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Autore: Dear M    27/10/2014    0 recensioni
“Certe volte ci resti cosí male che non hai neanche la forza di incazzarti. Mi faccio delle illusioni e poi ci rimango di merda.
 Ogni volta mi ripeto ‘lo sapevi già che finiva così’ eppure ci sto male lo stesso. E poi...''
''E poi,se ti dicessi che mi piacerebbe amarti per tutta la vita finchè morte non ci separi, tu cosa mi risponderesti?''
''Andare avanti, significa lasciarsi qualcosa alle spalle... Mi dispiace. Ci vediamo in giro...''
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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1.
 
Sveglia pessima del primo ultimo giorno di scuola. Ebbene sì, finalmente, oserei dire, sono arrivata alla fine del liceo. Oggi comincia il mio quinto anno al St. Louis High School. Vivo ad Harrow in Inghilterra e mi chiamo Emma, Emma Richardson.
Vivo con la mia famiglia, ma non è proprio la mia famiglia. Sono stata adottata all’età di 3 anni. I miei genitori naturali nemmeno me li ricordo, so solo che non mi hanno mai amata.
 
Sono le 8:15 e mi sto incamminando verso scuola con il mio fratello maggiore, Ethan. Sta seguendo dei corsi universitari vicini al mio liceo. Sapete,vuole diventare medico.
 
-Pronta per l’ultimo anno?-
-Si, finalmente-
-Il liceo ti mancherà, fidati-
-Ma le persone che ci sono lì dentro, sicuramente no, fidati. Allora? Come sto?- dissi mettendomi di fronte a lui
-Stai che sei sempre più grande…-
-Non vado mica in guerra Ethan. Sto andando a scuola!-
-Ti voglio bene!- e mi abbracciò
-Anche io-
-Vai… Altrimenti farai tardi il tuo primo ultimo giorno di scuola!- e sorrise
-E noi non vogliamo questo, vero?! Ahah… Va bene. Ci vediamo a casa. Augurami in bocca al lupo!-
-In bocca al lupo!-
-Crepi! - e ridendo raggiunsi le mie due migliori amiche: Vanessa e Leah.
-Tuo fratello è stupendo. L’ho sempre detto e…- disse Vanessa
-E con quegli occhi azzurro cielo mi fa venire i brividi, lo sappiamo Vanessa!- dicemmo all’unisono.
-Lo ripeti da 5 anni-
-La stessa identica cosa.- dissi ridendo.
 
Appena la campanella suonò, entrammo in classe e seguimmo la lezione di letteratura italiana e di filosofia.
 
-Seguite il corso dello psicologo?- disse Leah raggiungendo me e Vanessa agli armadietti.
-Io non credo.. Non ne ho tanta voglia!-
-Dai Emma, dicono che il prof. Bennett sia bellissimo!-
-Fammi capire Vanessa, tu segui i corsi in base alla bellezza del professore…-
-No, ma…-
-Ma l’importante non è questo. Segui il corso con noi o no?- mi chiese Leah.
-Uff.. Quando inizia?-
-E andiamo!- esultò Leah
-Un secondo...- disse interrompendole
-Cosa?- dissero insieme
-Se la prima volta che vengo vedo che non mi piace e non mi interessa, lascio. Siamo d’accordo?-
-Ohh, non te ne pentirai!- disse Leah abbracciandomi e correndo a scrivere i nostri nomi sulla lista delle presenti al corso.
-Quest’anno già mi piace!- disse Vanessa allontanandosi e muovendo la sua chioma fluente.
 
Era presto per giudicare come sarebbe andato l’anno, l’unica cosa certa, era che avevo passato un’estate bellissima.
Ero in Italia con la mia famiglia per una vacanza e ho conosciuto un ragazzo che era andato a trovare la sua di famiglia. Non so molto di lui, so solo che è  “un po’ “ più grande di me e mi ha detto solo che si era trasferito a Londra per studiare… Ma questa è un’altra storia.
 
Adesso ho il corso d’informatica e quest’anno, purtroppo, ha deciso di seguire le lezioni anche mia sorella Brooke. Siamo molto diverse, non tanto fisicamente, quanto caratterialmente. Lei è la classica bionda. Volete una descrizione in 3 parole? Moda, Ragazzi, Popolarità. Questa è Brooke, ma non è da sola. A scuola è seguita e servita dalle sue fedeli amiche: Samantha e Brittany.
Sono molto popolari, molto desiderate e molto viziate… In poche parole non saremo mai amiche e come dicevo all’inizio, quest’anno dovrò condividere la classe con tutte e tre, da sola… Perché a Vanessa e Leah non interessava il corso.
 
Eccola che entra in classe. Labbra rosse, tacchi alti, capelli perfetti. Bleah! L’odore del suo profumo alla fragola è nauseante… Giuro. E tra 3,2,1… Ecco la sua servitù… Aaah! Ridicole!
 
La lezione stava per cominciare quando la porta si aprì di nuovo ed entrò un ragazzo. Un ragazzo che non avevo mai visto a scuola, ma sai non conoscevo tutti, magari lui mi era sfuggito.
 
-Salve! Scusi il ritardo, ma sono nuovo, non trovavo la classe!-
 
Ok, era nuovo. Non mi era sfuggito nessuno.
 
-Benissimo. Allora, io sono Mrs. Smith, insegnante d’informatica, mettiti a sedere dove trovi posto. Tu sei?-
-Sono Austin.. Cioè, Austin Martin-
-Si sieda Martin che cominciamo!-
-Grazie…-
 
Stavo prendendo appunti, quando, all’improvviso, quel ragazzo sconosciuto si sedette accanto a me.
 
-Posso?-
-Ti sei già seduto mi sembra!-
-Già… Però mi sembrava giusto chiedere..-
-Di solito prima si chiede e poi si fa se si può…- lo guardai e tornai a seguire la lezione.
 
Era un bel ragazzo tutto sommato: alto, biondo, occhi azzurri… Il principe azzurro delle favole. Ma non m’interessava, quindi cercavo di mantenere le distanze.
 
-Sono nuovo di qui…- disse ricominciando a parlare di nuovo.
-Lo so… Lo hai già detto!-
-Avrei bisogno di conoscere un po’ la scuola, i corsi che offre ecc..-
-Bene.. Mi hai scambiato per il tuo tutor?!-
-Bhe, se vuoi esserlo non mi dispiace!- disse facendomi l’occhiolino.
-A me dispiacerebbe invece… Posso seguire la lezione o hai altro da chiedere?!- dissi facendo un sorriso forzato. Odio le persone che ci provano così spudoratamente.
-No, non importa…- disse sorridendo.
 
Finalmente la campanella suonò e mentre chiudevo il libro e il quaderno, Austin riaprì la bocca.
 
-Ultima domanda giuro.-
-Dimmi…- dissi appoggiandomi allo schienale della sedia.
-La classe di biologia?-
-All’ultimo piano e …- girandomi, vidi Brooke e le sue schiave, che si stavano avvicinando – e sicuramente ti saprà dire molto meglio lei. E’ la mia sorellastra… Buona fortuna!- dissi dandogli una pacca sulla spalla e andandomene.
Volevo godermi la scena, così mi appoggiai allo stipite della porta e osservai la scena. Vediamo se era il classico scemo che cascava ai piedi di mia sorella!
 
-Ciao!- disse lei sedendosi sul mio banco.
-Ciao! Tu sei?-
-Piacere Brooke!- disse tendendo la mano
-Io sono Austin!- rispose senza stringerle la mano
Lei ci stava provando spudoratamente, ma cosa possiamo aspettarci da Brooke se non questo?
-Tu sei nuovo, avrai bisogno di qualcuno che ti aiuti!- disse lei sorridendo
-Non importa farò da solo!- disse imbarazzato
-Io sarei…- ma la interruppe
- Ti fanno venire a scuola con queste labbra rosse?!-
-Perché no! E’ sexy vero?!-
-Non lo definirei sexy, piuttosto direi che è volgare. Ci vediamo in giro… emh…-
-Brooke..- disse lei con tono infastidito.
-Già, è vero… Brooke!- Austin prese la sua roba è uscì dalla classe.
 
Io ero appoggiata allo stipite della porta, e appena Autisn si girò mi vide, io gli sorrisi e me ne andai. Aveva dato una valida prova di essere migliore di altri ragazzi.
 
Era ora di mangiare. La nostra scuola ha una mensa, il cibo non è il massimo, ma mi piace rimanere a scuola con le amiche a mangiare un boccone insieme.
 
-Allora? Come sta andando, questo giorno di scuola?- chiese Leah masticando il pane.
-Alla grande. Avete sentito che a scuola c’è un nuovo ragazzo?!- disse Vanessa tutta emozionata.
-Sì, è nel mio stesso corso d’informatica, o meglio è il mio compagno di banco al corso d’informatica!- dissi mangiando lo yogurt.
-Cosa?! E com’è? Com’è?- chiese Vanessa
-Normale. E’ un ragazzo…- Vanessa mi stava fissando aspettando altre curiosità – E’ biondo e ha gli occhi azzurri. Somiglia a Ethan!-
-O mio Dio! Non sai che fortuna che hai…-
-Dicono che la sua famiglia sia ricca!- disse Leah
-Ricca?! Da come è venuto vestito stamattina non sembrava!- dissi sconvolta.
-Abita nella villa in fondo alla nostra via!- disse Vanessa
-Questo può significare solo una cosa… Che ha i soldi!- esclamò Leah.
-Boh… Non m’importa. Ma insomma quando inizia questo corso dello psicologo?-
-Oggi pomeriggio!- disse Leah continuando a mangiare
-Subito dopo la scuola!- specificò Vanessa.
-Quindi appena finiamo di mangiare?!-
-Esattamente.- disse sorridendo Vanessa
-Quindi sbrigati, non voglio fare tardi!- e detto questo, Leah si alzò dal tavolo.
 
Appena finito il mio pranzo, mi avviai con le ragazze al terzo piano. Non ero molto di convinta di questo corso, quindi anche poco motivata.
Entrammo in quella classe e ci sedemmo su quelle sedie che formavano un cerchio. Non eravamo in molti, saremmo stati 12\13 ragazzi.
Poi, entrò il professore. Io non lo vidi subito, perché davo le spalle alla cattedra, ma quando mi girai, avrei voluto vedere ben altro.
   
 
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