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Autore: dibeh    29/10/2014    1 recensioni
panem. distretto 12. settantaquattresimi hunger games. giorno della mietitura. per le ragazze primrose everdeen. katniss si offre volontaria. per i ragazzi.....
spero di avervi incuriosito. se volete scoprire chi sarà l'altro tributo del distretto 12 non vi resta che leggere.
Genere: Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sessanta secondi. È il tempo che siamo obbligati a trascorrere sui cerchi prima che il suono di un gong ci dia il via.
Se esci dal cerchio prima che sia passato il minuto le mine terrestri ti fanno volar via le gambe. Sessanta secondi per osservare l’anello formato dai tributi che si trovano tutti alla stessa distanza dalla cornucopia, un gigantesco corno dorato che ha la forma di un cono con la coda ricurva. Dalla sua bocca scaturirà tutto ciò che ci farà sopravvivere qui nell’arena. Cibo,contenitori d’acqua,farmaci,armi,indumenti,accendini.
Intorno alla cornucopia sono sparpagliati altri oggetti il cui valore diminuisce quanto maggiore è la distanza dal corno.
Ci troviamo su un tratto di terreno piatto e scoperto. Una pianura di terra battuta.
Alle spalle dei tributi non vedo nulla il che può indicare un ripido pendio o addirittura un dirupo.
Alla mia destra c’è un lago. Alla mia sinistra e dietro di me un rado bosco di pini.. è li che haymitch vorrebbe che andassi. Subito.
Qualcosa attira il mio sguardo. Là,sopra un mucchio di rotoli di coperte,c’è una faretra argentea piena di frecce,e c’è anche un arco,già incordato,che aspetta solo di essere teso.
Quello è mio penso è destinato a me
Sono veloce. So di poterlo prendere,so di poterci arrivare per prima ma poi:quanto velocemente riuscirò a tirarmi fuori di lì?
Potrei comunque farcela. Haymitch non mi ha mai visto correre. Se mi avesse visto magari mi avrebbe detto di provarci.
Manca poco allo scadere del minuto. Mi ritrovo già in assetto di corsa,i piedi rivolti non verso le foreste circostanti ma verso il mucchio,verso l’arco.
Poi,all’improvviso,noto gale,è a circa cinque tributi da me,sulla destra,una discreta distanza,eppure capisco che mi sta guardando scuotendo la testa,quasi fulminandomi con gli occhi.
Ma ho il sole negli occhi e mentre ci sto riflettendo suona il gong.
E l’ho persa! Ho perso la mia occasione! Perché non ero pronta e quei due secondi di esitazione mi hanno fatto rinunciare all’attacco.
Balzo in avanti,in un momento di confusione,raccatto un telo di plastica e una pagnotta di pane. Copro di corsa una ventina di metri e prendo uno zaino arancione che potrebbe contenere qualsiasi cosa,ma non posso sopportare di andarmene a mani vuote.
Una ragazza del distretto due viene verso di me con dei coltelli in mano,pronta a colpirmi.
Tutta la paura si concentra su questa ragazza  che potrebbe uccidermi tra qualche secondo.
Mi getto lo zaino in spalla e corro a tutta velocità in direzione dei boschi. La ragazza lancio un coltello che si infilza nello zaino.
Mi dirigo verso i boschi sentendo un grido della ragazza. Probabilmente è stata colpita,quindi non mi inseguirà.
Un largo sorriso mi attraversa la faccia. Grazie per il coltello,penso.
Mi giro e vedo i tributi uccidersi a vicenda,parecchi già morti per terra e altri che come me si dirigono nel bosco.
Corro fino a che non mi sono allontanata abbastanza e mantengo un’andatura costante.
Continuo ad andare avanti per mettere quanta più distanza possibile tra me e i tributi. Mi infilo il telo di plastica in tasca e metto il coltello nella cintura. Il pane l’ho perso.
Come mi ha consigliato haymitch cerco dell’acqua ma non ho fortuna.
A un certo punto sento un rumore ed estraggo il coltello pensando di dovermi difendere ma è solo un coniglio spaventato.
Il terreno si inclina,questo non mi piace,le valli mi fanno sentire in trappola. Ma non ho altra scelta e vado avanti. Resisto a lungo grazie alle abbuffate dei giorni scorsi e tornare nei boschi mi rinvigorisce.
Sono felice di essere sola anche se sono sicura delle mille telecamere che mi osservano. Ma preferirei essere con gale,o almeno sapere se è sano e salvo. Non sono riuscita a vedere quello che ha fatto durante il bagno di sangue.
È pomeriggio inoltrato quando sento i cannoni che sparano. I combattimenti presso la cornucopia devono essere cessati e un terrore folle mi attanaglia lo stomaco per due motivi:la mia vita. la vita di gale.
Ansimante,mi concedo una sosta e conto i colpi. Undici morti in tutto,ne restano in gioco tredici,compresa me.
Mi lascio cadere accanto al mio zaino,esausta. Esamino il mio zaino notando che ho robusto,buono,ma che questo colore arancione è troppo visibile. Domani lo mimetizzerò.
Tiro fuori le provviste:un sacco a pelo nero che trattiene il calore corporeo;un pacchetto di gallette;un pacchetto con strisce di carne di manzo essiccate;un flacone di tintura di iodio;una scatola di fiammiferi di legno;un piccolo rotolo di filo metallico;un paio di occhiali da sole;una bottiglia di plastica da due litri cola tappo perfetta per portare l’acqua,ma vuota purtroppo.
Mentre riempio lo zaino mi attanaglia la preoccupazione che il lago sia l’unica fonte di acqua nell’arena. È a un giorno di cammino da dove mi trovo e di sicuro ci sarà qualche tributo prescelto a guardia.
Poi però ripenso al coniglio che ho visto prima. Anche lui deve bere,devo solo scoprire dove.
Scendo ancora,in una vallata che sembra non finire mai. Inoltre ho fame ma non oso toccare le mie provviste.
Col coltello stacco un po’ di corteccia e mi riempio lo stomaco di pino. Anche se è difficile riabituarsi dopo tutto il buon cibo mangiato mi adeguo in fretta. Nella vita ne ho mangiato di pino.
Mentre penso che devo trovare un posto dove accamparmi sento un fruscio alle mie spalle,tra gli alberi. Mi giro ma non vedo niente. Per sicurezza estraggo il coltello ma probabilmente è solo stanchezza oppure qualche animale.
Prima di sistemarmi preparo delle trappole. So che è rischioso ma il cibo finirà presto.
Mi arrampico su un salice sui rami più robusti fino a trovare una biforcazione che mi servirà da letto.
Mi infilo dentro il sacco a pelo insieme alla zaino e per precauzione mi aggancio al ramo con la cintura.
La notte è appena scesa quando vedo l’inno che precede le morti col sigillo di capitol city proiettato in cielo.
L’inno finisce e il cielo si fa buio per un instante,mentre io trattengo il fiato,spuntandoli uno per uno.
La prima è la ragazza del 3,quindi i favoriti dell’1 e del 2 sono sopravvissuti. Poi il ragazzo del 4 e quello del 5.entrambi i tributi del 6 e del 7. Il ragazzo dell’8. Tutti e due quelli del nove.
Manca solo un tributo all’appello…è la ragazza del 10. Sospiro pesantemente di sollievo scoprendo che gale è salvo. Ora mi manca da scoprire se sta bene,ma credo sia impossibile.
Conto chi è rimasto: 5 favoriti,faccia di volpe,thresh e rue e io e gale.
Nel bosco si sentono solo i rumori degli animali e col buio provo a riposare,è il momento giusto.
snap! Il rumore di un ramo che si spezza,svegliandomi. Ne sento altri e capisco che non è un solo ramo spezzato ma lo schianto netto di un ramo spezzato dall’albero.
Mi giro verso il rumore,a destra,e nell’oscurità vedo un piccolo fuoco accendersi.
Un imbecille ha acceso un fuoco proprio vicino a me rilevando la nostra posizione. Vorrei scendere io stessa e ucciderlo ma rimango dove sono,sperando di non essere vista. Dopo due ore credo di essere stati fortunati ma il fuochista deve essersi addormentato e dei tributi gli sono addosso,uccidendolo.
I tributi probabilmente sono tutti e cinque i favoriti,è normale che si siano alleati.
Con orrore sento il branco dirigersi verso di me,eppure non sanno che sono qui! Come potrebbero?
Se solo continuano a muoversi mi supereranno e la luce dell’alba non rivelerà la mia posizione,ma i favoriti si fermano proprio nella radura a una decina dal mio albero. Mi immobilizzo,non oso nemmeno respirare.
Mi hanno individuata? No,non ancora. Dalle loro parole capisco che hanno le menti altrove.
-non dovremmo sentire un colpo di cannone,adesso?-
-direi di sì. Non c’è niente che gli impedisca di intervenire subito-
-a meno che non sia davvero morta-
-certo che è morta. L’ho pugnalata io-
-e allora dov’è il colpo di cannone?-
-qualcuno dovrebbe tornare indietro,accertarsi che il lavoro sia finito.
-già,non vogliamo andarla a scovare due volte-
-ho detto che è morta!-
Scoppia un litigio che va avanti finché un tributo non interrompe la discussione
-stiamo sprecando tempo! Vado io a finirla,poi ce ne andiamo! Dobbiamo metterci sulle tracce degli innamorati sventurati,no?-
Risate generali.
-beh io direi la innamorata sventurata,rimasta sola. Senza il suo fidanzatino-
Quasi cado dall’albero. Gale….
NOOOOOOOOO
 
NOTA D’AUTRICE: ciao a tutti! È da una vita che non aggiorno ma con l’inizio della scuola non ho un attimo di tempo,davvero. Chiedo perdono L infatti ho approfittato,per così dire,della mia influenza e del trovarmi a casa da sola,malaticcia. XD spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento anche se mi rendo conto si tratti  di un capitolo praticamente identico all’originale,poiché si parla solo di katniss. Ma…cosa sarà successo a Gale? Lo scoprirete nella prossima puntata :P
Bacioni
dibeh
   
 
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