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Autore: gremlins99    01/11/2014    1 recensioni
Settimo libro della saga, Malfoy Manor. Harrry e Ron sono costretti a sentire le urla strazianti dell'amica sottoposta a numerose cruciatus. Personalmente ho sempre amato questa scena, ma sono sempre stata delusa dal fatto che veniva narrata dal punto di vista di Harry. Insomma, non vi siete mai chiesti quali potessero essere i pensieri di Hermione? Quali le conseguenze della tortura?
Dal testo:
"- L'abbiamo trovata... l'abbiamo trovata... PER FAVORE!- ormai la sto pregando di smetterla, perché il dolore è insopportabile e voglio solo che si fermi. Non mi riconosco più! Io, la studentessa più brillante della mia età, Grifondoro fino al midollo, che si è ridotta a implorare pietà! Dove è finito il mio orgoglio smisurato? La mia determinazione, il mio coraggio? Dove è finita la mia forza? O forse non l'ho mai avuta. Forse era solo un'illusione, che ostentavo nella vita di tutti i giorni, ma che adesso, nel momento in cui dovrei mostrarla, si è rivelata solo fumo tra mie mani. Sono debole, inerme, una marionetta nelle mani di una folle burattinaia. "
P.s. Questa è la mia prima fanfiction, siate clementi.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Fleur Delacour, Hermione Granger, Luna Lovegood, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Salve a tutti! Con questa ff ho provato a immaginare come si pottesse sentire Hermione durante e dopo la tortura di Bellatrix. In questo capitolo ho voluto mantenere alcune battute presenti nel libro, che si riconoscono perchè scritte in corsivo. Ho tentato di mantenere il carattere di Hermione, ma non mi considero abbastanza brava per riuscirci, quindi ho classificato la storia come una OOC. Premetto che sarà una storia abbastanza corta, di circa due capitoli, ma credo che siano entrambi abbastanza intensi.
Questa ff la dedico alla mia amica Rebecca, che anche se detesta il pairing Ron/Hermione ha comunque promesso di leggere la storia. Sei la migliore, Reby!
Vi chiedo scusa per gli eventuali errori di battitura, non dovrebbero esserci, ma può darsi che qualcuno mi sia sfuggito. Detto questo, vi lascio alla storia.
Buona lettura!
 
 


WARRIOR
 
1-Nella fine è il mio principio
 
 
I battiti del mio cuore sono così veloci che mi è ormai impossibile contarli. Le immagini di ciò che è accaduto si succedono velocissime nella mia mente. Il nome di Voldemort rimbomba ancora nella mia testa, rivedo le ombre fuori dalla tenda intimarci di uscire, la mia bacchetta puntata sulla faccia di Harry mentre pronuncio la fattura, i suoi occhi verde smeraldo, che hanno sempre avuto il potere di perforarmi, e che ora mi guardano impotenti, mentre il loro proprietario è trascinato nei sotterranei di Malfoy Manor. Sono in mezzo al grande salone della villa. Il mio sguardo incontra inerme quelle dei miei migliori amici. Mi soffermo un po' di più su due occhi blu metallici, quasi elettrici, appartenenti a un ragazzo dai capelli rosso fuoco. Ron. Pensare a lui mi fa venire una fitta al cuore. Quanto vorrei avergli detto quello che provo, quanto vorrei non aver perso tutto quel tempo a litigare! L'anno scorso avevo paura di rovinare la nostra amicizia dichiarandomi. Cosa sarebbe successo se l'avessi baciato e lui mi avesse rifiutata? Sei anni di amicizia buttati all'aria! Ora darei tutto ciò che ho per andargli incontro e scambiare con lui il nostro primo e ultimo bacio, per mostrargli ciò che provo, per avere anche solo per questi ultimi attimi l'illusione che potesse esistere un "noi"! Ma questo non accadrà perché lui è appena scomparso dietro Greyback e io mi sento come se qualcuno mi avesse scagliato un incantesimo pietrificante.
Quando Bellatrix Lestrange mi si avvicina, trattengo inconsciamente il respiro. Lei ha scelto di interrogare me per il mio status di sangue. Il prossimo sarà Ron! Io sono bloccata qui, ma loro possono ancora scappare! Qualunque cosa succeda devo cercare di tenere duro, di resistere per dar loro il tempo di fuggire! Forse c'è ancora qualche speranza per me, forse non è tutto perduto! Ma qualsiasi sarà la mia fine, devo lottare! Ripeto a me stessa di essere una vera Grifondoro, di essere coraggiosa. Alzo gli occhi fino ad incontrare i suoi. Non abbasserò più lo sguardo. È una promessa!
- Guarda, Cissy, la Mezzosangue ha deciso di rimanere per una tazza di tè e una conversazione tra donne!- dice con la sua vocetta da bambina che mi fa venire il voltastomaco. - Primo argomento della serata: dove avete preso quella?- chiede incominciando a ridere come un'isterica. Deglutisco, so che si sta riferendo alla spada. Pensa che l'abbiamo rubata! Non posso dirle come ne siamo entrati in possesso, sento che sarebbe sbagliato. Ma non mi sembra compromettente rivelarle che l'abbiamo solo trovata, tralasciando la storia della cerva d'argento.
- L'abbiamo semplicemente trovata!- mi stupisco nel sentire che la mia voce non trema. Negli occhi della mia aguzzina passa un lampo che riesco a decifrare come un misto di rabbia e disprezzo.
- Risposta errata!- cantilena. Poi, sfoggiando un perfetto sorriso da pazza, urla:
- Crucio!- cado a terra in preda agli spasmi. Il mio corpo è invaso da un ondata di gelo, mentre una serie di pugnali invisibili lacerandomi la carne. Non riesco più a ragionare mentre il dolore mi sovrasta e l'unica cosa che riesco a pensare è che devo cercare di non urlare. Se lo facessi Ron e Harry lo sentirebbero e non farei altro che farli soffrire. Ma non duro molto perché dopo poco il dolore mi sovrasta e mi lascio totalmente andare. I miei muscoli sono tesi fino allo spasmo, mentre sento il sudore colarmi dalla fronte. Devo resistere, devo resistere, mi ripeto incessantemente.
Bellatrix inizia ad insultarmi, ma io non ci faccio più caso. Sono focalizzata solo sul dolore che sto provando e penso a tutte le persone che sto per lasciare.
- Te lo chiedo un'altra volta! Dove avete preso quella spada? Dove?- urla ancora, più arrabbiata che mai. Ci metto tutta la forza che ho per risponderle:
- L'abbiamo trovata... l'abbiamo trovata... PER FAVORE!- ormai la sto pregando di smetterla, perché il dolore è insopportabile e voglio solo che si fermi. Non mi riconosco più! Io, la studentessa più brillante della mia età, Grifondoro fino al midollo, che si è ridotta a implorare pietà! Dove è finito il mio orgoglio smisurato? La mia determinazione, il mio coraggio? Dove è finita la mia forza? O forse non l'ho mai avuta. Forse, era solo un'illusione, che ostentavo nella vita di tutti i giorni, ma che adesso, nel momento in cui dovrei mostrarla, si è rivelata solo fumo tra mie mani. Sono debole, inerme, una marionetta nelle mani di una folle burattinaia.
Non so se sono state le mie parole, ma d'un tratto la maledizione si ferma. Chiudo gli occhi e mi abbandono all'illusione che sia tutto finito. Qualcosa si posiziona sopra di me. Sento una punta gelida sul mio avambraccio. Poi la voce di Bellatrix mi arriva ovattata alle orecchie:
- Stai mentendo sudicia Mezzosangue, lo so! Siete stati nella mia camera blindata alla Gringott! Dimmi la verità, la verità!- grida. Poi la punta si conficca nella mia carne. Spalanco gli occhi e grido dal dolore. La muove dentro il mio braccio come se fosse una penna, come se stesse scrivendo qualcosa! Ricomincio a urlare e poi a piangere. La imploro ancora, mentre ridendo come una pazza mi tiene la testa verso il lato opposto al braccio che mi sta sfregiando. 
- Che cos'altro avete rubato? Che cos'altro avete? Dimmi la verità o giuro che ti trapasso con questo pugnale!- mi intima. Ma io non ho più forze per parlare. Sono sfinita, distrutta, spezzata. Sono un angelo caduto a cui hanno spezzato le ali per il paradiso. Sono un guerriero che ha dimenticato il motivo della sua lotta, sovrastato dal dolore della sconfitta. Poi sento la lama gelida allontanarsi, la Mangiamorte alzarsi. Mi giro e osservo il mio braccio. Lì, rossa del mio stesso sangue, che ora cola caldo sul mio candido avambraccio, spicca una sola scritta che ha il potere di distruggermi: "Mudblood". Ho passato tutta la mia vita a dare il massimo per essere la prima in tutto, per dimostrare che avevo il diritto di essere una strega perché valevo, anche se ero nata babbana, anche se avevo il sangue "sporco". E ora, quando la mia unica intenzione è proteggere Harry e Ron non rivelando niente di compromettente, nel vedere che anche in punto di morte, nel momento in cui dovrei esser vista con più umanità, mi viene ricordato ciò che sono, qualcosa in me si spezza. Un'ultima lacrima scende lungo la mia guancia. Alzo gli occhi e incontro quelli color tempesta di Draco Malfoy. Mi guarda con pietà e tristezza. Non riesco a sopportare la vista piena di compassione del mio nemico. Non riesco ad accettare di essere compatita da una persona che non ha neanche il coraggio di opporsi a tutto questo. Prima che io distolga lo sguardo, un movimento della sua bocca cattura la mia attenzione. Sta usando il labiale. Ciò che capisco mi spiazza: "Mi dispiace". Queste parole mi rimbombano nella mente all'infinito. Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace. Quella scintilla di rabbia, che aveva avuto l'ardire di esplodere in me, viene estinta dalle sue parole. D'un tratto rivedo il pallido e schivo ragazzo che l'anno scorso girava per i corridoi di Hogwarts. Rivedo un immagine di qualche minuto fa, che era stata nascosta dalla nebbia della paura. Lui che mente per noi, che dice di non essere sicuro che il ragazzo che gli è davanti sia Harry Potter. E in questo istante, con la mente annebbiata dalle torture, mi rendo conto di chi sia realmente Draco Malfoy. Un ragazzo che non ha mai avuto. Che ha sacrificato tutto per la sua famiglia. Qualcuno a cui è sempre stato concesso tutto, ma che non ha mai avuto il coraggio di prendere in mano le redini della sua vita. E quando se n'è accorto, quando ha iniziato a desiderare quel controllo, era troppo tardi. Era perduto. Quel ragazzo ora mi sta chiedendo scusa per questo: perché non riesce a opporsi alla brutalità di sua zia. Sette anni di odio vanno al diavolo con quel "mi dispiace", perché lui, ora, è l'unico che mi sta vedendo come una semplice ragazza e io capisco che lui non ha colpe per ciò che gli è stato insegnato e non posso fare a meno di perdonarlo. Poi Bellatrix riprende a parlare e mi si gela il sangue:
- Che altro avete preso, che altro? RISPONDIMI! CRUCIO!- il dolore ricomincia, così come le urla e le lacrime. Vorrei che tutto finisse. Vorrei che mi uccidesse e basta, sarebbe un sollievo. Sì, io, Hermione Jean Granger, voglio morire. Perché davanti a tutta questa sofferenza che mi sta imponendo di provare, non riesco più a vedere un futuro migliore. Riesco solo a sentire le mie urla, che non mi sembrano neanche mie! Mi sembrano lontane, di qualcun altro. Riesco solo a percepire il dolore che mi attraversa e a chiedermi se potrà mai finire. Vedo la morte come un'amica, come l'arcobaleno alla fine di questa tempesta. Ripenso a Ron e a Harry. Ce la faranno senza di me, se non sopravvivo? Uccideranno Voldemort? Sì, ci riusciranno. Lo faranno per me!
 È di nuovo la voce della mia aguzzina a ridestarmi dai miei pensieri:
- Come avete fatto a entrare nella mia camera blindata?- strilla. - Quel sudicio folletto che c'è giù in cantina vi ha aiutato?- si sta riferendo a Unci-unci. Un'idea mi attraversa la mente. Un'idea che può far finire tutto questo, se mi crede. Ormai non mi importa più di morire, voglio solo mettere fine a questa tortura!
-L'abbiamo incontrato solo stasera- singhiozzo - Non siamo mai stati nella sua camera... quella non è la vera spada! È una copia, solo una copia!-
- Una copia?- strilla lei - Ah, questa è buona!-. Non mi ha creduto, ma ha interrotto lo stesso la maledizione. Poi Lucius parla:
- Ma possiamo scoprirlo facilmente!- suggerisce - Draco, va' a prendere il folletto, lui saprà dirci se la spada è vera o no!-. Il mio cuore prende a battere più velocemente. Ora saprà che le ho mentito e ricomincerà a torturarmi. Inizio a tremare. Non so se per le cruciatus subite o per la paura di essere scoperta. So solo che se ricomincerà, non credo di riuscire a resistere ancora a lungo. Ho paura di perde la ragione e di rivelare cose che possono compromettere Harry e Ron. Poi Malfoy torna con il folletto. Quando gli sento dire che è una copia, riprendo a respirare. Non mi ero neanche accorta di aver smesso! Ora Bellatrix annuncerà la mia morte, ma era la mia unica possibilità. La stanchezza per la tortura subita mi sovrasta. La vista mi si appanna. Chiudo gli occhi e mi abbandono ad essa. Magari così sarà meno doloroso, penso. Le voci ora mi arrivano ovattate. Tutto si fa più oscuro. Mi allontano gradualmente dalla realtà. Sto sprofondando in un baratro da cui non so se sarò capace di uscire...o se ne avrò la forza. È la fine. E nella mia mente annebbiata si fa strada un'unica frase, che rimbomba nella mia testa come se fosse il tamburo che batte il ritmo della mia marcia funebre: nella mia fine è il mio principio.
Poi più niente.
----------------------------------------------------------------------------- Rieccomi! Spero che il primo capitolo sia stato di vostro gradimento. Sarei molto felice se mi diceste che cosa ne pensate e mi aiutaste a migliorare. Quindi se potete lasciatemi un commentino, ve ne sarei grata. A presto!
  
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