*** Ritorno a casa,
possiamo dormire tranquilli ***
-Thank you so
much!! – disse Louis
-muito obrigado!
- disse Liam
Niall
e Zayn assieme -thank you-
Io semplicemente mi inchinai e mandai baci a quella
folla urlante; la mia folla, la mia gente.
“Le mie directioners”
pensai.
- Evviva Harry! Anche per stasera è finita!- mi urtò
Niall, abbracciandomi
-Ora una bella doccia- sospirai, annusandomi
l’ascella.
Louis corse veloce verso la porta dello spogliatoio
e l’aprì di corsa: - Io gioco alla Play! -
Liam,
subito dietro a me, si tuffò in divano prendendo il jock-stick
verde e propose:
-
Ti
Sfidooo !- ed i due iniziarono una lunga partita molto silenziosa.
-
Liam,
così mi uccidi!-
-
Mai quanto te. Ne ho prese così tante, la
volta scorsa. che non camminavo più -
-
Era meglio giocare a Fifa – si lamentò
Louis
-
Colpa tua, caro. Hai voluto la
bicicletta? Ora pedala!
Io invece mi liberai dalla maglia nera e mi liberai
i capelli dalla fascia coordinata; iniziai a togliermi le scarpe ed i pantaloni
quando Niall mi gettò addosso una sua t-shirt pulita.
-
Copriti! Non ci sono fans al tuo
cospetto –
-
Hahaha
- risi io ed ammiccai - in realtà volevo ammaliare te. La mia bellezza è
irresistibile e posso avere chiunque -
-
Louis non battermi ancora!! Non è giusto –
urlò Liam, disperato, interrompendoci
-
Louis il re dei videogiochi ha colpito
ancora!- urlò invece il ragazzo vincitore, buttando in aria le braccia.
-
Oh vostra maestà – lo presi in giro – vi
chiedo il permesso di fare una doccia perché in vostra presenza non oserei mai mai puzzare come un caprone-
-
Permesso accordato, mio valoroso
cavaliere canterino e puzzolente– acconsentì sua altezza Louis, dall’alto del
suo trono ( la poltrona in pelle).
Ridendo, mi chiusi in
bagno.
Aprii l’acqua calda ma
non entrai subito; appoggiai le braccia al lavandino e mi osservai allo
specchio: i riccioli era sudati, la faccia era ancora rossa dall’emozione e
dallo sforzo di cantare davanti a tutte quelle directioners,
gli occhi erano lucidi e potevo ancora sentire nelle orecchie il boato delle fans,
le nostre ragazze.
Era sempre bello
dividere il palco e questa emozionante avventura con loro, ci davano una carica
che nessun altro avrebbe potuto fornirci: né droga, né alcool, nè cibo.
Sono le nostre directioners. Lavoriamo per loro e dobbiamo tutto a quei ragazzi e ragazze che ci
urlano apprezzamenti ed incoraggiamenti in aeroporto, sotto l’hotel, per strada
ed ai concerti.
Entrai con calma in
doccia beandomi dell’acqua calda che mi rilassava sempre, respirando a pieni
polmoni finchè mi balenò in mente un pensiero:
“Finalmente con questo
concerto si chiude la prima parte del nostro tour! Ora mi aspetta solo un po’
di relax e la cosa più bella: rivedrò finalmente la mia famiglia!!” pensai
sorridendo.
Dopo un’oretta circa tornammo
in hotel e avemmo giusto il tempo di fare i bagagli che partimmo subito per
tornare a casa. La saletta d’aspetto era deserta così come il corridoio che
collegava questa sala alla pista, anche grazie al jet privato della casa
discografica.
Per tutto il volo non
si senti volare una mosca, anzi si sentivano solo Niall
e Louis russare.
Appena uscimmo dall’apparecchio
vedemmo 5 macchine nere parcheggiate nella pista, una per ciascuno di noi. Ci
salutammo con grandi e dolorose pacche sulla schiena.
-
Ragazzi ci vediamo presto!- sbadigliò Niall e si avviò verso una macchina
-
Vi chiamerò sicuramente!- disse Louis
-
Ragazzi passate delle belle vacanze –
rise Liam, sapeva perfettamente che non sarebbero
state delle lunghe giornate tranquille
-
Ciao a tutti – disse Zayn,
dandomi una pacca dolorosa sulla spalla destra
-
Ahia, anche a voi!- mi massaggiai la
zona dolorante e, presa la borsa, salii sull’unica macchina rimasta vuota.
Ci vollero 3 ore per
arrivare a casa e mi godetti la vista delle luci che si riflettevano
nell’oscurità, le case tipiche inglesi ed il silenzio che regnava nell’auto.
Non avevo chiesto di accendere la radio ne avevo attivato l’mp3.; volevo stare
un po’ solo.
“ Dopo tutti questi
mesi con i ragazzi ho bisogno di pensare solo ad una persona, me stesso.”
Eccoci finalmente.
Imboccammo la strada a destra e la schiera familiare
di case mi fece sorridere. Ecco casa mia, il mio posto. Ripercorsi le mie
avventure passate, i miei amori ma anche i miei amici, il mio lavoro in
panetteria e tutti gli altri ricordi. Quella casa non era la stessa in cui era
cresciuto ma la consideravo comunque come la sua tana.
***
Finalmente il film era
finito, potevo ritenermi soddisfatta: per la prima volta non mi ero
addormentata in divano dopo molto tempo! Era l’ obiettivo per quella sera,
guardare un film dall’inizio alla fine senza prendere sonno sul divano.
“ Ora posso dormire
felice” disse mentre spegneva la luce del salotto
Faticosamente raggiunsi
il bagno e una volta lavati i denti e spazzolato i capelli, si recò in camera
dove mise il pigiama. Mentre faceva la treccia ai capelli si guardò attorno: la
camera non era grande ma era pulita e chiara. Non c’erano poster in giro perché
ultimamente non provava grandi emozioni per nessun gruppo in particolare;
ascoltava tutte le canzoni indistintamente seguendo solo l’umore. Ovviamente
abitando ad Holmes Chapel non poteva che pensare agli
One Direction, soprattutto
ad Harry Styles.
“ Lo ricordo a scuola,
sempre pronto a fare battute e a far ridere tutti con il suo sorriso furbetto. “
Quei cinque ragazzi
avevano rapito molti cuori ma il suo era ancora in salvo…forse.
Quando si mise sotto le
coperte leggere, spense la luce e lasciò che le palpebre cadessero pesanti
portandola in un mondo diverso, il mondo dei sogni.
NOTA AUTRICE:
Ecco, la mia prima fic sugli One Direction, nata quasi per caso. Ditemi che ne pensate :) XX Jessire