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Autore: fra_eater    03/11/2014    1 recensioni
la Gilda scopre che la bella Mirajane è incinta, ma solo poche ragazze scoprono la vera identità del padre
dal testo:
“Mira-nee” fece Lisanna quando le ragazze chiusero la porta alle loro spalle “Perché piangi?”
Mirajane sollevò lo sguardo verso la finestra, asciugandosi velocemente le lacrime con il dorso della mano “E che vorrei tanto che questo piccino conosca il suo papà”
il paring principale è una LaMi, ma ci saranno anche altre coppie
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luxus/Mirajane, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un’altra notte era calata sul loro cammino e i Ranjinshu avevano trovato una nuova grotta per poter passare un sonno tranquillo lontano dalle intemperie di quel posto, ma le guardie del corpo del mago del fulmine osservavano perplessi il loro protetto.
Erano quasi due settimane che camminavano da quando Laxus aveva cominciato  a comportarsi in modo strano e ciò li dava molte preoccupazioni: ogni volta che stavano in mezzo alla neve, a marciare nonostante la tormenta, il suo sguardo si perdeva nell’orizzonte, allungava le mani verso il nulla, fermo contro il vento e poi, improvvisamente, i suoi occhi assumevano un’espressione allarmata, come se qualcosa d’importante fosse scomparso improvvisamente dai suoi occhi.
“Laxus mi preoccupa.” disse sottovoce Evergreen ai due compagni.
“Sono preoccupato anche io.” rispose Freed “E come se qualcosa lo spaventasse.”
“Vi ho sentito!” tuonò Laxus, di spalle.
“Dimenticavamo che i Dragon Slayers hanno l’udito sottile.” Commentò sghignazzando Bixlow.
Laxus si avvicinò ai suoi compagni che erano intorno ad un piccolo fuoco che scoppiettava allegramente illuminando quanto più poteva l’ambiente freddo e roccioso in cui si trovavano “Non ho assolutamente niente,” disse “ma prima arriviamo a questo maledetto villaggio e prima torneremo in Gilda. Sono stanco di tutta questa neve”.
La realtà era un’altra.
Dopo quella sera l’immagine di Mirajane continuava a seguirlo; compariva e scompariva come un fiocco di neve in mezzo alla tormenta e quando provava a rincorrerla, lo portava sempre a un passo da morte certa. In quelle due settimane di visioni, ben tre volte aveva rischiato di finire in un crepaccio e per cinque stava per attraversare un ponte ghiacciato e pericolante.
Ne aveva abbastanza.
Dovevano arrivare al più presto nel villaggio di Bucaneve, scoprire di che Gilda oscura si trattava, sconfiggerli e tornare a casa. Avrebbero preso pure i mezzi al ritorno. Non ne poteva più di tutta quella neve.
E ancora di più voleva stringere il vero corpo di Mirajane tra le braccia.
 
Gray osservava la sua immagine riflessa nel finestrino. Il paesaggio solare ed autunnale di Magnolia aveva pian piano lasciato il posto a della soffice neve bianca che gli faceva tornare in mente il periodo di addestramento con Ur.
Gli venne in mente l’imbarazzo che provò la prima volta che la sua maestra si spogliò d’avanti a loro, le litigate con Lyon, le minacce e punizioni di lei, il senso di freddo che gli attanagliò le ossa la prima volta che rimase nudo in una tormenta… tutto ciò gli strappò un sorriso, poi, un rantolo di fianco a lui, lo riportò al presente e a Natsu che aveva assunto un colorito blu e che respirava a fatica contorcendosi nel sedile.
“Sta proprio male.”disse Elfman che era seduto di fronte con accanto Happy che dormiva beato, rannicchiato ad un lato.
“Sta tranquillo. È sempre così.”lo rassicurò il mago del ghiaccio, ormai abituato alla cinetosi del nakama.
“Stomp mal…gl…le” mugugnò il ragazzo dai capelli rosa tenendosi una mano d’avanti alla bocca.
Il rumore del treno sulle rotaie scandiva il tempo e, in quelle due settimane di viaggio, diversi medici erano venuti a dare conforto al mago del fuoco, ma nessuno aveva ottenuto risultati.
Gray osservò meglio Elfman. Il gigantesco uomo guardava fuori dal finestrino con aria afflitta, si contorceva le mani e ogni tanto lanciava profondi sospiri che appannavano il vetro.
“Sei preoccupato per Mirajane?” gli chiese il ragazzo.
Elfman annuì “Anche.”
“E per chi altro?”
“Per Evergreen. Ho un brutto presentimento”
“Che vuoi dire?”
Elfman gli lanciò un’ occhiata “Chiamalo istinto animale, ma sento che è  in grave pericolo”
Gray lo guardò sornione “Ti piace, eh?”
Il mago arrossì “Bè, ecco …” farfugliò “Lei è una maga fortissima, un’ottima compagna e… e…. Ma è a te che piace Juvia, giusto?”
Gray scosse il capo, incredulo in ciò che avesse detto il compagno “E questo che c’entra? E poi non è così.”
“E allora perché indossi solo la sciarpa che lei ti ha fatto?”
Gray si toccò istintivamente il corpo. Sentì la sua pelle nuda sotto le dita e al collo indossava veramente soltanto la calda sciarpa di lana che la ragazza aveva fatto con le sue mani.
“Metti..blump..ti almeno le mut..blump…ande.” tentò di dire Natsu,ridacchiando.
 
Mirajane continuava a fissarlo. Sorrideva seduta in mezzo alla neve.
Laxus si guardò intorno. I suoi compagni erano profondamente addormentati. Avevano camminato al lungo e la stanchezza si era fatta sentire.
Era arrivato il momento di affrontare quell’immagine.
Laxus varcò la soglia della grotta, attraversando tranquillamente la barriera di rune creata da Freed.
Il vento gelido gli sferzava il viso, per fortuna non nevicava e il cappotto che indossava lo teneva caldo.
Vide, con sorpresa, che Mirajane allargava il suo sorriso e che correva nella sua direzione. Ora avrebbe finalmente scoperto se si trattava di un miraggio.
Sollevò la mano per fermarla. La ragazza lo fissò a lungo con i grandi occhi blu, poi sollevò la propria mano per far combaciare il suo palmo con quello del ragazzo, sorridendo divertita d’avanti all’espressione stupefatta di lui.
“Chi sei?” chiese Laxus, scettico. Come poteva essere Mirajane?
La ragazza scosse il capo, come se fosse arrabbiata con il ragazzo. Lo prese per mano e, in silenzio, lo invitò a seguirla in un boschetto poco lontano.
La luce della luna piena illuminava il loro cammino, ogni tanto qualche ramo basso colpiva i loro arti ma la ragazza non faceva cenno di fermarsi.
Poi, improvvisamente, si fermò in una piccola radura perfettamente illuminata e tutta quella neve illuminata lo rendeva un posto molto romantico.
Mirajane si sedette a terra, invitando il ragazzo a sederle accanto.
Laxus obbedì quasi ipnotizzato, era quasi sicuro che si trattasse di un sogno.
La ragazza sorrideva radiosa. Possibile che fosse proprio lei?
“Cosa vuoi?” chiese il ragazzo. Mirajane gli accarezzò dolcemente il viso e a Laxus tornò subito in mente la sera prima della sua partenza.
Aveva detto a Mirajane che sarebbe tornato e quando sarebbe successo lei doveva giurare che sarebbe diventata ufficialmente la sua donna.
E allora Mirajane aveva fatto lo stesso gesto: gli aveva accarezzato dolcemente il viso e poi aveva preso il suo volto per baciarlo. Proprio come stava facendo ora.
Era passato troppo tempo. Troppo tempo dall’ultima volta che l’aveva vista e che aveva sentito il suo sapore. Senti le mani di lei accarezzargli dolcemente le guancie e Laxus sentì il suo corpo muoversi per lui: la sua lingua perlustrava la bocca calda di lei, le sue mani si intrecciavano tra i capelli candidi come la neve, mentre le mani di lei si spostavano sulla sua nuca, spinte da una passione sopita da tempo e le sue labbra lasciavano segni bollenti sul collo marmoreo del biondo che affondava il volto nella chioma di lei, cercando il profumo che lui amava tanto.
 Ma mentre le sue mani perlustravano quel corpo e le sue labbra riassaporavano quel sapore dolce di donna qualcosa non andava.
 Quell’odore non era quello di Mirajane.
Velocemente, Laxus poggiò una mano sul ventre della ragazza che lo stava baciando facendogli passare una forte scarica elettrica che la balzò lontana.
Laxus si alzò, fissando furente e circondato da scariche elettriche la ragazza che lo guardava con occhi spalancati, notando con disappunto che vicino ai propri piedi era caduto un pugnale dalla lama lucente.
“Ci vuole ben altro per ingannare l’olfatto di un Dragon Slayer!” tuonò il mago del fulmine e si lanciò contro di lei per poterla costringere a mostrare il suo vero volto, ma la ragazza scomparve alla sua vista.
 
Jack teneva una mano sulla bocca di Lina “Ssh!” le sussurrò “Va’ tutto bene. Yu ci copre le spalle”
Lina si voltò lentamente. Erano nascosti su un ramo e, accanto a lei, vide il ragazzo che rispondeva al nome di Yu sorriderle radioso.
Poi Yu schioccò tre volte le dita e una forte raffica di vento mista a neve si avventò sul mago di Fairy Tail che dovette con disappunto abbandonare le ricerche della ragazza che l’aveva ingannato, dando così ai tre la possibilità di scappare.
Ormai lontani e sicuri che Laxus non potesse raggiungerli, Lina scoppiò in lacrime contro la spalla di Jack “Sono una frana!!”
“Ma no, dai!” cercò di tirarla su di morale Yu. Lina lo fissò negli occhi neri “Dici davvero?”
Il ragazzo annuì con fervore, facendo balzare la lunga coda di cavallo in cui erano stretti i suoi capelli viola “L’idea era buona. Fallo impazzire con la donna che ama e ammazzare il membro più forte.” Disse “Siamo solo stati sfortunati!”
“E ora che faremo?” chiese la ragazza cercando gli occhi dorati di Jack. L’uomo si sistemò il cappello a tesa larga sul capo“Aspettiamo.”
“Aspettiamo?” ripeterono i due ragazzi. L’uomo annuì “Appena metteranno piede nella città li uccideremo e ruberemo la loro energia vitale. Proprio come abbiamo fatto con la gente del villaggio.”





Angolo dell'autrice:
Scusate, scusate tanto.
sono in mega ritardo con l'aggiornamento anche se il capitolo era pronto da un pò.
prometto che il prossimo verrà postato quanto prima (Spero)
comunque approfitto per ringraziarvi della pazienza e per esservi fermati a leggere questa storia che spero vogliate commentare
un bacio
Fra
  
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