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Autore: erik3090    28/10/2014    3 recensioni
Questa opera è basata sull'universo di Star Wars ma con una differenza.
Vi faccio una domanda: E se la galassia lontana lontana non fosse poi così lontana nello spazio, ma piuttosto distante nel tempo?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Non ci capivo più nulla. Ero convinto che lavorassero assieme, ora invece sono uno contro l'altro.

- Muoviti di lì, mi dai fastidio! - mi intimò Sania.

Mi svegliai dai miei ragionamenti, lo facevo spesso. Pensavo a un milione di cose contemporaneamente per parecchio tempo e non arrivavo mai a nulla.

- E perché dovrei? Da qui si vede uno splendido primo piano del tuo sedere! - diedi un tono ironico alla frase ma aveva davvero un bel sedere.

Lei girò leggermente la testa, in quel momento percepii la rabbia che mi stava trasmettendo.

"Cazzo, questa mi fa fuori sul serio!" ero spaventato.

- Okay, come vuoi, mi dileguo... - le risposi strisciando indietro di qualche metro.

Kapa fece un gesto con la mano, una forza spinse Sania alla mia stessa distanza solo che lei era ancora in piedi.

- Stupidi apprendisti, pensate di essere i più forti solo perché avete imparato qualche mossa. - convenne Kapa.

- E i maestri pensano di essere i più forti solo perché hanno un po' più di esperienza, poi perdono il senno e uccidono quattordici bambini, ventiquattro passeggeri e altri cinquantasette membri dell'equipaggio, vero Maestro Kapa? - chiese Sania, la sua espressione era calma, ma non lo era affatto.

- Quelli non erano "bambini", erano razze inferiori che non meritavano il nostro sapere! - ruggì Kapa.

Mentre pronunciava quelle parole sentii il cuore battere velocemente, sentivo la rabbia che saliva.

- Come puoi dire una tale crudeltà? Tu non eri così Maestro, eri generoso, compassionevole, che cosa ti è successo? - continuò lei, adesso invece era triste.

Impugnai la spada e la accesi, la lama nera fischiò, ormai sapevo come funzionava, e mi alzai.

- Che cosa stai facendo? Non è un avversario per un apprendista improvvisato! - urlò Sania.

- Me ne frego! Anche se fosse Dio lo prenderei a calci in culo lo stesso. - ero determinato come mai prima di allora.

Scattai in avanti senza sentire ragioni, lasciai che l'istinto prendesse il sopravvento, un fendente da destra parato, un'acrobazia di lato, un altro fendente dal basso, parato anche quello. Continuai l'attacco, altro fendente da sinistra a vuoto con contrattacco di Kapa che parai agevolmente, roteai all'indietro in guardia bassa lasciando il leone attaccare, parai i primi tre fendenti e schivai gli altri due con un'altra acrobazia, e finalmente l'occasione per colpirlo con un pugno in faccia.

Kaba indietreggiò era sorpreso e confuso - Non ti stai battendo in modo onorevole, umano! Se vuoi combattere fallo lealme... -

Non gli lasciai finire la frase, lo attaccai ancora, un fendente, poi un'altro, tre, quattro non gli lasciavo tregua finché uno stallo a lame incrociate.

- Adesso che cosa credi di fare sporco umano? - chiese Kapa con la sua solita spavalderia.

- Hai ammazzato a sangue freddo quattordici bambini, ora io ammazzo te! - quando dissi quelle cose Kapa sembrò perdere la sua spavalderia.

Cambiai modo di impugnare la spada e spinsi in basso per poi andare in alto.

L'arto si staccò portandosi via un pezzo di spalla sinistra del leone che cadde a terra in ginocchio e agonizzante.

- Il resto lo lascio a te, dopotutto è il tuo maestro! - non la guardai nemmeno.

- No, non lo è, non lo è mai stato! - si avvicinò a passi lenti ma decisi.

Kapa cominciò a ridere - Da quando sapevi? -

- Da un po' di tempo ormai, dal tuo modo di agire. Mi hanno mandata sotto copertura per investigare su quel attentato al convoglio. Speravo di sbagliarmi, lo speravo proprio. Ma perché? - ribadì lei.

- Te l'ho detto, erano una razza inferiore, non potevo permettere che le forze dei cavalieri aumentasse... presto lui arriverà e spazzerà via ogni essere che si opporrà a lui. - continuò a ridere.

- Chi arriverà? Rispondi! - urlò Sania.

- L'essere supremo, colui che domina l'aura, colui che purificherà questo universo! - Kapa alzò la testa come se avesse quella figura davanti agli occhi.

Sania sembrava rabbrividire al sentire quelle parole.

"Come nei videogiochi, forse è il boss finale!" pensai svogliato "Dopotutto c'è sempre un boss finale nelle storie" 

- Quando lui arriverà nemmeno la vostra forza potrà aiutare! - continuò Kapa come se stesse delirando per il dolore. Aveva il fiato corto e sembrava soffrire in maniera indicibile.

Sania alzò la spada gialla - Che tu possa trovare la pace Maestro Kapa! - il taglio fu netto e preciso, la testa felina cadde sulle ginocchia del corpo ormai senza vita.

Sania rimase senza parlare per qualche minuto - Dovrai venire con me, lo sai vero? - disse infine.

- Sì, lo so! - la risposta arrivò netta.

  
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