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Autore: Irene_Ulisse96    27/10/2014    3 recensioni
Essere trattato come il più scemo del villaggio c'ero ormai abituato. Non mi sarei mai aspettato che l'unica ragazza di cui mi ero prima preso una cotta mi avrebbe chiesto di pranzare insieme nella mensa scolastica. Per me era stato come camminare tre metri sopra il cielo se non cinque o mille! Chi mi conosce sa che l'amore ed io non andiamo mai d'accordo. Difatti lo scemo del villaggio è diventato anche lo scemo di tutti i villaggi dell'intera America. Ma forse è meglio partire dall'inizio di questa “avventura”.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, James | Coppie: Alice/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Renesmee
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
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Capitolo 1

I'm so tired being here

Suppressed by all of my childish fears

And if you have to leave

I wish that you would just leave

Because your presence still lingers here

And it won't leave me alone

These wounds won't seem to heal

This pain is just too real

There's just too much that time cannot erase

Evanescence -My immortal

 

 

 

Essere trattato come il più scemo del villaggio c'ero ormai abituato. Non mi sarei mai aspettato che l'unica ragazza di cui mi ero prima preso una cotta mi avrebbe chiesto di pranzare insieme nella mensa scolastica. Per me era stato come camminare tre metri sopra il cielo se non cinque o mille! Chi mi conosce sa che l'amore ed io non andiamo mai d'accordo. Difatti lo scemo del villaggio è diventato anche lo scemo di tutti i villaggi dell'intera America. Ma forse è meglio partire dall'inizio di questa “avventura”.

Edward, Edward Cullen è il mio nome(Sa tanto di James Bond!) nato a Chicago il cinque marzo del 1996 e trasferito all' inizo del secondo anno di superiori insieme a mio fratello Emmet,24 anni, e sua moglie Rosalie 22. I nostri genitori non sono morti. Ci hanno “solo” abbandonato lasciandoci nelle mani della amorevole nonna Esme, architetto di fama internazionale, e di suo marito Carlisle,noto dottore in pensione da ormai molti anni. Siccome non volevamo pesare sui nostri amorevoli nonni, dopo il matrimonio mio fratello ha pensato bene di portarmi con se in una cittadina sperduta chiamata Forks, nello stato di Washington. Con i nonni a Chicago, Emmet decise di prendere casa al confine con il bosco che circonda la cittadina. Lui è un ragazzo solare e simpatico, sembra un bambinone! Rosalie, invece, la prima volta che mi fu presentata la vidi come la reginetta di ghiaccio dedita solo alla bellezza e alla moda. Ma non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina. Questo l'ho imparato prima con i miei genitori e poi con lei. Rosalie Hale è una ragazza di ghiaccio con le persone che non conosce però poi si rivela anche lei una pesona simpatica e divertente. Fin dall'inizo dell'adolescenza mi sono sempre vestito come un ragazzino normale, felpe e jeans, non proprio alla moda ma comunque in modo decente. Da un paio di anni cioè da quando la mia prima cotta adolescenziale mi ha preso per i fondelli per un intero anno ho iniziato a trascurarmi a tal punto che l'unico che mi sta vicino è il mio migliore amico, Jacob Black, ragazzo della riserva di La Push. Lui all'inizio frequentava la scuola della riserva ma poi, dopo avermi conosciuto, decise di iscriversi alla Forks High School.

Adesso vorrete sapere chi è la ragazza che ha spezzato il cuore di Edward Cullen. Il primo anno di permanenza qui a Forks fu tranquillo. Avevo fatto subito amicizia con molti studenti e studentesse. Non facevo parte di nessun gruppo sportivo. Ero solo un innocente e socievole ragazzo appena trasferito da una metropoli ad una cittadina di poche anime. In pratica ero la novità del luogo. Come in ogni scuola americana che si rispetti c'è, anche qui, il gruppo delle cheerleader di cui la “grande” Isabella Marie Swan era ed è tutt'ora il capitano. Ora sapete finalmente chi è la ragazza misteriosa.

 

ISABELLA MARIE SWAN

 

Figlia del capo della polizia, Charlie Swan e della parrucchiera più pettegola del continente, Reene Swan.

La mia cotta iniziò dal terzo giorno di scuola. Nella mensa scolastica i miei nuovi amici mi invitarono a sedere difronte al tavolo del gruppo delle cheerleader. Tanto per farti un po' gli occhi. Quel giorno fu la mia rovina. Dallo sguardo da pesce lesso nei confronti del capitano delle cheerleader fino all'ultima ora dove maldestramente feci cadere i libri dal mio armadietto quando per sbaglio lei incrociò i miei occhi. Le sue compagne, oche, iniziarono a ridere senza preoccuparsi del povero imbecille che pian piano stava diventando di tutte le tonalità di rosso. Isabella si era contenuta a una piccola e breve risata. Da quel giorno iniziò il mio calvario fatto di sguardi nei suoi confronti e risatine da parte delle sue amichette fino al giorno in cui nella scuola di Forks fu indetto il ballo di primavera dove noi ragazzi non avremmo dovuto, per la prima volta nella storia, invitare le ragazze al contrario loro si dovevano fare avanti. Fui invitato da due ragazze. La prima fu Jessica Stanley,ragazza carina, ma non il mio tipo. Poi fu la volta di lei. Isabella, o come vuole farsi chiamare lei Bella, era venuta al mio tavolo con la sua divisa microscopica e mi aveva chiesto sfacciatamente davanti a tutto l'istituto se volessi essere il suo accompagnatore ufficiale per la serata più in di Forks. Io balbettando diedi una risposta, ovviamente, affermativa. Non aspettavo altro che quello. Andai subito a casa del mio migliore amico, Jacob, che quel giorno era rimasto a casa per non fare il compito di fisica. Gli raccontai tutto per filo e per segno quello che mi era capitato. Gli chiesi di darmi un pizzicotto. Lui ovviamente me ne diede uno talmente forte da farmi mettere il ghiaccio sul braccio per tutto il pomeriggio!

Dopo una settimana si tenne il tanto atteso ballo. Come da programma la ragazza che aveva invitato il ragazzo sarebbe dovuta passare con la sua auto. Arrivò puntuale difronte a casa mia e dopo l'ok datomi da Rosalie, la mia stilista per quella sera, entrai in auto di Bella. Il tragitto verso la palestra scolastica fu pieno di silenzi imbarazzanti spezzati dalla parlantina di Bella sulla moda e sui vestiti. Io annuivo e basta. Non mi sentivo a mio agio con questi argomenti. Ma come ho detto prima non volevo giudicare la copertina di un libro ma il suo contenuto. Arrivammo dentro la palestra. C'era molta gente che fissava in modo famelico Bella. Altri che mi fissavano con odio. Ma molti, sopratutto la squadra delle cheerleader, continuavano ad indicarmi e a bisbigliare tra di loro. Non mi sentivo proprio a mio agio!

Il festa continuò per tutta la notte. Alla fine vennero eletti il re e la regina del ballo di primavera 2010/2011. Il re fu James Yorkie e ovviamente la regina Isabella Swan.

Dopo quella sera a scuola si respirava un clima di tensione, sopratutto da parte mia. Non riuscivo a capire il perchè. Con Bella stava andando “bene” ci parlavamo durante il cambio delle lezioni poiché andavo a prenderla in classe al suono della campanella facendo anche delle maratone per raggiungerla dall'altra parte dell'istituto. Lei era fredda e distante ma bastava un suo piccolo sorriso per farmi tranquillizzare. Jacob era sempre con me come una spalla di supporto. Commentava e mi consigliava. Però più facevo un passo avanti più lei ne faceva tre indietro. Andò avanti anche per tutta l'estate dove io le scrivevo e lei mi rispondeva dopo qualche giorno se non addirittura per settimane. Trovava una scusa per ogni sua mancata risposta. In quella vacanza era andata a Miami con la sua famiglia e quando tornò non si fece ne vedere ne sentire fino alla sera prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. Mi chiese se la potevo raggiungere durante la pausa pranzo, nella mensa, al solito tavolo perchè mi voleva parlare.

Io felice come una pasqua mi svegliai e attesi con trepidazione l'arrivo di Jake. Lo salutai e iniziai a blaterare sulla chiamata inaspettata di Bella,la mia Bella. Jacob annuiva e sorrideva felice per me anche se in tutti i giorni estivi mi disse di stare attento ad Isabella poiché una ragazza che tratta cosi un ragazzo non può essere una affidabile. Non lo ascoltai ovviamente troppo accecato dall' “amore” che provavo per lei.

Le ore mattutine passarono molto velocemente tra una ramanzina dei prof incavolati con gli alunni troppo esuberanti e inizio di spiegazioni che il primo giorno di scuola dovrebbero essere proibite. L'ora di pranzo arrivò così come la massa di studenti che si riunirono nella mensa scolastica. Strano. Di solito con i primi giorni di scuola gli alunni tendevano a stare fuori, nel cortile, per prendersi gli ultimi raggi di sole. Isabella si fece attendere per altri dieci minuti buoni. Poi abbracciata a James. Li per li non pensai a nulla di male. Bella diceva sempre che erano migliori amici. Ma poi quando si fecero sempre più vicino a me le mie certezze crollarono come un castello di carta.

 

-Cullen! - James mi salutò con un ghigno sinistro. -Come ti sono andate le vacanze? -

-Be...bene. - Dio se ripenso ancora oggi a come gli ho risposto mi verrebbe da prendermi a schiaffi.

-Non chiedi a me come mi sono andate? -

-Come..come so..no andate..e? -

-Oh...spiaggia,sole,serate indimenticabili e scopate memorabili con la mia ragazza. Ma sai la cosa che più mi ha irritato che mi irrita tutt'ora? -

-No.. -

-No? Te lo spiego io. Oggi mi sento magnanimo. Non lo trovi anche tu Bells? -

-Oh si J. Sopratutto nello sgabuzzino delle scope! - Bella si mette a ridacchiare e tocca il torace di James con fare più che intimo.

-Durante tutte e ripeto tutte le giornate la mia ragazza non ha fatto altro che ricevere chiamate e sms da parte di uno sfigato. Povera non sapeva se mettersi a ridere o a piangere e chiamare suo padre per stolker. -

-Ma...ma t..tu Bel..la avevi detto che eri.. la mia raga..ragazza! - oramai sono disperato con le lacrime che stanno per traboccare dai miei occhi.

-E tu ci hai creduto? Dio non pensavo che fossi così stupido e sfigato! Ciao bello! - si gira e se ne va al suo tavolo di cheerleader ridendo iniseme alla maggior parte delle persone che stanno assistendo alla scena,tutta la scuola.

-Ehi se provi a contattare o guardare la mia pollastrella di spacco le ossa. Intesi? -

Anche lui si allontanò per raggiungere Bella non prima di avermi dato uno spintone.

 

Ecco la vita dello sfigato Edward Cullen ed anche se è passato un anno dalla “rottura” con Isabella – la stronza – Swan tutti anche i primini sanno della mia vita sfigata.



****

Eccomi qui! Sono una nuova autrice e iscritta in questo sito! Per questa volta sarò di poche parole. Spero che comunque il primo capitolo vi abbia attratto! Il titpolo del capitolo è tratto dall'omonima canzone degli Evanescence -MY Immortal -
Buon pomeriggio e spero di ricevere almeno una recensione! Un bacio e alla prossima pubblicazione! :* 
Irene_Ulisse96

   
 
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