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Autore: Ginny W    21/10/2008    5 recensioni
Cosa succederebbe se Harry Potter e Draco Malfoy finissero nel passato e non sapessero come tornare indietro?
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: I Malandrini, Narcissa Malfoy, Severus Piton | Coppie: Draco/Harry
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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cap 1

 

 

 

 

Una tiepida giornata primaverile iniziava come tante altre, nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

E come in tante altre giornate, si poteva essere certi di vedere Draco Malfoy prendere di mira Harry Potter e i suoi amici:

"Sfregiato, come al solito ti accompagni a gente del tuo rango" disse Malfoy, avvicinandosi a passo svelto al trio Grifondoro.

"Malfoy, gira alla larga, non abbiamo tempo da perdere" rispose Ron mentre , come di consueto, prendeva le parti dell'amico di sempre, il quale, stranamente, sembrava pensare a tutto tranne a Malfoy che di fianco a lui aveva preso a sbeffeggiarlo.

"Cos'è Lenticchia, adesso il prescelto si sente così importante da non potersi abbassare a scambiare due chiacchiere con me?" riprese, con tono innocente e al contempo sarcastico, il principe delle serpi.

"Malfoy non è aria, stammi alla larga" rispose stavolta Harry, che stranamente era pensieroso e più taciturno del solito.

"Cos'è Potter, il piccione ti ha ingoiato la bacchetta?" lo derise, estraendo la sua dal mantello della divisa scolastica.

"E adesso come la mettiamo, Potter?" continuò il biondino, puntando la bacchetta alla gola del moro.

Intanto una piccola folla di curiosi si era radunata intorno ai due ragazzi.

C'erano maghi e streghe di tutte le età: dagli undicenni del primo, alle classi del settimo anno, erano tutti accorsi sul posto per vedere, una volta ancora, gli ennesimi scontri verbali fra il Grifondoro e il Serpeverde per eccellenza.

Tra la folla c'era chi lanciava urla eccitate, chi sospirava, chi rideva e chi, ancora, cercava di riportare la calma.

"Levicorpus"

"Non hai possibilità Malfoy, piantala: non costringermi a farti del male!" disse Harry, scioccato, parando l'incantesimo e puntando a sua volta la bacchetta al collo di Malfoy.

"Forza Harry schiantalo!" urlò Seamus, nascosto tra la folla dei Grifondoro.

"Seamus, piantala di incitarli!" urlò, scandalizzata Hermione, cercando di sedare la disputa.

"Su Hermione lasciaci divertire un po' " continuò Ron, mentre non molto lontano Harry Potter e Draco Malfoy continuavano a squadrarsi in cagnesco, con il purosangue che sibilava insulti ben poco adatti alla sua eleganza aristocratica.

"Non credere di farmi paura, Potter" rispose Draco alle minacce di Harry.

"Piantala Malfoy, questo tuo giochetto è ridicolo"  e detto questo, il moro fece per andarsene, quando la voce strascicata di Malfoy giunse alle sue orecchie con una chiara provocazione:

"Potter, Potter, Potter, così mi deludi... che fine ha fatto il tuo lato da intrepido Grifondoro? Cosa fai, te ne vai con la coda fra le gambe, come il peggiore dei codardi?"

Harry, poco più in la strinse i pugni per la rabbia, proprio nel momento in cui si sentì toccare un braccio dall'amica che cercava in tutti i modi di evitare una rissa.

"Harry, ti prego, basta... non costringermi a togliere punti ad entrambe le case" disse Hermione con il solito fare saccente facendo distrarre, per un secondo di troppo, Harry ,che venne colpito da un fascio di luce bianca proveniente dalla bacchetta di Malfoy.

Nel giro di pochi secondi si espanse nell'aria un boato, mentre atmosfera tutt'intorno diveniva sfocata e poco a poco le persone, le voci, e le millenarie mura di Hogwarts, svanivano davanti gli occhi delle due nemesi.

Dopo quelli che parvero secondi, i due giovani si ritrovarono, confusi e spaesati, in un corridoio diverso da quello dove si trovavano pochi istanti prima.

Il capannello di curiosi che si era venuto a creare si era come dissolto nel nulla, lasciando spazio alla desolazione di un corridoio spoglio.

Dopo essersi guardati intorno, cercando di capire che fine avesse fatto tutta la folla, i due si squadrarono, cercando la risposta negli occhi dell'altro.

Passarono alcuni attimi di silenzio, quando Malfoy con una voce più acuta del solito, esclamava tra l'irritato e l'isterico:

"Dove diavolo sono finiti tutti?"

"E come faccio io, a saperlo, Malfoy?" rispose Harry, guardandosi curiosamente intorno, per poi riporre la bacchetta nel mantello. Poi con un gesto della mano invitò il compagno a fare lo stesso. Dopo un attimo di perplessità Draco fece come gli era stato detto, infilando la bacchetta nella tasca dei pantaloni.

"Come ci siamo finiti al settimo piano?" chiese a sua volta Harry che, osservando l'ambiente, aveva visto in lontananza il ritratto di Barnaba il Babbeo.

Il biondo si picchiettò con la mano la tempia, come a voler indicare di non sapere la risposta, o di essersela completamente dimenticata.

"Bene, ci vediamo Malfoy, ho lezione alla prima!" disse Harry, che dando le spalle al biondino, fece per incamminarsi dal lato opposto del corridoio, mentre in lontananza si sentiva l'eco di alcune voci che ridevano e chiacchieravano allegramente.

Harry si fermò di scatto, quando si ritrovò di fronte un ragazzo intorno ai diciassette anni, affiancato da altri due ragazzi all'incirca della stessa età.

"Ecco dove ti nascondevi Ramoso, credevamo fossi ancora su alla Torre" disse il ragazzo moro, che notando lo sguardo in principio confuso, e in seguito scioccato di Harry, si fece avanti cercando di capire cos'avesse.

"Ehi James, tutto bene?" chiese il ragazzo, adesso seriamente preoccupato.

"Sirius?" chiese sconvolto Harry.

"Certo che sono io Potter, chi diavolo dovrei essere, la Fata Morgana?" chiese ironico, per poi far cadere lo sguardo all'altra parte del corridoio, e capendo all'istante quale fosse la causa del problema.

"Malfoy che diavolo gli hai fatto? Gli hai scagliato un Confundus? " chiese, all'improvviso alterato al biondo, puntandogli contro la bacchetta.

"Cos'è, adesso hai anche il coraggio di attaccare da solo, senza Piton che ti copre le spalle?"

Riprese, incenerendolo con lo sguardo, mentre il biondino lo guardava con aria totalmente incredula.

"Sto bene, abbassa quella bacchetta, non è successo niente" intervenne Harry, ripresosi dall'attimo di shock.

"Sicuro Jamie? Hai una faccia?!" si intromise nel discorso un ragazzo alto, magrolino, con i capelli biondo cenere. Harry annuì, per poi convincere il ragazzo moro ad abbassare la bacchetta.

"Sia chiaro Malfoy, la prossima volta non la passi liscia" proseguì il moro, continuando a squadrare il ragazzo davanti a lui.

"Su Sirius, andiamo... fra poco inizieranno le lezioni" intervenne il ragazzo più basso di tutti, che alla destra di Harry, era stato in silenzio fino a quel momento.

"Hai ragione Coda, attaccare questo codardo da solo non varrebbe neanche la soddisfazione di prendersi una punizione!" disse, e dando una pacca alla spalla di Harry si girò, prendendo a camminare verso le scale.

"Ci vediamo, Lucius" disse, prima di scomparire in compagnia dei suoi amici, confermando i dubbi di Harry e insinuandone degli altri nella mente del biondo che, come pietrificato rimase lì, impalato, a chiedersi dove fossero finiti, lui e quello sfigato di Potter.

 

 

  
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