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Autore: Kriss89    21/10/2008    2 recensioni
Storia di un ragazzo adolescente e della sua migliore amica e i loro problemi setimentali...un bacio dato all'improvviso in una discoteca...un amico lontano... ed una nuova insegnante... sono solo alcuni degli avvenimenti di questa storia... Leggere e commentare please...^-^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il quarantesimo... spero perdoniate il ritardo ma non ho avuto un  granchè di tempo... infatti ora vado di fretta e non posso mettermi a  ringraziare tutti uno per uno... 

Vi ringrazio tutti per aver letto e commentato fin ora... spero continuerete così!

XOXOKRISS89XOXO

CAPITOLO 40

 

Quella mattina era nuvolosa… sembrava quasi che il tempo si fosse rattristato come noi della fine delle vacanze… ma dubitavo che il cielo si scomodasse per noi quattro poveri mortali…

All’aereoporto  c’era abbastanza gente… ma tutti come noi avevano un aria stanca e fiacca… forse perché erano le sette e mezza di mattina e, specialmente per noi eravamo andati a dormire tardi… fin troppo tardi…,  si facevano sentire con tutta la loro mattutinità…

“A che ora parte l’aereo?” chiesi biascicando tra uno sbadiglio ed un altro…

“Alle otto e mezza” rispose atono mio padre…

“Ma perxhè voi non avete le valige?” era strano infatti… a portare le valige eravamo solo io, Katia, Kevin e Lilith…

“Semplice… noi passiamo capodanno qui!” disse sorridendo mia madre… sembrava un adolescente alla sua prima cotta…

“Ma…” io ero piuttosto irritato e confuso…

“Niente ma… tu sei in punizione ricordi?!  Quindi non osare porre ma ai nostri discorsi…” mio padre più invecchiava più diventava severo e insopportabile… “…noi rimaniamo qui e finiamo le vacanze… voi tornate in Italia… e TU, ti metti a studiare e guai se vengo a sapere che sei uscito di casa per motivi futili…”

“Ma… ma… capodanno???” ero piuttosto sconfortato all’idea di passare il capodanno a casa da solo…

Mia madre guardò mio padre che sbuffò

“Va bene… ti è concesso di uscire ma solo a capodanno poi rimani tappato in casa tranne per le volte che devi andare a fare la spesa… o per andare in ospedale… ma ne la prima ne la seconda si verificheranno mai… la dispensa è piena e tu sei un ragazzo SERIO…” quel ‘serio’ fù molto marcato, ci teneva a farmi sapere che se avessi combinato casini mi sarei scordato l’odore dell’aria aperta…

“Ok capito…” il mio tono era mesto e sottomesso… e cosa altro potevo fare con un padre che mi minacciava di reclusione a vita…

Eravamo ancora all’entrata principale dell’aereoporto quando vidi arrivare un enorme suv nero … il proprietario non doveva essere preoccupato di dare nell’occhi anzi quella machina urlava ‘ECCOMI QUA!!!’… tirato a lucido e con i vetri offuscati, la macchina doveva costare una fortuna, questo pensiero mi rese ancora più scioccante scoprire chi vi era seduto dentro… Ciara e gli altri ci slutarono con la mano…

“Ohi mi raccomando non fate casini in Italia…” strillò J.J. “capito…” concluse guardandomi sottecchi, io avvampai…

“Si, si niente casini…” ripetè Alex sorridendo… Ash si limitò a guardarmi e a sorridermi… ma che avrà avuto quel ragazzo in testa… mentre Ciara…AH! Ciara, se ne stava affacciata dal finestrino come una nobildonna che guarda della plebe dall’alto della sua carrozza sventolando ironicamente un fazzoletto bianco… eh si! Ciara era la creatura più orgogliosa, cinica, egocentrica, egoista, piena di se  che avessi mai conosciuto e ancora non la conoscevo bene… le rifilai un sorriso tirato…

“Grazie a tutti… speriamo di rivederci presto…  bye bye!” dissi a tutti mentre sorridevo… Lily si era accostata al suv per salutare tutti… a quella perfida creatura di Ciara diede un bacio sulla guancia e se ne andò ridacchiando… Ciara scese dall’auto incespicando e facendo la figura della maldestra… andò dietro per un po’ a Lily che stava portando un enorme valigia… Ciara la raggiunse sfrecciandomi davanti, mi fece quasi cadere lo zainetto che tenevo su una spalla sola…

Lily era in evidente difficoltà… e si era fermata un attimo con Ciara alle costole che le reggeva la borsetta… io le raggiunsi e ridacchiando le superai… una guardia notò la scenetta…

*Ehi! Tu che sei un ragazzo perché non gli porti la valigia a quella ragazza… non vedi che gli pesa?* io onestamente non capii granchè ma vidi Ciara sbellicarsi e guardarmi male… allorchè la guardi si girò verso di lei…

“Ahhh… sei gelosa???* vidi Ciara diventare paonazza… mi guardò dritto negli occhi quasi a volermi dare fuoco… io svicolai via ridacchiando…

Intanto dalla macchina era sceso pure J.J. che mi fu subito dietro, ovviamente dopo che aveva assistito alla scenetta ridacchiando…

“Uffa! Mi lasci qui da solo… come puoi farlo?” disse con un tono artificialmente offeso…

“Semplice tra poco più di dieci giorni ricomincio scuola… e non ho abbastanza soldi per vivere qui… e soprattutto non so parlare benissimo l’ingl…” non finii la frase che J.J. mi si getto al collo stampandomi un bacio sulle labbra, che subito si trasformò in un vortice di lingue… mi staccai quasi subito… credo che il quasi subito equivalga a cinque minuti buoni… e mi guardai intorno… per fortuna la marea di gente era troppo indaffarata per stare a impicciarsi…

“Ti prego facciamoci una foto…” disse sorridendo e tirando fuori una macchinetta fotografica dai jeans… io acconsentii e ci facemmo una foto abbracciati… mentre il flash scattava lui si girò improvvisamente per darmi un bacio sulla guancia…  un leggero sorriso affiorò sulle mie labbra… “…dammi anche la tua mail che poi così te la invio!” gli scribbacchiai la mia e-mail su un foglietto di carta che avevo nella tasca della felpa… mi ero vestito pronto per affrontare l’intemperia del dicembre romano…anche se in quel momento stavo sudando come pochi… salutai J.J. con un abbraccio fortissimo… poi risalutai da lontano Ash e Alex che erano rimasti in macchina e mi diressi verso la sala d’aspetto dell’aereoporto… passai vicino a mio padre che mi guardò fulminandomi… quel suo sguardo mi abbattè e mi fece riaffiorare il ricordo della conversazione avuta poco prima…

Mi voltai verso i miei unici compagni di viaggio… notando che Lily e Katia erano in un mondo tutto loro mi avvicinai a Kevin… mi sedetti poco delicatamente sulla poltroncina accanto alla sua… e gli poggiai la testa sulla spalla… ciò fece girare qualche testa, ma non me ne importò più di tanto…

Lui poggiò la sua testa sulla mia e mi strinse con il braccio, a quel punto le poche teste che si erano girate si rigirarono imbarazzate… solo un gruppetto di ragazzine in lontananza sembrava entusiasta della cosa…  non ci badai più di tanto… mi assopii in quella posizione.

“Fabio… dai dobbaimo imbarcarci…” era la voce delicata di Kevin che mi riscuoteva dal torpore…

“Mmmh…si…” dissi stropicciandomi gli occhi… mi girai per salutare i miei ma vidi solo mia madre che mi salutava con la mano, ad un certo punto capì che stavo cercando mio padre con gli occhi e allargò le braccia dicendo ‘scusa’ con le labbra… gli tirai un bacio e salii sullaereo su cui sarei dovuto rimanere per dodici interminabili ore, mi misi seduto accanto a Kevin e a Lilith… e stranamente mi addormentai subito… non sentii il decollo…

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Arrivammo a Roma che erano le dieci circa e come avevo giustamente previsto le temperature erano polari… avevo dormito per buona parte del volo e avevo sofferto solo l’atterraggio…

Prendemmo un taxi che ci riaccompagnò a casa…  non volendo passare la mia prima notte da solo invitai tutti a casa mia…

Avendo dormito sull’aereo avevo perso quasi tutto il sonno…  decisi di passare un po di tempo in salotto a leggere…

Mi  avvoltolai in un pile a righe verdi e gialle e mi buttai sul divano con un volume di Vampire Knight in mano…  anche se credevo di non avere sonno il tepore del pile… la stanchezza del volo… il fuso orario mi fecero crollare… e mi addormentai sul divano facendo cadere il fumetto a terra… il giorno dopo avrei dovuto fare un giro di telefonate ai miei compagni di classe per sapere dei compiti… che palle!!!

  
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