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Autore: MarauderHatter    04/11/2014    1 recensioni
percy jackson al ritorno dal mare nostrum dovra partire di nuovo per una nuova grande avvenuta insieme ai suoi amici e tre nuovi semidei dai grandi poteri che li vede protagonisti di una nuova grande profezia ancora ignota. quale sarà questa nuova profezia? Quali sono i poteri dei ragazzi? e in che modo li useranno, il tutto ricco di romantici intrecci.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annabeth Chase, Leo Valdez, Nuova generazione di Semidei, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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questo purtroppo è l'ultimo capitolo della storia, vorrei ringraziare tutti quelli che hanno seguito, recensito, messo la storia tra i ricordati, o preferiti (Dreamer 10, gaia2001, VaneFrancyforever, katniss12benny, isil93, roxi_HP, sister_of_Percy e spettro 94) e chiunque abbia letto la mia prima ff
grazie a tutti di nuovo, mi sono divertito a scriverla, ad eccezione in alcune parti ( se mi fossi divertito a scrivere questi ultimi due capitoli sarei un mostro)
beh che altro dire spero di rivedervi in prossime ff e buona lettura
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Isabelle
La battaglia era ormai terminata, i bambini erano stati liberati e gli dei li avevano riportati dalle loro rispettive famiglie, tutti ad eccezione dei piccoli Emma e Simon, loro sfortunatamente erano orfani ormai da un anno, il loro padre era morto in un’incidente e nessuno voleva adottarli, cosi decidemmo di portarli con noi al campo, saremmo stati la loro nuova famiglia e io non avrei mai permesso che nessuno gli facesse del male, o li discriminasse per via della madre, ma ora mi aspettava il compito più difficile della mia vita, chiamare la madre di Alex, per dirgli ciò che era accaduto, non ero pronta.
Quando arrivammo nella sua cabina, il suo corpo era sparito
Dov’è? – dissi con le lacrime agli occhi – dov’è il suo corpo.
Tutti mi sentirono e si precipitarono in quella che ormai era la ex cabina di Alex
Teresa sembrava sul punto di crollare quando Leo la abbraccio e lei inizio a piangergli sulla spalla,
Sia Annabeth che Percy invece vennero da me cercavano di consolarmi
Isabelle - disse Annabeth trattenendo le lacrime – calma, lo avranno portato al campo gli dei
Zeus in persona ci ha dato il tempo di onorarlo nel migliore dei modi e la sua anima finirà sicuramente nell’isola dei beati, Ade stesso si impegnerà affinché succeda e puoi chiedere a Nico, che ti confermerà che questo trattamento in genere è riservato solo per i suoi figli – continuò Percy
Per poi stringermi in un caldo abbraccio
Passai la restante giornata in quella camera seduta a fissare il suo letto, insieme a Teresa, mentre gli altri anche se sconvolti quanto noi decisero di ritornare il prima possibile al campo,
Il nostro silenzio fu interrotto da Annabeth che entrava dicendo – siamo arrivati – come avevamo fatto ad attraversare l’Italia intera in una notte, ma ormai eravamo a Milano, in circa un’oretta arrivammo di fronte a casa di Alex e suonai il campanello, come avrei fatto a dirglielo, Percy e Leo decisero di rimanere fuori insieme ai gemelli, mentre io Teresa e Annabeth entrammo,
La donna ci apri con un sorriso – ciao ragazze dov’è … si interruppe notando le nostre facce, - entrate e raccontate come è successo – disse con voce strozzata, come se avesse un groppo alla gola
Andammo in salotto, la donna si stava sforzando di trattenere le lacrime, si vedeva benissimo, voleva sapere
Io e Teresa l’abbracciamo ed insieme a Annabeth iniziammo il nostro racconto:
Alex ha deciso di opporsi ad una visione – iniziò Annabeth – ha deciso di sfidare il destino per salvare tutti, si è comportato da vero eroe
Poco prima di morire Alex ha detto di aver avuto una visione in cui saremmo stati noi a morire in quella battaglia, perché non avevamo trovato in tempo due ragazzini che dovevamo proteggere – continuò Teresa la donna iniziò a piangere – continuate vi prego come sono stati i suoi ultimi momenti
Era felice – risposi io
Me lo sarei dovuta aspettare da lui – disse accennando un sorriso – sapete ragazze lui vi voleva bene, non mi stupisce che lo abbia fatto, ma Isabelle rispondi ad una domanda, sapevi che Alex…
Non la feci continuare – si e lo amavo anche io – la donna mi venne a abbracciare quello fu troppo per me e iniziai a piangere con lei
Grazie – disse sottovoce – anche se per poco lo hai reso il ragazzo più felice di questa terra
Poi gli raccontammo della battaglia e di come lo spirito di Alex ci abbia protetto
La sua unica domanda fu – posso vedere i gemelli? Voglio conoscerli
Accompagnammo la donna dai due piccoli
Ciao – disse vedendo i due bambini
Loro sembravano confusi – lei è la madre di Alex – disse Annabeth – vi voleva conosce
Ci dispiace signora per suo figlio – disse Simon
Cosi voi sareste i gemelli che mio figlio ha deciso di proteggere
Sì signora – rispose Emma rattristandosi– ha fatto tutto quello che poteva per salvarci, gli dobbiamo molto
Non chiamatemi signora, chiamatemi bea
Ora noi dovremmo andare – disse Leo – le viene con noi vero?
Vi ringrazio per l’invito, ma penso che rimarrò qui, ci sono molte cose che devo sistemare prima di partire, vi raggiungo il prima possibile, ora andate portate al sicuro quei due ragazzi.
Come mai non è voluta venire con noi? – chiese Percy
Credo voglia prima superare il dolore da sola, ha perso un figlio, e noi eravamo le sue migliori amiche anche se non lo ammetterà mai, ogni volta che ci guarda vede suo figlio – rispose Teresa
Si conoscendola ora si starà già preparando per partire – aggiunsi io – è normale voler rimanere soli dopo questo, anche io mi sento così in questo momento
 
Arrivati al campo scoprimmo che il corpo non si trovava neppure li ma i ragazzi erano già stati avvisati e si stavano preparando per la cerimonia funebre, dove lo avevano portato gli dei? Fra quattro giorni lo avrei scoperto.
 Come immaginavo alcuni ragazzi cercarono di allontanare i figli di Gea per i crimini commessi dalla madre, ma impiegarono poco tempo a farsi accettare già da un piccolo gruppo di persone, le ninfe della terra li adoravano, e avevano trovato una grande amica già il primo giorno, clarisse
Incredibile la scontrosa clarisse, aveva preso in simpatia quei giovani ragazzi, non ho capito bene come sia successo, ci sono diverse voci, la più frequente è che i poveretti sono stati attaccati da diversi ragazzi, in collera con la madre e loro si sono difesi con le unghie e mandando al tappeto perfino un suo fratello, da allora li ha presi in simpatia, come è strano il mondo
mentre loro facevano nuove conoscente, io stavo lentamente scivolando via dal mondo, ogni cosa mi ricordava Alex, il campo di battaglia, la mensa e il promontorio, quanto mi sembrava distante il nostro primo bacio, e dire che era passato così poco tempo, una lacrima mi scese sul viso, per via del lutto Leo mi esonerò dal lavoro alla fucina, avrei voluto che quel giorno fosse durato per sempre, non ero pronta per la cerimonia, vedere il telo con il simbolo di suo padre bruciare, ero seduta sui gradini della nuova cabina di Chaos, sarebbe piaciuta ad Alex, all’esterno era molto semplice, dipinta di bianco con tegole antiche che richiamavano lo stile italiano, mentre l’interno, mobili, porte e finestre azzurre mentre i pavimenti, le pareti e il soffitto di un bellissimo blu notte  da cui pendeva un bellissimo lampadario in fibre ottiche che assomigliava ad una galassia. Tutto era così semplice e allo stesso tempo così accogliente peccato che sarebbe rimasta per sempre vuota, sarebbe rimasta per sempre il monumento di ciò che ho perso. Ma al contrario di sentirmi peggio ad osservare quella costruzione mi consolava, nessuno avrebbe mai dimenticato il sacrificio, perché quello di Alex è stato un sacrificio, l’ho visto in un sogno, la guardia non lo ha ucciso, è stato lui a disarmarla e a pugnalarsi, lui a lasciare la sua protezione su di noi da quel momento, lui a pagare il prezzo degli antichi poteri, lui a cambiare la profezia, lui a riappropriarsi del proprio destino, a non essere un libro già scritto, l’unico veramente libero.
Fra i miei pensieri la notte arrivò presto, non riuscivo a prendere sonno, così decisi di andare sul promontorio, li trovai Annabeth ad osservare le stelle, mi notò quasi immediatamente, mi fece cenno di sedermi al suo fianco poi indico il cielo, era di una bellezza mai vista prima, le stelle brillavano più che mai, la luna risplendeva alta nel cielo, quando passò una scia, poi un’altra
Stelle cadenti – disse Annabeth – mai viste in questo periodo – aveva lo sguardo così triste e cosi allo stesso tempo amorevole
Mi sentivo così in pace ad osservare le stelle con lei
Sai mia madre aveva detto che Alex era speciale, che sarebbe stato capace di grandi cose ma cambiare il corso di una profezia, non me lo sarei mai immaginato.
Si, la vita con lui mi ha spesso insegnato a non sottovalutarlo, non c’è stata una volta in cui lui si trovasse in difficoltà e riuscisse con una delle sue trovate quasi uniche a volgerle a suo favore
Parlammo del più e del meno, nessuna era pronta al giorno che sarebbe arrivato, dopo un ora ci raggiunse anche Teresa, parlammo tutta notte mentre osservavamo quello spettacolo astronomico, verso le 5 il sole iniziò a sorgere quando arrivammo alla mensa trovammo la madre di Alex ad aspettarci, passammo la mattinata insieme finché alle undici ci riunimmo nel teatro, era pieno di ragazzi e ragazze, al centro vi era solo una bara (vuota) avvolta in un telo funebre con i colori si Alex blu e bianco e il simbolo di una galassia cucito in rilievo.
Tutti quelli che lo avevano conosciuto gli si avvicinarono per dire poche parole
Prima Chirone, poi alcuni ragazzi della casa di Atena seguiti da Annabeth, Percy, Piper, Teresa che racconto alcuni dei momenti più belli passati con lui e tocco alla madre
Le parole della madre le ricordo per sempre era stata breve concisa: Alex, mio figlio, era un ragazzo cosi allegro, è morto lontano da me e questo mi ha rattristato, ma è morto felice perché era con la sua migliore amica, con sua zia e soprattutto fra le braccia della ragazza che amava. È sono contenta che fino all’ultimo abbia seguito la sua strada con coraggio, sono fiera di mio figlio, ciao piccolo mio – per tutto il tempo le sue guance erano rigate dalle lacrime come le mie.
Ora toccava a me parlare
Conoscevo Alex da anni, gli sono stata amica per anni, ma ne ero innamorata, inizialmente pensavo fosse solo una cotta, ma il mio amore per lui ogni secondo con lui, ogni suo sorriso cresceva, non è stato qualcosa di istantaneo, ma più come quando ci addormentiamo, prima un po’ alla volta per poi non poter più tornare.
Siamo stati insieme per pochi giorni, lo so perfettamente, ma ero felice e quei giorni saranno la mia forza di continuare a vivere, in poche parole, Alex era, è e sarà la stella che rischiara il mio cammino, la scintilla che riscalda il mio cuore, la luce nel buio della mia vita, addio
L’ultimo a parlare fu Leo: non conoscevo benissimo Alex ma una cosa da lui l’ho imparata, una singola persona può cambiare le sorti di tutti – poi gli si avvicinò con una torcia in mano, l’appoggio sotto la bara che prese lentamente fuoco, il tutto durò pochi minuti.
Il mattino successivo la madre ripartì immediatamente
Ormai il giorno di andare sull’olimpo era arrivato
Passammo tutto il viaggio a sentire Annabeth che descriveva la sua ristrutturazione dell’olimpo e le possibili aggiunte che poteva fare, nonostante il periodo sembravano tutti un po’ più sollevati, gli dei non chiamavo mai nessuno per niente
Benvenuti ragazzi – iniziò Zeus – vi abbiamo chiamato sull’olimpo per tre motivi, il primo volevamo ringraziarvi di aver salvato tutti i nostri figli, e chiedervi personalmente scusa, in passato avevo dubitato sul vostro amico ma ha compiuto un gesto che in pochi avrebbero fatto e questo merita tutto il mio rispetto
Secondo, voi tutti meritate un dono, per ringraziarvi del vostro coraggio – detto questo Era fece schioccare e fra le nostre mani comparvero diversi oggetti
Percy ricevette un tridente che si trasformava in bracciale
Leo uno strano dischetto che a detta sua avrebbe potuto riparare finalmente Festus
Teresa ricevette un bastone che amplificava i suoi poteri
Annabeth degli strumenti scientifici, che le avrebbero permesso di ampliare ancora di più la sua conoscenza
Mentre io ricevetti una frusta che a detta di Efesto avrebbe potuto prendere fuoco senza mai essere rovinata e distrutta
Vi serviranno in futuro, per proteggere le persone a cui tenete aveva detto Atena
Infine – fece il re degli dei – lascio la parola a afrodite che vi deve dire l’ultimo dei tre motivi
Ragazzi per ringraziarvi voglio farvi un ultimo dono – schiocco le dita – dovreste sentirvi onorati, a eccezione che con i miei figli non mi sono mai impegnata così tanto – ci trovavamo in una stanza da ballo enorme, tutti i ragazzi del campi erano lì insieme agli dei, vi era una grande cupola da cui entrava la luce della notte, non eravamo più in America – un ballo in vostro onore – tutti eravamo in abito da sera
La ringraziamo tanto divina afrodite – iniziai io guardando le facce dubbiose dei miei compagni– ma non credo sia il momento di festeggiare
Ma non è questo il regalo sciocchini, io Ade gli dei e Chaos ci siamo impegnati moltissimo per questo regalo – con un cenno delle dita parti la musica – avevamo pensato di offrirvi molte cose per ringraziarvi, ma di comune accordo abbiamo deciso di regalarvi una cosa unica – tutti intorno a noi iniziarono a ballare con la persona che amavano – su ballate ragazzi – continuava la dea
Cosi anche se controvoglia anche Percy Annabeth Leo e Teresa iniziarono a muoversi, poi la dea mi fece cenno di avvicinarmi, ora mi trovavo esattamente al centro della sala
So che penserai che tutto questo è crudele, perché tu hai appena perso il tuo amore ma per darvi l’ultimo regalo serve atmosfera – la canzone cambio, l’avrei riconosciuta fra mille, era “A Thousand Years”, l’avrei riconosciuta fra mille le luci si abbassarono – credo che tu abbia sofferto abbastanza – detto questo la dea spari e delle piccole luci iniziarono ad avvolgermi ed senza volerlo iniziai a ballare sulle note di quella canzone, una lacrima mi scese sul volto quelle luci stavano prendendo forma umana, prima una mano strinse la mia poi un’altra, poi vidi il suo viso, il suo sorrido e le sue lacrime ed in quell’istante inizia a piangere, era Alex, gli dei lo avevano riportato in vita, aveva i capelli completamente bianchi scalati di lato ma i suoi occhi erano rimasti gli stessi, quegli occhi marroni sorprendentemente caldi e brillanti come due stelle, ripensandoci la sera in cui capi di essermi innamorata di lui avevamo visto un film “con gli occhi dell’assassino” e mi aveva colpito una frase in particolare detta dalla protagonista: posso vedere l’universo nei tuoi occhi, ora capivo esattamente a cosa si stesse riferendo ed era una sensazione bellissima
In quel momento indossava una bellissima giacca blu notte, una camicia bianca e dei jeans azzurro chiaro strappati proprio sopra il ginocchio
Sei vivo- dissi in lacrime
Si e non ti abbandonerò mai più – rispose con uno dei suoi bellissimi sorrisi
Tua madre lo sa?
Si, Atena l’ha avvisata dopo il funerale che sarebbe successo
Ma come è possibile? – questa volta sorridendo
Secondo afrodite il prezzo degli antichi poteri è stato pagato sia da me che da Xavier, quindi seppur il mio sacrificio valga ancora come premio hanno deciso di riportarmi dai miei cari, la dea ti ha preso in simpatia
Gli tirai uno schiaffo, la musica si interruppe di colpo, povero aveva l’aria molto confusa – guai a te se lo fai un’altra volta – poi lo presi per la camicia e lo baciai, non fu il miglior bacio della mia vita, quella carica rimaneva al bacio sul promontorio, ma di sicuro è stato il più magico, felice, e dolce di quella che era la mia vita
Tutto il dolore di quei giorni gradualmente sparì, tutto sembrava così lontano, eravamo di nuovo insieme, il passato se ne poteva rimanere perfettamente dov’era.
Quando ci staccammo tutti avevano un sorriso sulle labbra e afrodite iniziò ad applaudire,
 Teresa gli salto letteralmente addosso
Ehi sono contento anche io di vederti – gli disse
Mentre Axel stava salutando tutti la dea mi si avvicino e disse a così bassa voce che credo di esser stata l’unica a sentirla – buona fortuna figlia di Efesto – la musica riparti subito dopo e ricominciammo a ballare
Con la bocca mimai un grazie poi rivolta al mio ragazzo – una cosa me la devi spiegare però
Lui alzo il sopracciglio incuriosito, poi sorridendo disse – spara
Come mai ogni volta che ti bacio le tue labbra sanno di zucchero e miele, perfino adesso
Iniziando a ridere mi rispose – sai che sono un golosone
Non ci credo – dissi scioccata – hai trovato dei dolci pure all’Ade
E allora – era sicuramente divertito
Alex Grandi sei irrecuperabile – risposi scandendo le lettere
Se non ti piace smetto – disse con il suo solito sorrisetto malizioso
No al contrario lo adoro – detto questo lo ribaciai – ma non esagerare

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angolo dell'autore mezzo pazzo e mezzo triste
come vi è sembrato questo capitolo, mi raccomando recensite, mi fa sempre piacere leggere le vostre recensioni
spero che il disegno si veda bene perchè ci ho passato parecchio tempo a farlo Image and video hosting by TinyPic
   
 
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