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Autore: Icee    03/11/2014    4 recensioni
Si parla di adolescenza.
Il college è uno dei posti adorati dai ragazzi, é il primo luogo dove imparano cos'è il lavoro, il primo luogo di vero divertimento e chissà magari anche del vero amore...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abigail Sciuto, Anthony DiNozzo, Timothy McGee, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10.

-capo la notte si sta inoltrando, faremo a turni per trovare i due ragazzi-

- perfetto Cristopher, il capo pensa che sia meglio iniziare ad agire- disse Ray.

 

Torniamo un attimino indietro, Abby fu scortata da una guardia nella sala di prova per gli interrogatori, la fecero sedere sulla sedia davanti al tavolo e le misero un computer davanti.

 

-sappiamo che sei la più brava di tutto l'istituto in questo genere di cose e ti abbiamo scoperto con il telefono, quindi...adesso tu non permetterai al telefono di Dinardo e David di telefonare-

- DINOZZO non Dinardo e comunque non ho nessuna intenzione!-

- farai come ti dico o...il tuo simpatico amichetto Mcgaa farà una brutta fine-

- MCGEE!!!! IL SUO NOME E' MCGEE!!!! non fategli niente, vi prego-

-allora muoviti-

 

Abby durante l'operazione fu visionata tutto il tempo, ma beh è Abby, quindi sì fece quello che le fu detto, ma non solo.

 

- ho finito, ora lasciatemi tornare dagli altri.- disse la ragazza in modo freddo

- io non ho mica detto che dovevi fare solo questo signorina Sciuto-

- come fai a sapere tutti i nostri nomi?-

- io so tutto tesoro- e detto ciò uscì dalla stanza lasciando la scienziata sola in quel piccolo luogo.

 

Gli studenti erano ancora rinchiusi in palestra, nessuno poteva entrare e nessuno poteva uscire.

Non dimentichiamo che loro non erano solo dei ragazzi, ma bensì futuri agenti, quindi ripresi dallo shock iniziale escogitarono un piano.

Tutti i giovani uomini  si avvicinarono in gruppo verso i terroristi, convinti di poter togliergli le armi e impossessarsene, ma i cattivi non erano stupidi.

Quando i ragazzi furono troppo vicini ad essi partì uno sparo e un corpo, ormai senza vita cadde a terra inerme.

La scena si ripeteva.

Un urlo e uno sparo.

Stavolta l'urlo non era di dolore, provocato dalla sparo, il ragazzo non poteva più urlare.

Una ragazza innamorata urlò.

Una ragazza a cui tolsero l'amore urlò.

Una ragazza che perse il suo tutto.

Kate.

Scoppiò in lacrime e si accasciò sul corpo, urlava dal dolore provocatole da forti fitte al cuore, provocate da quella orribile situazione, "MICHAEL! MICHAEL!" continuava a urlare mentre prese la testa  del ragazzo e la portò in grembo, stringendola in un abbraccio.

Gibbs non poteva assistere a quella scena, prese Kate tra le braccia e la portò via, mentre Micheal veniva portato via da un terrorista.

 

-visto cosa succede, se fate cazzate!?!? miei cari...non so se avete capito che noi abbiamo in pugno la vostra sopravvivenza, ora ne avete avuto la dimostrazione! Comunque ascoltatemi bene, adesso dovete dividervi per gruppi, quelli di studio, quindi patologhi, scienziati e bla bla bla, vi smisteremo in vari luoghi perchè non riuscite a dormire tutti in questa lurida palestra, SONO STATO CHIARO?-

-si.- risposero in coro.

I giovani fecero come gli fu detto e anche gli insegnanti si divisero per le proprie materia.

-nonono, Jethro-

-cosa vuoi Ray-

-tu vieni con me.-

prese Gibbs e lo portò in un'altra stanza.

 

 

-Ziva cosa stai facendo?-

-sto cercando di chiamare aiuto, ma ci hanno bloccato i cellulari-

-perfetto e adesso?-

- adesso salviamo i nostri compagni- rispose lei convinta, lui sorrise e le diede un bacio, non riusciva a farne a meno, erano in pericolo? lui la baciava, stavano litigando? lui la baciava, lei stava piangendo? lui la baciava, lei sorrideva? lui la baciava.

avrebbe dato il mondo per stare con lei e ora che l'aveva al suo fianco, beh il mondo era suo.

 

-muoviamoci-

-no, aspetta non possiamo andare in giro vestiti così- fece notare lei

- hai ragione, ma io non ho vestiti-

-tranquillo te li do io- e così lei iniziò a cercare nell'armadio qualche indumento

-so che non sono affari miei...ma...perchè hai dei vestiti da uomo?- lei non rispose e gli fece un sorriso malizioso 

-sei geloso Dinozzo?-

-chi io? assolutamente...si, soprattutto se si tratta di te- Ziva adorava quella situazione

- ahahahaha, tranquillo ci sei solo tu per me. Comunque "tesoro" ho un fratello MAGGIORE e come tu saprai, si rubano i vestiti ai fratelli- Tony si diede dello stupido, aveva fatto una figura di cacca.

Ziva scoppiò a ridere, era troppo buffo Tony in versione gelosia, ma poi gli diede un bacio e gli lanciò  i vestiti: pantaloni, maglia e felpa pesante.

Lei andò in bagno a cambiarsi lasciando lui di stucco.

Finalmente erano pronti, potevano iniziare "la missione Salvataggio".

 

 

-eccomi signorina Sciuto, con nuovi incarichi da farle fare, si prepari, stanotte non si dormirà-

depositò una cartella gialla sul tavolo e aspettò che Abby l'aprì, ma non lo fece.

-deve aprire la busta, si muova-

-no. prima voglio avere 5 min per stare con Mcgee, senza che nessuno ci ascolti, oppure io non farò niente di tutto ciò, può anche minacciarmi, commettere azioni orribili, ma io non aprirò quella busta finché non avrò quei 5 minuti.-

l'uomo seccato uscì dalla stanza e andò a parlare con Ray.

 

-va bene, ha vinto Sciuto, ma solo 5 minuti- spinse Mcgee all'interno e uscì dalla stanza

-Mcgee- disse Abby buttandosi tra le sue baccia e dandogli un bacio, gesti che furono ricambiati

-amore stai bene? Ti hanno fatto qualcosa? Perchè sei qui da sola? cosa vogliono?-

-shhhhhh ascoltami, vogliono che esegua dei compiti per loro, prima mi hanno costretto a eliminare la possibilità a Tony e Ziva di chiamare e si l'ho fatto , ma...-

-ma cosa Abby?-

-loro non possono chiamare, ma possono parlare con me e basta, tramite il computer, i terroristi non sanno niente di queste cose, quindi posso fare molto sotto i loro occhi-

-quindi hai parlato con Tony e Ziva?-

- non ancora, questa modalità si attiva solo da un campo limite di distanza e per ora loro sono troppo lontani-

-che compiti ti hanno dato?-

-non lo so, mi sono rifiutata di vederli se non ti avessi visto, avverti il prof Gibbs, lui è un marines sa come comportarsi in queste situazioni-

-lo farei, ma ci hanno separati in settori e Ray l'ha separato da tutti i gruppi...Abby, hai presente Michael?

Il ragazzo di Kate, quella che fa parte del nostro gruppo di matematici..-

-si certo, è simpaticissimo-

- era simpaticissimo, l'hanno ucciso prima davanti a tutti- Abby non riuscì a emettere suoni, Mcgee la riprese tra le sue braccia

-we will be okay Abby- la rassicurò Mcgee

-i 5 minuti sono terminati, vattene- in malomodo prese il braccio del ragazzo e lo condusse alla porta

-MCGEE!!-urlò Abby

-DIMMI-disse Mcgee facendo di tutto per non uscire dalla porta e poter ascoltare lei

-ti amo.- le uscì in un soffiò e lui poté sentire, ma il terrorista non gli diede modo di rispondere, avrebbe voluto dirle "anche io, ogni giorno il mio amore per te aumenta", ma non poté.

 

-Tony e se ci prendessero?- lui la prese tra le sue braccia

-we will be okay Ziva.-

 

-ora apri la busta- Abby la prese e l'aprì, non poteva credere ai suoi occhi, oltre al fatto che doveva eliminare ogni cosa che riguardasse ogni singolo terrorista, doveva ricavare il piano di progettazione di una bomba nucleare.

I terroristi stavano progettando qualcosa di grosso.

Volevano usarla contro l'America, sfortunatamente non c'era scritta l'origine dei terroristi, ma notando che tutti i terroristi fossero di palle color ambra, molto simile a quella degli israeliani, Abby ipotizò venissero da Israele, ma non avrebbe avuto senso attaccare una terra amica, qualcosa non andava.

Una guerra.

 

11.

 

Tony e Ziva come prima tappa decisero di andare al deposito di armi, così erano in grado di difendersi, il problema era arrivarci.

I corridoi erano occupati dalle sentinelle, quindi erano inagibili.

Decisero di passare per il condotto dell'aria, Tony davanti, siccome conosceva la scuola come il palmo della sua mano, ebbene sì, anche il dormitorio femminile.

Era inevitabile che dovessero farsi vedere da una guardia, il condotto gli permetteva solo di passare di camera in camera, quindi una volta arrivati all'ultima sarebbero usciti e avrebbero preso le scale per arrivare al tetto e poi prendere le scale antincendio.

Sembrava tutto semplice.

Riuscirono a sgattaiolare nel condotto e arrivare nella stanza

 

-aspetta- disse Ziva

-perchè? ora stendo quel tipo e gli rubiamo l'arma-

-no, facciamo che adesso IO lo stendo e poi gli rubiamo l'arma-

-Ziva non so se hai notato che sono un uomo anche io e sono in grado di buttarlo a terra-

-non mi spaventa l'uomo, ma la mitragliatrice che ha a tracolle-

-si dice a tracolla e comunque...- non fece in tempo a finire che lei era già uscita, aveva atterrato l'uomo nascosto dietro un muro e preso l'arma

- e comunque io sono del Mossad- finì la frase lasciata in sospesa da Tony

-prendigli la giacca, fuori ha iniziato a nevicare, punto a nostro favore, ma non dobbiamo morire di ipotermia- aggiunse

-si signora- rispose lui facendo il gesto da soldato e raccogliendo l'indumento.

 

Presero le scale e arrivarono sul tetto.

Come previsto nevicava e per fortuna loro erano preparati, dovettero camminare bassi per evitare di farsi vedere, non era semplice, Tony era un pò impacciato, ma riuscirono ad arrivare alle scale, si fermarono un attimo, per vedere il punto della situazione.

 

-allora piccola ninja prima di continuare spiegami questa cosa del Mossad-

-quando entri a far parte del Mossad non ne puoi più uscire, a meno che il direttore te lo permetta.-

-...ma il direttore è tuo padre-

-si- disse lei tristemente

-però adesso sono qui per diventare un agente operativo americano, fra poco avrò la cittadinanza e sarò...sarò non so cosa sarò, ma sicuramente felice.-

- ti amo- disse lui

 

Lei non rispose, era difficile in quella situazione.

Lui sorrise, la capiva, quindi non era un problema.

 

-adesso cosa facciamo Zee? Sono sicuro che appena scendiamo le scale, ci saranno altre guardie-

-possiamo creare un diversivo...ma implicherebbe perdere l'unica arma che abbiamo adesso-

-dopo quello che hai fatto prima direi che tanto ne abbiamo una di riserva- le disse facendole l'occhiolino e lei sorrise

-tieni i proiettili, ma mettine uno dentro, così la butteremo dalla parte opposta a dove dobbiamo andare e dovrebbe creare abbastanza rumore per attirare l'attenzione-

-certo che sei furba ninja, stai qui, vado d'altra parte e quando mi vedi correre preparati-

 

Tony fece come gli fu detto, gettò dal tetto la mitragliatrice e iniziò a correre e in breve tempo riuscirono ad arrivare a terra, ma non mancava tanto ai terroristi per capire che loro non erano lì, quindi, riuscirono ad arrivare all'ingresso dell'edificio "Agenti" ossia dove loro facevano lezione.

Siccome per diventare un agente dovevi essere in grado di usare le armi, l'armeria si trovava al suo interno, sotto il piano terra, dove si trovava il poligono.

 

-perfetto ora riprendiamo le scale antincendio- disse Ziva tutta convinta

-woooow ninja, tu vuoi proprio morire, possiamo prendere direttamente la porta che porta al poligono-

-ah c'è una entrata per il poligono?-

-si esattamente dietro la struttura, dobbiamo stare attenti-

 

Girarono intorno al l'edificio, ma dovettero fermarsi, due guardie erano esattamente davanti alla porta, potevano sentirli parlare.

 

"Ma dove saranno quei due bambini?"

 

'Spero di prenderli presto, non mi piace il gioco gatto e topo e poi qui fa freddo'

 

"Concordo, l'unica cosa positiva di tutto ció e che finalmente potremmo vendicarci"

 

'Hai ragione, ma come è la David? Magari dopo che l'abbiamo presa...'

 

" a no bello, mi spiace ma c'ero prima io, ma sicuramente Ray ne approfitterà della situazione"

 

-Ziva vado ad ucciderli e torno-

Tony parlava da solo era diventato un vizio.

 

-Ziva basta abbattere uomini senza avvertirmi-

-tranquillo sto bene- disse lei tutta sorridente

 

Tony aprì la porta e accese le luci.

 

-allora vediamo un pò cosa prendere-

-Tony prendiamo coltelli e pistole con silenziatori, il minimo indispensabile-

-ma Zee possiamo prendere tutto quello che vogliamo-

-ascoltami- disse Ziva mettendosi davanti a lui e accarezzandogli il viso

-le armi sulle persone hanno un brutto potere, possono convincerti ad uccidere e non voglio che ti capiti- disse lei abbassando lo sguardo verso il basso

-Zee guardami a te ha fatto questo effetto? Hai dovuto far chiudere a qualcuno gli occhi per sempre?-

Le scoppiò in lacrime.

-shhhhhhh, tu non sei così-

-mio padre mi obbligò, mi obbligò a uccidere un uomo chiamato Mohamed Riddel, un terrorista che ha minacciato il nostro paese-

-hai salvato molte persone Zee-

-lo so, ma non so perché piango al Mossad ci insegnano a uccidere, ma quando lo feci il suo corpo mi cadde addosso e insieme finimmo a terra, mi ricordo perfettamente i suoi occhi che continuavano a guardarmi, i suoi occhi senza luce, inespressivi… ma io non sono più così-

-Zee ascoltami, noi non faremo del male, li manderemo tutti in prigione-

 

-AHAHAHAHAHAH QUESTA È' BELLA DINOZZO- disse una voce familiare

-RAY!!! -

-o miei cari piccioncini finalmente vi ho trovato- Ray stava puntando la pistola contro la coppia, ma Ziva in un attimo si separò e si precipitò a prendere una pistola.

-che fai? Vuoi uccidere un altro uomo? Vuoi piangere ancora Z-I-V-A?-

-se sei tu volentieri- rispose caricando l'arma

-ma hai appena detto al tuo amichetto che non sei così, lo vuoi deludere?-

Tony. Lui credeva in lei e la stava guardando con stupore, lei sapeva che qualsiasi cosa avrebbe fatto lui l'avrebbe sostenuta, ma lei si sarebbe perdonata? no.

Lasciò cadere a terra la pistola e con il piede la spinse via.

-perfetto ora dammi quello che mi serve-

-di cosa stai parlando?-

- del circuito che ti ha dato tuo padre-

-non so di cosa stai parlando, mio padre non mi ha mai dato niente-

-non fare la finta tonta-

Ray aveva ragiona, Ziva possedeva i dati per dare vita alla bomba, ma furbamente lei sapeva che l'unico oggetto che suo padre le aveva regalato, ossia la collana con la stella di David non era un semplice accessorio, ma finse di sorprendersi nel riceverlo, infatti il tempo le fece capire che si trattò di qualcosa di pericoloso.

Quando mai un gesto di suo padre era affettuoso!?

Ma adesso torniamo indietro nel tempo, quando erano ancora in camera…

 

-Tony devi fare un favore per me-

-certo dimmi Ziva-

-ho bisogno che tu tenga questa e non la dia a nessuno, questa collana contiene informazioni importanti ed è a causa di questa che ci cercano-

-avrei mille domande da farti, ma so che dovrò aspettare e lo farò-

-grazie, davvero-

-di cosa?-

-di esistere- Tony non riuscì a darle un bacio.

 

Ora però abbiamo dedicato troppo a Tony e Ziva weeeeee c'è altra gente che merita la nostra attenzione...Gibbs.

 

-Ray lascia andare i ragazzi e tieni me come ostaggio-

-AHAHAHAHHAHAHAH o mio caro professore, come è ingenuo, lei viene con me-

Gibbs fu portato in una piccola stanza vicino la palestra

-ora starai qui tranquillo, il capo vuole vederti.- detto ciò Ray uscì dalla stanza e un uomo entrò al suo posto

-salve Gibbs-

-chi sei?-

-il genio che ha architettato tutto, sono stato bravo no?-

-no.-

-lei è un uomo freddo, proprio come me, va bene siccome mi sta simpatico gli dirò il mio nome e chissà magari si ricorderà qualcosa... Io sono Michael Rivkin.-

Michael Rivkin.

Rivkin.
.




per farmi perdonare del mio ritardo ho due caitoli per voi :) 2 in unoooooooo 

li dedico alla mia migliore amica KImm che mi ha aiutato a non arrendermi 

e infine per voi lettori e lettrici

Visualizzazione di foto.JPG
vi dedico una foto fatta dalla sottoscritta 
momenti artistici :'D
ciao bellissimi e bellissime alla prossima
Ali :)

   
 
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