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Autore: Devil_san    31/10/2014    1 recensioni
Signore e Signori, la Fool&Silly è lieta di presentarvi...
:- Ma quale Fool&Silly, Autrice. Ma presenti la storia come si conviene!
*L'Autrice rotea gli occhi irritata.*
Bene. Come vuoi tu... Silver.
...
Sotto l'argentea luna... segreti vengono svelati e complotti vengono tramati.
Un giovane umano sarà scaraventato dall'invisibile mano del destino nel paese di Halloween.
Il Re delle zucche, invece, si incamminerà verso sentieri tortuosi verso mete sconosciute.
I loro destini si intrecceranno e insieme, forse, troveranno quello che ognuno cerca.
Ma il Re non aveva capito che quello che anelava da un eternità era caduto dal cielo dritto tra le sue braccia.
Genere: Horror, Parodia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atemu, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yuugi Mouto
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non possiedo Yugioh! o The Nightmare Before Christmas
Neanche
Yu-Gi-Oh! GX o Yu-Gi-Oh! 5D's o Yu-Gi-Oh! ZEXAL o Yu-Gi-Oh! Arc-V




 
Epilogo


The Nightmare Before Halloween






La luna d'argento era splendida quella sera.
Yugi si era accoccolato sopra la collina dalla punta arricciata con un sorriso contento godendosi la serata in pace e tranquillità.
I suoi occhi ametista si mossero ad osservare Osiris che, rannicchiato contro il suo stomaco, dormiva soddisfatto. Con una mano prese ad accarezzare dolcemente il lungo corpo serpentino e i suoi occhioni ametista tornarono a fissare il cielo notturno con il sorriso sulle labbra.
Ad Halloween mancava solo questa notte, la prossima e poi insieme a tutta la città avrebbe fatto festa, e Yugi era eccitato. Sarebbe stato il suo primo Halloween in città e soprattutto come compagno di Atemu. 
Un anno, era già quasi passato un anno da quando era caduto qui, trovato l'amore della sua vita e pure suo nonno disperso, e anche un posto a cui apparteneva. Tutti i mesi già passati erano stati per lui i più belli della sua vita.
Lasciò i suoi pensieri vagare a quello che era successo dopo Natale assaporando i dolci ricordi del tempo passato.
Il giorno dopo la notte di Natale suo nonno era venuto in visita alla città di Halloween per vedere suo nipote. I cittadini alla sua vista erano rimasti scioccati ma fortunatamente, lui e Atemu, erano fuori casa per fare una dolce colazione al ristorante di Mai e quando lo aveva visto aveva invitato suo nonno a unirsi a loro. I cittadini, da impiccioni puri che erano, si erano tutti assiepati dentro il ristorante per osservarli curiosi. Mai, alla loro vista, e soprattutto perché nessuno di loro ordinava e quindi occupavano spazio senza pagare, li buttò fuori a calci e quando questi si assieparono fuori contro le vetrate del suo ristorante non ci vide più dalla rabbia e uscì con la scopa in mano e prese a colpi di ramazza tutti quelli che riusciva a colpire ricordando il motivo per cui era soprannominata Lady Arpia. Dopo questo, ma solo dopo aver finito con calma l'abbondante colazione, avevano detto a suo nonno che erano fidanzati e poi avevano detto alle creature ficcanaso ancora nascoste vicino al ristorante che Babbo Natale era il nonno di Yugi e conseguentemente scatenando una sequela di domande da far venire il mal di testa.
Dopo questa notizia, che fu l'argomento più discusso in città per la settimana che seguiva, seguivano tra gli argomenti più amati che ronzavano nelle conversazioni peggio di una mosca dispettosa la nuova creatura che il Dottor Finklestein aveva creato e il fatto che Seto Kaiba e Jonouchi Kastuya si erano baciati dando il via a una lunga serie di supposizioni su quale fosse in realtà il rapporto. La verità si scoprì solo pochi giorni dopo Capodanno. I due avevano deciso di comune accordo, dopo gli incredibili avvenimenti successi quella fatidica Vigilia di Natale, di frequentarsi per vedere se una relazione d'amore poteva esistere tra loro due.
Dopo questo non ci furono grandi avvenimenti e la città cadde nel solito tran-tran a cui lui fu ben felice di vivere affianco ad Atemu. Gennaio passò in una sfocatura di neve e amore per lui e lo scheletro ma quando giunse Febbraio, Atemu decise di perdersi consapevolmente di nuovo nella foresta scheletrica per andare a scoprire un altra festa diversa. Come si suol dire: il lupo perde il pelo ma non il vizio. Fortunatamente quella volta si fece accompagnare anche da Yugi e l'ex-umano, quando giunsero alla radura, gli consigliò di visitare la festa dietro al cuore, argomentando che nel mondo umano quella sarebbe stata la prossima festa da festeggiare.
Fu così che scoprirono la città di San Valentino e il Re e Regina della città. La città aveva un naturale cielo tendente al rosa e rosso dai toni romantici, la terra invece era di un naturale color bianco e giallo dorato. Addentrandosi nella città dell'amore, le cui abitazioni avevano tutte la tendenza ad essere a forma di cuore e dai colori sdolcinati, incontrarono gli abitanti che erano tutti o ninfe o satiri. Gli abitanti stupiti li portarono in fretta dal loro Re che si rivelò essere un angelo e l'altra una donna alata. I due si presentarono come Yusei Cupido, Re di San Valentino, e Akiza Psiche, Regina di San Valentino.
I due viaggiatori si presentarono e spiegarono il motivo per cui erano lì. Dopo questo ci fu un caloroso benvenuto e un conseguente banchetto e si stipulò un contratto di amicizia tra le due città. A tarda sera i due tornarono alla loro città. 
E questa scoperta di Feste continuò per i prossimi mesi, da Febbraio a inizio Aprile. 
Incontrarono in questo modo il Re e Regina di Carnevale, Judai Arlecchino e Yubel Colombina, che vivevano nella vivace e sempre allegra e scherzosa città di Carnevale soprannominata Paese di Cuccagna. Gli abitanti di quel luogo erano tutte maschere da quelle più famose a quelle meno conosciute provenienti da tutto il mondo e la città ricordava un vecchio e pittoresco borgo di città in cui l'abbondanza, benessere e piacere era alla portata di tutti, letteralmente perché sulle piante non solo crescevano fiori e frutti ma anche ogni tipo di genere alimentare e bevanda senza contare che i soldi crescevano sugli alberi ma che venivano usati dagli abitanti come se fossero stracci.
La prossima Festa che scoprirono fu quella di Pasqua, un incantevole paese nascosto tra immense colline verdeggianti e piene di fiori, e le cui case sembravano tante e deliziose uova Fabergé. Qui gli abitanti erano fate, folletti e kemonomimi di ogni tipo e forma. Il Re di Pasqua e il suo compagno erano Yuma Usagi e Astral Hiyoko, il cui primo era un usagimimi e l'altro un kemonomimi pulcino. Quando Yuma aveva visto Atemu era congelato dallo shock balbettando incoerentemente e ci vollero molte sollecitazioni da parte del suo compagno per farlo riprendere. Quando riuscirono a intavolare una conversazione lo scheletro si scusò contrito un altra volta per averlo rapito, le cui scuse vennero accettate, e chiese curioso sul perché quando si erano incontrati la prima volta era un coniglio gigante e non così. Imbarazzato il Re di Pasqua gli disse che per sbaglio quel giorno aveva bevuto una pozione mutaforma per via di una scommessa e si era ritrovato in quel corpo impacciato. Dopo questo ci fu una piacevole conversazione che ebbe termine nel momento in cui i due dovettero tornare a casa.
Due settimane dopo circa andarono a scoprire la Festa di Capodanno il cui Re era Yuya Gianus, un allegro giullare intrattenitore che adorava creare e animare feste, di compleanno soprattutto. La città di Capodanno era costruita con grandi blocchi di pietra e c'erano sparse per la città grandi laboratori e fabbriche per creare fuochi d'artificio e tutto l'occorrente per fare le feste più spettacolari. La città ricordava un grande luna park in cui gli abitanti della città, gnomi e nani, giocavano e lavoravano con il fuoco e metalli.
Quando era ormai iniziata da poco la primavera avevano deciso di andare a visitare l'ultima città delle feste che non avevano ancora scoperto ma non lo fecero perché dopo mesi e mesi di lavoro Kaibaland era stata finalmente riaperta e Atemu fu letteralmente acciuffato da Seth che lo costrinse a presenziare alla festa di apertura e dopo che essa ebbe fine lo trascinò al municipio costringendolo a firmare tutti gli incartamenti che si erano accumulati nel suo ufficio. E per essere sicuri che facesse proprio questo lo rinchiuse dentro il suo ufficio senza possibilità di fuga e con la porta che si sarebbe aperta solo quando tutti gli incartamenti fossero stati tutti firmati.
Fu così che la loro ultima visita alla scoperta della ultima città delle feste fu stroncata sul nascere. In quei giorni in cui Atemu era indaffarato con la burocrazia sorvegliato a vista dal Sindaco e veniva informato dei risultati ottenuti sulle ricerche del ladro delle tavole delle divinità egizie, si era intrattenuto con Ryou, Jonouchi e gli altri e scoprendo mille e più luoghi che non aveva ancora visitato da quando era arrivato, senza contare che nel mentre gli veniva raccontata vita, morte e miracoli di ogni singolo abitante.
Comunque in quei giorni notò che Atemu era sempre più impegnato come la primavera passava, ormai era solo la sera che passavano insieme persi nel loro quotidiano gioco serale o passeggiata al chiaro di luna. Tuttavia i suoi amici erano asfissianti visto che non aveva un attimo di pace durante il giorno e riuscendo così a non fargli notare la mancanza di Atemu impegnato a far andare avanti la città. 
Poi arrivò Giugno e il suo conseguente compleanno. Lui aveva raccontato al suo compagno e amici come i suoi compleanni erano miserevoli quando era stato umano; festa, regali e torta inesistenti, una riconoscimento da parte dei suoi genitori al fatto che aveva compiuto un anno in più manco a pagarlo e suo nonno, quando si ricordava, che andava da una settimana a un mese dopo, gli augurava solamente auguri e un vecchio gioco che era nella soffitta da anni dimenticato e inutilizzato; e così la festa che gli avevano preparato a sorpresa lo colse impreparato visto che non se l'aspettava proprio. E fu così che scoprì che Atemu, oltre a passare il suo tempo in municipio, aveva organizzato una festa di compleanno per lui insieme all'aiuto dei loro amici e perché tutto fosse perfetto aveva perfino chiesto consiglio al Re dei Compleanni visto che, come era stato dimostrato tempo prima con la festa di Natale, le creature di Halloween avevano dei terribili problemi ad organizzare una qualsiasi festa che non fosse quella della loro città.
Alla festa ricevete un sacco di regali, quasi da tutti gli abitanti della città, ma quello che gradì di più fu quello che ricevette da Atemu: una coppia di anelli uno per sé e uno per lo scheletro; senza contare il regalo extra che ricevette alla sera sempre dal suo amato. Tutta la città giura che le loro grida di piacere si erano sentite anche attraverso le pareti semi-insonorizzate delle loro case impedendo alla maggior parte delle creature di dormire senza l'ausilio dei tappi per le orecchie.
Quando gli era stato detto che avevano tenuto sveglia tutta la città con i loro gemiti di piacere era arrossito più rosso del color pomodoro raggiungendo un incredibile viola melanzana, comunque lui quella notte se la sarebbe ricordata come una delle notti più belle della sua vita, e Atemu aveva concordato con lui quando glielo aveva detto.
Giugno passò e arrivò luglio, senza che organizzassero quando visitare l'ultima città delle feste ancora sconosciuta, ma quando era già passato metà mese ci fu un altro furto nel Labirinto che mise in allerta tutti gli abitanti della città di Halloween e in contemporanea a questo fatto Bak'ra tornò da quella specie di morte che gli era stata inflitta quando aveva giocato allo Yami no Game con il suo amore.
Qualcuno, e tutti sospettavano che fosse lo stesso ladro della volta prima, era riuscito a superare le difese poste alla porta del Labirinto che si trovava nascosta sotto i ruderi di Kul-Elna ma quello che sorprese di più fu che erano stati superati gli spettri e le trappole mortali sparse in quel dedalo senza che i primi non se ne accorgessero e i secondi non si attivassero al passaggio del ladro. Questa notizia installò una profonda angoscia negli abitanti della città e con un paio di domande ben piazzate scoprì che il Labirinto sotto le città era le fondamenta magiche della città e che se esso fosse stato minato completamente esso sarebbe collassato portando con sé la città e in più senza le difese contro intrusi visto che sarebbero stati esposti all'intrusione di chiunque nella città, anche umani.
Dopo che furono fatti i controlli nel Labirinto vennero vietate qualsiasi tipo di uscita esterna ai confini magici della città fino a quando non si sarebbe fatta un po' di luce sulla situazione,  e quindi tutta la città venne rivoltata come un calzino alla ricerca di una prova contro il ladro.
C'erano già stati due furti finiti col successo e non era ammissibile che il ladro la facesse franca ma purtroppo l'ispezione non portò a nessun risultato e creò solo disagi tra la popolazione. Alla fine, dopo molte insistenze da parte di tutta la popolazione le uscite fuori nel mondo esterno furono di nuovo permesse ma solo se veniva autorizzate con l'approvazione del Re.
Senza contare poi che Bak'ra quando tornò dalla morte fu nel momento esatto in cui Malik confermava il furto avvenuto ad Atemu che era subito accorso dopo che Rishid, volato in città per ordine del diavolo, gli aveva detto del fatto. Tutti avevano temuto una sua reazione violenta alla notizia ma invece si limitò a imprecare contro tutto e tutti, spaventando tutti gli spettri che fuggirono da lui temendo che sfogasse su di loro la sua rabbia, e fu solo grazie all'intervento di Malik che si calmò visto che per prima cosa lo placcò a terra e poi lo baciò sulla bocca con un intenso bacio alla francese. E qui gli venne spiegato da Ryou, in seguito, che qui non importa se muori, se hai vissuto abbastanza anni nella città la magia del luogo ti fa diventare immortale e quindi non importava quante volte vieni ammazzato, prima o poi saresti tornato tra i vivi.
Quando si fu calmato, Atemu e il Ladro avevano parlato a lungo su questi furti che stavano destabilizzando la città in maniera preoccupante  e avevano concordato che fino a quando non fossero riusciti a trovare il colpevole e rimettere tutte le cose a posto non avrebbero cercato di giocare l'uno contro l'altro a uno Yami no Game.
E poi ancora oggi si ricordava come aveva preso la notizia Isis quando aveva saputo che il Ladro era tornato: era andata in uno stato di depressione acuta; mentre Rishid aveva presa la notizia  con fare del tutto impassibile.
Dopo questo evento non successe nient'altro di significativo e fu così che l'estate passò, poi a fine agosto una notizia sconvolgente fece parlare di sè per quasi un mese intero: Seto Kaiba e Jonouchi si erano fidanzati. A quanto pareva i due dopo tanti, tanti, tanti, tanti, tanti incontri avevano deciso di provare a fare un altro passo importante nella loro relazione.
Alla fine anche questa notizia perse forza intrattenitiva.
Infine giunse Ottobre e il caro autunno in cui si fece accompagnare da Atemu per fare una visita a suo nonno nella città di Natale per il giorno del suo compleanno, e doveva ammettere che ci era voluto tutto settembre per riuscire a convincerlo a farlo andare, ovviamente con lui appresso. La festicciola improvvisata per suo nonno fu molto piacevole e quando la sera tardi tornarono a casa sfruttando il suo buon umore riuscì a strappare la promessa che durante la notte di Halloween facessero una passeggiata nel mondo umano, possibilmente a Domino, sua città nativa, per divertirsi a spaventare tutti quello che negli anni passati gli avevano fatto passare dei momentacci. Sì, aveva preso a cuore lo spirito della città, in fin dei conti è divertente spaventare il prossimo.
E così, il tempo restante era passato per i preparativi dell'ultimo minuto per la grande festa che si sarebbe festeggiata la notte di Halloween. 
E adesso era lì, sdraiato e godendosi la notte ed eccitato alla prospettiva  di festeggiare, insieme all'amore della sua vita, Halloween. Mancava solo questa notte, la prossima, e poi Halloween. Non vedeva l'ora.
Era troppo intento a crogiolarsi nelle sue emozioni che non si accorse di avere qualcuno dietro di sé fino a quando non ricevette un bacio sull'angolo della bocca. Sorpreso si voltò bloccando i suoi occhi ametista con quelli rubino del suo Amore.
:-Ciao Aibou.
Un sorriso felice adornò le labbra della bambola che voltò il volto per dargli un casto bacio sulle labbra per poi rispondergli:-Ciao Atemu. Finito tutto in città?
Con una mano lo scheletro lo aiutò ad alzarsi:-Sì, ormai mancano solo gli ultimi dettagli ma di quelli se ne può tranquillamente occupare Seth domani.
:-Bene.- Si abbassò raccogliendo Osiris per poi sistemarlo per bene tra le braccia:-A che gioco pensi che potremmo giocare stasera?
Gli sorrise sornione:-Stavo pensando che potremmo giocare a... Questo.
Si sporse in avanti baciandogli appassionatamente le labbra, così appassionatamente da farli rimanere entrambi senza fiato. Yugi ricambiò il sorrise sornione:-Mi piace questo gioco.
Scambiandosi uno sguardo malizioso i due si avviarono a braccetto verso la loro casa pronti a giocare il loro gioco.

Il Faraone e il Re dei Giochi erano sdraiati nel loro letto matrimoniale, comprato da meno di quattro mesi, coperti da una calda coperta. Lo scheletro era ancora sveglio e, con le braccia sotto la nuca, fissava il soffitto pensieroso mentre la bambola era accoccolata in parte sopra il suo petto dormendo beato e con un sorriso contento, una delicata mano celeste riposava sopra il suo cuore ma che, tuttavia, da secoli non batteva più. I loro vestiti, ma proprio tutti, erano sparsi alla rinfusa sul pavimento e per chi sa quale miracolo i boxer che Yugi indossava quel giorno erano finiti appesi sulla ragnatela decorativa vicino alla piccola libreria che aveva in camera. Be', sempre meglio dei suoi boxer che, per qualche oscuro motivo, erano sulle corna del teschio mostruoso appeso sopra il cammino in camera, e di cui era sicuro di averli lanciati all'indietro verso la libreria e non sopra la testata del loro letto. Almeno quelli del suo Aibou avevano una possibile spiegazione logica, i suoi non tanto, senza contare che ancora non si capacitava di come i calzini puzzolenti e usati quel giorno potevano essere finiti tra le travi sgangherate dell'alto soffitto a cupola e di cui si era accorto di dove fossero finiti solo ora. 
Osiris, per non rimanere traumatizzato a vita, aveva lasciato la stanza per andarsene a dormire nella camera degli ospiti, come sempre più spesso faceva. Forse avrebbe fatto prima a preparargli una seconda cuccia in un altra stanza, era sicuro che avrebbe gradito. 
Nel mentre che i suoi scintillanti occhi rubini continuavano a gironzolare per tutta la stanza notando tutte le prove del loro gioco passionale e amoroso avvenuto poco prima, la sua mente pensierosa rifletteva su tutto quello che era successo nell'ultimo anno. Ancora adesso non riusciva a credere a tutto quello che era successo e a quello che aveva trovato. Yugi era stata una vera manna dal cielo e avrebbe voluto poter ringraziare chiunque gli aveva mandato quel piccolo gioiello da lui per ringraziarlo di tutto il cuore. Grazie a lui aveva finalmente scoperto l'amore, e il vuoto che provava nel petto era definitivamente scomparso quando si erano confessati di amarsi sotto il chiarore delle stelle e della luna come loro testimoni.  Anche se l'unica cosa negativa che era successa da quando l'aveva incontrato erano stati i furti presso il Labirinto. Era molto preoccupato a quello che poteva combinare il ladro con gli 'oggetti' rubati e sperava che le protezioni che aveva aggiunto nella sua parte di Labirinto bastasse a fermare un altro possibile furto. 
Tuttavia  non poteva di certo dare la colpa al suo Aibou per tutto quello che stava succedendo negli ultimi mesi, erano solo delle sfortune coincidenze.
No, poteva solo ringraziarlo per essere venuto nella sua vita.
Finalmente in pace lasciò che le sue membra cedessero all'ammaliante richiamo del sonno. Poco prima di addormentarsi però un pensiero randagio si fece strada tra i suoi pensieri riaccendendo una scintilla di eccitazione a quello che sarebbe successo tra due notti. Presto sarebbe stato Halloween e non vedeva l'ora di festeggiarlo insieme al suo Aibou e come anche fare quella passeggiata che gli aveva promesso nel mondo degli umani. Domani, fino a tarda sera, tutti avrebbero aiutato per sistemare gli ultimi dettagli e poi avrebbero festeggiato per tutto il giorno. Sì, sarebbe stata una magnifica notte.
Con un sorriso soddisfatto finalmente si decise di cedere al sonno anche per quella notte. Avvolse le braccia con fare protettivo, amoroso e con un pizzico di possessività intorno all'incantevole creatura che riposava sul suo petto e chiuse gli occhi abbandonandosi al sonno.
Un gufo bubolò coprendo il rumore di una porta cigolante in cui dietro di lei erano nascosti molti segreti.

Il risveglio fu piacevole la mattina dopo, soprattutto per via della vista adorabile di Yugi accoccolato contro di lui e con il volto nascosto nel suo incavo del suo collo. Adorava rimirare la figura di Yugi addormentato, era troppo carino, ma per quanto avesse voluto rimanere a letto a impigrirsi e osservare all'infinito il suo Aibou sapeva che comunque mancava solo un giorno ad Halloween e che se non fosse uscito per arrivare a un ora decente in municipio rischiava che la sua casa venisse assalita dai suoi amati concittadini guidati sicuramente da Seth deciso più che mai a fare in modo che si prendesse cura dei suoi doveri. 
Con riluttanza ma con un fondo di amorevole gentilezza sempre presente si liberò dalla presa del suo tesoro e infilandosi un paio di boxer puliti scese la scala a chiocciola con il sonno ancora negli occhi per fare colazione. Si stava dirigendo in cucina quando passando in corridoio intravide con la coda dell'occhio qualcosa che stonava nella normalità della casa. Tornò di un paio di passi indietro e fissò bene con gli occhi ancora un po' sfocati la scena ma bastarono solo pochi attimi prima che il suo cervello si svegliasse completamente davanti alla scena a cui non riusciva a credere ai suoi occhi. Fissava incredulo lo spettacolo davanti a lui e solo quando, non sapeva neppure quanto tempo era rimasto a fissare, sentì la voce di Yugi che si era infilato un paio di pantaloni che si era fatto da solo le funzioni del suo cervello si rimisero in moto:-Atemu? Cosa c'è?
Ingoiò sonoramente:-Aibou, vai a chiamare Seth. Digli... che il Labirinto è stato violato.
:-Come?
:-La parte di Labirinto sotto casa nostra è stato violato.
Sentendo il tono teso del suo Amore, Yugi in fretta recuperò un impermeabile dall'attaccapanni affianco alla porta infilandoselo e si precipitò in municipio sicuro di trovarci il Sindaco anche se era un ora molto mattutina. 
Non appena riuscì a recuperarlo entrambi si diressero di nuovo all'abitazione e quando furono dentro trovarono Osiris che li aspettava affianco a una porta malamente scardinata. Con un cenno del capo triangolare indicò alle altre creature nella stanza di seguirli e li condusse attraverso un infinità di corridoi che componevano quell'immenso dedalo mortale fatto di porte, scale e corridoi.
Infine giunsero davanti a una grossa breccia nel muro di pietra e dall'altra parte di essa stava Atemu in mezzo a una grande sala ricoperta d'oro sulle pareti, sul pavimento rialzato e sulle scale. Il Faraone stava impalato davanti all'unico oggetto in mezzo alla stanza, o meglio a un enorme cartiglio fatto d'oro e su cui poggiava su un piedistallo fatto d'oro. Osservandolo attentamente Yugi notò che però il cartiglio sembrava essere stato di recente danneggiato, parte dei geroglifici su di esso erano stati sfregiati in modo irriconoscibile, e per di più l'oro sembrava per qualche motivo più opaco del normale. Lentamente i tre gli si avvicinarono affiancandolo, Osiris si attorciglio sul busto dello scheletro posando la testa su una spalla e strofinando il muso nel modo più confortante possibile che gli riusciva contro il suo collo.
Non appena sentì le loro presenze chiese con voce tesa:-Seth?
:-Sì, Cugino?
Tese una mano che stringeva tra le dita dei lunghi fili rossi e li porse al Sindaco:-Ho trovato questi davanti al Cartiglio quando sono arrivato qui. Devono essere del Ladro. Portali a Mahad e fagli usare un incantesimo tracciatore, voglio sapere chi diamine è questo maledetto Ladro.
Seth li prese e gli fece un leggero inchino:-Come ordinate.
Quando il suono dei passi dell'altro non si udirono più Yugi, esitante, posò una mano sulla spalla dell'altro che la prese tra le sue come se fosse un gioiello prezioso:-Aibou, conosci la storia del Faraone che sigillò Zorc?
L'altro poggiò la testa sulla sua spalla:-La versione breve, perché?
:-E sai chi era il Faraone?
:-Sì, sei tu.
Lo scheletro gli cinse la vita portandolo il più vicino possibile a sé prendendo un profondo respiro:- Dei, Aibou. Non sai quanto sono felice che tu non eri ancora nato allora e non hai visto cosa stava succedendo allora. Tutto il mondo sembrava che stava per andare in malora ma alla fine Bak'ra, sì quel folle ladro di anime, giunse da me proponendomi un piano per fermare Zorc. E prima di chiedere il suo odio per lui è dovuto al fatto che il villaggio in cui abitava quando era giovane fu il primo distrutto da Zorc. Ovviamente dopo aver appurato se le sue intenzioni erano veritiere, sai era pur sempre un ladro di tombe al tempo, siamo andati con il suo piano visto che era l'unico che ci avrebbe garantito di fermarlo definitivamente. 
:- Dei, Aibou. Quanto fu difficile la battaglia per sigillarlo, un infinità di volte pensai che avremmo fallito ma alla fine ha funzionato. Aveva davvero funzionato. E cosa era in confronto il fatto di essere stati trasformati in strane creature al fatto che lui era scomparso dalla faccia della terra? Niente. Non era niente. Fui ben felice di essere diventato quello che ero per fermare quel mostro.
Lo abbracciò con forza seppellendo il volto tra le sue ciocche tricolori:-Dei, Aibou. Spero che non stia succedendo quello che penso stia succedendo.
Con il tono di voce più calmo possibile chiese:-Cosa Atemu? Cosa pensi che sta succedendo?
Lo scheletro fece un respiro sommesso:-Credo che il Ladro voglia liberare Zorc dalla sua prigione.
Si scostò da lui incapace di stare fermo:-Dei! Perché non ci ho pensato prima!? Perché!?
Si passò una mano tra i capelli frustrato:-Accidenti.
Sollevò gli occhi e incontrò lo sguardo ametista della sua amata bambola:-Andiamo Aibou, abbiamo un ladro da catturare.
Detto questo gli prese la mano e si inoltrarono di nuovo nel Labirinto diretti verso l'uscita. 

Tutta la città, ed in via eccezionale anche i fratelli Ishtar e Bak'ra, era radunata all'interno del municipio per parlare del sconvolgente accaduto. Tutti, dal primo all'ultimo, avevano facce serie e gli occhi turbati. Yugi era seduto in prima fila mentre Atemu con impazienza aspettava che tutti prendessero posto. Quando ogni movimento nella stanza cessò domandò:-Ci siamo tutti?
 :-No-fu il Sindaco Seth a rispondere per poi continuare:-Il vecchio Aknadin è ancora malato ed è rimasto a casa. Quando sono andato a controllare stava ancora delirando dalla febbre su zucche ghignati e psicopatici corvi che lo beccavano.
Lo scheletro disse comprensivo visto che il vecchio ciclope si ammalava periodicamente:-Capisco, la maledizione della zucca non gli è ancora passata. 
Sospirò per poi riprendere a parlare:-Bene, allora. Come tutti voi saprete c'è stato nuovo caso di furto avvenuto nel Labirinto. Non appena Mahad riuscirà a rintracciare dove si trova il ladro con la refurtiva alcuni di noi andranno a...
In quel momento scoppiò dentro la sala Mahad, letteralmente. Con un botto epocale in mezzo alla sala a un metro dal suolo comparve lo stregone fantasma, con affianco Mana, con uno sguardo molto ma molto preoccupato, direi che rasentava l'allarmato, anzi no, era allarmato e basta. Con un tremendo sforzo riuscì a dire:-Faraone! La zucca dello spaventapasseri al limitare della foresta è scomparsa.
:-COSA!!!!!?- A urlare in contemporanea erano stati Atemu, Bak'ra, Seth e svariati altri e i loro toni di voce andava dallo scandalizzato al furioso. Atemu scese le scale e mettendosi davanti a lui imperò concitato:-Mahad, dimmi per filo e per segno cosa è successo.
Con un respiro profondo per calmarsi un po' prese a spiegare:-Stavo venendo qui per dirvi che ho localizzato il ladro quando dalla finestra dalla mia casa notai un dettaglio strano sullo spaventapasseri. Stranito presi un cannocchiale e controllai per scoprire che la zucca era andata. Andata! 
Prese un profondo respiro:- E poi sono venuto qui ad avvertirvi il più in fretta possibile.
Una smorfia di regale furore si impossesò del viso dello scheletro, salì le scale e rivolgendosi alla folla iniziò a dare ordini:-Seth tu vieni con me. Anche Kisara sarà d'aiuto.
Rivolse i suoi ardenti occhi rubini incontrando altrettanti occhi lillà sfumati di rosso rabbioso:-Bak'ra anche tu, insieme a Malik e ai vostri chibi quindi muovetevi ad andare a prenderli.
Malik all'ordine si precipitò fuori diretto verso casa. Atemu continuò:-Seto anche tu con Obelisco. E qualcuno per favore vada a prendere il mio chibi e quello di Seto.
Mokuba si alzò insieme a Noah e seguiti da Isono si diressero fuori verso il loro gigantesco palazzo. Fu invece una compiacente Anzu a dirigersi a casa del Re per prendere Osiris che, invece di seguire il suo padrone in municipio, aveva optato di sonnecchiare sul tetto della torre pericolante di casa loro per prendere il sole del mattino. Si girò verso i tre homunculus:-Anche voi tre, Timaeus, Critias e Hermos verrete. La vostra forza sarà utile. E Dartz... le tue conoscenze sulle anime e creature varie sono sicuro che ci saranno molto utili. Invece tu Mahad ci guiderai dal ladro. Detto questo, Padre voglio che sia tu il capo fino al nostro ritorno. Se per caso non dovessimo tornare... sai cosa fare.
Una panca raschiò per terra con forza:-Come sarebbe a dire: se per caso non dovessimo tornare!!!?
A gridare era stato Jonouchi che nell'impetto si era alzato rischiando di rovesciare la panca in cui era seduto con tutti gli altri seduti sulla medesima. A parlare fu sorprendentemente Seto:-Bonkostu.
L'insulto ebbe l'effetto desiderato, Jou si voltò verso il diavolo pronto a gridargli contro ma venne fermato dalle successive parole del suo fidanzato:-Quello che Atemu intende dire è che con chi abbiamo a che fare in verità vuole portare il caos nel mondo di nuovo.
:-Come sarebbe a dire il caos? Non vuole solo minare le magie che sostengono la città?
:-No, vuole fare molto peggio e spero solo che riusciremo a fermarlo in tempo.
Detto questo si alzò insieme agli altri nominati e proprio in quel momento ritornò un trafelato Malik con Ra e Diabound, pochi attimi dopo giunsero i piccoli Kaiba accompagnati dall'immancabile golem e Obelisco, con più calma infine giunse anche la donna-pesce insieme a Osiris.
Alla loro vista il Faraone si rivolse alla folla:-Se le cose dovessero andare male vi consiglio a tutti di fuggire nel mondo umano, lì sarà più sicuro per un po'.
Detto questo scese le scale e Yugi immediatamente si buttò di slancio contro di lui sussurrando:-Ti amo. 
Si staccò dal petto dello scheletro:-Vedi di non morire.
:-Non lo farò.- Scese con le labbra ad assaggiare le deliziose labbra dell'altro con un veloce casto bacio per poi voltarsi e dirigersi fuori insieme agli altri. Tutta la città si riversò in piazza e con lo sguardo li videro scomparire all'orizzonte.

Yugi si trovava fuori dal ristorante Lady Arpia con una tazza di camomilla mezza piena sul tavolo e con il Puzzle del Millennio tra le mani con cui giocherellava nervosamente da quando lo aveva recuperato da casa sua dopo che il gruppo di creature aveva lasciato per fermare il malvivente.
Non ci aveva prestato grande attenzione ma al Puzzle mancavano ormai solo tre pezzi da mettere a posto, in verità lui cercava semplicemente di distrarsi il più possibile per non angosciarsi troppo e ignorare quella che irradiavano gli altri intorno a lui. Ad esempio Jonouchi, poco lontano da lui, che proprio non riusciva a stare fermo, oppure Ryou, seduto a un tavolo vicino, che scolpiva ossessivamente delle statuine di legno vodoo ma a cui in realtà non prestava grande attenzione. Un altra era Mana che per distrarsi si esercitava nella magia e miracolo dei miracoli non stava combinando disastri. Poi c'era Mai, con Shizuka seduta al suo fianco, dentro al ristorante che giocava pensierosa coi capelli della zombie mentre con l'altra agitava con movimenti rotatori la bevanda che aveva nel bicchierino e che non si decideva a bere.
E poi poteva vedere Honda e Otogi poco lontani che si azzuffavano per un paio di minuti per poi fissarsi per un altro paio e riprendere quello che avevano fatto prima per scaricare lo stress. Infine c'era Anzu che invece, per scaricare la tensione, provava dei passi di danza nello spiazzo in fondo alla strada  ma era talmente nervosa che azzeccava il movimento giusto uno su tre.
E la sua mente vagava a cosa poteva succedere ad Atemu, l'esperienza di Natale ancora fresca nella sua mente. Già si poteva immaginare Atemu riverso a terra, scomposto e senza vita, occhi vuoti e senza più quel calore pieno d'amore che a lui riservava ma oramai solo patine rosse della gloria che erano un tempo...
Click.
L'improvviso rumore fermò i suoi tetri pensieri riportando la attenzione a quello che c'era intorno a sé. Guardò in basso e vide tra le sue mani il Puzzle finalmente completo dopo mesi che ci lavorava sopra. Non ebbe il tempo di provare gioia e appagamento dalla sua bravura che una voce che non sentiva da mesi bisbigliare soddisfatta al suo orecchio da dietro di lui:- Sei davvero il Re dei Giochi, Piccoletto.
Yugi si voltò sorpreso e incontro gli occhi compiaciuti di Silver.
Il tristo mietitore con deliberata e laconica lentezza aggirò il tavolino sfiorando la superficie con la punta delle dita per poi sedersi soddisfatta e con il suo immancabile sorrisetto sulla sedia davanti a lui. Appoggiò il braccio sinistro sullo schienale e dalla sua posizione traversa cinguettò:-Sì, lo sei senza dubbi. 
Sorrise storta:-E visto che hai vinto la scommessa sono venuta qui per saldare il conto.
Yugi se ne stava zitto, sorpreso e curioso di sapere dove voleva andare a parare.
Lei si raddrizzò sulla sedia e incrociò le mani davanti a sé per poi fissarlo pensierosa negli occhi:- Ripensando a una vecchia storia, tanto tempo fa da qualche parte molto, ma molto, lontana da qui, si raccontava che chi avesse completato un puzzle uguale al tuo avrebbe potuto aver realizzato un desiderio qualsiasi.
Prese a tamburellare le dita sul tavolo:- Ma qui, anche se fosse possibile, il nostro gingillo d'oro non possiede la magia per poterlo anche realizzare. In fin dei conti gli è stata rubata. 
Sbatté le palpebre per poi chiedere:-Sai come fu sigillato di preciso Zorc?
Yugi scosse la testa negativamente.
:- Dunque, dunque...
Si appoggiò allo schienale rilassata e farcendo in bocca un cioccolatino spuntato fuori dal nulla:-Quando quel malvagio demone fu sigillato da Atemu, Bak'ra e gli altri che li assistevano, ma soprattutto loro due che furono i fautori delle sua sconfitta, utilizzarono una potente magia trovata nel Libro Magico Millenario che il Ladro aveva rubato tempo prima in un qualche covo di Zorc sparso nel regno del Faraone e usarono un potente sigillo e con sette chiavi a bloccarlo, in più il sigillo sarebbe stato alimentato da altri tre fonti di magia rendendolo indistruttibile e l'oggetto in cui la sua anima sarebbe stata imprigionata venne resa indistruttibile attingendo l'energia necessaria invece da un altra fonte ancora, in più la magia di questa fonte avrebbe continuamente mantenuto Zorc all'interno della sua prigione alimentando l'incantesimo di sigillo. In poche parole prima si sarebbe dovuto sbloccare il sigillo con le sette chiavi, e in contemporanea distruggere le fonti di energia che lo mantenevano attivo al suo massimo potenziale come pure distruggere la fonte che rendeva indistruttibile la prigione di Zorc per poi poter infine infrangere contemporaneamente la prigione che il sigillo.
Si spinse all'indietro mettendo la sedia in un precario equilibrio e iniziò a dondolare lentamente mentre continuava a spiegare:-Dunque... Le sette chiavi sono quelli che col tempo furono chiamati Oggetti del Millennio, oggetti d'oro di dubbio gusto estetico, e che erano: la Bilancia, la Chiave, la Collana, la Barra, l'Occhio, l'Anello e infine il Puzzle.
Fece un cenno con la testa in direzione del Puzzle che lui teneva in mano:-Lo stesso che tu tieni in mano.
Yugi spalancò ancor di più gli occhi:- Il sigillo invece è quello che viene chiamato Stele Millenaria, quello che si potrebbe definire lo stampo degli Oggetti. Comunque per essere spezzata prima sarebbero dovuti essere soddisfatti certi requisiti. Per prima cosa tutti e sette gli oggetti devono essere rimessi nella apposita cavità specifica dell'oggetto, e bada bene che non c'era bisogno che tutti fossero rimessi insieme contemporaneamente, e scaricati dell'energia che possedevano rimettendo essa nella Stele e quindi indebolendo quasi del tutto il sigillo. Ovviamente come la storia racconta questi oggetti furono dispersi nel mondo come Atemu aveva ordinato ma il nostro furfante deve aver avuto un immensa tenacia per riuscire a ritrovarli tutti alla fine.
Fece riappoggiare tutte le gambe della sedia al terreno per continuare con gli occhi rivolti verso il cielo:- L'oggetto in cui fu rinchiuso invece era un semplice ammasso di argilla informe che per qualche oscuro motivo infine prese la forma di una zucca con intagliata una malvagia espressione ghignante. Questo zucca per far in modo che non si rompesse alla prima malaugurata caduta venne resa indistruttibile con una potente magia che veniva alimentato dalla magia di Atemu e di cui la maggior parte era depositato nel sacro cartiglio, e con il suo nome sopra, che si trovava nel Labirinto.
Lo guardò con uno sguardo significativo:-Lo stesso che hai visto stamattina.
Riprese a dondolare la sedia mentre gli occhi della bambola si allargavano oltre il normale:-Ovviamente adesso la zucca è fragile visto che la magia che sosteneva l'incantesimo di indistruttibilità è stata rubata. E quindi in sostanza la prigione di Zorc adesso è fragile come vetro ma ovviamente per liberarlo completamente e non lasciarlo in uno stato sospeso tra la nostra realtà e lo spazio della sua prigione va anche distrutto il sigillo, e come ti ho già detto usando le chiavi adesso è debole e quindi il nostro furfante per riuscire a renderlo di nuovo frangibile ha anche già distrutto, diciamo così, le fonti di magia legate ad esso.
Si protese verso di lui e disse cospiratoria:-E indovina adesso, Yugi, secondo te che cosa era nascosto nel Labirinto e che ha gettato Atemu nel panico poiché è stato rubato?
La bambola si mise a pensare per alcuni minuti fino a quando la risposta gli si affacciò chiara nella sua mente:-Le fonti magiche!
:-E non solo. Nel Labirinto nascosto tra trappole mortali e altro ancora era nascosto addirittura il sigillo di Zorc. In parole più semplice: la Stele Millenaria, nascosta e custodita da Bak'ra e compagnia, è il sigillo a cui gli Oggetti del Millennio erano già da tempo usati su di essa, poi sotto Kaibaland e custoditi dai tre Homunculus ci sono le tavole di pietra delle Tre Divinità Egizie, ovvero Obelisco, Osiris e Ra; sì gli stessi piccoli chibi che gironzolano allegramente tra le vie della città; e che la loro magia, depositata per la maggior parte in queste tavole, alimentavano invece l'incantesimo che rendeva indistruttibile la Stele. Infine il Cartiglio di Atemu, esso alimentava sia l'incantesimo di indistruttibilità e mantenendo l'anima di Zorc al suo interno.
I suoi occhi si fecero seri:-Bisogna ammettere che è stato bravo visto che ha ingannato tutti fino adesso.
Iniziò a tamburellare con l'anulare inanellato d'oro e lapislazzuli sul tavolo:-Ma c'è un problema adesso, e anche loro lo sanno, ed è: come fermare Zorc?
Yugi cercò di ingoiare il groppo in gola:-Non si può usare lo stesso metodo, vero?
Scosse la testa negativa:-E' materialmente impossibile. Ci vorrebbe troppo tempo a trovare tutti gli Oggetti del Millennio e poi il furfante sicuramente li avrà nascosti in un luogo diverso dal loro nascondiglio originale e in più la parte materiale del sigillo verrà frantumata con la sua liberazione. Senza contare che le Divinità ed Atemu non hanno abbastanza energia magica dopo che gli è stata rubata. Certo, alle Divinità parte di essa si è rigenerata ma è niente in confronto all'energia necessaria per sigillarlo. 
Si mise a grattarsi sotto il mento in maniera compiaciuta:- E arriviamo alla nostra scommessa. 
Gli lanciò un occhiata maliziosa:-C'è un altro modo per sconfiggere Zorc. E questo metodo non lo sigillerà e basta ma, anzi, ci libererà della sua presenza per sempre.
Yugi chiese avido:-E qual'è?
:-Evocare Horakthi.
:-E chi sarebbe?
:-L'essere opposto a Zorc.
Sgranò gli occhi:-E come?
:-Unendo le tre Divinità in uno. Cioè fonderle insieme in un unico essere, in fin dei conti quando un potere diviso viene riunito in uno il suo potere è inimmaginabile. Ma c'è un problema di non poco conto.
Iniziò a frugare nelle sua sacca a tracolla arancio ruggine nel mentre continuava a spiegare:-Per evocarla c'è bisogno di un immensa quantità di potere. Senza contare che bisogna avere fede quando la si evocherà. E qui ho una cosa che ti aiuterà.
Con un rumore soddisfatto tirò fuori dalla sacca una lunga catenina di ferro a cui era appeso un cartiglio senza niente inciso sopra:- In questo cartiglio è rinchiusa abbastanza energia magica per evocare Horakthi ma esso deve essere utilizzato dal Faraone poiché la sua anima è quella più forte in città per sopportare lo sforzo dell'evocazione.  
Glielo mise nel palmo aperto che si richiuse con forza attorno al cartiglio:-Quando l'evocazione sarà riuscita comparirà il nome dell'evocatore, in questo caso Atemu, e l'energia racchiusa qui dentro si libererà con la stessa forza del mare in tempesta. Ma ti avverto che avete un solo tentativo, se non viene evocata al primo colpo tutto sarà perduto.
Si raddrizzò sulla sedia:-E adesso vai, Yugi, non c'è tempo da perdere.
:-Ma non mi dai un passaggio?
Inarcò un sopracciglio scettica:-Il mio debito è stato pagato. 
Scuoté la testa esasperato:-Arigatou.
Si alzò in fretta già guardandosi intorno per chi chiedere aiuto quando un pensiero che lo tormentava da tempo gli scivolò tra le labbra senza rendersene conto:-Un ultima cosa Silver, tanto non ti credo se mi dici che non lo sai, ma perché io? Perché io sono stato mandato qua? E non mi venire a dire che non lo sai, mi sembra impossibile che tu non sappia qualcosa del genere.
Una risata sincera lo fece voltare verso il tristo mietitore per poi essere risposto tra un sghignazzamento e l'altro:- E bravo Yugi, più perspicace di quanto si da credito.
Rise di nuovo:-Ovvio che so il perché tu ma credi davvero che te lo venga a dire?
Una risata sguainata riprese a prorompere dalla gola di Silver. Yugi la guardò tra l'esasperato e l'affezionato, non avrebbe cambiato il suo modo di fare per niente al mondo, in fin dei conti lei andava bene così, e individuò chi poteva essere il suo miglior accompagnatore:-Mana! Ehi, Mana!
Con passi affrettati si avvicinò a lei che aveva preso da poco a lanciare a destra e a manca incantesimi richiamavano i più svariati oggetti, tra cui era inclusa la sua scopa, e le spiegò per sommi capi la spiegazione appena ricevuta e cosa aveva intenzione di fare per aiutare gli altri che stavano andando contro a morte certa, e immediatamente dopo insieme cavalcarono la scopa per poi dirigersi a tutta velocità verso il luogo in cui loro erano spariti e di cui Mana sapeva l'ubicazione fortunatamente, visto che aveva assistito all'incantesimo di tracciamento per individuare dove si trovasse il ladro.
Silver li guardò allontanarsi con il sorriso tra le labbra  per poi riprendere a mangiare con gioia i cioccolatini al cioccolato fondente pensando all'ultima domanda che la bambola gli aveva posto.
Ovvio che so il perché tu, Piccoletto, in fin dei conti il motivo è, secondo Autrice, semplicemente perché sei tu. Sei il suo preferito insieme ad Atemu.

Atemu e gli altri dopo molto camminare arrivarono al luogo dove si nascondeva il ladro. Molti di loro rimasero sorpresi di scoprire che il luogo in cui si nascondeva il ladro fosse l'antico tempio dei Ka ormai abbandonato da tempo e che si trovava sul limitare della barriera magica intorno alla città.
Entrarono dentro, il luogo era illuminato solo da qualche sparodica fiaccola, e con passo silenzioso si diressero verso la stanza principale della struttura.
Lì, una figura ammantata da una cappa scura, un mantello rosso scuro e lunghe ciocche rosse, era china sopra la Stele Millenaria e con affianco la zucca in cui era sigillata l'essenza di Zorc sopra a un alta pedana rialzata di diversi metri. Quando, alla sua vista, Bak'ra gridò:- Tu, bastardo!- gli lanciò contro contemporaneamente un pugnale intarsiato d'argento contro la figura dalle ciocche rosse ma esso, che avrebbe fatto un centro perfetto infilzandosi nella nuca del criminale, si scontrò contro una barriera di oscurità che lo fece rimbalzare contro l'altissimo soffitto. La creatura ammantata di nero e rosso si voltò lentamente verso di loro mostrando il volto coperto da una maschera bianca e con un occhio d'oro di dubbio gusto al centro di essa. Lui si alzò tenendo in mano un vecchio libro blu e dorato stagliandosi davanti a loro derisorio parlando con voce vecchia e arrogante:- Pensante di potermi fermare? Ah! Illusi! Non avete abbastanza potere per fermarmi dal mio intento! Io sono il Sacerdote delle Tenebre e il potere di Zorc è con me!
:- In verità sì.-disse Seth che non notato si era spostato dall'altra parte della pedana e si era portato infine dietro l'auto chiamatosi Sacerdote delle Tenebre. Kisara dalla spalla del Sindaco sparò dalla bocca un potente raggio di luce bianca pura facendo saltare per aria la maschera che gli copriva il volto. Egli cercò di nascondere con una mano il viso scoperto ma quell'attimo bastò per vederne il volto, senza contare che i capelli d'argento oramai liberi di cadere sulle spalle erano molto indicativi su chi lui fosse in realtà. Un rantolo collettivo riempì il tempio e Atemu rantolò con voce strozzata:- Aknadin. 
Gli occhi, pardon, l'occhio dalla espressione pazza si fissò sulla folla di creature davanti a sé e con voce insana ruggì:- Solo perché adesso sapete chi sono questo non significa che riuscirete a fermarmi! 
Con un ampio gesto della mano e un mormorio indistinto un potente incantesimo fu lanciato contro di loro inchiodandoli al suolo bloccando tutti i loro movimenti. Dopo essersi assicurato di questa cosa tornò a lavorare sulla Stele continuando a incanalare l'energia rubata alle Divinità nel sigillo incrinandolo così come incanalava l'energia rubata dal Cartiglio incrinando la prigione di Zorc.
Le altre creature, mentre era occupato, mormoravano sotto il loro respiro svariati incantesimi, e al contempo maledizioni contro il ciclope, o tentavano direttamente a liberarsi da esso semplicemente usando la forza bruta. Molti di loro iniziarono ad avere successo mentre altri, soprattutto Atemu per via del suo stato indebolito, non avevano fatto nessun progresso. Bak'ra era quello che aveva fatto più progressi a liberarsi e con uno sguardo di intesa che passò tra di loro lo scheletro cercò di guadagnare tempo:- Perché Aknadin? Perché vuoi liberare Zorc? Non appena sarà libero ti tradirà! 
Una risata malvagia riempi il luogo e strafottente gli rispose:- Non mi tradirà, le magie che sto utilizzando su di lui gli impediranno di farlo. E poi, non appena sarà libero, userò il suo potere per  distruggere quella stupida città che tu creasti per poi conquistare il mondo e diventarne il padrone assoluto.
:-Come hai fatto? Come hai fatto a orientarti nel labirinto? Nessuno che non abbia una guida può avventurarsi in esso senza perdersi!
:- Ti sei dimenticato con quale energia creasti il Labirinto? Zorc mi ha guidato e con la sua guida potevo orientarmi senza perdermi. Grazie al Libro Magico Millenario potevo ascoltare le sue parole e pianificare la sua liberazione. E' stato grazie ai suoi suggerimenti e conoscenze che sono riuscito a rubare l'energia necessaria per rompere la sua prigione. Ma è stata solo grazie alla mia tenacia che sono riuscito a trovare tutte le chiavi per sbloccare il sigillo. Fui io a causare l'incidente che uccise la famiglia di Ryou per riuscire a rubare l'Anello. Fui io che strappai l'Occhio da Pegasus rendendolo cieco ad un occhio. Fui io la causa della pazzia del padre dei fratelli Ishtar per riuscire a rubare la Barra e la Collana. Fui io che rubai dagli apostoli di Anubis la Chiave e la Bilancia facendo ricadere la colpa sui Mr. Hyde. E fui sempre io che rubai dalla tua tomba diventata un immensa trappola il Puzzle per spezzarlo in mille pezzi per rendere impossibile la risigillatura di Zorc con essi. E adesso senza il tuo potere, Faraone, né tu né le bestie divine avete il potere per potermi fermare. Finalmente il mio più grande desiderio sarà esaudito. 
Nel mentre che il suo monologo andava, Bak'ra era riuscito a liberarsi dalle catene dell'incantesimo e silenzioso si era spostato fuori vista aggirando la barriera che a quanto pareva era solo dietro la sua schiena.
Intanto Aknadin aveva finito di salmodiare l'ultimo l'incantesimo nel mentre Bak'ra si era spostato, con Diabound sulle spalle, in un punto in cui era difficile essere visto e quasi subito dopo Aknadin si girò verso il restante delle creature come uno che aveva la vittoria in pugno:-Addio esseri inutili.
:-Spiral Wave!
L'attacco a sorpresa di Diabound scalzò Aknadin dalla sua postazione buttandolo giù dal suo piedistallo, sia in senso figurato che letterale, per poi ricadere davanti alle altre creature nella stanza. Per via del colpo che prese atterrando perse la presa sul Libro, liberando di conseguenza tutti gli altri ancora bloccati dall'incantesimo. Bak'ra, senza perdere un solo attimo di tempo, gli si lanciò contro inchiodandolo efficacemente a terra e gli punto alla gola un coltello tirato fuori dalla manica intimandogli:- Fermalo subito.
Una risata maniacale eruttò dalla gola del Sacerdote delle Tenebre:- Oramai è impossibile! Ormai ha raggiunto il punto di non ritorno.
Tutti alzarono lo sguardo verso la Stele Millenaria che era attraversata da luminose crepe dorate incrinandola sempre più sonoramente e velocemente. Alla zucca stava succedendo la stessa cosa e dalle crepe stava fuoriuscendo del fumo nero che le allargava sempre più. Furono attimi di grande tensione e un attimo prima dell'inevitabile Dartz lanciò un potente incantesimo di protezione intorno a tutti loro. 
La zucca esplose con violenza contemporaneamente alla stele che si sgretolò in mille pezzi e i pezzetti di zucca si sfracellarono contro lo scudo intorno a loro con violenza mentre il fumo nero si estendeva, solido e immenso, verso l'alto distruggendo il soffitto e buona parte delle mura uscendo fuori alla luce del sole morente. 
Le creature osservarono sconvolte la liberazione del nemico sigillato ormai da millenni e che sembrava trarre un gran piacere a distruggere tutto quello che aveva sottomano e iniziando per prima cosa a ridurre in polvere le macerie della sua prigione con il suo enorme piede mostruoso. Tutti presero nota delle sue dimensioni e chi lo aveva già incontrato dovette correggere i propri ricordi perché non si ricordavano che fosse così grande e grosso. Zorc superava di gran lunga in altezza e larghezza le piramidi, la sua pelle era nera e coriacea, due immense ali da pipistrello erano ripiegate sulla schiena, il viso mostruoso e cornuto possedeva due piccoli occhietti di un brillante rosso sangue e all'inguine spuntava fuori il luogo corpo di un serpente malvagio e da cui dalla schiena continuava il resto del corpo del serpente che spazzava il terreno buttando tutto quello che c'era intorno all'aria.
Giusto per sgranchirsi i muscoli fermi da millenni decise di fare un paio di passi fuori dalle macerie del tempio ormai mezzo distrutto, si allontanò così di qualche centinaio di metri portando distruzione  e oscurità velenosa dietro di sè che ridusse in polvere la poca flora già di per sé scheletrica intorno al luogo. Tutte le creature erano sopravvissute per qualche miracoloso motivo alla frana del soffitto e veloci se ne uscirono dall'edificio, o da quel poco che ne era rimasto, pronti a fronteggiare la minaccia. Bak'ra, invece di affrettarsi a uscire subito, si trattene ancora un po' dentro  per uccidere, con una morte molto dolorosa, Aknadin per aver liberato questo antico male che aveva distrutto il suo villaggio. Ma prima che il suo coltello potesse iniziare a spellarlo vivo con estrema lentezza il Sacerdote delle Tenebre gli sparì dalle mani in una improvvisa nuvola di ombre viola. L'espressione che prese la faccia del Re dei Ladri rassomigliava a quella che assumeva quando impegnato in piacevoli e faticose attività insieme a Malik venivano interrotti da Isis proprio nel momento migliore, quella strega aveva una tempistica orribile o lo faceva apposta. Io personalmente sono più propensa verso la seconda.
Però c'è da dire che le assomigliava solo perché l'espressione che aveva assunto in quel momento era molto, ma molto peggio. Era un espressione del tipo: tu morirai tra attrocci sofferenze immediatamente. Era molto poco rassicurante per che era dalla parte sbagliata della sua rabbia.
Sospettando dove potesse essere finito il ciclope corse fuori dalle macerie a rotta di collo verso dove si trovavano gli altri che si stavano preparando a fronteggiare Zorc alla loro massima potenza. Le tre divinità, Obelisco, Osiris e Ra avevano ripreso la loro mastodontica grandezza naturale che da secoli non riprendevano più ruggendo la loro sfida al loro avversario, purtroppo poteva tranquillamente sentire che la loro potenza non era al massimo, anzi a malapena era un terzo della loro reale potenza, l'attacco al Labirinto aveva sortito l'effetto sperato visto che non importa quanto tempo era passato erano molto più deboli del solito.
I tre Homunculus avevano già mutato il loro solito aspetto per la loro forma draconica grande quanto una casa e ruggivano minacciosi contro l'essere oscuro. Timaeus era un grande drago dalle ali immense e un corpo muscoloso di un brillante verde acqua e la pancia di di un celeste molto chiaro. Critias era un grande drago dalle grandi e piatte scaglie sovrapposte di un intenso color blu mare, le ali più strette e con la membrana interna color senape e la pancia era ricoperta di scaglie del colore del cielo a mezzogiorno. Hermos era invece un massiccio drago color borgogna, ali più strette adatte alla velocità e con la membrana di un lilla chiaro e la pancia rosata.
Anche Kisara, quella piccola peste di drago bianco occhi blu, aveva ripreso la sua vera stazza massiccia draconica ruggendo e librandosi sopra il suo amato Seth. Anche il suo fido Diabound ormai era tornato alla sua grandezza naturale e grazie a lui adesso era arrivato in pochi secondi dagli altri. Poteva sentire tranquillamente anche da diversi passi di distanza Dartz borbottare tutta una serie di arcani incantesimi di cui non sapeva nemmeno l'esistenza e sentendo che stava richiamando il potere di qualche antica creatura per aiutarli. Dando un veloce sguardo intorno a sé vide che tutti avevano preso la loro forma più terrificante di creature diventando dei veri mostri di paura. Senza perdere tempo prese la sua forma più terrificante ostentando tutto il suo potere, come gli altri, contro Zorc. Con un colpo d'occhio vide però che Ou-sama non aveva si era trasformato minimamente per fronteggiare il loro antico nemico, anzi, sembrava anche più debole di tutti loro messi assieme.
E non era un caso, visto che cosa era stato rubato e che era custodito nel Labirinto. Questo era molto frustrante per il Faraone che era lì, in piedi impettito davanti a colui che molti secoli prima aveva massacrato migliaia e migliaia di persone del suo regno, e non poter fare niente se non stare lì a fissare corrucciato e deciso l'imponente figura che li guardava con occhi pieni di scherno.
Ma non si perse d'animo anche quando notò Aknadin, il traditore sopra una spalla di Zorc che li guardava dall'alto in basso con quell'aria da fanatico che aveva assunto ormai la sua faccia, in effetti l'occhio un tempo d'oro adesso era di un orribile rosso malaticcio. E rideva, e rideva, e rideva come un pazzo fino a quando Zorc non mosse una grossa mano artigliata. 
Akanadin finì schiacciato sotto la grande mano mostruosa appiattito come una frittella per poi essere buttato via dalla spalla come quando si fa per togliersi di dosso i pelucchi dalla spalla. Sprecarono solo un attimo a guardare dove era stato gettato via con estrema noncuranza il Sacerdote delle Tenebre per poi Atemu prendere la parola e cominciare a pianificare il loro attacco:-Timaeus, Critias, Hermos, voglio che siate di supporto per Osiris, Ra e Obelisco mentre loro portano avanti l'attacco principale. Seto e Malik! Voglio che voi infondiate più energia magica che potete alle Divinità mentre porteranno avanti gli attacchi. Dartz! Tu sarai la nostra retroguardia, con la tua conoscenza di antichi incantesimi voglio che tu faccia più danni possibili a quell'essere disgustoso. Seth! Voglio che tu insieme a Bak'ra attacchiate i lati con Kisara e Diabound mentre le divinità lo attaccano frontalmente! Dobbiamo usare qualsiasi apertura possibile! E Mahad tu invece lancerai incantesimi di difesa su di noi mentre gli altri attaccano, non possiamo rischiare di essere spazzati via con un colpo solo.
:-E tu cosa farai Ou-sama? Tu non sei in condizioni di combattere.- a parlare era stato Bak'ra serio e mortale. Il Faraone lo fissò per poi rispondergli con lo stesso tono:-Io invece tornerò nel tempio a recuperare il Libro Magico Millenario nella speranza di riuscire a trovare un modo per fermare Zorc una volta per tutte.Come hai detto tu, in fin dei conti, io in questo momento non ho un briciolo di forze per poterlo fronteggiare.
:-Allora vengo con voi, mio Faraone.-disse Mahad serio.
Atemu lo guardò con uno sguardo grato però fermo:-No, amico mio, tu sarai più utile qui che con me.
:-Ma...
:-E' un ordine Mahad.
L'altro chinò il capo sconfitto:-Come ordinate.
Detto questo urlò l'ordine:-Preparatevi! Perché è tempo di giocare con la Morte!
Con un grido collettivo ultraterreno tutti si rivolsero all'attacco. Le tre bestie divine ruggirono e prepararono i loro attacchi più potenti che si abbatterono con forza contro il nemico traendo forza anche da i due diavoli. Dartz lanciava i più svariati incantesimi distruttivi contro il mostro nel mentre che i tre homunculus nella loro forma draconica supportavano gli attacchi delle tre bestie dai colori primari con attacchi propri. Bak'ra e Seth, in groppa rispettivamente su Kisara e Diabound si spostarono su un fianco di Zorc ciascuno e cominciarono ad attaccarlo anche loro con i loro più potenti attacchi nel mentre Mahad rimasto vicino  a Dartz pronunciava svariati incantesimi difensivi per i sè e i suoi compagni. Zorc però rideva a quello che lui considerava a dei patetici tentativi per fermarlo e non faceva neppure lo sforzo di parare in qualche modo gli attacchi, ma anzi li subiva ridendo malvagiamente.
Durante tutto questo Atemu era scivolato via inosservato dall'essere oscuro e si era diretto velocemente verso le macerie che erano rimaste del tempio e trovò dentro di esso accanto al Libro Magico Millenario la forma spiattellata del traditore che era in stato di incoscienza. La battaglia fuori dalle mura si faceva sempre più cruenta, distruttiva e sempre più a sfavore delle creature della città di Halloween. Zorc li derideva a gran voce dicendo:-Ah! I vostri attacchi sono inutili contro di me, inutili e patetici moscerini!
Con pochi attacchi di energia oscura aveva già ferito malamente Timaeus e Osiris, Seth insieme a Kisara erano stati buttati a terra da poco per via di un colpo che non avevano visto arrivare da parte della coda dell'essere oscuro mentre il Re dei Ladri e il suo chibi avevano sempre schivato i colpi per un soffio e con una buona dose di fortuna ma si notava che si stavano muovendo sempre più lentamente.
Frenetico il Re delle zucche sfogliò le pagine del Libro alla ricerca di un modo per fermarlo e dopo molto cercare trovò un passo nel testo che attirò la sua attenzione.
L'unico modo per distruggerlo completamente è di opporgli un essere di natura completamente opposta, cioè uno di luce di ugual potenza. L'unico essere capace di questa impresa, e che lui in verità teme, è Horakthi, dea benevola e amante dell'equilibrio cosmico. Per evocarla l'evocatore deve proclamare il proprio nome in modo che la sua essenza divina si possa ancorare all'anima dell'evocatore per potersi manifestare nel mondo materiale e poi chiamare il suo nome. Se l'evocazione ha successo Zorc viene bandito da questo mondo fino a quando un nuovo canale di accesso viene aperto per collegare questo mondo e quello da cui proviene. Tuttavia colui che la evoca deve avere un anima straordinaria capace di sopportare il peso dell'evocazione visto che richiede una immensa quantità di energia magica e in più devono essere presenti le tre bestie divine che sono tre manifestazioni della sua essenza divisa in tre esseri distinti. Se queste condizioni non vengono soddisfatte l'evocazione non può avvenire.
Questa notizia lo riempì di speranza ma immediatamente dopo fu colto da un immenso sconforto, come avrebbe fatto a convocare Horakthi se a lui e alle tre bestie divine era stato rubato quasi tutto il loro potere? L'energia necessaria per evocarla gli era stata rubata e gli altri erano immensamente affaticati dallo scontro che stavano combattendo contro Zorc. Per riuscire a salvarli tutti ci sarebbe stato bisogno di un miracolo. E il su detto miracolo arrivò, per prima cosa, sotto forma di un urlo:-ATEMUUUUUUUUUUUUUU!
Un attimo dopo si concretizzò con la comparsa delle figure di Mana e Yugi, a cavallo della scopa di lei, che volavano a velocità sonica verso di lui. In effetti andavano un po' troppo veloci. Infatti si fermarono in maniera un po'... brusca. Yugi partì in aria come un razzo parallelo al terreno schiantandosi e mozzando l'aria allo scheletro facendoli strisciare per terra per qualche metro, invece Mana, che tentava disperatamente di fermarsi cercando un freno nella scopa che non c'era, si schiantò direttamente contro un muro del tempio che non era crollato e che era nella sua linea d'arresto facendo saltare in aria in un miliardo di pezzi i blocchi di pietra.
I due innamorati gemettero storditi ma Yugi si riprese quasi subito esclamando:-Atemu! Grazie ad Atum che ho fatto in tempo!
:-Per fare che?- chiese lo scheletro con una mano sul capo mentre con l'altra controllava se le sue ossa si fossero rotte. 
:-Per aiutarti! -esclamò l'altro come se fosse ovvio.
In fretta frugò tra i suoi vestiti nel mentre cercava al contempo di non perdere le parti del corpo a cui si erano allentati i punti di sutura per poi con un gridolino eccitato tirare fuori dalla sua giacca una lunga catenina in argento a cui era attaccato un cartiglio vuoto:- So un modo per fermare Zorc.
Atemu lo guardò interessato mentre lui continuava a spiegare:-Ed è quello di evocare Horakthi.
Alla notizia le sue speranze si sgonfiarono sonoramente:-Sì, lo so. Però... io non ho abbastanza energie per evocarla.
:-Ma questo non è un problema.
Mise nella bianca mano dello scheletro il cartiglio e immediatamente sentì rinchiuso dentro di esso una immensa quantità di energia sicuramente bastevole per evocare l'essere divino. I suoi occhi rossi incontrarono quelli ametista del suo Aibou e chiese interessato:-E questo da dove spunta?
La bambola arrossì imbarazzata:-Ho vinto una scommessa.
:-Questa... Con questa potrei farcela.
La mano celeste si appoggiò su quella bianca:-Non potrei. Puoi.
In quel momento però Zorc rivolse la loro attenzione a loro visto il polverone che avevano sollevato Mana e Yugi al loro arrivo. Con una risata malvagia esclamò:- Questi moscerini che cercano di nascondersi da me saranno i primi a essere distrutti! Soprattutto tu, Faraone!- per poi puntare loro contro il suo prossimo attacco di energia oscura gridando:-Zorc Inferno!
Il raggio di energia oscura percorse la distanza che li separava a velocità sonica ed era quasi sul punto di colpirli, nessun incantesimo di difesa sarebbe stato lanciato abbastanza in fretta per salvarli, quando davanti a loro due si parò, con un estremo spirito di sacrificio, un essere di genere femminile con dei ridicoli e mortali tacchi a spillo, e a cui ben presto si unirono altre dello stesso tipo ammassandosi davanti a loro come una barriera vivente contro il raggio nero mortale. 
In poche parole quegli esseri erano fangirls.
Quei demoni in forma di donna che seguivano le loro vicende in modo estremamente appassionato, perse nel loro mondo rosa fatto di slash e canon e tante altre cose che in questa sede non ci interessa, da tempo immemore seguivano i nostri protagonisti della storia assiepate dietro ai nascondigli più improbabili o che sfidano la comune logica, di comune accordo e senza che una sola parole venisse pronunciata da una di loro si erano parate davanti ai due protagonisti pronte a sacrificarsi e prendendosi in pieno il colpo mortale salvandoli da distruzione certa. 
Le fangirls vennero spazzate via come birilli volanti e i loro corpi caddero sparsi tutto intorno al campo di battaglia senza un singolo graffio.
Una di loro addirittura cadde vicino a Silver seduta su una grande e alta roccia e che osservava il susseguirsi della battaglia con estremo interesse grazie al suo potente cannocchiale in platino.
Sfruttando l'attimo di distrazione  creatosi dal fatto che Zorc si perse un attimo a fissare quegli strani esseri che senza pensare si erano lanciati in difesa dei moscerini dentro al tempio Atemu corse fuori dal tempio seguito da Yugi e Mana per poi piantare i piedi per terra davanti all'essere oscuro.
Tutti erano intorno a sé con espressioni affaticate incise sui loro volti ma su cui ancora scintillava nei loro occhi quella scintilla di sfida che diceva che avrebbero smesso di combattere solo quando sarebbero morti, e molti avrebbero provato a combattere ancora anche se ormai non erano altro che meri spiriti.
Con movimenti decisi sollevò il braccio che teneva la catenina e su cui era libero di muoversi il cartiglio che prese a illuminarsi incandescente. Con voce regale proclamò a gran voce:- Il mio nome è Atemu! 
Adesso a brillare non era tutto il cartiglio ma solo i luminosi geroglifici che componevano il suo nome che si incisero nel cartiglio vuoto nel mentre l'energia prendeva a scorrere nelle sue vene riempendolo con un potere incomparabile e facendolo tornare per un attimo con l'aspetto del suo vecchio sé dalla pelle color del bronzo. Con voce autorevole continuò:-Nel nome del Faraone io unisco gli dei in Horakhti, la Creatrice della Luce!
Una luce abbagliante scoppiò da dietro di sé illuminando il cielo pieno di oscurità riportando la luce nel mondo, e per la prima volta nella sua lunga esistenza Zorc provò paura .Una figura luminosa e immensa di aspetto femminile, e vestita con un incantevole e delicata armatura ornata da preziosi fregi egizi in oro e con copricapo a forma di testa di falco e con due immense ali d'oro, si materializzò da questa luce abbagliante con le braccia aperte e un sorriso materno. Prima ancora che Zorc potesse emettere un grido di diniego Atemu comandò:- Horakthi! Sublime Light!
Un potente fascio di luce partì dalle mani tese dell'essere luminoso che si infiltrò dentro la pelle dell'essere oscuro crepandola in molti punti come se fosse lava che si infiltrava nel terreno per poi zampillare fuori incandescente. Tutto il suo essere prese a creparsi sempre di più fino a quando la luce dentro al suo corpo fu troppa per essere contenuta ed esplose in miliardi di pezzi di energia oscura che volarono via come pezzi di carta che ancora bruciavano mentre galleggiavano nel vento.
Infine la luce morì di intensità fino a quando solo da Horakthi la luce veniva emessa visto che il sole era ormai tramontato visto quanto si era protratta la battaglia. Tutti rimasero fermi un attimo per riuscire meglio a metabolizzare il fatto che Zorc era finalmente sparito ma il concetto si concretizzò nelle loro menti solo quando Bak'ra pronunciò le parole:- E' finita.
Atemu si raddrizzò e concordò solenne:- Sì, lo è.
La maggior parte di loro si sedette pesantemente a terra, chi con grazia e chi molto sgraziatamente, mentre Atemu si rivolse verso l'essere di luce nel mentre Yugi si accostò alla sua destra:- Grazie, Horakthi.
Una voce gentile e materna gli rispose nella sua mente e la sua risposta venne trasmessa nelle menti di tutti i presenti:-Non c'è bisogno di ringraziare. Se si sa cosa cercare ci sarà sempre una luce che rischiari l'oscurità.
:-Ha ragione, sai. Tu sei stata la mia luce nel buio dopo che sono arrivato qui.-confessò Yugi appoggiando una mano sulla spalla del Re delle zucche. Atemu gli sorrise grato per poi sospirare sconfortato con conseguente domanda della bambola:-Cosa c'è che non va Atemu?
:-Niente. E' solo che c'è il problema della barriera che protegge la città. Era usando l'energia di Zorc che veniva mantenuta e senza di essa non ci sarebbe più la distorsione spaziale che divide la città dal mondo umano e questo renderebbe la città vulnerabile a un intrusione da parte di qualche umano. Per riuscire a mantenerla ci vorrebbe un potere pari a quello di Zorc.
Yugi annuì comprensivo per poi accorgersi che Horakthi non era ancora scomparsa:-Sai, credo di sapere a chi potresti chiedere di mantenere la barriera.
Lo scheletro lo guardò stranito:-E chi sarebbe?
La bambola fece un cenno del capo davanti a sé e Atemu alzò lo sguardo verso l'imponente figura dell'essere di luce. Infine ne incontrò gli occhi che continuavano a guardarli benevolmente e realizzando cosa intendesse dire l'altro al suo fianco chiese con voce ferma ma cortese:-Divina Horakthi, le vorrei chiedere il favore di mantenere con il suo potere la barriera che circonda la città di Halloween.
L'essere femminile chinò il capo lentamente con grazia in assenso mentre gli rispose con un tono sempre materno:-Non è un problema.
Detto questo lei sparì portando con sé tutta la luce che rischiarava il luogo e rivelando la luna e le stelle che fino a quel momento erano nascoste dall'intensa luce che irradiava la Creatrice della Luce.
Non appena scomparì le tre bestie divine ricomparvero più cariche che mai di energia ruggendo con orgoglio. 
Atemu guardò il cartiglio che aveva in mano e in cui si era inciso il suo nome e pensò tra sé e sé: Credo proprio che lo utilizzerò come sostituto per quello ormai inutilizzabile sotto il Labirinto, in fin dei conti è un buon contenitore di energia magica. Ed è più comodo da portare in giro.
E se lo mise al collo.
:-Ohi, Ou-sama. Non ti starai dimenticando di lui? - A parlare era stato Bak'ra che nel mentre loro si occupavano dei problemi relativi alla sicurezza della città era andato a recuperare sia Aknadin che il Libro Magico Millenario . Con la gentilezza di un elefante in corsa aveva buttato ai piedi del Faraone il ciclope legato come un salame con ancora addosso la sua veste di Sacerdote delle Tenebre che tremava visibilmente. Il ciclope aveva ripreso i sensi proprio quando il Bau-Bau aveva iniziato a legarlo per trasportarlo meglio. 
Atemu osservò la sozzura ai suoi piedi con occhi infuocati di rabbia per le azioni commesse contro la città per desideri egoistici.
:-Cosa ne facciamo di lui?- A parlare era stato Seth che osservava il ciclope con lo stesso sguardo tipo di sguardo di Atemu e come di tutti gli altri presenti.
:-Stavo pensando che che una punizione adeguata sarebbe uno Yami no Game ma il tipo di gioco giocato per fargli scontare i suoi crimini non avrebbe un effetto permanente visto che siamo tutti immortali per via delle energie magiche che scorrono in città quindi un altra possibile e ottima soluzione sarebbe...
Alzò lo sguardo verso il il Ladro di Anime e chiese con tono indifferente:-Dimmi Bak'ra, per caso ti va' di creare un nuovo spettro da tormentare a piacere per l'eternità?
Il Bau-Bau sorrise ferino mentre rispondeva:- Sì, mi piacerebbe molto.
Aknadin prese a tremare visibilmente. Tra giocare uno Yami no Game con Atemu o diventare uno spettro a causa di Bak'ra nessuno in città sapeva dire cosa fosse peggio, e il ciclope non sapeva decidere se essere felice di giocare una partita del genere con il Re o essere terrorizzato alla prospettiva di essere torturato per l'eternità da un pazzo sadico. 
:-Be', direi che tutto è stato risolto. Che dite, torniamo in città?
A dirlo era stata Mana che non vedeva l'ora di riposarsi nel suo letto nella casa del suo maestro Mahad.
Un accorale accordo giunse da tutti, e dopo essersi assicurati che Aknadin non avrebbe potuto fuggire dalle funi rafforzate dagli incantesimi di Mahad, tutti si diressero in città stanchi e contenti. Nessuno si accorse di Silver che, da lontano, li seguiva soddisfatta per come infine si era conclusa questa storia.
E fu così che finì quest'incubo.

Una risata allegra fu quello che si sentì quella notte dedicata ai mostri e morti nel cimitero della città di Halloween. Atemu stava tenendo la mano di Yugi aiutandolo a uscire da sotto la porta che collegava la città al mondo umano e che si trovava sotto la statua del gargoyle vicino all'ingresso del cimitero. Era la notte di Halloween ed erano appena tornati dalla loro piacevole passeggiata nel mondo umano dopo aver spaventato migliaia di giovani che come loro vagavano tra le strade per festeggiare Halloween. 
Presero a volteggiare in mezzo al cimitero dirigendosi lentamente verso la collina arricciata uno tra le braccia dell'altro senza un pensiero e felici. Ieri notte era ormai un ricordo sfocato, soprattutto la parte del rientro in città che aveva subito dei pesanti danni nonostante la battaglia si fosse svolta a miglia e miglia di distanza. Avevano spiegato a dei preoccupatissimi concittadini cosa tutto era successo per poi decidere, con un accordo all'unanimità, che quell'anno si sarebbe festeggiato liberamente Halloween senza nessun spettacolo visto che tutto il loro lavoro era stato mandato a rotoli visto gli ingenti danni alla città e ai preparativi che si erano sbriciolati in polvere. Dopo aver calmato la folla tutti se ne erano andati a riposare per quella notte ma alcuni di loro rimasero in piedi un po' di più per prendere gli ultimi accordi su cosa fare delle stanze segrete sotto il Labirinto.
E stanotte loro due, Atemu e Yugi, avevano tutte le intenzioni di passarla insieme senza interferenza di terze parti. Il trasferimento delle tavole di pietra delle Divinità Egizie sotto casa loro poteva aspettare fino a domani, i piani di ristrutturazione della città potevano aspettare fino a domani, lo smaltimento dei resti del sigillo poteva aspettare domani, tutto per loro stasera poteva aspettare domani, questa notte era solo per loro.
Tra un volteggio e l'altro erano oramai giunti alla sommità della collina dalla punta arricciata e danzavano un lento abbracciati con gli occhi pieni d'amore fissi in quelli dell'altro che ricambiavano questa emozione con la stessa intensità. I loro volti si avvicinarono l'uno all'altro e toccandosi infine con un bacio d'amore sulle labbra.
Quando si staccarono, con le labbra che sfioravano quelle dell'altro, Yugi mormorò:-Aishiteru.
:-Aishiteru Aibou. 

Silver era in piedi sulla punta del tetto della torre sgangherata della casa dello scheletro e bambola. Il tristo mietitore aveva lo sguardo puntato verso la luna per osservarla con la coda dell'occhio seguiva i movimenti delle stelle nell'universo così come i festeggiamenti che avvenivano sotto di sé in città in cui il liquore di zucca scorreva a fiumi. Anche da lì poteva sentire i cittadini cantare a gran voce il ritornello della seguente canzone:- This is Halloween! This is Halloween! Halloween! Halloween! Halloween! Halloween!
Invece, spaparanzata sempre sul medesimo tetto ma poco più in basso, stava Autrice con in una mano un taccuino e nell'altra una penna stilografica e che ogni tanto osservava per un attimo la volta celeste. Silver sorrise quando giunsero alle sue orecchie delle risa lontane e in pochi attimi individuo il Faraone e Re dei Giochi che danzavano uno nelle braccia dell'altro sulla collina della punta arricciata con la luna dietro di loro a illuminarli di luce argentea. Contenta e soddisfatta affermò sicura:-Owari.
Autrice sorrise.



 
Owari.







Note:
Cupido e Psiche: Secondo il mito greco e romano i due dopo tante vicissitudini si sarebbero sposati e rappresenterebbero uno l'amore carnale e l'altro spirituale
Arlecchino e Colombina: due maschere italiane del Carnevale (poichè non trovavo una maschera che potesse essere considerata il Re e Regina ho deciso di usare queste due visto che sono tra le più conosciute.
Paese di Cuccagna: sarebbe un luogo ideale in cui il piacere, l'abbondanza e il benessere è alla portata di tutti.
Uova di Fabergé: sono pezzi di gioielleria a forma di uovo fabbricati dal gioielliere Fabergé su ordinazione dello zar Alessandro III di Russia
Kemonomimi: letteralmente 'orecchie animali', in poche parole sarebbero quei personaggi umani che si ritrovano ad avere delle caratteristiche animali nello specifico le orecchie e spesso anche la coda e artigli.
Usagimimi: kemonomimi, specificamente il coniglio.
Usagi: Coniglio
Hiyoko: Pulcino
Gianus: il Dio bifronte romano, a cui gli è stato dedicato nel calendario gennaio (è per questo che si chiama così il primo mese dell'anno) e che era il Dio delle soglie e inizi, sia materiali che immateriali, delle scelte ecc. ecc. 
Yami no Game: Gioco dell'Oscurità
Aibou: Amico, Compagno, Partner ( ovviamente in senso romantico qui nella storia)
Cartiglio: in genere sarebbe un iscrizione nella pietra in cui veniva scritto il nome del sovrano, qui è ovviamente in forma di ciondolo. Hanno la stessa identica funzione. 
Homunculus: creature create dagli alchimisti. Alcune loro abilità le ho inventate di sana pianta, come il fatto che mutano forma 
Bonkotsu: Mediocre
Libro Magico Millenario: Sarebbe il libro in cui Aknadin trova il rito per creare gli Oggetti del Millennio
Stele Millenaria: ma sì, quella immensa tavola di pietra che ha fatto da stampino per gli Oggetti del Millennio nella serie
Arigatou: Grazie
Spiral Wave: uno degli attacchi di Diabound nell'anime e manga
Ou-sama: Sommo Re
Sublime Light: l'attacco che usa Horakthi contro Zorc nell'anime e manga
Aishiteru: Ti amo
This is Halloween: The Nightmare Before Halloween, il ritornello del film nella versione originale inglese
Liquore di zucca: esiste, lo so, neppure io lo sapevo che esistesse ma pensandoci bene basta avere il frutto, dell'alcol e la ricetta e ti puoi fare qualsiasi liquore fatto in casa
Owari: Fine





Note dell'Autrice:
Signore e Signori sono orgogliosa di annunciare che questa storia è ufficialmente finita.
Sì, anche i miracoli accadono. 
E prima che qualcuno chieda: No, non ci sarà un sequel se non fino a quando mi sarò disintossicata dal film che ho parodiato che l'ho visto talmente tante volte per essere sicura di non fare strafalcioni che adesso non lo voglio più vedere per un bel pezzo. Anche se in verità l'unica cosa che davvero si poteva adattare sono tanti piccoli prequel sui svariati abitanti della città, a mio parere. Ma se farò mai qualcosa del genere sarà in un lontano futuro. Punto.
E così ho finito questo mio esperimento, e lo chiamo così perché: 1) Non avevo mai scritto mai nulla prima e soprattutto non qualcosa del genere. 2) Volevo vedere se ero capace di scrivere una storia, vedere se a qualcuno sarebbe piaciuta e soprattutto completarla. 3) Volevo vedere se il mio italiano migliorasse, e devo dire che è migliorato considerevolmente, i temi di scuola ne sono una prova concreta (non avevo mai preso prima dei voti così alti in un tema). 4) Ci son così tanti motivi che non so neanche io quanti sono e non me li ricordo tutti 5) E infine: Mi annoiavo. Già, ho una velocità tale che le storie le leggo a velocità spaventose e quindi avevo bisogno di fare qualcosa e visto che la mia fantasia è da sempre galoppante tanto valeva usarla.
... Non sparirò, ma non credo che tornerò presto con una Long, mi cimenterò a scrivere One-shot e magari qualcosa di anche più piccolo visto che ho notato che ho la tendenza a essere molto prolissa.
Ah sì, so già che in tutta la storia ci sono alcuni errori di battitura e vario genere, tipo accenti, e quindi Revisionerò la storia per correggere questi piccoli errori che ho fatica a trovare visto che, soprattutto gli accenti e doppie, non sento.
Quando avrò finito metterò un bel Revisionata nell'introduzione della storia. Quindi niente di preoccupante.
Altro? ... Ah, sì. Le risposte alle revisioni invece di fare come mio solito di metterle alla fine del capitolo dopo, lo farò come il programma recensioni comanda. E credo che lo farò anche per qualsiasi storia futura.

N.B: Se qualche intrepido/a volesse sapere chi sia in verità Silver, aspetti e speri, perchè ho già in mente la sua storia, ma devo scriverla e ho già l'impressione che sarà qualcosa di titanico ma... di sicuro non inizierò immediatamente a scrivere su di lei. Per la verità prima di iniziare a scrivere su di lei ci sono alcuni requisiti che vanno soddisfatti  e per il momento mi trovo impossibilitata a raggiungerli tutti e quindi non credo che comparirà la sua storia fino alla fine del prossimo anno.

Ma torniamo a questo epilogo visto che mi sono persa prima a dire vita e morte e miracoli su tutt'altro.  
Come avrete sicuramente notato 'sto epilogo è molto più lungo di un capitolo normale ma se voleva essere scritto bene e come si deve la lunghezza è una cosa relativa, senza contare è come se fosse un episodio a sè e la conclusione di tutte le cose ancora in sospeso nella storia. 
Spero che vi sia piaciuto e vi abbia emozionato, e sì la parte dello scontro con Zorc un po' lo ripresa da quella dell'anime e manga (ci stava). Moltissime delle cose dette e citate nel capitolo, così come in tutta la storia, sono riscontrabili o nel film che ho parodiato o dall'anime e manga di Yugioh! (e posso dire con certezza che ci sono un sacco di cose nominate provenienti dalla serie).
Un altra cosa incredibile da dire su questo capitolo: è il più lungo e quello scritto in meno tempo e corretto visto che è stato iniziato a malapena due settimane fa ed è già finito. Molti ci mettevano anche mesi dopo che erano abbozzati prima di essere pubblicati.
Spero che il tutto sia coerente, almeno il più possibile, e se ho fatto errori, su qualsiasi cosa, segnalatemelo e provvederò a correggere e come ho già detto prima fra poco tempo, mi metterò a revisionare la storia per correggere gli errori di battitura presenti nella storia.
Un altra cosa, (certo che oggi lo sto ripetendo all'infinito) per quanto serio fino a un certo punto è il mio cervello non ha proprio resistito a infilare le fangirls, forse è perchè era così serio e teso che il cervello alla fine ha cercato qualcosa di stupido e incredibile per sdrammattizare un po' il tutto. E pensare che nell'abbozzo del capitolo era anche peggio in fatto di idiozie.
E sì, finalmente ho finito, mi viene da piangere perchè lo trovo incredibile e per di più ho rispettato la data di scadenza che mi sono data, cioè un anno, e adesso non ho altro da dire se non augurare Buon Halloween a tutta la città di Halloween e soprattutto a Yugi e Atemu, i miei personaggi e coppia preferita di Yugioh!


... un ultima cosa, i Ringraziamenti devo fare, quindi iniziamo:
- Ringrazio tutti i lettori silenziosi che anche se non hanno commentato o fatto altro hanno letto la storia spingendomi ad andare avanti con essa dimostrandomi che in fin dei conti piace.
- Ringrazio coloro che l'hanno messa tra le seguite: FallingStar, fliflai, giaggia, lululove2, lupotta, Naim1104
- Ringrazio coloro che l'hanno messa tra le ricordate: cuordiluna, Naim1104
- Ringrazio coloro che l'hanno messa tra le preferite: Goten, _Skye
- Ringrazio coloro che hanno recensito: lululove2, masayachan, Naim1104, _Skye, Goten


Oh sì, un Omake con Silver che commenta l'introduzione alla storia ( le cinque righe che davvero dicono qualcosa sulla storia e non il nostro battibecco), è da un pezzo che lo vuole fare:
- Prima riga - Segreti e complotti? Mah, i segreti mi pare che siano stati svelati tutti anche se mi rifiuto di rivelare ai personaggi certe cose, a voi non è un problema, ma loro potrebbero tentare di uccidermi, di nuovo, per quello che gli ho nascosto. E poi non sarebbe neppure colpa mia. E complotti... Quelli sono tutti colpa dell'Autrice, soprattutto quelli ai danni di Yugi, però questo dell'epilogo è tutta colpa di Aknadin, l'idiota che non ha mica capito che anche usando tutti gli incantesimi del mondo non sarebbe mai riuscito a soggiogare al suo volere Zorc, in fin dei conti è pur sempre più potente di quel vecchio ciclope decrepito.
- Seconda riga - Autrice, ma questa la intende letteralmente o solo simbolicamente? Perché sa potrebbe essere presa sia per il fatto che è stata per il suo volere che lui è finito qui e sia per il fatto che c'è lo buttato io dentro all'albero. ...ah. Entrambi? Ok. Certo che poteva essere più fantasiosa.
- Terza riga - No, davvero, Autrice. Ma anche questa deve essere presa come la riga prima? Sa com'è: si perde letteralmente nella foresta pochi giorni dopo Halloween e sia il fatto che ha perso se stesso e solo dopo molto ritrova il suo vero sé. ... ...Pure qui entrambi? Autrice, per favore, un po' più di fantasia nelle introduzioni, altrimenti diventano monotone. ...Come sarebbe a dire di farmi i fatti miei? ...Senta, non è colpa mia se non è bravissima a scrivere le introduzioni, ma cerchi di migliorare.
- Quarta riga - Nooooo, ma va', non si è notato che il loro destino si incrociava. Porca miseria, sono i protagonisti se loro non si fossero mai incontrati ci sarebbe stato da preoccuparsi, cavolo in fin dei conti si dovevano innamorare, e adesso si potrebbero addirittura definire una coppia sposata. E sì, sull'ultima parte di questa frase direi che tutti e due hanno trovato quello che cercavano, amore e accettazione.
- Quinta riga - Caduto tra le braccia? Autrice, questa è una chiara allusione al fatto che sia letteralmente caduto dal cielo per atterrare nella città di Halloween. E poi, dai, dopo che sviene se lo porta via in stile sposa. E dai, se questa non è una chiara allusione al capitolo in cui i due per la prima volta si incrociano, non saprei cosa sia. Visto che è migliorata? Dovrebbe continuare così a scrivere le introduzioni, vedrà, migliorerà anche in quelle. ...C'è altro da commentare? No? Ok, allora, Sayonara Popolo! 



Buon Halloween a tutti!



Recensioni:
Goten: Grazie. Ho fatto in fretta?
Naim1104: - Comulattivi-
*Grazie. Grazie. *Si inchina con fare plateale*
Troppo? Naaaaaaah... e poi cosa, lo volevi in gonna? Per quanto è vero che così sarebbe stato vestito come nella saga delle memorie un coltello alla gola e minacce di morte del diretto interessato a non osare metterlo in gonna sono molto convincenti. Sono delle argomentazioni a cui non puoi controribbattere.
E poi, vabbe' tutto, ma anche lui si è messo in pari con i tempi moderni e andare in gonna adesso sarebbe molto degradante per un uomo, a meno che sei scozzesse- credo, poi per uno orgoglioso come lui...
**Hai ragione, povere forze dell'ordine che anche durante le feste lavorano, quando lo scrissi non ho pensato ai disagi che potevano provare, Poverini.
Sì, Silver può non sembrare ma ha anche il suo lato dolce che mostra molto raramente, quindi urrà! Non è una stronza completa.
Sono felice che ti sia piaciuto come Yugi e Heart interagivano, trovo che siano un vero spasso pure io. E pensa se fossi riuscita pure a infilare in mezzo i discorsi di amicizia come Anzu fa nella serie censurata. Da manicomio.
Sì, la parte su Bak'ra e il sarcofago devo dire che mi è uscita bene. (E io mi chiedo ancora da dove mi sia spuntata fuori quella cosa sul fatto che lui ci dorme dentro, mah... ci stava in fin dei conti).
Be', in fin dei conti con quasi tutti i miei personaggi prima di dire il loro nome in un modo o nell'altro c'è una qualche indicazione su chi sia in realtà, basta stare attenti alle spie presenti nel testo e lo si può capire da soli.
***Ovvio che si sarebbe salvato, se no chi salvava Yugi dall'uomo nero? Ehm... Volevo dire Bau-Bau. Uno Yami no Game mi sembrava d'obbligo da far giocare a quei due visto che non sono d'accordo su niente, e quindi ovviamente cercano di ammazzarsi in un qualche gioco sadico. Bellina, vero? E così ho anche spiegato 'logicamente' come è possibile che lui sia Babbo Natale. Guarda, in verità, tutti in città, alla fin fine sono immortali, c'è anche spiegato il come. Per loro il tempo è relativo, hanno in fin dei conti tutto il tempo del mondo. Eh, sì finalmente si son confessati, deus gratias! Lei adora gli happy ending, anche se si comporta così. Buon Halloween anche a te!
  
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