Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Kange    30/10/2014    1 recensioni
Questa storia pertecipa al contest "Why are you telling me lies?"
Dal testo:
La vedo tentare di sorridere a tutti nonostante le lacrime “Lo spero tanto, soprattutto per lui”, l’ultima parte la dice a bassa voce ma io la sento, il mio papà diceva sempre che ho un udito ottimo, e che a volte questo non è un bene perché sento anche ciò che non dovrei.
 
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
SHI TO USO

“MORTE E BUGIE”
 
Avevi detto che saresti stato con me per sempre, che mi avresti insegnato a giocare a calcio, che mi avresti portato allo stadio quando fossi stato abbastanza grande, erano tutte bugie.
Sento la mano della mamma stringermi più forte, mi sorride tra le lacrime “Andrà tutto bene ometto” mi dice arruffandomi i capelli, vorrei tanto crederle, eppure qualcosa mi dice che ci sarebbe voluto tanto, troppo tempo prima che tutto tornasse apposto.
Mi accoccolo vicino a lei, ho paura che anche lei mi abbandoni come ha fatto il mio papà,  il suo braccio intorno alle spalle che mi stringe mi rassicura un po’.
La gente sale su quello che la mamma chiama altare e parla, piange, e spesso non si capisce nemmeno quello che dicono, alla fine di tutto le persone ci si avvicinano, stringono la mano alla mamma oppure l’abbracciano forte mentre le dicono che tutto sarebbe andato bene, le stesse cose che lei aveva detto a me poco prima.
La vedo tentare di sorridere a tutti nonostante le lacrime “Lo spero tanto, soprattutto per lui”, l’ultima parte la dice a bassa voce ma io la sento, il mio papà diceva sempre che ho un udito ottimo, e che a volte questo non è un bene perché sento anche ciò che non dovrei.
Non ho mai capito l’ultima parte, se c’è qualcosa che non bisogna sentire basta non dirla no?
“Eih ometto!” alzo lo sguardo verso mio zio che mi osserva dolcemente con i suoi occhi rossi a causa delle lacrime, mi sento meglio, lui gli assomiglia tanto, forse è perché sono fratelli.
Si rivolge poi alla mamma “Eih, perché te e tuo figlio non venite a stare da me per un po’?” le chiede continuando a sorridere “Vi farà bene allontanarvi dai ricordi e potrei aiutarvi”, lei scuote la testa leggermente “Grazie ma preferisco ripartire subito da lì, temo che altrimenti non riuscirei più a starci”, lui annuisce prima di abbracciarla e tornare verso la mia zia, anche se non è una vera zia, è la moglie del fratello del mio papà, però mi è stato detto che in questi casi bisogna chiamarla in quel modo.
Vedo le persone mettersi ai lati del corridoio della chiesa dove ci troviamo, tutti toccano la sua bara che viene trasportata da degli uomini, la gente singhiozza, la mamma ci poggia le labbra dando un bacio al legno freddo.
Non capisco perché lo facciano, il mio papà non è più lì, il mio papà è su in cielo seduto sulle soffici nuvole accanto agli angeli, o almeno questo è quello che mi ha detto la mamma.
“Tesoro, andiamo a casa” mi dice sorridendomi “Andate voi al cimitero” dice poi rivolta allo zio, saliamo in macchina, mi accarezza una guancia “Papà era un bugiardo” dico incrociando le braccia al petto “Perché dici questo tesoro?” mi chiede con la voce strozzata “Aveva detto che sarebbe stato sempre accanto a me invece se n’è andato” inizio “Anche tu sei una bugiarda” aggiungo facendola sobbalzare “Avevi detto che Babbo Natale porta i regali ai bambini buoni, io lo sono stato, ho chiesto un cuore nuovo per il mio papà eppure lui non me l’ha portato, lui non esiste!” finisco urlando.
La mamma inizia a singhiozzare sempre più forte, mi stringe a sé “Oh tesoro” dice semplicemente ed io sento le sue lacrime sulla mia pelle, la abbraccio anche io “Lui ce l’ha messa tutta” aggiunge “Ma un cuore nuovo non è facile da avere ed il tuo papà ha resistito più che poteva per mantenere ciò che ti aveva detto”, la sua voce esce a singhiozzi e le lacrime iniziano a rigarmi le guance.
Papà, mi manchi tanto.

 
[618 parole]

N.D.A.:
Mi ritrovo a pubblicare questa storia con un ritardo assurdo e per questo chiedo umilmente scusa al giudice sostitutivo Gufetta1989 che me lo ha chiesto ben 10 giorni fa ma non avevo letto la mail, ancora scusa!
Passiamo ora alla vera e propria nota d'autrice.
E' la prima storia drammatica che mi ritrovo a scrivere, è una sorta di esperimento per vedere come me la sarei cavata e nulla, il risultato è questo.
Spero sinceramente che vi sia piaciuta.
Un bacione.
Kange.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Kange