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Autore: Izanami    20/10/2008    4 recensioni
Se Bulma, presidentessa della C.C., dovesse stipulare un'accordo importante con Colui che per un caso fortuito conosce tutti i suoi segreti, cosa potrebbe accadere?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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 Dove eravamo rimasti…


 Alzo gli occhi e lo vedo camminare da lontano verso di me e dice sorridendo:
- Bene, donna! Benvenuta, ha già preso il suo caffè corretto al Bayles?
Come non detto! Mi cade un macigno in testa, sono fottuta! Vegeta sa tutto di me…


Realizzo che in questo momento vorrei scappare, fuggire via a gambe levate, lontano da questo posto e da Vegeta S….
Proprio non sopporto di dovermi umiliare di fronte ad un arrogante e presuntuoso uomo dalle fattezze di uno scimpanzé, non posso, non devo!
Per questo è meglio farmi forza e camminare a testa alta, dopotutto, l’ho già ribadito in passato, che gli uomini sono dei bambini e non ricordano sempre tutto ciò che dicono le donne…
Probabilmente avrà captato qualche segretuccio di scarsa importanza e me lo vorrà propinare come antitesi a quelli più grossi, pur non conoscendoli.
- Non ho tempo di pensare a simili sciocchezze come uno stupido caffè… vogliamo andare? – dico ostentando una tranquillità che non provo affatto.
Lui mi guarda con un espressione scettica… poi si volta e comincia a camminare.
Io da dietro lo seguo… caspita! Che spalle! Ogni volta che lo vedo così da vicino mi prende sempre un colpo!
Noto che non è molto slanciato, è strano perché  al locale sembrava più alto… forse saranno stai i drink a farmelo apparire così!
Quando siamo quasi dinanzi alla porta non posso far a meno di ricordarmi di quella di casa sua… sento un fremito nello stomaco… che si sia infuriato? Che si volesse vendicare?
Mentre apre la porta del suo ufficio riesco a vedere l’attaccatura dei capelli dalla camicia e il collo vigoroso… quest’uomo emana un profumo intenso e virile… chiudo leggermente gli occhi per aspirare…
- Ehi, Donna… sveglia! Il caffè non ha sortito i suoi effetti? - lo sento urlare
Apro di colpo gli occhi… oddio mi ha visto!
Arrossisco… ed entro nella stanza evitando il suo sguardo sempre più intenso su di me!
Quando alzo gli occhi, fino ad allora costantemente fissi sul pavimento, rimango stupita… questo studio è vuoto, ci sono soltanto delle sedie con dei rivestimenti blu, un divano blu, una scrivania e una libreria, non ci sono foto, ne tantomeno quadri… non c’è colore in questo posto,  rende tristezza e malinconia… probabilmente quest’uomo non ha avuto una vita serena!
Prendo una delle sedie e mi accomodo, sempre con una calma non consona alla mia personalità prendo la ventiquattrore, caccio la cartella con i documenti sull’accordo e riposo la valigetta al lato della sedia.
- Allora, Donna… cos’hai da dirmi… -  
E No. Adesso basta!!!
Smettila di chiamarmi Donna… il mio nome è Brief… Bulma Brief! – scaglio letteralmente il fascicolo sul tavolo e alzo la voce.
Lui simula un sorriso e poi continua: - Io invece mi chiamo Vegeta Stronzo vero?
Ho un sussulto come una scossa elettrica, lo guardo spaventata e forse un po’ in colpa…
- Io… non… non… - balbetto, ma poi mi riprendo
- Beh siamo pari… uno a uno… palla al centro! – dico soddisfatta.
Lui, però, ancora più stronzo aggiunge: - Non sei ne la prima, ne l’ultima a chiamarmi così… la porta l’ho sostituita, ma l’appellativo No!
Dio come urta…
- Beh adesso vogliamo cominciare? – mi chiede come fossi una scolaretta appena arrivata dinanzi alla maestra il primo giorno di scuola… grrr…
Comincio a sfogliare il fascicolo…
Mi passano davanti fogli e fogli di progetti, conti, disegni, vedo righe e righe di scritti a computer, ma in tutto ciò non riesco a concentrarmi, sento il suo sguardo su di me…
I suoi occhi neri e imperscrutabili continuano a fissarmi in attesa di chissà che cosa…  
Mi sforzo di concentrarmi e mi rendo conto che ci sto riuscendo, così comincio a parlare in modo del tutto professionale:
- Allora… - prendo un progetto di un macchinario
- come lei ben sa i prodotti della S&Y Corp, sono diventati indispensabili per la creazione e lo sviluppo di quelli della C.C., tuttavia, la logistica dei vostri impianti è un po’ scadente e automaticamente insufficiente a contenerli…-
Mi guarda sempre con il solito cipiglio, ma capisco che è tutt’altro che attento a ciò che gli sto dicendo.
Perciò, non curandomi di destare la sua attenzione, continuo:
- …  Il punto dell’accordo è: Lei mette i macchinari… Io gli impianti! -
- Cos’è ora mi dai del Lei!! – mi dice in modo del tutto incoerente con il discorso.
Lo guardo stranita, ma cosa dice?
Scuoto leggermente la testa e con noncuranza prendo l’intero fascicolo, comincio a sfogliarlo e prendo il punto in cui si specificano le metrature e l’organizzazione per inserire i macchinari nei nostri depositi.
- L’unico problema è il calcolo della quota di impianti da dedicare ai macchinari S&Y e la restante per quelli C.C….-
Parlo… parlo… parlo… sembro un paroliere, mi escono parole di bocca e non mi fermo, sono precisa ed esemplificativa… a mano a mano che parlo mi gonfio sempre di più d’orgoglio… non sono poi così superficiale
- … e così ritorniamo sempre al punto di partenza: manca l’organizzazione e lo spazio, insomma la logist… -
- Non avevi detto che non sapevi cosa fosse la logistica? – mi interrompe lui!
Mi blocco. Ho lo sguardo fisso sui fogli sparsi e focalizzo su quanto ha appena affermato…
Mi stupisco, ancora una volta, del fatto che l’abbia detto davvero.
Mi sgonfio come fossi un palloncino forato, mi sento interdetta, spaesata e confusa…
Io qui a parlare ed esporre tutto l’accordo nei minimi particolari, a sforzarmi di essere chiara e precisa, a cercare di attirare la sua attenzione e lui cosa fa?
Cosa fa?
Insinua che io non sappia cose banali per via di una stupida affermazione detta in preda al panico!!
Io questo lo uccido, ma come si permette…
Cosa crede che non sia all’altezza della situazione?
Alzo lo sguardo e mi affluisce tutto il sangue al cervello, mi gonfio di rabbia, mi alzo di scatto dalla sedia, inveisco contro di lui:
- Tu… tu… TU! – lo indico mentre anche lui si alza dalla poltrona.
- Come ti permetti di insinuare che io non sappia cosa sia la logistica…
È probabile che, su quell’aereo, abbia detto che non ricordavo cosa fosse, ma non che ne ignoravo il significato! – sto urlando, lui sta camminando verso di me…lo vedo avvicinarsi sempre di più.
- Non tollero che mi si dica che non sono all’altezza della situazione, io sono Bulma Brief, la socia maggioritaria di una delle aziende più ricche e produttive del mondo!
Mentre parlo continua a fissarmi…
Ma perché mi fa quest’effetto strano? Come se ricevessi un cazzotto nello stomaco.
Io imperterrita continuo a blaterare:
- Non permetterti mai più di … -
Apre la bocca per parlare, ma non gli esce parola, si avvicina a me sempre di più, mentre parlo mi mette una mano al lato del viso e…
Oh Mio DIO! Oh Mio DIO! Oh Mio DIOOOO!
Sento la sua bocca umida avvolgere la mia, ho gli occhi aperti e vedo i suoi neri come il carbone, luccicano…
Sento un tumulto nella mia testa, tanti pesci che guizzano nello stomaco, i battiti del mio cuore aumentano a dismisura, il mio respiro si velocizza…
Mentre gioca con le mie labbra mi riscopro ad aprire anch’io la bocca…
Ma cosa sto facendo? Sono forse impazzita? Bacio un tizio che non sopporto e che…
Dio come bacia bene!!
Chiudo gli occhi e mi lascio andare, continuo ad accarezzargli la lingua con la bocca…
Poi all’improvviso si stacca da me e io riapro gli occhi, vedo che mi da le spalle… mi sento le labbra gonfie e le gambe molli!
Mi rendo conto all’improvviso di ciò che ho fatto e mi sento un inutile donnetta superficiale… avrei dovuto rifiutare il bacio e mollargli un sonoro ceffone!
Mi pizzicano gli occhi, sento il naso che comincia a colarmi, tiro un bel respiro e raccolgo tutte le scartoffie sparpagliate sulla scrivania.
Mentre traffico con le mie cose, Vegeta si è avvicinato al finestrone senza mai voltarsi verso di me…
Una volta presa la Balenciaga e la ventiquattrore dico all’uomo:
- Fisserò un appuntamento con il tuo tirapiedi… -
Ed esco fuori.
Uscendo dal palazzone, mi sento tutta sottosopra, come una di quelle palle di vetro con la neve finta dentro… Ero un paesino tranquillo, stavo così bene prima nella mia disordinata monotonia, quando è arrivato quel Vegeta a darmi una scrollata e adesso ci sono fiocchi di neve che turbinano ovunque senza sapere dove posarsi.
Prendo un taxi. Non ho intenzione di camminare a piedi e di rovinare i miei Hermes!
Appena arrivo a casa mi stendo sul divano, mi guardo intorno e il mio occhio cade su qualcosa che attira la mia attenzione…
Qualcosa di patinato e colorato… il giornale che ho comprato all’aeroporto circa una settimana fa, quello dove c’è l’articolo “cose da fare prima di arrivare ai trenta”… ripenso in fretta alle cose accadute negli ultimi quattro giorni: i segreti sull’aereo, la rottura con Yamcha, il bacio con Vegeta… questo giornale mi ha cambiato la vita!!
Non riesco a trattenere le lacrime che copiose solcano il mio viso ormai coperto soltanto da un filo di trucco.
Sono una stupida… una stupida… stupida!
Batto i pugni sul cuscino del divano come una bambina cui è stato tolto il gioco preferito, scrollo la testa e le ciocche di capelli si attaccano sul volto bagnato dalle lacrime…
Mi passo le mani sul viso e intravedo tra le dita una figura familiare...
Stacco le mani dalle guance arrossate e le vado incontro abbracciandola… soltanto lei mi conosce meglio di chiunque altro, solo con lei posso sfogare le mie frustrazioni e sono sicura che lei mi darà giusti consigli.
- Oh Chichi! – riesco solo a dire tra i singhiozzi.



Ringraziamenti:
ringrazio che legge, che ha messo la storia tra i preferiti e chi recensisce:
cicciottina: Ciaooooo Cicci, ma non sai quanto mi fa piacere ricevere le tue recensioni, non hai idea! Sono contentissima dei complimenti che mi fai, davvero!
Mi ha fatto piacere che lo scorso capitolo, quello da parte di Vegeta, ti sia piaciuto.
Spero che l’evolversi della storia sia intrigante e che ti piaccia. Un bacio forte
trullitrulli: Ciaoooo, hai un po’ ragione sul fatto di star creando un Vegeta troppo viziato nei capitoli dedicati a lui… prometto che cercherò di renderlo meno principino altezzoso! Cmq sono stata contenta che il capitolo ti sia piaciuto.
Un kiss
Nanatsu: Teso mi mancava la tua rece su quella gran culo di cenerentola! Hai davvero ribaltato tutto quello che mi sta davanti!! Questo cappi ti piace? Un bacione Tadb Iza
  
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