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Autore: RyogaHibiki    29/10/2014    3 recensioni
si mise la mano in viso cercando conforto.
lo affermò con sguardo serio battendosi nel mentre il petto.
scoppiò in lacrime e si buttò nelle braccia del fratello per essere rassicurata ancora una volta.
Il Fratello la strinse dolcemente, prese il volto della sorella asciugandole le ultime lacrime che gli scorrevano giù per il viso.
Gli diede poi un affettuoso bacio sulla fronte e mettendogli le mani sulla spalla disse:"Tu non ti devi preoccupare ci sono io con te,devi stare tranquilla". facendogli un sorrisetto a trentadue denti.
La sorella si rassicurò con i gesti del fratello ed annui con la testa in segno di essere rinsavita. Dei Nuovi Arrivi nella famiglia di Ryoga ed Anche in Ranma. Ci Saranno nuove baraonde al liceo Furinkan? Ci Saranno nuovi Amori?vecchi Amori?.
Sono appena arrivati la famiglia Ryoga ma gli aspettano nuove avventure di fronte ha loro.
Non Sono tanto bravo con le introduzione Spero che vi piaccia
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Nuove Emozioni a Nerima

Capitolo 4

Rivelazioni

 

Quella mattina in casa Hibiki,veniva difficile distaccarsi da quei letti tanto comodi e rilassanti.

L'unica che era sveglia era la mattiniera Akari,intenta a cucinare dei Pancake con miele del bosco.

Dopo aver finito il tutto,mise l'occorrente a tavola e si incamminò verso la stanza dei ragazzi.

Spalancò leggermente la porta e si mise a sedere in una sedia.

Istintivamente Akari coprì con le lenzuola i due ragazzi e si incantò a contemplarli.

Gli passarono repentinamente dei ricordi della loro fanciullezza.

Quando in inverno si misero a costruire un pupazzo di neve e giocare con i loro vicini alla guerra delle palle di neve.

Or quando per calmare Kiba gli facevamo ascoltare la canzone di Utada Hikaru Simple and Clean.

***

"When you walk away

You don't hear me say please

Oh baby,dont'go

Simple And Clean is the way that you're making me

fell tonight

it's hard to let it go"

 

"The Daily things that keep us all busy

are confusing me

That's when you came to me and said"

 

"Wish I Could prove i love you

But does that mean i have to walk on water?

When we are older you'll uderstand

it's enough when i say so

and maybe some thing are that simple"

 

"Hold Me

Whatever lies beyond this morning

Is a little later on

Regardless of warnings the future doesn't scare me at all

Nothing's like before"

( Utada Hikaru Simple and Clean)

***

Ayumu,gli piacevano moltissime le farfalle per il loro modo di svolazzare in fiore in fiore, di essere libere e senza pensieri.

Akari ritornò in sé asciugandosi una lacrima uscita involontariamente,Gli Diede un Bacio nella fronte e gli puntò la sveglia alle 7,00.

Ora la sua mente era indirizzata verso la stanza del marito,intento a dormire e russare.

Akari si avvicinò al marito ignaro di tutto,coprendolo con le coperte e gli diede un tenero bacio in fronte,chiudendosi la porta dietro di sé.

Kiba si alzo di botto scuotendosi la testa freneticamente forse avrà avuto un incubo o qualcos'altro.

Si sciacquò diverse volte la faccia per riprendersi da quel incubo catastrofico.

In quel sogno,il suo caro papà aveva avuto un incidente mortale che gli aveva costato la vita.

Akari dal forte dolore si era tolta la vita,Ayumu da queste forti situazioni non c'era più con la testa.

Tra sé e sé borbottava che tutto quello che avevo visto in sogno era solo finzione è non realtà.

Si tranquillizzò dopo tanti tentativi e voleva voltare pagina facendo qualcosa di divertente con la sorella.

Prese il cuscino e colpì energicamente la faccia della sorella,Ayumu sentiva soltanto dei leggeri colpi,aprì leggermente le palpebre per capire la situazione, vedeva suo fratello che lo colpiva con il cuscino.

Aspettava con impazienza il momento propizio per poter contrattaccare,con un scatto veloce delle mani prese il cuscino e diede due colpi ben assestati nella faccia del fratello facendolo traballare.

"Oh Finalmente,ti sei svegliata"facendogli l'occhiolino.

"Certo,mi dai dei colpi in faccia"Sbottò la sorella.

"Comunque,vestiti con una felpa pesante che usciamo fuori a giocare con le palle di neve".

Doveva assolutamente rilassarsi Kiba dopo quell'orribile sogno, Doveva riparare quella crepa che soltanto sua sorella la poteva sanare.

La Prese per mano e la trasportò verso la cucina.

C'era Akari ferma lì che gli porgeva un sacchetto per la colazione.

Gli diede un tenero bacio e lì invitò a venire prima di pranzo.

C'era freddo ma solo al pensiero di poter divertirsi i nostri due giovani,si erano dimenticati della temperatura.

Gli Alberi erano pieni di neve, i tetti delle case pieni di nevischio, nelle strade non si vedevano nemmeno un gatto o un cane;erano di sicuro al calduccio.

I Bambini correvano lungo le strade spensierati senza problemi,pensavano soltanto a divertirsi.

Gli Occhi Di Kiba e Ayumu luccicavano vedendo tutto ciò, ma poi videro nel mucchio di ragazzi Daichi,intento a lanciare palle di neve contro dei suoi amici.

Kiba si chinò a terra prese un po di neve e con un movimento sinuoso delle mani creò una palla.

Prese la mira e gliela lanciò in faccia,facendolo capovolgere,talmente il colpo era violento.

Daichi con viso crucciato cercava disperatamente gli occhiali, in quel mucchio di neve fitta,ma senza ricavare niente.

I Bambini erano intorno a lui e lo schernivano pesantemente, sembravano che nessuno gli aveva insegnato l'educazione,di rispettare le persone più grandi di loro.

Soltanto il vicino di casa di Daichi,Tomoki;un ragazzino di dieci anni,con la faccia paffutella,occhi verdi e capelli corti neri, Si Avvicinò al povero Daichi porgendogli la mano per farlo rialzare da terra,Daichi con un cenno acconsentì.

Tomoki muoveva leggermente la testa e sospirava in segno di disapprovazione verso gli altri ragazzi, si scrocchiò il collo e le nocche e con tutto il fiato in corpo disse:" Andatevene via,screanzati che non siete altri".

La folla di ragazzi se ne andarono dispiaciuti ma nel con tempo continuavano a deridere il povero Daichi.

Kiba accorse verso il suo amico per scusarsi dell'accaduto,non immaginava che Daichi era così bersagliato dai ragazzi del quartiere.

"Scusami Daichi,non potevo mai immaginare questo" Abbassava la testa per poter trovare perdono dal suo amico, ma Daichi mise la mano nelle sue spalle e disse:"Non Ti preoccupare,questa è la mia routine di giornata,fanno sempre così" Ayumu ascoltava minutamente stringendo le mani in una morsa.

Con poco fiato in gola disse:"Mah...fanno...così?".

"Purtroppo,lo fanno sempre,alcune volte mi picchiano e ritorno a casa con dei lividi,non glielo voglio fare vedere a mio Padre per paura che l'indomani quelli lì mi possano picchiare più forte" Scotolandosi la neve che aveva a dosso.

Kiba lo prese a disparte e gli disse"Ora ci siamo noi,io ti difenderò,parola di Kiba Hibiki" dandogli una pacca sulla spalla.

"Forza ragazzi andiamo in piazza a lanciare le palle di neve fra di noi" Invitandoli a seguirlo.

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Siamo a casa Hibiki,Ryoga si è appena svegliato, guarda dalla sveglia che ora sono,e mettendosi le mani sulla testa prese il primo vestito che gli capitò a tiro e se lo mise.

Saluto la moglie con un bacio e andò nella macchina.

Diede un forte colpo nel volante ma lo squillo del telefono lo fece rasserenare.

"Chi è?"

"Ciao Ryoga,sono Ranma come va?"

"Tutto bene scusa se mi sono addormentato,ho visto che c'erano diversi messaggi"

"Si avevo voglia di stare un po' con te se ti va"

"Certo" Grattandosi la nuca.

"Allora sbrigati mi trovi al Chan Cafè"

"Arrivo aspettami lì"

Ryoga prima di partire indosso l'amata bandana del figlio che teneva in tasca e poi si inoltrò verso il luogo dell'incontro.

Dopo Alcuni minuti arrivò al luogo,posteggiò la macchina ed entro al Chan Cafè.

Da Lontano intravedeva il volto di Ranma e i suoi possenti muscoli.

Ranma si girò e con un saluto invitò Ryoga per farlo sedere.

Ryoga si guardò intorno in cerca di qualcosa ma nemmeno lui sapeva cosa.

Si sedette facendogli un sorriso al tanto amico Ranma,dopo tanti anni stavano assieme da soli, come ormai che erano due uomini adulti,sposati con figli.

"Ryoga,finalmente sei qui che bello"

"La Stessa cosa vale per me,amico mio"

"Ryoga,avevo intenzione di proporti una cosa"Scrutandolo attentamente.

"Sì dimmi,sono tutto orecchi"

"Avevo intenzione di fondere le nostre due palestre, la palestra Saotome sta passando un brutto momento. Improvvisamente c'è stato un calo di allievi,per questo motivo mi sono immediatamente preoccupato,sei l'unica speranza aiutami Ryoga"Stringendogli le mani e guardandolo negli occhi.

"Ok,si può fare"

"Una cosa Ranma, ho notato una cosa di Akane,il suo viso e spento come mai?"

L'espressione di Ryoga cambiò in un millesimo di secondo,facendo un po sbalzare il suo amico.

Ranma si strinse diverse volte il colletto della felpa e poi mise le mani appoggiate sul tavolo.

"Ryoga lo vuoi sapere?" Lo guardò una seconda volta cercando una risposta da lì, in poi,la conversazione stava prendendo un filo di serietà in più e di angoscia.

"Certo" Bisbiglio Ryoga.

"Akane purtroppo un anno fa, era di nuovo incinta ma poi c'è stata una complicazione. Il Dottore diceva che il bambino al terzo mese non ci sarebbe arrivato e quindi ha avuto un abor..." Ryoga non gli fece finire la frase che si mise letteralmente a piangere, i pugni li strinse così forte che gli aveva lasciato i segni.

La sua piccola Akane aveva sofferto così tanto? La Sua Sofferenza è arrivata fino a perdere un bambino con Aborto spontaneo? Ormai il mondo gli era caduto a dosso.

Doveva per forza rifugiarsi in bagno a riflettere, si alzò di botto facendo rimanere impietriti le altre persone,d'altronde non potevano capire cosa provava e di cosa i due amici avevano parlato fino ad ora.

Si Chiuse in bagno e si mise a terra con la mano che teneva la testa e il pianto amaro che non smetteva più.

Talmente il pianto lo aveva sopraffatto che singhiozzava ripetutamente.

Ranma entrò delicatamente nell'antro del bagno e chiamò il suo amico.

"Ryoga esci per piacere"

"Non puo essere che sia successo veramente questo,Ranma!!"

"Lo so mi fa soffrire anche a mese ci penso,ma purtroppo ormai e successo"

Ryoga si mise in piedi si asciugò le ultime lacrime e abbraccio forte il suo amico.

"Mi DIspiace Ranma," mettendosi a piangere nelle sue spalle.

"Calmati Ryoga,ormai col pianto non si può risolvere niente. Dai Ryoga andiamo a casa"

"Ok Andiamo".

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"Guardate che bello, Semplice è puro" prese un fiocco di neve e glielo soffiò in faccia a Kiba.

"Ayumu che fai?" Crucciandosi in viso.

Tomoki bisbiglio una cosa incomprensibile a Daichi,ma loro due si capivano come se avevano qualche linguaggio segreto.

Fecero delle palle di neve e gliele lanciarono una valanga immensa.

"Ayumu ci stanno puntando,riparati"la prese in braccio è la portò dietro l'albero.

"Kiba fai le palle di neve" Lo Disse con tono da leader.

"Signorsi,Comandante" facendogli il saluto da militare.

Kiba si guardava attorno,improvvisamente vide dei rami secchi,gli venne una brillante idea,se lì univa con una corda tutti insieme faceva una specie di scudo rudimentale.

"Ayumu coprimi".

"Tomoki colpiscilo" Indicandogli il bersaglio.

"Ayumu fai fuoco di soppressione"

Ayumu con veemenza distraeva il nemico,dandogli tempo a Kiba di costruire.

"Questo lo uniamo qui,questo glielo mettiamo tutto intorno,e questa pigna gliela leghiamo in mezzo,Voilà!" Facendosi i complimenti con se stesso per la sua creazione.

"Tartarughe Corazzate,in Azione" Gridandolo e invitando la sorella a mettersi assieme a lui dietro lo scudo.

"Daichi che facciamo?"Grattandosi la testa,ma anche il panico faceva la sua parte lo aveva paralizzato.

"Non ti preoccupare,ho tutta la situazione sotto controllo" Sistemandosi gli occhiali.

"Tomoki tienili occupati io li aggiro,dopotutto lo scudo difende davanti non alle spalle"Sussurrandolo al suo compagno di squadra.

"Ayumu tu distrai a Tomoki,io penso a Daichi"

"Ok,Oniisan".

Ayumu avanzava piano piano avvicinandosi sempre più al bersaglio.

Invece Daichi e kiba si studiavano da lontano,nessuno dei due voleva iniziare il combattimento per paura di perdere.

"Siccome non vuoi iniziare Kiba-Kun colpirò tua sorella" Mirando la palla verso Ayumu.

"Ayumu-Channn!!! Scappa!!" Gridò con quanto fiato in gola.

L'adrenalina ormai lo aveva pervaso che con un balzo era spuntato dietro le spalle di Daichi,lo bloccò e gli disse:"Prendi Questo!! Lanciandoglielo in testa e facendolo balzare all'indietro.

Tomoki si era messo in ginocchio con le mani alzate in segno di resa.

"Avevo tutto in pugno,avevo ormai vinto" Battendosi il petto diverse volte.

"Le Tartarughe Corazzate degli Hibiki vincono".

Kiba ed Ayumu salutarono i due amici e andarono a casa ricordandosi che la loro madre li voleva all'ora di pranzo.

 

 

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Note dell'autore


Mi Dispiace per l'immenso ritardo che ho messo ad aggiornarlo spero che questo capitolo vi piaccia. Ringrazio chi prende un po' del suo tempo per recensire,leggere o passare a guardare la mia storia vi ringrazio e Buona Serata a tutti.

Un Saluto dal vostro RyogaHibiki.

 

   
 
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