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Autore: PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST    19/10/2008    3 recensioni
Introduzione modificata. E' vietato usare il tag b, se non in casi particolari.
Rinoa81, assistente amministratrice.

-Peter, prometti che glielo dirai?-
-Cosa?-
-Che non deve sprecare neanche un secondo con la persona che ama. Che non deve sprecare la sua vita, perchè le belle cose poi non tornano. Promettimelo.-
-Lo prometto Claire.-
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER
[Sylar/Claire]
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Claire Bennet, Peter Petrelli, Sylar
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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NOTE: allora nel chappy precedente avevo scritto che c'erano spoiler fino alla puntata 3X04... piccolo cambio di programma.... molto sicuramente ci saranno spoiler per tutta la serie, perchè le idee mi vengono mano a mano che vedo le puntate...
Buona lettura, ci vediamo a fine pagina

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Claire camminava cercando di raggiungere la sua macchina parcheggiata appena fuori scuola. Teneva il libro di biologia in mano e cercava di scollarsi inutilmente un suo compagno di classe che sembrava avere trovato in lei il suo scopo di vita.
-No Carl, non posso uscire oggi.- disse allungando il passo e scansando il ragazzo.
-Sono Charlie comunque. Se ti serve una mano per studiare io...-
-Non mi serve una mano per studiare. Grazie comunque, facciamo un'altra volta.-
Claire sbuffò. Perchè quel tizio doveva essere così insistente? E poi bhè, una mano per studiare le serviva, certo, ma casa sua era un covo di segreti. Quando suo padre era a casa, ovvero una volta a settimana, portava fascicoli sempre nuovi. E poi c'era un clima algido, perchè erano tre settimane che non si parlavano.
-Quando?- chiese speranzoso Charlie.
Claire alzò le spalle. Aveva voglia di tramortirlo tirandogli il libro tra capo e collo, ma la persona vicino la sua macchina le fece dimenticare il suo piccolo problema.
-Claire non è la tua macchina quella?- disse Charlie guardando l'uomo in giacca e cravatta appoggiato alla macchina rossa.
Claire annuì trattenendo il respiro.
-Potevi dirmelo che avevi il ragazzo, non insistevo così tanto...-
-Non è il...- Claire non finì la frase che si avvicinò alla macchina piazzandosi davanti il collega di suo padre.
-Cosa ci fai qua?-
-Mi manda tuo padre.- disse alzandosi dal cofano della macchina.
-Si certo. Che cosa vuoi ancora da me?-
-Non fare la ragazzina. Lascia la macchina qui e vieni con me.-
-Io sono una ragazzina!- Claire sbattè un piede per terra e incrociò le braccia al petto.
Lui la prese per un braccio, cercando di trascianrla fuori il parcheggio.
-Lasciami. Dov'è mio padre! Lasciami cazzo!- Claire ricacciò le lacrime di rabbia che le stavano inondando gli occhi.
-Cos'altro vuoi da me? Vattene ti prego.- alla fine non riuscì a trattenersi e scoppiò a piangere, fregandosene di tutti gli studenti presenti che stavano guardando la scena, indecisi se intervenire o no.
-Tuo padre è letteralmente sparito nel nulla.-
Claire balbettò qualcosa di incrompensibile e rimase a bocca aperta per poi inginocchiarsi sull'asfalto.
Provò di nuovo a parlare ma uscì un suono strozzato. Si ascuigò le lacrime rimettendosi in piedi e poi, alzandosi sulle punte, tirò un ceffone al nuovo agente della compagnia.
Poi chiuse gli occhi aspettando la reazione, che non arrivò.
Aprì un occhio solo, vedendo Sylar impassibile di fronte a lei.
-Ti odio.- sibilò la biondina.
Sylar alzò le spalle e la prese per un polso. -Capisco. Vieni andiamo adesso.-
Claire lo guardò. Si aspettava una risposta lapidaria, una battuta ironica, isomma una qualunque reazione. Si fece trascinare fino alla macchina nera che fino al giorno prima aveva visto guidare a suo padre.
-Come è successo?- riuscì infine a chiedere in un singhiozzo.
-Ti giuro che non lo so.-
Claire diede un calcio allo sportello della macchina, ammaccandolo. -Si che lo sai. E lo sai perchè ti odio? perchè non hai fatto niente per aiutarlo!- strillò Claire sull'orlo di una crisi isterica. Stavolta però venne colpita in pieno da uno schiaffo.
-Lo sai che ti dico?- continuò, cercando di tenere le lacrime. -Menami quanto vuoi, io non sento più dolore! E il dolore era l'unica cosa che mi facesse sentire normale!- Scoppiò per la seconda volta in lacrime e cominciò a prendere a pugni Sylar, sfogando così la rabbia e l'odio.
Dopo una decina di minuti le cominciarono a mancare le forze e le lacrime e appoggiò la testa sul torace dell'uomo, finendo di singhiozzare.
-Portami a casa.- sussurrò pianissimo.


Claire era seduta al posto del passeggiero con gambe rannicchiate al petto e la faccia nascosta tra le ginocchia. Sylar guidava guardando fisso la strada; erano in macchina da 10 minuti, in religioso silenzio finche Claire non cominciò a parlare. -Mi faccio schifo.-
Sylar alzò un sopracciglio. Dalla paura per lui, era passata alla rabbia, poi allo sconforto e infine all'autocommiserazione. Per non parlare dei pugni che gli aveva dato, poteva segnarsi nella squadra di pugilato invece che continuare a fare la cheerleader. Più che altro, Sylar si stupiva dell'autocontrollo che aveva ultimamente. Agli esordi della sua macraba e orribile carriera non avrebbe esitato a uccidere.
-L'ultima volta che ho parlato con mio padre, gli ho detto che non mi doveva più considerare mia figlia.- Claire alzò la testa e continuò il suo soliloquio. -E' sempre così, qualche mese fa gli hanno sparato e l'ho creduto morto. E le ultime parole che gli avevo detto lo sai quali sono state? Ti odio... Mi faccio davvero pena.-
La macchina si fermò, davanti al vialetto della residenza dei Bennet. -Mi dispiace.-
Claire lo guardò, cercando di capire se fosse una frasetta di circostanza o no. Ma perchè una persona così, che se ne frega altamante del mondo, avrebbe dovuto dire una cosa che non pensava solo per sembrare educato?
La biondina non si riuscì a dare una risposta. -Sul serio?-
Si stupì della domanda che le uscì spontanea; in sua presenza riusciva a essere sincera, e la cosa che la preoccupava un po' era che le domanda che poneva erano quasi sempre assurde.
-Si. E mi dispiace anche per quello che ti ho fatto passare.-
-Facile dire mi dispiace dopo che hai avuto quello che volevi.- mugugnò Claire. Certo, la cosa l'aveva veramente lasciata di stucco: un killer che si scusa con la vittima, non è una cosa che succede tutti i giorni.
Sylar guardò di nuovo la strada, rimanendo in silenzio per pochi minuti, che sembravano ore.
-Cosa dico a mia madre?-
Sylar la guardò negli occhi, facendosi più serio di quanto già non era. -Vuoi che ti accompagno?-
Claire abbassò lo sguardo, pensandoci un po'. Quell' uomo la stava stupendo ogni volta che parlava, ogni volta che agiva. E non se lo riusciva a spiegare. -Si.-
Scesero insieme dalla macchina, avviandosi verso la porta di casa. Claire suonò il campanello, tirando un lungo sospiro.
-Mamma.-
-Claire?- Sandra Bennet aveva aperto la porta con in braccio il suo fedelissimo cane, che scodinzolò riconoscendo l'uomo sulla porta.* -Lei è Gabriel Gray vero?- più che una domanda era un affermazione. Sapeva tutto, stavolta Noah era stato più che sincero.
-Si, sono io.-
Claire lo guardò di nuovo. Gabriel... un nome così dolce, il nome di un angelo, che stonava con l'uomo che lo portava.
-Mamma devo parlarti.-
Sandra li lasciò entrare, mettendosi seduta sulla poltrona.
Claire si mise seduta sul divano. -Papà...è.. - Claire sospirò. Non ci riusciva, non di nuovo almeno.
-Signora Bennet, suo marito è scomparso nel nulla.- intervenne Sylar. -Faremo del nostro meglio per ritrovarlo.-
Sandra si alzò, prese in braccio Mr. Babbani e andò in camera sua in uno stato quasi catatonico.
-Grazie.- disse Claire, non appena la madre fu uscita dalla stanza.
Sylar alzò le spalle e uscì da casa, lasciandola per la seconda volta sola in preda a un pianto silenzioso.


24 ore prima.

-Aspetta rispiegami, Peter è intrappolato nel corpo di questo Jesse. Ma che cosa dobbiamo fare?-
-Intanto riportiamoli tutti indietro al livello 5 e evitiamo che rapinino la banca.- rispose HRG intento a parcheggiare non lontano dal luogo in cui si trovavano quelle persone.
Sylar era riluttante all'idea di aiutare Peter Petrelli, ma Angela sembrava così disperata da fare pena.
Quando i due uomini entrarono nella banca puntando le pistole, un uomo tra gli ostaggi si alzò in piedi correndo verso di loro.
Un attimo dopo Sylar si girò non vedendo più ne HRG ne l'uomo che correva. Evitando una pallotola di uno dei rapinatori, corse alla macchina, allontanandosi il più possibile.
Ovviamente poteva fare fuori tutti in un attimo, ma doveva lasciare Jesse vivo. Il problema è che non sapeva chi fosse questo tizio, e in più, Bennet era sparito nel nulla.

...Nel vicolo due isolati dopo la banca...
Bennet si trovò improvvisamente in piedi, in vicolo, con davanti un uomo bardato con sciarpa e cappello, di cui si intravedevano solo gli occhi castani chiari.
-Dove mi hai portato?-
-A circa 20 metri da dove eri.-
HRG scosse la testa. No la voce non gli diceva proprio niente, eppure non era molta la gente capace di fare quello ce lui aveva appena fatto.-Chi sei?-
-Noah ascoltami bene, devo mostrarti una cosa.-
-Ho chiesto chi sei.- disse stringendo la pistola che aveva ancora in mano.
Il tizio gli posò una mano sulla spalla e nel vicolo non rimase nient'altro che un cassonetto verde.




Oggi

Claire guardò la porta che si era richiusa. Improvvisamente si alzò di scatto correndo fuori di casa, dietro a Gabriel Gray che stava per risalire sulla macchina nera ammaccata da un lato.
Sylar si girò, guardando quella ragazzina che lo aveva raggiunto velocissima. Claire sbarrò gli occhi. Confusa com'era non seppe spiegarsi il perchè di quel gesto. E sopratutto come lo spiegava a lui?
-Ho dimenticato una cosa a scuola...-
-Non vado da quella parte.-
-Allora vado a piedi.-
-Dai sali.-


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* episodio 1x14: quando Sylar va dai Bennet trova solo mr babbani e lo tiene in braccio. Tanto pre la cronoca è questa la puntata da quando ho cominciato a shippare Sylar/Claire, non mi chiedete perchèXD

ciao! ecco il nuovo capitolo!
Allora per certi versi Sylar potrebbe sembrare OOC, sopratutto quando le chiede scusa, ma vedendo la terza stagione, e in particolare mi riferisco alla puntata 3x05 "Angels and monsters", si vedono alcune scene in cui Sylar non sembra proprio Sylar (non so se mi spiego). Vabbè insomma fa delle cose da persona normale, e a me son venuti gli occhi a cuoricino ma vabbè dettagli.
Vorrei ringraziare mojojojo: wow, non pensavo che una paire sfegatata mi pregasse di continuare questa fic XD grazie mille davvero!!! A proposito, ma le tue storie? *____*
un bacio al prossimo chappy.
  
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