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Autore: Suzume Yuzuka    30/10/2014    0 recensioni
La mia prima STORIA AD OC!
Misty si è iscritta all' Advanced Information Type of Pokémon ed è il suo primo giorno di scuola. In quest'istituto che da ogni opportunità agli alunni, Misty, dopo un primo stato di agitazione, è pronta a conoscere i suoi compagni di classe..
[ISCRIZIONI ANCORA APERTE PER I PERSONAGGI SECONDARI(Bidelli, ragazzi di altre classi)]
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Misty, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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‘LONDON OF 1888’
 
 
I ragazzi furono trasportati nella Londra del 1888. Era autunno, infatti faceva freddo ma non c’era neve. Le vie erano deserte e buie e nell’aria si respirava inquietudine. Mei si guardò intorno: erano capitati, da ciò che poteva vedere, in Park Road, la strada che costeggiava Regent’s Park. Certo, un po’ lontano da dove lei voleva arrivare, ma nel quartiere di Baker Street vuol dire che ci sarebbero giunti a piedi. L’aria era gelida e Kaori Highwind era quasi abbracciata a Ryu Yami, che le trasmetteva calore e sicurezza, o almeno ci provava. Elise Flaubert e Ren Kuroi si stavano inevitabilmente dando la mano, forse in cerca di un po’ di tranquillità in quel buio che faceva battere i denti. A donare un po’ di luce ci aveva pensato Igneel, fedele Charizard di Mei.
- Seguitemi, vi farò strada. Stiamo tutti vicini così eviteremo degli inconvenienti. –Mei iniziò a camminare, in una direzione che le sembrava quella giusta. Era da forse un mese che studiava tutte le vie di Londra per evitare di perdersi quando avrebbe vissuto questo viaggio. Un viaggio incredibile, unico, nel tempo e nello spazio, fino a cambiare la storia. Ad un certo punto iniziò a calare la notte, quella vera. Iniziò a fare così freddo, che Ryu dovette cedere il suo giubbino di jeans a Kaori ed Elise iniziò a stringersi a Ren.
Ren sentì una presenza. Veloce, scattante. Sentì lo spostamento di una massa d’aria così istantaneo che non gli sembrò reale. Si guardò intorno stranito e si chiese cosa era successo. Le dita di Elise si strinsero al suo corpo e la ragazza iniziò ad urlare. Così capì, Mei era sparita.
Sua sorella era svanita, e d’istinto iniziò a correre e lanciò la pokéball che conteneva Tas, ma un’ombra scura, più oscura della stessa notte, svanì. Ne era convinto, qualcuno aveva rapito la sua sorellina. Ma cosa poteva fare?
Gli altri lo raggiunsero, e fecero domande sul da farsi.
- Come facciamo? È mia sorella, la devo difendere! – esclamò Ren
- Io ho un’idea. – affermò Kaori.
- Rechiamoci al 221b di Baker Street, che è più o meno qui vicino, e chiediamo al grande Sherlock Holmes se può darci una mano. Certo, non abbiamo una sterlina da offrirgli, ma lui non ha mai badato ai soldi, solo alla soddisfazione che dà un caso dopo risolto. Di certo non ci chiuderà la porta in faccia. –Accettarono la proposta di Kaori e si diressero verso la casa di Sherlock Holmes. Scortati dal fedele Tas, arrivarono più veloci che mai a destinazione, d’altronde la posta in gioco era alta.
 
Mei si era sentita strattonare forte e le era mancato il suolo sotto i piedi. Era come se fosse stata presa in braccio. Per la paura, aveva chiuso gli occhi, e, quando li aveva riaperti, si era ritrovata in un appartamento spazioso. Un losco individuo era di fronte a lei, affiancato da un Drifblim. La ragazza mise la mano sulla cintura e prese la Pokéball di Igneel. Una luce bianca accecò tutti e successivamente si riuscì ad evidenziare la figura di un possente Charizard.
- Chi sei? – urlò Mei, posizionandosi dietro il suo fedele Pokémon, che la guardò con sguardo d’intesa.
- Sappi solo che il mio nome è Jack. – disse, e un Drifblim con sete di vittoria negli occhi e un sorriso un po’ malefico sulla bocca si fece avanti. Jack premette un pulsante collegato alla parete e subito comparve un campo, su cui i due Pokémon iniziarono a fluttuare.
- Che la battaglia abbia inizio! – esclamò Jack.
- Vai, Igneel, usa lanciafiamme! – una potente lingua di fuoco tentò di colpire Drifblim, che però fu furbo e contrattaccò con Turbine, che rivolse il fuoco verso Charizard, il quale non riuscì a schivarlo. D’altronde, Igneel era comunque in forze e non si fece ripetere due volte di levarsi in volo. Drifblim cercò di raggiungerlo, ma all’improvviso Charizard scese in picchiata su di lui. Scoppio del Pokémon pallone provocò una violenta collisione, tanto che i due caddero a terra. Ma a rialzarsi fu solo Charizard.
- Hai sconfitto Drifblim, ma ti ricordo che questa è una lotta sei contro sei, adesso ti farò vedere la vera potenza dell’acqua. Vai, Swampert! –Con una velocità incredibile Swampert colpì Igneel con idropompa e il Pokémon dovette obbligatoriamente accasciarsi al suolo, sconfitto.
- Bravo, Charizard, hai fatto un ottimo lavoro. –
- Chu, tocca a te! – Un esemplare di Raichu ben piazzato prese posto dove prima c’era il fervido Charizard. Swampert cercò di colpire il Pokémon topo con dei ripetuti getti d’acqua, ma Raichu con grande abilità riuscì a schivarli. Come ordinato dall’allenatrice, il Pokémon immobilizzò l’avversario con l’attacco Tuononda, per poi scagliare contro di lui un potentissimo tuono. Il Pokémon d’acqua cadde al suolo, KO. Al contrario di Charizard che aveva combattuto un incontro estenuante, Raichu sembrava piuttosto energico e pronto per il match successivo.Con grande astuzia, il successivo Pokémon di Jack fu un Garchomp alla vista ben allenato, con un corpo asciutto e sul volto un’espressione di sfida. Come ordinato da Jack, Garchomp scavò una fossa ed iniziò così a realizzare numerosi cunicoli sotterranei. Raichu, per evitare di essere colpito, usò agilità e, quando Garchomp dovette risalire in superficie, si trovò dritto sul viso il codacciaio del Pokémon elettrico. Garchomp sfoderò quindi il suo asso nella manica: dal cielo iniziarono a calare dei meteoriti; era la mossa Dragobolide. Raichu, anziché tentare di schivarli, saltò su di essi fino a giungere al nemico, che stese a terra con uno Schianto. Stavolta, però, Chu era affaticato e la fronte era madida di sudore. Nonostante questo Mei decise di non ritirarlo, avrebbe combattuto fino alla fine. Jack schierò un Donphan. Il fatto che fosse un Pokémon di tipo terra, complicava ancor più le cose, ma Chu sembrò non farci caso,  e quando davanti a lui comparì una figura somigliante ad un elefante, si fece ancora più avanti. Subito Chu si scagliò con uno Schianto, ma Donphan sembrò non essere nemmeno scalfito e contrattaccò con Rotolamento, grazie al quale Raichu si accasciò al suolo. Tuttavia non era ancora finito il tempo del Pokémon topo, che con velocità raggiunse Donphan e lo colpì con un codacciaio, a cui il Pokémon di terra reagì con Forza, che mandò KO Chu.
- Good job, Chu, per dirla all’Inglese! – esclamò Mei, soddisfatta, perché il Pokémon era stato scattante e pieno di grinta. La ragazza rifletté un secondo sulla scelta, ma la mano le si poggiò d’istinto sulla Pokéball di Aqua, la sua energica Sammurott. Subito Sammurott colpì Donphan con un potentissimo Idropompa, che lo spinse contro la parente, facendo udire un terribile boato. Il Pokémon di tipo terra cercò di rialzarsi, ma, centrato da un altro potentissimo getto d’acqua, non poté far altro che stendersi a terra KO.A scendere in campo adesso per Jack ci fu uno Scizor con le chele più grandi di quelle di un Kingler adulto. Jack puntò sulla sua agilità: il Sammurott di Mei sembrava piuttosto goffo e lento, nonostante la sua forza. Scizor iniziò a balzare da un lato all’altro del campo, ma Sammurott lo seppellì con la mossa Surf, che appesantì le ali di Scizor per non farlo volare. Il Pokémon coleottero era nei guai: senza poter fluttuare non sarebbe riuscito a sconfiggere il nemico tanto facilmente. Così tentò il tutto per tutto: scagliò un forte Iper raggio, che fu contrattaccato da un Idrocannone. Dall’incontro delle due mosse si ebbe una collisione ed entrambi i Pokémon furono scaraventati contro le pareti senza forze.
- È il mio ultimo Pokémon, ma è anche uno dei migliori! – gridò l’uomo.
- E il mio è il drago per eccellenza! – ribatté Mei, che schierò Awe, il suo primo Pokémon, che aveva deciso di non far evolvere per farlo restare sempre come l’aveva incontrato, ossia come un piccolo ma peperino Axew.Il Pokémon tipo drago osservò la sua allenatrice e le sorrise, per poi guardare Pidgeot, l’alleato del suo rivale. Il Pokémon uccello era proprio elegante, con le sue piume delicate e i suoi occhi pieni d’orgoglio. Pidgeot si lanciò con aeroassalto e Axew perse l’equilibrio per un attimo ma poi utilizzò Dragobolide, colpendo il nemico proprio mentre era in volo. L’ala di Pidgeot era schiacciata dalla meteora, tanto che non poteva muoversi. Così ad Awe bastò un Dragartigli per mandarlo KO.
Mei si asciugò la fronte e ritirò il suo Pokémon nella Pokéball.
Aveva vinto.
Jack rimase sorpreso. Scrutò la ragazza: in effetti, i suoi occhi scuri e grandi non erano affatto male. E i suoi capelli, color pece, le contornavano il viso in un modo unico, che poteva essere solo suo. Quella ragazzina venuta dal futuro aveva attirato la sua attenzione. Era alquanto particolare.
Ma cosa stava pensando? Doveva togliersi certi pensieri dalla testa, non era da lui!
 
 
 
Bussarono alla porta. Ad aprirgli fu una signora decisamente sorridente  seguita da un Chansey molto pimpante.
- Ditemi di cosa avete bisogno. –
- Vorremmo incontrare il signor Holmes. –
- Prego, accomodatevi. –La signora li fece accedere ad una stanza illuminata da una lampada poco luminosa, ma grazie alla quale si riusciva a scorgere quasi tutto: Vicino alla finestra era posta una grande libreria, ricca di volumi, e al centro della stanza vi era un tavolino basso in legno scuro, contornato da un paio di poltrone di color verde smeraldo, che agli occhi di Elise sembrarono di pessimo gusto. Appena la porta fu aperta, si girò una figura alquanto esile che prima era intenta a poggiare penna su carta sulla base di una scrivania molto larga vicino alla quale vi era un lungo tavolo basso da cui Victreebel osservava il padrone con notevole tranquillità e attenzione.
- Signor Holmes, ha degli ospiti. –L’abile investigatore londinese scrutò uno ad uno i ragazzi, senza proferire una parola, ma semplicemente fumando un po’ dalla sua pipa. Ad interrompere il silenzio, ci pensò Ren:
- Stavamo camminando in Park Road, quando mia sorella è scomparsa. –
- Abbiamo paura sia stata rapita. – affermò Kaori, in pensiero per l’amica.Holmes chiamò l’amico Watson, che salutò tutti, ed invitò i ragazzi ad accomodarsi sulle poltrone. Ryu, Elise e Kaori si sedettero sul divano, mentre Ren scelse una poltrona. Holmes si mise proprio di fronte a lui e Watson preferì il posto vicino al caminetto. Il ragazzo raccontò tutta la vicenda e Sherlock Holmes ne valutò ogni aspetto con la massima attenzione.
 
 
Jack si tolse la collana che aveva vinto alla Lega del Giglio della Valle tre anni prima. La collana era placcata in oro e ritraeva una masterball, inoltre sul retro vi era lo stemma ufficiale della lega Pokémon. Si avvicinò alla ragazza che lo aveva battuto e le lanciò il ciondolo per terra. Lei lo raccolse e lo guardò.
- Che vuol dire? – domandò.
- Che mi hai battuto e forse qualcosa di più. – Jack sentì delle voci sotto il suo appartamento, e si affacciò alla finestra. C’erano delle persone, fra cui riconobbe l’investigatore Sherlock Holmes scortato dal suo potentissimo Victreebel, di cui aveva sentito le gesta. Solo a pensare che quel Pokémon era considerato da tutti uno dei più grandi del tempo, e al fatto che la sua squadra era completamente KO, gli vennero i brividi.
Jack ruppe il vetro della finestra e con il suo Drifblim volò alto nel cielo.
Mei sentì un vuoto nello stomaco e un calcio alla porta. Vide sbucare un Victreebel affiancato dal suo grande idolo, Sherlock Holmes, e suo fratello, che urlò:
- Sorellina! –Kaori l’abbracciò e le chiese cos’era successo. Mei non volle rispondere e nascose la collanina nella felpa. Poggiava proprio sul cuore. Scesero tutti, ma lei, prima di scendere, diede un’ultima occhiata a quelle pareti che profumavano di vittoria ma forse anche di nostalgia per un tempo che non era suo.
Giunsero nell’appartamento di Sherlock Holmes, dove giusto il tempo di bere un the e poi si dedicarono ad una lotta in doppio, ossia Mei e Kaori contro Watson e Holmes.
Holmes decise di schierare il suo fedele Victreebel, mentre il suo alleato mandò in campo un possente Tauros. Ad uscire dalla Pokéball di Mei fu Igneel, subito affiancato da Sawk.
Con un sorprendente gioco di squadra, Sawk salì sul dorso di Igneel, che, dopo aver volato in alto, fece scendere in picchiata Sawk su Tauros, Pokémon che soprese con un Colpokarate. Intanto Victreebel fermò il velocissimo Charizard con le sue liane, e diffuse nell’aria del paralizzante.
- La logica non la uso solo nella vita! Vai, Victreebel, foglielama! – urlò HolmesTauros iniziò a ribellarsi e si scaglio con riduttore contro Sawk, che si stese a terra, ma si rialzò subito e per riprendere le forze usò granfisico. Kaori, però, fu furba, fece usare a Sawk colpokarate sulle liane del Pokémon d’erba, che fu costretto a lasciare Charizard, il quale mostrò segni di ripresa scagliando un fuocobomba su Tauros, mandandolo KO. Sawk e Charizard erano stanchi, quindi Mei fece volare Charizard alto nel cielo londinese, per un lasso di tempo in cui Sawk poté usare Zuffa contro Victreebel, il quale scagliò con forza l’attacco foglielama, buttando a terra Sawk esausto. Ma proprio in quel momento, Charizard piombò dal cielo mandando KO Victreebel.
L’arbitro Ryu annunciò:
- L’incontro è stato vinto da Mei e Kaori! –Le due si abbracciarono ed esultarono.
Dopo il commento di Watson sull’incontro, e dopo aver scambiato quattro chiacchiere con Holmes, i ragazzi decisero di tornare al loro secolo.
Prima di premere il pulsante collegato al dispositivo spazio-temporale che li avrebbe riportati a casa, Mei pensò a Jack, e si domandò dove potesse essere in quel momento.

 


Angoletto dell'autrice: 
Eccomi, finalmente! Era tanto che non 
aggiornavo! Spero vi piaccia questo 
capitolo, che non sarà di certo l'unico Special
"Viaggio nel tempo"
Suzume-chan


 
  
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