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Autore: Melissa_Halstead    27/10/2014    0 recensioni
Se non hai più nessuno che ti riempi la vita, che ti sorridi o che ti riscaldi il cuore od anche solo le lenzuola. Se non hai più limiti e puoi fare ciò che vuoi...come lo chiami questo? Libertà o Solitudine?
Se lo stava domandando Pansy Parkinson che se ne stava adagiata, su quel letto troppo grande per lei, nella sua camera, nella sua casa, nella sua vita; che poi, tutte queste cose, erano davvero sue? C'era qualche cosa che avrebbe potuto custodire gelosamente, solo per lei?
In un'altra casa, in un' altra camera,in un altro letto, in un'altra vita c'era un ragazzo che s'apprestava a guardarsi allo specchio, con un sorriso sghembo sul volto pensò "Hey, da oggi, io, Harry Potter, sono il capo degli Auror!".
Anche Pansy s'avvicinò, ancora strofinandosi gli occhi color ghiaccio, allo specchio, con una cornice argentea finemente intersiata, si sedette si sistemò quei capelli che aveva lasciato crescere, forse troppo e pensò "Piacere, io Pansy Parkinson sono...già, cosa sono? Con cosa riempio l'involucro vuoto che è un nome? Per quanto nobile sia?"
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy, Harry/Ginny, Harry/Pansy
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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~Prologo~ Era autunno, decisamente, forse i primi di Ottobre, non ricordava, era passato un pò di tempo dalla fine della guerra, ma la gente ne portava ancora i segni, indelebili. E lei, lei ne era l'antonomasia, la società in cui aveva sempre avuto un certo rispetto ora le voltava le spalle, no! Peggio! La evitava, la denigrava e certo, lei se ne stava  lì a prendere insulti e ne rimandava mentalmente di peggiori, ma gli occhi di ghiaccio, freddi non tralasciavano nulla. 
Lei, loro erano l'errore, quello a cui la gente si aggrappa per dare la spiegazione alla morte dei loro cari, alle loro vite distrutte, il perno su cui fare pressione per scaricare la rabbia, la frustazione, la tristezza. 
C'erano gli eroi, "Il Trio dei Miracoli" che viaggiava con tappeto rosso sotto i piedi, loro, che erano degni di stare nella luce; c'erano poi loro, loro che erano quelli che viaggiavano nell'ombra, rintanati nei loro Manor, chiusi nella loro gabbia, per alcuni, ancora dorata, con un velo sopra, impossibilitati a vedere la luce, con gli occhi abituati alle tenebre, loro degni, SOLO, del buio.
Se non hai più nessuno che ti riempi la vita, che ti sorridi o che ti riscaldi il cuore od anche solo le lenzuola. Se non hai più limiti e puoi fare ciò che vuoi...come lo chiami questo? Libertà o Solitudine? 
Se lo stava domandando Pansy Parkinson che se ne stava adagiata, su quel letto troppo grande per lei, nella sua camera, nella sua casa, nella sua vita; che poi, tutte queste cose, erano davvero sue? C'era qualche cosa che avrebbe potuto custodire gelosamente, solo per lei? 
In un'altra casa, in un' altra camera,in un altro letto, in un'altra vita c'era un ragazzo che s'apprestava a guardarsi allo specchio, con un sorriso sghembo sul volto pensò "Hey, da oggi, io, Harry Potter, sono il capo degli Auror!".
Anche Pansy s'avvicinò, ancora strofinandosi gli occhi color ghiaccio, allo specchio, con una cornice argentea finemente intersiata, si sedette si sistemò quei capelli che aveva lasciato crescere, forse troppo e pensò "Piacere, io Pansy Parkinson sono...già, cosa sono? Con cosa riempio l'involucro vuoto che è un nome? Per quanto nobile sia?"
Si alzò e si vestì, il più in fretta che le fu possibile, notando l'orario decisamente poco consono per una che vorrebbe farsi assumere, perchè non c'era stato nessuno per lei, a svegliarla, a sgridarla, ad amarla. 
Si smaterializzò, per evitare quelle pungenti frecciatine e brutte parole dei maghi di passaggio. Si trovò di fronte al Ministero, il quale, pur escludendoli dalla società, anche se non formalmente, aveva evitato di toccare il loro patrimonio, quello dei Parkinson, per un motivo a lei sconosciuto. 
Sospirò e si riallacciò la maschera di altolocata Purosangue, che puoi piegare ma che non spezzerai Mai! 
Perchè se non hai più nessuno lì che ti aspetta, ci puoi solo essere tu davanti a TE! Salve ragazzi, io sono Mel. La mia storia è ancora agli inizi, ma spero vi possa piacere, a me piace parecchio la coppia Pansy/Harry e una storia su di loro avevo proprio voglia di scriverla.
   
 
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