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Autore: HopeToSave    22/10/2008    13 recensioni
-Hai visto? Sta sorgendo il sole. Secondo me…- e qui s’interruppe per bere un sorso di vino nero dal calice che teneva in mano - … oggi succederà qualcosa.-
Prima classificata al Concorso Alternative Universe Special - Scegli dove ambientare la tua FanFiction!
Genere: Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kimimaro Kaguya, Orochimaru
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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. Ubi primum illuxit .

Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la Terza Guerra Mondiale, ma la Quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre.
{ Albert Einstein.

Nel silenzio che opprimeva il solitario appartamento, spuntò improvvisamente un’eco di passi deciso, ma lento.
Il corridoio vuoto risuonò dello sbatacchiare delle scarpe di una figura, alta e slanciata. Le braccia dell’uomo oscillavano a passo con le gambe, in un movimento quasi annoiato, ma in realtà solo stanco. Così come il rumore avvenne, terminò.
L’ombra, nell’oscurità del corridoio, si fermò davanti ad una porta. Una delle braccia che fino a poco prima dondolava svogliatamente si alzò sulla porta bianca, e colpì per tre volte. Alcuna voce si udì, ma l’uomo attese pazientemente. Poi un sussurro, quasi un sibilo, raggiunse le sue orecchie, quindi seppe di poter entrare. L’esile mano si posò sulla maniglia dorata, e la girò con reverente cautela.
Gli occhi, fino a quel momento bassi a fissare le grandi piastrelle che componevano il pavimento, guardarono in alto e incrociarono uno sguardo affilato, attento e scrutatore. La figura ebbe un brivido lungo la schiena, ma rimase impassibile.
A differenza del corridoio, quella stanza era decisamente illuminata, con una vetrata enorme e le pareti verniciate di bianco. Era spoglia, adornata solo di due normali poltroncine di un rosso scuro, simile al sangue rappreso.
Su una di quelle sedie v’era seduto un uomo dalla pelle color del gesso, quasi come i muri che lo circondavano, e aveva dei lunghi capelli neri.
-Kimimaro, osserva.-
Il suddetto si avvicinò al suo intercettore, sedendosi sull’altra poltrona, poi voltò lo sguardo verso la città. Si poteva vedere l’immensità di tutta Tokyo.
-Hai visto? Sta sorgendo il sole. Secondo me…- e qui s’interruppe per bere un sorso di vino nero dal calice che teneva in mano - … oggi succederà qualcosa.-
Kimimaro non rimase più stupito dalla strana risata che uscì dalle labbra del suo superiore. Era abituale il comportamento bizzarro di Orochimaru, uno dei principali esponenti di Tokyo.
Fissò lo sguardo sul cielo, che da blu diveniva azzurro, tinto di rosa, e vide la luna sparire, mentre all’orizzonte compariva il sole. Subito dopo spostò gli occhi al parquet in legno chiaro, ne seguì la perfetta linea formata dalle travi, poi si spostò su un'altra riga, e poi su altra ancora. Sospirò e tornò a guardare l’alba nascente.
Tutto d’un tratto udì un fischio strano, acuto –acutissimo!-, da dolere ai timpani tanto che portò le mani alle orecchie, premendo, nel disperato tentativo di non ascoltare. Nello stesso istante scorse il suo superiore sorridere, mentre sorseggiava con gusto altro vino, e poi scoppiare in una fragorosa risata, mentre una luce accecante investiva ogni cosa, impedendo di vedere.
Poi il tutto finì. La mattina dell’8 Agosto del 2045, quando venne l’alba, Tokyo venne rasa al suolo dalla bomba atomica più potente mai creata, senza che nessuno potesse impedire la distruzione dell’ultima città rimasta totalmente integra. La Terza Guerra Mondiale era arrivata al culmine.
Il lampo e il tuono, per una volta giunti insieme, terminarono, e Kimimaro vide per la cinquantesima volta lo stesso spettacolo, poi sparì col sole sorto, mentre la città, dopo mezzo secolo, rimaneva interamente distrutta.

[500 parole]

.

Note Autrice:
Non so se si è capita la storia, quindi la spiego. xD Dunque, è ambientata l’8 Agosto 2095, precisamente 50 anni dopo la mia ipotetica distruzione di Tokyo per la bomba atomica. Ovviamente ho inventato una possibile Terza Guerra Mondiale, dove i paesi si sono distrutti a vicenda, ispirandomi alla citazione iniziale.
Ho scelto come data l’8 Agosto 2045 per tali motivi: l’alba dell’8 si trova tra il 7 e l’8, giorni di intermezzo tra il 6 e il 9, Agosto, giorni della distruzione di Hiroshima e Nagasaki, e 2045 perché 100 anni dopo le precedenti bombe.
Poi, il punto di vista è quello di un Kimimaro fantasma, che al sorgere del sole di ogni 8 Agosto, rivive tutto daccapo, senza poter cambiare nulla.
Suppongo che questa spiegazione non sia servita a niente perché è ancora più contorta della fic stessa. xD Ma vabbè… u-u
Ubi primum illuxit, dal latino significa Quando venne l'alba.

Aw, non ci posso credere. *______* Ho ancora il batticuore! *cofcof*
Questa fanfic ha partecipato al Concorso Alternative Universe Special - Scegli dove ambientare la tua FanFiction! classificandosi prima!
Ringrazio DarkRose86, giudice assolutamente imparziale (sono ancora disponibili le famose mele...), veloce e ottimo creatore di bannerini xD (secondo me sono stupendi!), poi ovviamente faccio i miei complimenti alle altre podiste, ossia Saya (seconda), AintAfraidToDie e Stray Cat Eyes (terze, a parimerito) e a tutte le altre partecipanti!
L'immagine che ho scelto come ispirazione è questa.

Hope.

Ps: Il lampo e il tuono, per una volta giunti insieme – è una metafora: il lampo è la luce provocata dalla bomba, il tuono è il rombo; ovviamente il lampo arriva prima del tuono, nella natura, ma per la bomba atomica no.

   
 
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