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Autore: NaomiMura_    27/10/2014    0 recensioni
“Nella vita incontrerai 3 tipi di persone:
quelle che ti cambieranno la vita,
quelle che ti rovineranno la vita e quelle che ….
saranno la tua vita.”
Persone speciali sono quelle che conosci una sola volta nella vita. Sono quelle che basta uno sguardo che ti creano quella chimica speciale nel cuore. Persone speciali sono quelle che, anche se il destino ti separa da lui e il cervello vorrebbe comandarti di dimenticare, il cuore non potrà cancellarle più e ne dimenticarle, semplicemente perché sono persone speciali.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Quindi cara, dove andrai a studiare?- mi chiese Zia Angela, -Oh, mia figlia andrà all'accademia di moda!- rispose mia madre senza farmi parlare, la odiavo, la odiavo tanto. La fulminai con lo sguardo, non ero una persona antipatica di solito, ma lei mi faceva andare su tutte le furie, decideva tutto su di me, gestiva la mia vita. Era una stilista, come lo era stata sua madre e la madre di sua madre. Voleva che io continuassi a tramandare questa discipilina per altre generazioni ma il fatto è che a me proprio non mi piaceva creare abiti, tutte queste cose erano stupide, la moda era una stupidaggine. -Ah non mi ricordavo questa tua voglia di creare abiti, anzi pensavo che proprio non ti piacesse.- rispose mia zia stupita, -Infatt...- cercai di dire io ma, come al solito, mia madre parlò al posto mio -Oh, no, anzi le piace un sacco disegnare abiti. Pensa che ogni giorno cerca di crearne uno nuovo!- disse mia madre con un finto entusiasmo, avevo gli occhi lucidi, stavo per piangere dal nervoso, mi ero stufata di quella situazione, non ne potevo più. A quanto pare mia zia lo notò... -Ehi, che hai Emy? Hai gli occhi lucidi o sbaglio?- mi chiese, -Non preoccuparti.-, disse mia madre, basta aveva superato il limite. Con uno scatto mi alzai dalla poltrona, -Non preoccuparti? Non preoccuparti un corno! Basta con questa storia, davanti a lei mi tratti benissimo, poi, poi quando se ne andrà incomincerai di nuovo a gridarmi contro senza motivo, solo perchè papà se ne andato e adesso non hai nessuno con qui prendertela!- senza rendermene conto le lacrime incominciarono a rigarmi il viso -E poi questa stupida storia dell'accademia di moda, non ci voglio andare, a me non piace la moda, non mi piace creare vestiti, non mi piace nulla di quello che fai! Tu, tu non mi vuoi bene!- mia zia mi stava gurdando stupita da ciò che stava uscendo dalla mia bocca, e mia madre mi guardava con uno sguardo maligno, così continuaio a parlare guardandola dritta negli occhi, -Mi picchi, mi urli contro con violenza, tu gestisci la mia vita, ho 17 anni la mia vita me la posso gestire da sola! Non devi decidere il mio futuro!- vidi nelle labbra di mia madre crearsi una sottospecie di ghigno, mi stava sfidando, si avvicinò piano piano a me, incominciavo ad avere paura, paura che mi potesse di nuovo fare male alzando le mani, -E quindi? Ora cosa vuoi fare dopo questa scenata?- mi sussurò accennando una piccola risata. La guardai per l'ultima volta negli occhi, mimai con le labbra un mi dispiace a mia zia che, povera stava assistendo a quello spettacolo orribile. Mi avviai verso la porta e me ne andai.

Stavo camminando a passo svelto da circa 20 minuti per le vie di Londra, senza una precisa meta. Ero talmente arrabbiata che non guardavo dove andavo riuscivo solo a pensare a quanto cattiva fosse mia madre e che non sarei mai più tornata in quella casa. Ero immersa nei miei pensieri, quando una luce accecante mi fece tornare alla realtà, ci misi un attimo a capire che una macchina mi stava venendo sopra. -ATTENTA!- sentì una voce urlare e farsi sempre più vicina. Un tonfo.

Aprìi gli occhi,ero viva, buttata in un marciapiede con un ragazzo riccio sdraiato affianco a me, ma lui aveva gli occhi chiusi, e una gamba con una ferita molto grande, era morto?

Chiamai in fretta l'ambulanza che in un attimo arrivò. Lui, questo ragazzo mi aveva salvato la vita, non avrei mai potuto permettere che un ragazzo morisse per colpa mia.

Decisi di telefonare Soraya, la mia migliore amica, le raccontai tutto e lei si affrettò a venire in ospedale, dove io mi trovavo da circa 10 minuti.

-Ehi, com'è lui? Carino?- mi disse lei, ecco sempre la solita! La fulminai con lo sguardo, -Ok, scusa. Era per sdrammatizzare...- mi disse con un mezzo sorriso. Risposi con un sorriso malizioso, -...Comunque si, è bellissimo!- accennammo una risata, ma non c'era nulla da ridere. Quel ragazzo era chiuso lì da una mezz'oretta. E io cercavo di raccontare meglio ciò che era accaduto alla mia amica.

Vidi arrivare due ragazzi, con la faccia preoccupata, quasi terrorizzata. Un ragazzo biondo con gli occhi blu oceano si avvicinò alla mia amica e le disse - Sei tu la ragazza?- lei con faccia confusa le disse -La ragazza?- io cercando di capire dissi -State percaso cercando un ragazzo riccio che ha avuto un incidente oggi?- il ragazzo mi guardò, -Si...- aveva gli occhi lucidi, stava per piangere. Doveva essere un suo amico o un suo familiare.

-TU!- l'altro ragazzo si avviò a passo svelto verso di me, stava piangendo -é COLPA TUA SE IL MIO MIGLIORE AMICO é IN QUESTE CONDIZIONI! TI HA SALVATO LA VITA! E SE RESTERò SENZA DI LUI SARà SOLO PER COLPA TUA!- mi urlava contro, ero appena uscita da una litigata, non avevo voglia di urlare di nuovo, quindi dissi con voce calma, fosse troppo, -Si, mi ha salvato la vita, e di questo le sono davvero grata, stai tranquillo. I dottori mi hanno detto che non è nulla di grave. E poi non è colpa mia non ho chiesto io di salvarmi, ma è stato davvero un eroe, le sono debitrice a vita.- lui non fece in tempo a rispondermi che il dottore si affacciò. -Chi vuole entrare?- Tutti alzarono la mano. -Solo due.- aggiunse il dottore. Guardai Soraya che mi annuì, mi decisi ad entrare, seguita da quel ragazzo che prima mi aveva gridato contro.

Il ragazzo era sdraiato nel lettino giocando spensierato col suo cellulare. Per fortuna nulla di grave, tirai un sospiro di sollievo. L'amico si avvicinò a lui il quale le rivolse un sorriso tenerissimo -Oh Harry, per un attimo ho temuto di perderti, per sempre!- disse sottolineando l'ultima parola. Il ragazzo che a quanto pare si chiamava Harry accennò una piccola risata, -Tranquillo Louis, nulla di grave, solo una gamba rotta e qualche taglio qua e la..- A quel punto sorrisi, -SOLO!- dissi accennandole un sorriso, lui fece lo stesso, facendo spuntare due fossette davvero dolci, aveva un sorriso supendo. -Grazie, hai rischiato la vita per me, se non fosse per te ora ci sarei io al tuo posto, ma non SOLO, come dici tu, con una gamba rotta, sarei in coma, oppure morta. Davvero grazie. Come posso ricompensarti?- lui si alzò prendendo le stampelle e adando verso l'uscita, -Iniziamo col portarmi fuori di qua!- Louis sorrise -...poi vedremo.- finì di parlare a aprì la porta andando ad abbracciare il ragazzo biondo che nel frattempo stava socializzando con Soraya. Feci per andare dalla mia amica quando sentìi una mano prendermi per il braccio, era Louis. -Scusa per prima, ero in preda al panico, tengo davvero tanto ad Harry e non avrei potuto sopportare di perderlo, ancora scusa.- mi rivolse uno sguardo come per dire 'Ti orego perdonami', era sincero, -Comunque piacere, Louis, Louis Tomlinson.- le rivolsi un sorriso, -Piacere Emy, Emy Wilson.- mi sorrise. Dopo di che andai verso Soraya, -Che carino Niall!- mi disse con occhi sognanti. -Chi?!- le risposi, -Lui.- lo indicò, era il ragazzo biondo di prima, -AAH, qua qualcuno si è preo una cottarella!- risi mentre Soraya mi stava guardando male, -AHAHAH, NO. Nessuno si è presa una cotta per nessuno, stupida.- mi disse -Ehii, guarda ti sta guardando.- le sussurrai, -Niall? Dove? Quando?- si girò da Niall diventando rossa come un peperone. -AHAHAH, nessuno ha una cotta per nessuno.- dissi imitando la mia amica, lei rise sussurrandomi un 'scema'.

Harry rivolse un sorriso -Che ne dite di venire a casa nostra?- chiese lui, -Nostra?! Vivete insieme? Tutti e tre?- dissi sorpresa, lui annuì, -Tutti e cinque- aggiunse sottolineando CINQUE. -Allora venite- chiese Niall. Li guardai con aria indecisa, Harry si avvicinò -Mi devi un favore- mi sussurrò all'orecchio, lo guardai accennando un sorriso -Certo che la fai leggera, dissi, ti devo la vita, non un favore!- dissi io, -Ok, allora andiamo.- mi disse con un sorriso da ebete stampato in faccia, mi piaceva quel ragazzo, avevamo un certo feeling...

Ehi, ciao sono Naomi, questa storia sarà molto interessante. Se vi piace agiungetela tra i preferiti. Non vi deluderò! Nel prossimo capitolo Emy conoscerà il resto del gruppo, dai su fatevi sentire con le recensioni. Io credo che sia abbastanza soddisfacente per essere stato pensato durante la lezione di scuola ahah. Ci sentiamo al prossimo capitolo, Bye bye. xxx
 

   
 
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