“IDIOTA” gridò Regina in lacrime.

Non era vero.
Era un incubo.

Lei non era accovacciata a terra. Non stringeva la mano ad Emma piangendo e pregando che si risvegliasse.
Niente di tutto ciò che stava succedendo era vero.

A breve Regina si sarebbe svegliata gridando,Emma l’avrebbe abbracciata,le avrebbe baciato la fronte dicendo che era solo un incubo e poi l’avrebbe presa tra le braccia,accarezzandole la schiena facendola addormentare di nuovo.

‘Vero?’ pensò Regina.

No.

Era tutto reale.
Stava succedendo davvero.

Emma era davvero stesa lì a terra,senza vita.
E Regina era davvero accovacciata lì. A piangere disperatamente.

Era un pianto pieno di dolore e sofferenza. Mentre piangeva Regina sentiva il petto bruciare. Le faceva male la gola e le lacrime le offuscavano la vista.Stringeva talmente tanto la mano di Emma che le nocche le erano diventate bianche.

Ma non riusciva a lasciarla andare.
Le sembrava impossibile.
Le era impossibile lasciarla andare.

Non poteva vivere senza Emma.
Emma era il suo tutto.
Emma era luce.

Emma era il suo essenziale.

Aveva bisogno di lei e avrebbe combattuto per lei fino alla fine,non si sarebbe arresa.
Perché Emma non l’avrebbe fatto con lei.

Così la guardò. Il viso pallido e freddo.
Faceva ancora più male.

Le accarezzò la fronte e i capelli e poi si chinò leggermente su di lei,appoggiando leggermente e dolcemente le labbra sulle sue.

Strinse forte gli occhi,sperando che funzionasse. Sperando che fosse abbastanza.

Niente.

Regina si staccò e quando vide il corpo ancora senza vita di Emma,si ruppe completamente.

Era a pezzi.

Le faceva male tutto. Qualsiasi parte del corpo faceva male che non  mai.
Si sentiva morta.

“NO” gridò in totale disperazione mentre tutti attorno a loro si abbracciavano piangendo,sentendo il bisogno di sentire qualcuno al proprio fianco.

Quella vista era straziante.
Era terribilmente dolorosa per tutti.

Vedere Emma lì,senza vita e Regina disperata e in agonia.

La bruna si appoggiò al petto di Emma e pianse fino a che qualche secondo dopo non sentì il petto di Emma alzarsi e poi riabbassarsi.

Alzò lo sguardo. Vide un lampo di luce e così si alzò di scatto e vide Emma,rosa in viso,e gli occhi aperti. Un po’ confusa. Ma viva.

“O MIO DIO” gridò piangendo

“EMMA!” esclamò baciandola ancora e ancora e ancora. La aiutò a mettersi a sedere e poi si lanciò tra le sue braccia stringendola e piangendo contro la sua spalla

“SEI UN IDIOTA” gridò Regina tra le lacrime

“TU-TU ERI MORTA. TU-IO TI AVEVO PERSA.TU ERI MORTA EMMA!” pianse mentre Emma cercava di calmarla

“DEVI SMETTERLA DI FARE QUESTE IDIOZIE!”

Emma rise “Lo so. Scusami. Mi dispiace.Scusa” disse Emma sinceramente. Regina la strinse e poi la guardò

“Non osare fare mai più una cosa del genre. Non ti permettere. Ti giuro che ti ammazzo se muori o rischi di morire un’altra vota” Regina le accarezzò le guance e poi l’abbracciò di nuovo.

Emma rise e le baciò la tempia stringendola a sé “Te lo prometto”

Rimasero abbracciate per circa un minuto poi Regina sussurrò “Non hai idea di quanto ti ami,Emma” aveva la voce spezzata dal pianto ed Emma lo capì,così la strinse un po’ più forte.

“Il fatto che tu mi abbia salvata col bacio del vero amore mi da qualche indizio” disse e Regina rise. Lo fece anche Emma

“Ti amo anche io Regina” le prese il viso tra le mani e le accarezzò le guance,poi le stampò un bacio dolce sulle labbra.

Tra i festeggiamenti di tutti,le due tornarono a casa.

“Da oggi in poi non ti è permesso uscire di casa”

“Cosa?!Sono lo sceriffo”

“Bhe,da oggi sarai la nostra donna delle pulizie.Non puoi uscire di casa”

“Regina,stai esagerando”

“EMMA ERI MORTA!NON STO ESAGERANDO. HO PAURA. HO PAURA CHE TE NE ANDRAI DI NUOVO. TU NON SAI COSA SIGNIFICA. NON SAI QUANTO E’ STATO TERRIBILE VEDERTI LI’,TRA LE MIE BRACCIA.MORTA.SENZA VITA. NON LO SAI!” cominciò a piangere di nuovo

Emma la prese tra le braccia e la lasciò piangere ancora una volta “Lo so. Scusa. Hai ragione.Hai ragione. Scusa”  sussurrava “Ma sono qui,okay?Sono qui. E ti prometto che non vado da nessuna parte. Mai più. Starò qui con te. Sempre. Te lo prometto Regina” sentì Regina annuire contro il suo petto

“Okay. Okay” disse Emma con le lacrime agli occhi

Quella notte nessuna delle due riuscì a dormire.
Rimasero semplicemente lì,stese nel letto a fissare il soffitto o qualche angolo nascosto della stanza.

Regina con un braccio avvolto alla vita di Emma e la testa sotto il suo mento,contro il suo petto.
Emma con le braccia attorno alle spalle di Regina.

Abbracciate.

Non dormirono.
Ma non parlarono nemmeno.

Rimasero semplicemente sveglie.

Perché dormire faceva paura.
Perché avevano paura di perdersi di nuovo.
Perché avevano il bisogno di sentirsi vicine e di sapere che erano ancora insieme.
Che non era tutto finito.

Che erano vive.
Che c’erano.

E ci sarebbero state.