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Autore: _MartyKaulitz_    19/10/2008    1 recensioni
Una giornata come le altre che a causa di una frattura cambia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sperai che non fossero i medici anche perché non saprei la reazione che avrei potuto avere anche perché ero terrorizzata solo al pensiero di essere operata. Ad un tratto sentii bussare alla porta. Entrò un medico e disse: -Signori dovreste uscire un attimo perché dobbiamo somministrarle la flebo…- -Neinnnnnnnnnnnnn! - Non riuscii a trattenermi e urlai un “no” in tedesco. I miei genitori mi guardarono come per dire” dai Marty che ce la fai”. Li guardai con gli occhi lucidi quasi come se avrei voluto piangere,ma quella lacrima salata non voleva uscire. Ad un tratto rimasi da sola nella camera perché il medico era uscito. Non mi spiegavo il perché fosse uscito, ma so che quando mi sporsi per vedere se stesse arrivando vidi le altre quattro ombre e riconobbi quei capelli neri lucenti. Non stava arrivando il medico. Non capivo se quello che stavo vedendo era frutto della mia pura immaginazione o se non stessi sognando ma che fosse la verità. No non poteva essere vero. Non potevano essere arrivati i Tokio Hotel per me in ospedale. Loro non sapevano chi fossi io. Ma allora come facevano a sapere che io avevo rotto una vertebra?! Avevo mandato numerose mail all’Universal ma non mi è mai arrivata una risposta. Fatto sta che avevo li i miei idoli,li davanti a me. Bill mi guadò e disse: -Hallo Marty!- Non sapevo cosa rispondere,ma poi capii che parlavano in italiano e allora mi sembrò tutto così facile. -Oddio!Neinnnnnnnnnnnnn! Non può essere voi siete i Tokio!!! Vi prego datemi un pizzicotto per farmi capire che non sto sognando.- Così Tom si avvicinò molto di più a me per darmi un pizzicotto quando Bill… -Ma sei deficiente? Non ti basta averla ridotta così?! Adesso hai pure il coraggio di avvicinarti per darle un pizzicotto?! Ma non ti vergogni?- -Oh non lo ho fatto apposta!- -Fatto sta che l’hai ridotta così- disse Gustav. -Dai non litigate anche perché a sgridarlo ci ho già pensato io.- -Ok…comunque Marty non stai sognando. Noi siamo qui per te. E’ stata un’idea di Tom venire qui perché ha visto il tuo polsino ed allora ha capito che sei una nostra fan.- -Ha fatto questo perché si è sentito in colpa per quello che ti ha fatto.- -No,dai ti perdono. In fondo a tutti capita di distrarsi in macchina a causa del cellulare.- -Grazie Marty!-disse Tom. Bill si schiarì la voce come se avesse voluto attenzione. -Marty...vuoi che ti canto qualche canzone?!- -Vorrei che mi cantasti “In Die Nacht”;è la mia preferita.- -Okay come vuoi... Su Tom prendi la chitarra.- Tom stava per afferrare la sua chitarra quando intervenni io. -No Tom,tranquillo... preferisco che Bill me la canti a cappella.- Tom scoppiò a ridere. -Tom sei sempre il solito!- lo rimproverò Bill. -Va bene Marty come preferisci.- rispose Tom ancora ridendo. Bill incominciò a cantare. Mi stavano per scendere delle lacrime,ma Bill se ne accorse e mi prese il viso tra le sue morbide mani e lo sollevò. Vide il mio viso pieno di lacrime. Non sapeva che dirmi,così mi abbracciò e fece cenno ai ragazzi di andare un attimo fuori. Bill voleva rimanere un po’ da solo con me. Mi guardò negli occhi. Vide il mio viso fragile pieno di lacrime. Si domandava il pechè di quel pianto ininterrotto. Non voleva chiedermi niente perchè aveva il terrore di toccare qualche tasto doloroso. Sospirò,prese coraggio e disse: -Marty...perchè piangi?!- -Perchè...questa canzone è la mia preferita...e...voi...siete quà...quà per me...i miei sogni si sono realizzati...e non mi importa che abbia rotta una vertebra...perchè voi siete quì.- -Marty...inanzitutto grazie per le bellissime parole. Si nota subito che ci teni veramente a noi. Grazie...sei la prima persona che mi fa sentire così...così importante e necessario per la sua vita.- -Bill non mi ringraziare. Sono io che devo ringraziare te...voi per le stuende emozioni che mi trasmettete e soprattutto grazie di esistere.- Bill mi abbracciò. Era proprio contento di aver trovato una persona come lei che lo apprezzava per come era veramente. La conosceva da poco ma già si stava affezionando a lei... lei che solamente per ricevere un semplice “ciao” da loro avrebbe fatto di tutto. Bill uscì un attimo dalla stanza e le disse che sarebbe tornato subito. In realtà non sarebbe subito tornato,infatti disse a gli altri che sarebbe andato a comprare un regalino per Martina. I ragazzi entrarono nella stanza ma Martina non c’era. Si preoccuparono e Tom la incominciò a cercare. Martina era in bagno che si stava cambiando perchè la maglietta le si era bucata,però si era dimenticata solo una cosa... Non aveva chiuso la porta del bagno a chiave. Tom spalancò la porta e tovò di fronte a se la ragazza in reggiseno; Tom vedendo Martina così svenì... Amava le ragazze prosperose e Martina lo era. Così lei si vestì di fretta mettendosi addirittura la maglietta al contrario e cercò di soccorre Tom,ma invano, così chiamò un’infermiera che riuscì subito a rianimarlo. Gustavsi continuava a domandare il perchè dell’accaduto così chiese spiegazioni alla ragazza. Martina rispose che si trovava in reggiseno e lui aprì la porta. Georg aveva capito e disse che Tom adorava le tipe formose e che lei doveva stare molto attenta. -si,si tanto cosa mi potrebbe fare?!- domandò Martina. -eh...non lo conosci.- insinuò Gustav. -non sai com’è fatto.- rispose infine Georg. -dai ragazzi...per come ne parlate di lui sembra che sia un maniaco sessuale.-disse ridendo Martina. -No, non è un maniaco sessuale ma...- Georg venne interrotto da Tom. -chi è il maniaco sessuale?!- disse Tom asciugandosi le mani sul letto. -Ma no niente.- -Scusami Tom se ti ho fatto svenire...è tutta colpa mia.- -Ma tranquilla Marty. Io ti ho rotto una vertebra, tu mi hai fatto svenire...bhè siamo pari no?!- disse Tom. -Ma sei matto?! Tu mi hai rotto una vertebra non mi hai fatto svenire!!!- -Eh ma io sono Tom Kaulitz...il chitarrista dei Tokio Hote...non sono mica una ragazzina che si chama Marty!- -Ah quindi tu...staresti dicendo che io sono inferiore!- Martina si stava incominciando ad alterare. Odiava le persone che si credevano chissà chi. Ma lui era la persona che amava,la persona per la quale avrebbe fatto di tutto. -No Marty...non lo sta dicendo.- intervenne Bill. Entrò nella stanza e salvò la situazione che stava degenerando. In mano aveva un enorme sacchetto nero.
  
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