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Autore: Pachiderma Anarchico    29/10/2014    5 recensioni
La Frankfurter Allee, una delle più antiche strade di Berlino, si estende in tutta la sua egemonica lunghezza attraverso una vivace e scoppiettante Germania sul confine fra gli anni 30 - 40.
Una Germania ambigua, divisa a metà, fra cittadini immersi nella ritrovata speranza e leader politici che si preparano a chi sa cosa.
E' questa la nazione forte che ha riconquistato la sua antica potenza, è questa la realtà indissolubile di una nazione sotto ad un solo segno, la Svastica nera, e il rappresentante della "rinascita" di un solo nome: Adolf Hitler.
Ed è su questa strada, nel nero che si colora di luce, in una realtà screziata di irreale, quando odio e amore sono inscindibili, che bene e male sono stati cambiati per sempre.
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Storico
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⊱Prologo⊰


Berlino è silenziosa stanotte, le luci dorate di lampioni solitari sono inanimati soldati nella mezzanotte di fragile cristallo.
Il profilo di un ragazzo si staglia nella luminescenza della luna piena, il morbido profilo contorniato dagli aurei riflessi di sole dei suoi capelli. Il silenzio è l'unico sopravvissuto al giorno, signore indiscusso delle tenebre. 
Il ragazzo respira, osserva il marciapiede grigio e deserto senza davvero vederlo. I suoi occhi malamente illuminati si posano su un passero solitario nei pressi della maestosa fontana nel giardino maestoso della maestosa villa. E' solo un attimo prima che voli via. 
E allora che prezzo ha poter distendere le ali e volare via?  Quanto potrà valere il poter andarsene dall'altra parte del mondo senza nessuno con pistole e fucili in mano che tenta di fermarti? Quanto costa la libertà?
Desidera essere come quel piccolo passero il ragazzo che non vede oltre il vetro della finestra, con l'animo arido quanto il marciapiede al di sotto. 
Per un istante ci riesce a credere di alzare lo sguardo è vedere un cielo non offuscato da polveri da sparo e grida all'orizzonte. Un cielo dove solo le stelle bombardano con la loro luce. Per un attimo ci crede, di non essere stato tradito da quei pezzi di lui che aveva giurato di proteggere. Ma la realtà è che il polso destro è rosso, sfregiato, consumato dal bracciale di ferro ancorato alla pelle con una catena d'argento e il rosso di una goccia che bacia il pavimento. 
Sta sanguinando, ancora.
Il buio è solo un sospiro, un lieve sottofondo alla mente che non tace e il cuore e così vivo mentre una seconda figura gli compare alle spalle, accosta la bocca alla pelle del ragazzo raffreddata di sudore e fa scorrere le lunghe dita bianche sui fianchi, sulla braccia, sui polsi, l'uno immobile, l'altro gocciolante vita. E il ragazzo dai capelli di sole chiude gli occhi, sigilla la vista dell'ombra che si fa materia passando le labbra in corrispondenza della sua carotide che pulsa improvvisamente destata dal suo sonno.
È più facile fingere con le luci spente, il ragazzo lo sa bene, è più facile fingere che quella lingua non sia sul suo collo, che la lingua del tedesco non stia delicatamente stuzzicando il segno impressovi dall'attizzatoio.









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Okay, Pachiderma Anarchico è tornato con la sua prima originale! -Inserire applausi qui-
Non so decisamente dove mi porterà questa storia né fino a quando sopporterete voi anime intrepide che si avventureranno in questa..cosa..strana.. MA, sappiate che chiunque concederà un po' del suo tempo a me e alla mia storia avrà la mia immensa gratitudine. 
Ora, bado alle ciance e ciance alle bando (?) cosa potrei dire? Questa fan fiction è nata col desiderio di scrivere sul mio periodo storico preferito: gli anni 1938-45, ovvero Seconda Guerra Mondiale. 
Sono abbastanza soddisfatta di cosa sta uscendo fuori (almeno per il momento) e lo so lo so, questo prologo è troppo confuso, è troppo spaesato, è troppo tutto ma spero vivamente che riusciate a cavarne qualcosa per cui valga la pena di andare avanti. 
Penultima cosa: i farebbe immensamente piacere trovare qualche recensione al mio ritorno, nonostante sappia che sono l'Anticristo delle recensioni, sarei davvero davvero lieta di sapere cosa ne pensate del mio caotico scritto casinista.
Ultima cosa: cercherò di ricreare le atmosfere che dovevano aleggiare in quei giorni, gli usi, i costumi e il pensiero di quel tempo non tanto vicino da poter essere vissuto ma non tanto lontano da poter essere dimenticato.
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Detto questo, ringrazio caldamente Blackbird per la disponibilità concessami e per il fenomenale banner. 
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=160593 <----- Qui potete trovare il suo profilo EFP.}


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Pachiderma Anarchico
  
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