Urlo al foglio bianco.
Oh, quanta tenue apatia
ma i miei pezzi restano
sparsi e giacciono in torno…
li troverò se seguo la strada?
È solo un sentiero di piccole
pietre e duri memoriali
costellano le colline
come se la Via Lattea
fosse caduta
nella mia terra,
nella tua,
stelle ancora,
anche se in realtà
erano solo ciottoli
e pezzi d’osso
bianchi.
Le stelle
incarcerate
nelle costellazioni;
imbrigliate nelle
convenzioni;
così segrete:
le emozioni,
le sonate
e le canzoni
accuratamente dedicate
a chi non ci faceva
dormire, al chiaro
della notte a far l’amore…
Ma le nostre pietre,
sono ora illeggibili,
divengono mute.
È così semplice
essere dimenticati?
Siamo solo nomi?
E i sorrisi, sofferenze,
amori e le storie?
Esistono bare
abbastanza grandi
per contenerli?
Siamo come quelle stelle
Luci date per scontate
Con storie mai raccontate…
In qualche modo sbagliate.