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Autore: Angi S    02/11/2014    1 recensioni
“All I want is the taste that your lips allow”
Probabilmente Harry si sarebbe accontentato anche di vederla da lontano poichè tutto ciò che gli rimaneva ora erano solo i ricordi, i ricordi di tempi felici e un cuore infranto.
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Give me love like her, ‘cause lately I’ve been waking up alone, paint splattered teardrops on my shirt, told you I’d let them go”

Era passata una settimana buona da quando Ella e Harry si erano lasciati, eppure lui non riusciva ad andare avanti; il dolore e la frustrazione per la perdita laceravano l’anima di Harry, come i tuoni nel bel mezzo della notte.
Non riusciva a rassegnarsi all’idea di alzarsi la mattina e non avere più accanto il corpo caldo di Ella; quell’esile corpicino che aveva imparato a conoscere in ogni minimo dettaglio, da quello più evidente a quello più nascosto; non sopportava l’idea di non sentire più il calore di Ella al suo fianco.

Non sopportava più il dolore.
Harry non era abituato al dolore, tantomeno al dolore per la perdita di qualcuno caro; i suoi genitori erano sempre stati iperprotettivi con lui, si può quasi dire che aveva vissuto in una campana di vetro fino al giorno dell’incontro con Ella Fields, quel giorno la sua campana di vetro si era frantumata in mille pezzi.

Harry era passato dal non conoscere il significato della parola dolore al viverlo in prima persona con tanto di lacrime, cosa generalmente insolita per un ragazzo della sua età; e tutto ciò per colpa di quella ragazza dalla chioma bionda e la voce soave come quella di una sirena.
 
“Maybe tonight I’ll call ya, after my blood turns into alcool, no I just wanna hold ya”

Tutto ciò che Harry voleva era rivederla, stringerla tra le sue forti braccia e sentirsi come in paradiso con tanto di farfalle nello stomaco; voleva respirare quel profumo di sigaretta appena fumata misto a qualche profumo di basso mercato, uno di quelli che si comprano in offerta, niente Chanel o Armani come le snob che gli venivano rifilate dalla madre ad ogni pranzo con le sue amiche, voleva quel profumo che con il tempo aveva imparato ad apprezzare e a riconoscere in mezzo alla folla.

Harry era seduto su una vecchia poltrona del suo piccolo appartamento in centro città; un piccolo appartamento che i genitori avevano deciso di regalargli per i suoi 18 anni, in quel momento era seduto sulla stessa poltrona dove lui e Ella erano soliti fare l’amore quando tornavano a casa desiderosi di affondare l’uno nell’altra per lasciare fuori le preoccupazioni e i pregiudizi della gente,e le odiose etichette che gli venivano affibbiate tutte le volte che erano insieme, oppure quando erano semplicemente troppo presi l’uno dall’altra per arrivare fino al comodo letto matrimoniale.

A sinistra, per terra, c’era ancora la maglietta di Harry che Ella era solita usare quando si fermava da lui.
Harry si meravigliò a quella vista, era più che convinto che se la fosse portata dietro insieme agli altri vestiti; che l’avesse dimenticata lì?
Questa domanda continuò a frullargli in testa finché l’alcol non iniziò a fare il suo effetto e quindi rendergli impossibile qualsiasi attività in cui era coinvolto il pensare a lungo.

Il piccolo telefono fisso nero era accanto a lui, su un piccolo tavolo marrone chiaro; era così invitante per Harry ora che tutto era distorto dall’alcol presente nel suo corpo.

Dio solo sa quante volte aveva provato a tirare su la cornetta per chiamarla e sentire finalmente la dolce melodia della sua voce, quel dolce suono ce lo aveva fatto innamorare così perdutamente, ma qualcosa glielo impediva; glielo impediva tutte le sante volte, probabilmente era solo il suo immenso orgoglio che prevaleva su di lui ogni qualvolta fosse in procinto di chiamarla, oppure era semplicemente paura.

Paura di un rifiuto magari, paura di non ritrovarla più dal’altro capo del telefono, paura di sentire la voce di qualche altro uomo, o semplicemente paura di imbattersi nella sua segreteria telefonica, ma conoscendola Harry sapeva bene che Ella rispondeva sempre al cellulare; allora cosa gli impediva di chiamarla?

“All I want is the taste that your lips allow”

Probabilmente Harry si sarebbe accontentato anche di vederla da lontano, eppure il suo corpo e il suo cuore bramavano quello di Ella; voleva sentire ancora quelle dolci labbra contro le sue, voleva sentirsi in paradiso ancora, voleva diventare alticcio senza bisogno di assumere nessun tipo di sostanza ma solo le labbra di Ella; eppure tutto ciò che gli rimaneva ora erano solo i ricordi, i ricordi di tempi felici e un cuore infranto.
 
  
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