle grida eccitate di quelle ragazzine, quando un tizio che sembra me mi si para davanti e dice tendendomi la mano: -Vieni con me.-
OK, degli americani non ci si deve fidare, ma questo qui è inglese, lo riesco bene a capire, dunque posso seguirlo anche perché non ho molte altre scelte.
Senza che io gli risponda mi prende per il polso e mi trascina lontano da lì, attraverso una scorciatoia che solo uno che lì vive da tempo avrebbe conosciuto.
Adesso che siamo salvi lo osservo meglio: sembra il mio gemello segreto separato alla nascita!
La cosa comunque, non temete, non sfugge nemmeno a lui che esordisce così: -Accidenti amico, sei la mia fotocopia! Nella scuola che frequento sono abbastanza popolare, devi stare attento ad andare in giro.-
Aspettate, fermi tutti, forse ho capito!
-Tu sei Niall Horan?- Chiedo e lui conferma il mio sospetto: -In persona, tu invece non sei di qui, dico bene?-
Evidentemente le lezioni di inglese a scuola non hanno dato i loro frutti, lo saprò anche parlare, ma se ha capito che non sono di qui, allora il mio accento mi ha tradito.
Sono indeciso: glielo dico o no?
Prendo un grosso respiro, dopotutto mi ha salvato, ha il diritto di sapere chi sono: -Il mio nome è Vlad, Vlad Sokolovsky, sono russo.-
Adesso che Niall mi guarda bene distende i lineamenti del volto e sorride: probabilmente ora si riesce a spiegare i miei capelli biondissimi e corti e gli occhi azzurri tipici del nord, oltre che la carnagione chiara e il mio, spero simpatico, accento slavo.
Mi chiede come mai sono arrivato qui da così lontano, è una storia molto lunga in realtà, non dovrei raccontarla al primo che passa, ma lui sembra simpatico e lo sanno tutti che, noi russi, dietro l'aspetto freddo nascondiamo un cuore fragile e l'eccessiva propensione a fidarci di chiunque.
Siamo un popolo stereotipato, hanno tutti una certa idea di noi, spesso negativa, ma la verità è che a volte siamo il contrario di quello che la gente pensa.
Vogliamo parlare degli americani poi? Cioè io non ho nulla contro di loro, ma da me, a Mosca, preferiamo evitare di parlare della "terra dei sogni" visto che ci odiano a morte.
È anche molto strano il fatto che sia il russo maschio quello odiato, perché le donne del mio paese, sì proprio le russe, vengono apprezzate in ogni parte del globo, ahimè, americani inclusi.
-Allora, come mai sei venuto qui?- Mi chiede ancora Niall e allora inizio a raccontargli chi sono: -In Russia sono un cantante e ballerino molto famoso, ma per farmi conoscere in tutto il mondo ho bisogno di una rampa di lancio.... Una casa discografica americana. Studierò qui per un po' e ri confesso che ho molta paura di essere preso a pugni per via delle mie origini.-
Niall mi guarda male, spero abbia capito quello che ho detto, ormai ho parecchi dubbi sulla mia capacità di parlare inglese.
Si vede che non ha capito una Matrioska di quello che ho detto, ma è così gentile che sorride e mi risponde che ho una storia molto interessante.
No, non ha affatto capito che sono un cantante famoso, meglio così, non vorrei essere criticato o escluso anche per questo. Credo non lo dirò mai a nessuno, almeno fino a che non registrerò un album di successo internazionale.
  
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