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Autore: eppy    27/10/2014    4 recensioni
" What if we meet ..two years from now?" sussurrò lei quando si furono staccati
" That's almost impossible" le aveva risposto Harry, prima di baciarla ancora, e ancora, per tutto il giorno.
*********
Nella primavera del 2012, Giada, ragazza italiana coinvolta in un progetto scolastico, si ritrova catapultata a Londra dove incontra Harry. Con una velocità record, che nemmeno la luce è in grado di battere, e solo l’amore può sostenere, da perfetti estranei, i due si ritrovano a nutrirsi di sguardi, baci e carezze.
Ma il progetto ha una scadenza che arriva troppo presto, investendoli della convinzione che ritrovarsi di nuovo occhi negli occhi nel corso della vita, sia quasi impossibile.
Due anni dopo, Giada si butta tra le braccia di Liam, ignorando totalmente il fatto che il ragazzo abbia un cugino inglese di nome Harry, che a sua volta, non immagina nemmeno che Liam abbia scelto proprio lei. ..ma la fregatura sta in nel ‘quasi’impossibile.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il calendario appeso alla parete azzurrina della camera di Mary, segnava 'mercoledì 30 luglio' , e la ragazza dormiva ininterrottamente da ben diciotto giorni.
Il mondo continuava la sua frenetica corsa verso chissà cosa, e lei se ne stava lì, ferma e immobile, a lasciarsi scivolare tutto addosso, senza nemmeno rendersi conto di aver perso troppi tramonti del mese più bello dell'anno.
Il fatidico incidente che aveva stravolto la sua vita e quella di tutte le persone che le volevano bene, era avvenuto il giorno dodici, e da allora, da quando quel tir le era finito addosso, Mary non era stata più cosciente e presente a sè stessa nemmeno per mezzo minuto.
Nessuno si aspettava ciò che effettivamente era successo. Nemmeno i medici, le infermiere, e in particolare i genitori di Giada, che dopo l'intervento, avevano convinto i ragazzi a tornarsene a casa, e che pensavano che la matttina successiva, forse, avrebbero addirittura potuto vederla, da sveglia ovviamente.
Si aspettavano tutti che una volta recuperati i valori dei parametri vitali ed esaurito totalmente l'effetto dell'anestesia, la ragazza avrebbe ripreso conoscenza come accade nella maggior parte dei casi, e lentamente, cautamente, avrebbe cominciato a riprendersi.
Certo, i medici erano ben consapevoli della precarietà della situazione, ma erano stati ottimisti sin dall'inizio, perchè era l'intervento ad essere stato piuttosto pericoloso, e Mary l'aveva superato bene, quindi non ci sarebbe stato motivo di pensare che qualcosa sarebbe potuto andare storto dopo.
Non avevano nemmeno previsto di potersi sbagliare così tanto sulle previsioni, a dire la verità.
Mary era entrata in coma durante la notte, ed era rimasta in quel limbo vegetativo per tutto il tempo.

" Novità?" Giada avvertì un braccio cingerle entrambe le spalle, e scosse la testa da destra a sinistra in segno di negazione
" Ti ho portato una cioccolata calda" si sentì dire un attimo dopo, da quella stessa voce che avrebbe riconosciuto anche fra mille
" Ti ho detto che non mi andava" protestò lei debolmente, e a quel punto Harry si chinò a baciarle i capelli
" Lo so..ma Niall dice che è davvero eccezionale" disse lui, sorridendole dolcemente quando la ragazza alzò il viso 
" Non so se te ne sei accorto, ma per mio fratello, ogni cosa che prepara Frenny è eccezionale" così dicendo, Giada prese la tazza dalle mani di lui e ne bevve un sorso, sporcandosi appena le labbra di quella poltiglia che in un altro momento avrebbe mandato giù senza battere ciglio. Adorava la cioccolata.
Harry rise piano, sia per le sue parole, sia perchè con un solo sorso, lei era stata capace di sporcarsi su entrambi i lati della bocca.
" Secondo te mio fratello quando si deciderà a chiederle di uscire?" esordì, avvicinando di nuovo le labbra alla tazza
" Gli concedo al massimo un'altra settimana, altrimenti lo faccio io al suo posto" rispose lui con sicurezza
" Che cosa fai tu?" domandò Giada, per accertarsi di aver capito bene
" Vado da Frenny e le dico: senti, Niall non fa altro che parlare di te e delle tue cioccolate calde, e mentre lo fa gli brillano gli occhi, perciò..perchè non esci con lui così la smette di-" "non lo faresti davvero" l'interruppe lei, e Harry scosse la testa "no, perchè tuo fratello mi ucciderebbe" ammise subito dopo.
" Però tu sei gelosa, perchè pensavi che volessi chiedere a Frenny di uscire con me" la provocò, mentre lei finiva la cioccolata calda.
Erano entrambi seduti in sala d'attesa, come sempre da quel maledetto giorno, tanto che pareva quasi che quelle sedie avessero preso la loro forma ormai, e non sentivano nemmeno più l'odore di disinfettante e medicinali presente in quell'ambiente, talmente si erano abituati a quella condizione.
Giada passava lì giornate intere, e qualche volta era rimasta accanto al letto dell'amica persino di notte, quando la madre della ragazza era troppo stanca e divorata dal dolore, da non essere nemmeno in grado di vegliare su di lei.
Harry le faceva compagnia quasi sempre, e quella era la sua vera salvezza.
C'erano giorni in cui piombava in uno stato di tristezza e apatia da rifiutarsi persino di mangiare, e altri che, pur protestando debolemente all'inizio, finiva per farsi convincere senza troppe insistenze. Momenti di sconforto totale si alternavano a momenti di ferma speranza, e Harry era lì a sostenerla e abbracciarla forte in entrambi i casi, in tutti i casi.
Dal canto suo, Giada faceva il possibile per limitare al massimo la prima categoria di momenti, e fortunatamente, per la maggior parte del tempo, riusciva anche a ridere e scherzare insieme a lui e ai fratelli maggiori, chiacchierando con loro di cose da ragazzi e volgendo lo sguardo al domani senza la paura di ritrovarsi senza la sua migliore amica, e continuando a vivere come se non si fosse praticamente trasferita in un ospedale.
Però, anche se di rado, le capitava di avere delle crisi, e in quei momenti, Harry la prendeva tra le braccia, facendola sedere sulle proprie ginocchia come una bambina, se la stringeva forte al petto,e carezzandole lentamente i capelli e la schiena, le permetteva di piangere, sussurrandole all'orecchio ciò che lei aveva bisogno di sentire, fino a quando lei non si asciugava gli occhi, e gli chiedeva scusa per aver infranto la promessa di essere forte.
E lui a quel punto la baciava sulle labbra, con il cuore straripante di tenerezza e d'amore, e le ripeteva che essere forte non significa non cadere mai, ma trovare il coraggio di rimettersi in piedi nonostante le parti del corpo indolenzite, e in un modo e nell'altro, Giada ci riusciva, grazie a lui.
E poi c'erano Louis e Liam che passavano di là quotidianamente, sperando di ricevere una buona notizia riguardo le condizioni dell'amica, e restandone sempre delusi. Niall passava parecchio tempo al bar con Frenny, senza mai allontanarsi però per troppo tempo dalla stanza dell'amica, e Zayn invece, dopo aver saputo del coma, si avvicinava al letto di Mary il meno possibile, per illudersi che nulla fosse vero.
Andava a trovarla ogni due o tre giorni, di più non resisteva a casa, non riusciva a far finta di niente per più tempo; anzi, in realtà, nemmeno per un secondo riusciva a credere sul serio che Mary stesse bene e che da un momento all'altro gli sarebbe arrivato l'ennesimo messaggio whatsapp da parte sua come accadeva ogni giorno prima dell'incidente.. si illudeva sapendo di illudersi, e poteva giurare di non aver mai provato in vita sua qualcosa di più straziante. Perchè una parte di lui conosceva sin troppo bene l'amara verità e sentiva l'opprimente bisogno di starle accanto, e allora correva in ospedale, e quando arrivava si fiondava in camera di lei e restava lì dentro per ore. Spesso le parlava a bassa voce, le raccontava qualcosa come se lei potesse rispondergli, continuava a fingere che tutto fosse nella norma per tutto il tempo, fino a quando, in un barlume di lucidità, la realtà non lo colpiva come un cefffone in pieno volto, e allora, o scoppiava a piangere stringendole la mano inerme fino a rischiare di stritolarla, oppure urlava rabbioso, costringendo l'infermiera di turno a condurlo fuori dalla stanza.
E tornava a casa, passavano altri tre giorni così, sospesi tra la verità e l'illusione, arrivava al punto di rischiare di impazzire senza vederla, e tornava in ospedale, come in un circolo vizioso.
Per certi versi, Zayn l'aveva presa peggio di Giada, e aveva reagito quasi in modo opposto rispetto alla ragazza.
Lei si era trasferita in ospedale, e lui cercava di evitare quel luogo il più possibile,  ma la sostanziale differenza stava nel fatto che la ragazza potesse contare su di Harry, su quel suo modo di baciarla come se non ci fosse un domani e stringerla forte fino a farle male..ma di un male piacevole, quasi agognato, una stretta vigorosa che la proteggeva da tutto ciò che si consumava all'esterno, facendola sprofondare in quell'abbraccio con anima e corpo, inducendola ad aggrapparsi a lui con tutta se stessa, come se quelle braccia che fungevano da barriera contro il resto del mondo, potessero davvero portarla in un'altra dimensione, e più forte lui la stringeva, meno possibilità c'erano che lei potesse perdersi nel vuoto durante il passaggio dalla sfera reale, a quella magica, alimentata dall'amore più puro che un essere umano possa nutrire nei confronti di un suo simile. 
Invece Zayn non aveva nessuno, e si ritrovava sempre più spesso a rivedere gli innumerevoli momenti trascorsi insieme a Mary proiettati nella sua testa, con la violenza di una freccia scagliata contro il cuore. Pensava alla sua migliore amica molto più spesso del limite stabilito dal tipo di rapporto che avevano instaurato. Ma aveva il cervello talmente fuso a causa di quella situazione, da non rendersi conto nemmeno di quello.


"Non sarebbe stata una mossa intelligente dirmelo, se davvero avessi voluto chiederle di uscire" continuò lei, permettendo al proprio sguardo di accendersi, nonostante le occhiaie dovute all'ennessima notte quasi insonne. Ormai ci aveva fatto l'abitudine.
"E' inutile che cerchi di prenderla con filosofia" di tutta risposta, Harry la provocò ancora
" Per un attimo hai pensato che volessi farlo, e ti sei ingelosita" le fece notare
Giada bevve l'ultimo sorso di cioccolata calda, fregandosene del fatto che fosse piena estate, visto che ormai c'era ben poco di normale nella sua vita, nei suoi diciotto anni sprecati all'interno di quelle mura, e soprattutto di quelli della sua migliore amica, inchiodati a quel maledetto letto.
" Si, e allora?" domandò poi, guardandolo con certi occhi che urlavano 'sei mio, mio e basta!'
" E allora..volevo che lo ammettessi " confessò il ragazzo, togliendole la tazza vuota dalle mani per posarla sul tavolino a loro piedi, e sporgendosi verso di lei sempre di più
" Lo so che è stata una cosa stupida..perchè dai, pure un criceto in prognosi riservata avrebbe capito quello che intendevi dire. Non so che mi sia preso.." si strinse nelle spalle
" Hai semplicemente avuto paura che potessi lasciarti sola" sussurrò lui, lo sguardo fisso in quello della ragazza
Esattamente. Come al solito le aveva tolto le parole di bocca.
" Si, è vero, ma è stato un attimo. E' che tra tutto quello che mi è piovuto addosso quest'estate, i momenti trascorsi insieme a te, tutti, dal primo all'ultimo, sono l'unica cosa che non scambierei per niente al mondo. Sono stati giorni piuttosto insoliti, no?..La mia migliore amica sta lottando tra la vita e la morte da quello che mi pare un'eternità, e io, anzi noi, abbiamo fatto di quest'ospedale la nostra seconda casa da quel maledetto giorno... il che non fa di questa un'estate come tutte le altre! 
E sì, ho una dannata paura di perderti, perchè se tu non ci fossi stato,se tu non fossi qui con me adesso, ad ascoltare le mie paranoie, a sostenermi anche quando faccio o dico stupidaggini, io a quest'ora sarei ridotta male, veramente male." 
" Tipo come quelle ragazze che diventano un tutt'uno con il proprio letto, piangono fino a vomitare l'anima, e si rifiutano di mangiare e di lavarsi per settimane, fino a quando qualcuno non le getta di peso nella vasca?"
" Probabilmente anche peggio di così" disse lei, piegando le labbra in un dolce sorriso quando Harry la guardò come se fosse scandalizzato o schifato. 
Ma era tutta scena, e lo sapevano entrambi.
" Ci sarebbe stato Liam al mio posto, se le cose fossero andate diversamente" azzardò il ragazzo
" Forse sì, ma non sarebbe stato lo stesso. Tra le sue braccia stavo bene, sarei un'ipocrita a negarlo, ma tra le tue..mi sento in paradiso. Sei sempre stato e sarai sempre l'unico in grado di proteggermi, annientarmi ed eccitarmi con un solo abbraccio. Vedi-" continuò, prendendogli quelle stesse braccia e avvolgendosele intorno al corpo
" Mi basta questo per credere che il meglio deve ancora venire" sussurrò, mentre lui la stringeva a se ancora una volta, fortissimo.
" E' soltanto uno dei tanti motivi per il quale ho scelto te. Io mi sento tua da quando ti ho visto per la prima volta, ed è per questo che se dovessi perderti, perderei anche me stessa."
" Ti giuro che non succederà mai. Io non ti lascerò mai" le promise Harry, credendoci con tutto il cuore.
Trovava sensuale ed ipnotico non soltanto il suo corpo e i suoi occhi, ma anche le sue parole, quel modo tutto suo di scusarsi per una sciocchezza, di darsi dell'idiota da sola, quell'arrendersi a lui così teneramente, e quel suo prendersi in giro con ironia, ma soprattutto, Harry trovava sexy ed eccitante il semplice fatto che lei gli facesse capire ogni giorno quanto lo amasse spalancandogli  le porte del cuore, prima delle gambe, anche in giorni delicati come quelli, durante i quali avrebbe potuto chiudersi in se stessa, sconfitta dal dolore e dalla rabbia, e non permettere a nessuno di raggiungerla.
Ciò che a lui però sfuggiva, era che fosse tutto concatenato, perchè se Giada resisteva, reagiva, e addirittura scherzava, era dovuto soltanto al fatto che si sentisse a sua volta amata da lui in un modo talmente vero, puro e magico, da non poter permettersi di perdersi nemmeno un minuto di Harry e di ciò che lui le donava incodizionatamente, per nulla al mondo.
" Non ti lascerò mai" ripetè il ragazzo
" Anzi, facciamo che mi impegnerò ogni giorno per farti credere che questa volta sarà 'per sempre'."
Le sue labbra si posarono su quelle della ragazza, facendole soltanto solletico, per poi spostarsi all'angolo della bocca e baciarla lì, ripulendola dei baffi di cioccolata.

Lei lo lasciò fare come al solito, e si concesse il lusso di non pensare al altro ad eccezione di quelle labbra per qualche istante.
Quando Harry la baciava, a prescindere dalle situazione e dai luoghi, lei riusciva sempre a perdere le cognizioni spazio-temporali, ed estraniarsi dal quel mondo che improvvisamente le pareva così ostile, ed era questo il motivo per il quale non aveva avuto voglia di non fare l'amore con lui nemmeno una volta, dall'incidente. Anzi, al buio della sua camera lo desiderava ardentemente, ancora di più quando si svegliava nel bel mezzo della notte, e lui la baciava in ogni parte del corpo, fino a farla ricadere tra le braccia di Morfeo.
Che i genitori e i fratelli fossero in casa o meno, ormai non faceva nemmeno più tanta differenza. Certo, cercavano di salvare le apparenze facendosi trovare in letti separati la mattina al loro ritorno, o comunque stavano molto attenti a non far sentire nemmeno il volare di una mosca quando invece la mamma e il papà di Giada trascorrevano la notte in casa, ma a meno che quei due non fossero dei completi idioti, e avevano più volte dimostrato di non esserlo,  sapevano perfettamente quale fosse il tipo di rapporto tra la loro figlia e il ragazzo che da diverse settimane si era trasferito da loro.
Però ingoiavano la pillola senza troppe difficoltà, vista la situazione. Anzi, erano addirittura grati che Harry le stesse accanto, anche perchè sembrava essere davvero l'unico al mondo in grado di sopportarla anche nelle peggiori delle ipotesi.

Quando Zayn arrivò, Harry e Giada si stavano ancora baciando, ma non appena lo videro, si staccarono e lo salutarono.
La ragazza gli diede un bacio sulla guancia come si era abituata a fare, e Harry gli tirò una pacca amichevole sulla spalla, pensando che anche lui, in quanto a gelosia non scherzava affatto..lo era persino di Zayn, pur sapendo che mai e poi mai avrebbe potuto esserci qualcosa tra lui e Giada, e cosa ancora più preoccupante, lo era dei suoi fratelli e di Liam, che in quella storia non centrava più niente.
Era normale che fosse così dopotutto, perchè quando si ama follemente una persona, si ha sempre l'irrazionale timore di perderla. Funziona così, per tutti. E per quanto lui desiderasse che Giada riuscisse a vivere con la certezza di poterlo avere accanto fino alla fine dei suoi giorni, anche lui aveva una fottuta paura di perderla, perchè si amavano troppo, oltre i limiti dell'immaginario comune.
Scambiarono due parole con Zayn in sala d'attesa, Giada disse all'amico che le condizioni di Mary erano stabili esattamente come l'ora prima, il giorno prima, la settimana prima...lui sospirò rassegnato e poi aggiunse di aver incrociato Liam e Louis all'ingresso, come per prepararli all'imminente incontro con il primo dei due. 
Nonostante si vedessero in ospedale tutti i giorni, ancora non si rivolgevano direttamente la parola, ancora avvertivano il peso di ciò che era successo, il trascorrere del tempo insieme non aveva cancellato i precedenti ricordi, e anche se evitavano di darlo a vedere, ci stavano male tutti e tre. Ogni tanto Harry e Giada ne parlavano, si confidavano come si sentissero, ma in concreto non facevano nulla per cambiare la situazione.Se ci fosse stata Mary, li avebbe sbattuti testa contro testa, dando degli idioti a tutti e tre. Ma lei non c'era, o meglio, c'era e non poteva dire nulla, fare nulla, provare nulla, il che forse era addirittura peggio del non esserci affatto.
Pochi minuti dopo, Zayn era già nella stanza che Giada aveva lasciato meno di un'ora prima.
Dopo aver trascorso altri tre giorni a casa, respirare la sua stessa aria lo ricaricava d'ossigeno, e poi inspiegabilmente, lo privava di quello stesso elemento vitale, a volte dopo mezzora, altre volte dopo tre o quattro ore, ma succedeva sempre, e lui non se ne andava fino a quando qualcuno non lo costringeva a farlo. Giada, Harry,Niall, Louis e Liam lo sapevano, sapevano che sarebbe successo anche quel giorno, ma nessuno di loro si sentiva di impedire al ragazzo di andarla a trovare. Erano troppo legati per stare lontani, e lentamente, troppo lentamente, sembrava che anche il diretto interessato ci stesse arrivando.
Come ormai si era abituato a fare, la salutò a voce bassissima, come per convincersi che lei non rispondesse soltanto perchè non lo sentisse, poi la baciò sulla guancia come sempre, e subito dopo, si sedette sul bordo del letto, scansando tutti i macchinari, e prendendole una mano tra le sue, stringendola forte, come per scuoterla dal quel sonno infame nel quale era sprofondata.
L'unico rumore presente in quella stanza, proveniva dai macchinari che tenevano costantemente d'occhio il suo respiro, e Zayn non lo sopportava quel bip elettronico, non voleva sentirlo, quindi prese a parlarle come sempre per contrastarlo. Sperava di poter cullarsi presto del suo respiro naturale, come hai aveva capito di aver desiderato di fare.








BUONSALVEEEEEEEE :))
Anche questa settimana, nonostante tutto, sono riuscita ad aggiornare! :D Sto davvero facendo i salti mortali per non mancare mai all'appuntamento della domenica-lunedì...
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e poi volevo iniziare ad anticiparvi che ci stiamo avvicinando al finale. E devo ammettere che mi dispiace un sacco, perchè non sono ancora pronta a concludere questa storia, ma d'altro canto, ne sono anche un pochino sollevata, perchè davvero sto reggendo ritmi insostenibili.
Non so dirvi con certezza quanti capitoli mancano al termine della storia, ma sono pochi (3-4 credo).
Ho anche notato un calo nelle recensioni, e mi dispiace anche di questo..lo so che la scuola, l'università, il lavoro o qualunque cosa sia, ci tiene impegnati tutti, ma a me bastano dieci parole, davvero. Mi rendereste felice! :DD
A questo punto, non posso far altro che ringraziare ancora più calorosamente, chi nonostante tutto riesce a trovare un po' di tempo per me..grazie, con tutto il cuore, per me significa tanto.
Scappo, un bacioneeeeeee e a presto!! <3<3<3<3<3
  
  
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